Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Angry Mob Games
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC

Angry Mob Games ci mette davanti a un dilemma: Cosa succederebbe se l’unico modo di salvare il Multiverso fosse doverlo eliminare?

Il concetto di “Multiverso”, in cui diverse esistenze simili ma non identiche convivono parallele, è ormai qualcosa di ben noto agli appassionati di cinema, fumetti e videogame. Angry Mob Games, gli sviluppatori di questo Trinity Fusion, portano però il concetto all’estremo, in termini di meccaniche di gioco: Cosa succederebbe se a questo concetto narrativo venissero applicati i dettami di un altro genere molto in voga ultimamente, quello dei rogue-lite con la loro imprevedibilità? Ve lo diciamo noi senza girarci attorno, ovvero un platform a scrolling laterale /Metroidvania con meccaniche di combattimento decisamente godibili ed una ambientazione decisamente evocativa. Ambientazione che, tra le altre cose, riveste un ruolo fondamentale nella trama, quest’ultima tratteggiata dalla scrittrice di fantascienza Ada Hoffmann. Andiamo a vederla assieme.

Per Trinity Fusion, il “multiverso” é un concetto riconosciuto e noto a tutti i suoi abitanti. Non solo, gli abitanti di questi universi connessi funzionano e coesistono in funzione l’uno dell’altro: uno é dedito alla produzione di materie prime organiche, un altro riveste il ruolo di studioso della crescita artistica, un terzo universo funge da colossale impianto industriale e per finire Prime, il quarto, ha il ruolo di supervisore. Tutto bene, dunque, con i quattro universi che coesistevano in totale simbiosi l’uno con gli altri, finché gli Ewer (gli abitanti del mondo industriale) non hanno iniziato a ricombinarsi, innestando su loro stessi diversi componenti meccanici che alla lunga li hanno portati ad andare fuori di senno, cercando di conquistare gli altri universi e stravolgendo l’equilibrio generale. A differenza di un gioco come il bellissimo Mortal Kombat 1 (CLICCATE QUI per la review) però, dove il concetto è fondamentalmente una scusa per riunire personaggi di diversi capitoli precedenti e farli combattere, il roguelite di Angry Mob Games vede come protagoniste più versioni dello stesso personaggio che lavorano insieme per farsi strada attraverso i mondi ostili che compongono il gioco.

Poco dopo aver iniziato il gioco e dopo aver completato il tutorial, vi verranno presentati tre personaggi tra cui scegliere. Kera indossa una tunica rossa, ha i capelli verdi, brandisce una spada gialla e può eseguire un attacco a ricerca che la lancia a mo’ di palla di cannone verso i nemici o oltre gli spazi vuoti tra una piattaforma e l’altra. Naira ha i capelli viola, un maglione viola e stivali neri, e possiede l’abilità di diventare invisibile quando ha bisogno di aggirare i nemici. Altara ha i capelli blu raccolti in due chignon in un mix tra la Chun-Li di Street Fighter e la Asuka Soryu Langley di Evangelion e possiede un braccio robotico, può inviare un drone attraverso piccole fessure, e teletrasportarsi verso la sua posizione. Tutte e tre sono versioni alternative della stessa donna, Maya (l’abitante di Prime, che coerentemente svolge la funzione di supervisore delle sue tre alter-ego), e sono alla ricerca di armonizzatori che, una volta utilizzati, riuniranno nuovamente le linee temporali.

In termini di gameplay, il combattimento in Trinity Fusion è mirabilmente esuberante; Maya e i suoi sé alternativi hanno ciascuno diversi tipi di armi e combo di attacco a cui fare appello. In effetti, è impressionante la facilità con cui il gioco riesca ad integrare così tante opzioni di combattimento, con il giocatore che può facilmente passare dagli attacchi ravvicinati a quelli a distanza, mescolando i loro colpi con effetti devastanti. I controlli sono serrati e straordinariamente reattivi, con i diversi personaggi disponibili che schivano, girano e scattano con verve. Il gameplay quindi è un piacere, con il giocatore che si sente un vero ninja fin dall’inizio.

Ciò è senza dubbio aiutato dal fatto che Trinity Fusion non lesina sui potenziamenti: vi verranno infatti regalate abilità fantastiche dall’inizio di ogni corsa. Non solo, anche le possibili combinazioni delle suddette abilità sono sorprendentemente varie: in una delle nostre run, quando abbiamo ucciso un nemico, la sua morte ha generato una trappola elettrica, un’esplosione, un flusso di fiamme e addirittura una penalità in salute per il nostro giocatore. Il conseguente caos sullo schermo è stato semplicemente esilarante. È un peccato che affrontare i boss non sia esattamente all’altezza del divertimento che si può avere combattendo i loro scagnozzi, dato che avrete sicuramente già sperimentato confronti climatici molto simili in numerosi altri giochi giochi. Peccato.

Ritornando al concetto di Multiverso, aggiunge molto all’esperienza rogue-lite, principalmente impedendo al giocatore di imbattersi in un muro di difficoltà che non può sfondare. Siete stufi di combattere un certo boss di fine livello? Nessun problema, passate ad una diversa versione di Maya e fate una run diversa. Gli sviluppatori di Angry Mob Games si appoggiano astutamente a questa idea offrendo al giocatore diversi punti di partenza da sbloccare in ogni corsa, facilitando alcuni dei livelli di difficoltà che spesso possono affliggere i giochi del genere rogue-lite.

Tirando le somme, il concetto di multiverso potrebbe essere un tantino abusato nel mondo del cinema, ma é stato in grado di fornire alcune idee fresche e molto gradite in Trinity Fusion. E’ vero, visivamente potrebbe essere un po’ insipido e generico, ma non lasciatevi ingannare, il gameplay di questo avvincente rogue-lite è tutt’altro: questo è semplicemente uno dei roguelite più divertenti che ci sia capitato di giocare quest’anno. Aggiungete a ciò i controlli reattivi e il combattimento avvincente e questa potrebbe essere senza dubbio la migliore pubblicazione di Angry Mob Games finora.

POWER RATING:
8.0/10
“Dotato di una premessa interessante e soprattutto elevato da un gameplay affilatissimo, Trinity Fusion potrebbe essere il miglior rogue-lite del 2023.”

PRO:
+Sistema di combattimento reattivo e soddisfacente
+Il fatto di usare 3 versioni diverse di Maya é una idea fantastica mantiene fresca l’esperienza
+L’implementazione delle diverse abilità nel gameplay é ottima

CONTRO:
-Artisticamente un po’ generico
-I combattimenti contro i boss di fine livello purtroppo non sono granché

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