Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da PQube
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam)

PQube e TrickJump ci regalano uno dei migliori roguelite del 2024!

Ormai ogni singolo genere videoludico é inflazionato, c’è poco da fare. Fighting Games? Ovvio. RPG/JRPG? Certo. Giochi di guida? Figurarsi. Roguelite/Roguelike? Ça va sans dire. Come fare quindi a ergersi vittoriosi sui competitors? Come fare a tenere la testa sopra al livello dell’acqua ed evitare di finire annegati, per uno sviluppatore? Semplice, anzi, semplicissimo: facendo le cose per bene, un concetto applicabile letteralmente a qualunque cosa, anche al sito che state leggendo. Una cosa fatta bene porterà i risultati sperati, ed é esattamente quello che TrickJump ha fatto con l’ ArcRunner che stiamo per recensire.

Andiamo a vedere la trama dietro al titolo. Nel lontano futuro (in cui, per la cronaca, esistono 7 miliardi di meraviglie dell’ Universo, una cosa che ci ha fatto sorridere), una stazione spaziale controllata dall’intelligenza artificiale conosciuta come Arc è stata infettata da un meta-virus che l’ha fatta impazzire, rendendo ostili tutti i robot che la popolavano e mandando tutti gli abitanti alla riscrittura del loro codice sorgente. Nel gioco, impersonerete un ArcRunner, inviato per ripulire il caos e riprendere il controllo della stazione. Non sarà ovviamente un viaggio facile, e come da tradizione per il genere, preparatevi, perché morirete un sacco di volte.

Ogni run seguirà un percorso predefinito, partendo dalla città per passare al porto, ed infine raggiungere l’Eden, uccidendo qualsiasi cosa sulla vostra strada per distruggere il meta-virus menzionato poco sopra. Questi livelli sono tutti onestamente spettacolari da guardare con il loro stile cyberpunk. Se non ci credete, guardate gli screenshot allegati all’articolo e capirete immediatamente. Tuttavia, a causa dello stile utilizzato, questa cacofonia di luci al neon, strade bagnate e riflessi può creare un po’ di distrazione e talvolta renderà difficile scorgere immediatamente alcuni tipi di nemici. Non é capitato spessissimo, ma rimane qualcosa da far notare.

Saranno tre le classi disponibili, ognuna con uno stile di gioco unico e abilità speciali: il Soldato, il Ninja e l’Hacker. Il Soldato è quello potenzialmente più orientato alla difesa e può erigere un muro di scudi per deviare i proiettili, il Ninja preferisce tattiche mordi e fuggi e può diventare invisibile, e l’Hacker si dedicherà ai sotterfugi e all’hacking di oggetti e nemici per raggiungere i suoi obiettivi. All’inizio saranno disponibili solo il Soldato e il Ninja, mentre l’Hacker verrà sbloccato una volta raggiunto l’Eden, l’ultima parte della corsa. Sono tutte e tre ugualmente divertenti da usare ed interessanti, ma abbiamo preferito usare il Soldato per la sua potenza di fuoco superiore e la sua possibilità di incassare i colpi in arrivo. E’ un po’ lo stesso concetto di quando giochiamo ad un RPG come lo stupendo Dragon’s Dogma II: Dateci una arma in grado di fare quanti più danni possibile e al resto pensiamo noi.

Tuttavia, indipendentemente dalla classe scelta, non andrete lontano senza una buona arma che vi aiuti a eliminare tutti quei robot. Fortunatamente ArcRunner propone diverse armi che potrete raccogliere durante le varie run, come fucili a pompa, fucili d’assalto, mitragliette, fucili da cecchino, rivoltelle, ecc. Completando la sfida associata all’arma la aggiungerete alla vostra armeria, così potrete iniziare ogni nuova run con la vostra arma preferita. Ovviamente, nel vogliate sbloccare tutte le armi, sarete costretto a provarle sul campo e a capirne i punti di forza e di debolezza. È fantastico, perché si incastra organicamente col gameplay.

Alla fine di ogni area, potrete potenziare il vostro personaggio ottenendo nuove abilità o potenziando quelle che già possedete. Ci é piaciuto molto il fatto che tutti i potenziamenti venissero mostrati sul personaggio e che ci siano potenziamenti unici per ogni classe, una cosa che incoraggia a giocare nel modo in cui dovrebbero essere giocati ed a provare ogni archetipo disponibile. Una volta che vieni inevitabilmente ucciso, il vostro personaggio perderà tutti i potenziamenti e le armi e dovrà ricominciare da zero, ma è qui che entrano in gioco i naniti. I naniti vengono utilizzati per potenziare le vostre meta-abilità dopo la morte o dopo aver completato una corsa. Potrete ottenerli sconfiggendo i Boss, o nei forzieri delle sfide, oppure riceverli all’uscita di ogni area, con ogni livello completato che vi farà guadagnare più naniti. Questa é una meccanica che garantisce di battere il gioco, dipenderà solamente da quanti aggiornamenti saranno necessari. Potrete reimpostarli ogni volta che volete in modo da poter cambiare la vostra build o sfidare le vostre capacità e iniziare una corsa senza nessun upgrade. È un sistema fantastico e ogni volta che morivamo provavamo questa sensazione di “ancora un tentativo e poi basta”.

Tirando le somme, come già detto in apertura di articolo, ArcRunner é un gioco che, pur non reinventando il genere (al di là del fatto che, saturazione a parte, non ve n’è bisogno), vince e convince semplicemente con la qualità migliore di tutte: essere fatto bene. D’accordo, ci sono dei difetti, come una certa risposta tardiva a certi comandi specifici o qualche crash totalmente inaspettato che ci ha riportato alla dashboard della nostra Series X, ma siamo sicuri che verranno presto risolti tramite patch. Non fatevi scappare questo ArcRunner, fidatevi!

POWER RATING:
8.0/10

“ArcRunner é un gioco che incarna perfettamente il concetto di “Fare le cose per bene”. Meccanicamente semplice ma affascinante, tecnicamente solido, e soprattutto divertente, é senza dubbio uno dei migliori roguelite del 2024.”

PRO:
+Artisticamente delizioso
+Meccaniche semplici e ben studiate
+Ostico, ma non impossibile

CONTRO:
-Qualche piccolo problema tecnico

Lascia un commento

In voga