Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Square Enix
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC
Torna il sontuoso HD-2D lanciato dal primo capitolo in Octopath Traveler 2, un grandioso RPG in pieno stile Square!
Ci ha sempre affascinato, il primo Octopath Traveler. Sul serio. Peccato che all’epoca della sua pubblicazione, ormai cinque anni fa, il sito che state leggendo non fosse ancora una realtà come lo è ora. Ci affascinava, dicevamo, in primis per il suo stupendo comparto grafico, denominato da Square Enix HD-2D, in grado di miscelare in maniera superlativa personaggi bidimensionali in pixel-art con costruzioni poligonali, effetti di luce e transizioni in tre dimensioni. Non era solo un discorso di opulenza grafica, però. Tutt’altro. Octopath Traveler portava con sé anche una peculiare diversità narrativa, dove otto storie (l’Octo del titolo) apparentemente slegate tra loro andavano poi a congiungersi su un sentiero (path) narrativo comune, per culminare in un crescendo narrativo di impatto. Fu un bel gioco, il primo Octopath Traveler, e ora, per la gioia di tutti (noi compresi, sia chiaro. NdP) abbiamo potuto testare il sequel di quella perla JRPG.

Non vi faremo perdere tempo con disquisizioni elaborate o giri di parole per tenervi sul chi va là fino alla fine dell’articolo, nossignori, questa volta ve lo vogliamo sbattere in faccia sin da subito: se avete amato il primo Octopath Traveler, chiudete qualunque cosa stiate usando per leggere questa review e correte a comprare una copia del sequel. Non lo avete giocato? Irrilevante. Se amate i JRPG creati con cura ed in grado di intrattenervi per decine di ore con un sistema di combattimento sopraffino, una realizzazione tecnica semplicemente deliziosa ed una trama che vi terrà incollati allo schermo, staccatevi dal vostro PC o dal vostro smartphone ed andate a comprare una copia di Octopath Traveler 2. Semplice, no?

Se siete tornati dal vostro acquisto e volete vedere se vi stavamo prendendo in giro, o se avete ancora bisogno di un minimo di convinzione prima di rompere il salvadanaio e mettervi in casa questo OP2, allora mettetevi comodi, perché di cose di cui parlare, come per ogni JRPG, ce ne saranno tante. Iniziamo dalla trama. La storia del gioco è ambientata a Solistia, un mondo composto dalle terre d’oriente e le terre d’occidente, divise dal mare. In quest’epoca di costante cambiamento, i grandi vascelli percorrono le trafficate rotte marittime e il vapore dà vita a una rivoluzione tecnologica. Alcune persone donano anima e corpo nel tentativo di supportare le stelle dello spettacolo e dell’industria, mentre altri soffrono per la guerra, la malattia e la povertà. In questo regno lontano, otto viandanti che vengono da regioni diverse partono all’avventura per diversi motivi personali. Parlando di questi otto viandanti (travelers), è bene far notare come l’intero cast sia nuovo di zecca rispetto al gioco originale, cosa che si allarga all’intero titolo: Octopath Traveler 2 é giocabile in piena autonomia anche da chi non ha potuto godersi il primo capitolo.

Per la maggior parte, le storie dietro ad ognuno di questi viandanti sono realizzate in maniera estremamente curata, con temi interessanti ed in grado di dare vita ad avventure decisamente avvincenti. Prendiamo in esame la nostra viandante preferita ad esempio, Thorné. Ladra ed assassina all’occasione, ha iniziato ad averne fin sopra i capelli della propria vita, al punto da lanciarsi all’inseguimento delle figure più importanti della fazione per cui lavora con l’obiettivo di eliminarli e vivere, finalmente, una vita normale. C’è poi Temenos, l’Inquisitore della Sacra Fiamma, coinvolto in una spirale di complotti che andrà a toccare le figure più importanti dell’impero Ecclesiastico di Solastia. O ancora Hikari, un soldato nonché secondo Principe del Regno di Khu, un Paese perennemente in guerra, preoccupato per le vite degli abitanti del Regno. Questi sono solamente tre dei protagonisti che comporranno il cast di Octopath Traveler 2, e sebbene alcuni personaggi (e conseguenti storie personali) possano apparire più leggeri e narrativamente meno impegnate rispetto ad altri, la sensazione generale è che il titolo sia stato scritto con perizia, complice anche la superba localizzazione dei testi in Italiano (mentre il parlato sarà, fortunatamente, limitato ad Inglese e Giapponese, quest’ultima la lingua da noi scelta per testare il gioco).

Il cuore pulsante di Octopath Traveler II è quello di un JRPG tradizionale a turni con molti dei soliti elementi di gioco: città e dungeon da esplorare, obiettivi da completare, missioni secondarie, abilità da sbloccare ecc. Laddove la maggior parte dei JRPG presenta un metodo di progressione lineare però, Octopath Traveler prende un approccio molto diverso: inizierete il gioco selezionando un personaggio “principale” tra otto candidati. Questo personaggio avrà il proprio background, arco narrativo e obiettivi unici e servirà come presenza costante per tutto il tempo di gioco. Dopo un capitolo introduttivo della storia, sarete liberi di esplorare il mondo a vostro piacimento. Alla fine, incontrerete gli altri sette personaggi, permettendovi di aggiungerli al vostro party e seguire anche le loro trame, il tutto culminando in un finale che lega insieme i singoli fili della storia.

Il sistema di combattimento di OT2 sarà l’elemento più soddisfacente e coinvolgente del gioco. Gli incontri a turni si basano sulla fondazione stabilita dall’originale, sottolineando la necessità di abbattere strategicamente le difese nemiche attraverso l’uso di abilità e armi specifiche. C’è anche un sistema di “potenziamento” che consente di aumentare significativamente l’efficacia delle azioni dei personaggi consumando i punti che si accumulano lentamente durante ogni turno di combattimento. La natura unica di ogni personaggio si estende alle loro prestazioni in combattimento: ogni membro del party ha diverse capacità individuali e particolarità che influenzano significativamente le loro azioni specifiche e il flusso di combattimento nel suo insieme. Il samurai Hikari porta abilità di combattimento apprese dagli NPC nella mischia, mentre Castti, la speziale, può mescolare oggetti insieme per creare intrugli utili o dannosi. Forse la più divertente (nonchè vagamente inquietante) di queste abilità è quella di Ochette, una donna bestia che può catturare i nemici e cucinarli per ripristinare la salute. Non dovrete inoltre accontentarvi delle abilità predefinite dei personaggi. Come nel gioco originale, potrete assegnare ai personaggi una sotto-classe, che consentirà loro di apprendere abilità attive e passive specifiche per ogni classe, oltre a poter equipaggiare una più ampia varietà di armi. Scoprire combinazioni particolarmente efficaci di attrezzatura, composizione del party e skill è divertente e gratificante, con ogni nuova abilità che aggiunge qualcosa di nuovo al vostro repertorio generale. Un nuovo elemento della strategia di battaglia di Octopath Traveler II sono i poteri latenti, le capacità di stile “Limit” (già viste in tanti Final Fantasy) specifiche del personaggio che possono influenzare drasticamente il combattimento quando usati al momento giusto. L’abilità latente di ogni membro del party è diversa: Osvald può trasformare gli attacchi multi-target in colpi a bersaglio singolo intensamente potenti, Throné può agire per un turno extra, Hikari e Ochette hanno accesso a nuove abilità di attacco e Temenos può sfondare le difese con qualsiasi attacco. Parola d’ordine: Versatilità.

Tecnicamente, e lo abbiamo già ribadito più volte, Octopath Traveler 2 è qualcosa di assolutamente sublime, e con questo secondo capitolo possiamo finalmente annunciare che il sistema HD-2D ideato da Square-Enix é un successo clamoroso. Tra effetti di luce, un utilizzo del “focus” intelligente e una mole di dettagli assolutamente impensabile per un titolo all’apparenza così semplice, il risultato finale è quello di una delle migliori evoluzioni del classico concetto di JRPG a 16-bit che ci sia mai capitato di vedere. Eccellenti anche la colonna sonora ma soprattutto il doppiaggio giapponese, davvero meritevole di lode.

Tirando le somme, per noi Octopath Traveler 2 è un acquisto essenziale per ogni amante dei genere JRPG, specialmente se con un occhio di riguardo verso il retrogaming. Raramente ci siamo appassionati a tal punto ad un gruppo di sconosciuti, ma gli 8 protagonisti di OT2 hanno saputo stregarci. Se poi a tutto questo aggiungete una realizzazione tecnica meravigliosa, un sistema di combattimento a turni versatilissimo, un comparto audio di prim’ordine, e il fatto di poter balzare direttamente in questo sequel senza aver giocato il primo capitolo, e non avrete veramente più scuse per evitare questa gemma. Promosso!
POWER RATING:
9.0/10
“Ci siamo innamorati di Octopath Traveler 2. Tecnicamente sublime, coadiuvato da un sistema di combattimento tra i più versatili sul mercato e scritto in maniera sopraffina, è un must-play per gli amanti dei JRPG e più in generale, del bel videogiocare.”
PRO:
-Gameplay versatile e profondo
-Artisticamente sublime
-Un cast di personaggi assolutamente caratteristici
-Tecnicamente ottimo
-Colonna sonora, doppiaggio e localizzazione superlativi
CONTRO:
-La non-linearità del gameplay potrebbe scoraggiare qualche giocatore
-Non abbiamo capito perché rubare a un NPC sia considerato grave tanto quanto fallire nel reclutare qualcuno. Bizzarro.
Una risposta a "#Review: #OctopathTraveler2 – 8 Destini, 1 grandioso #JRPG"