Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da 2K
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X, PC
Hangar 13 e 2K portano alla ribalta la miglior serie tennistica di tutti i tempi dopo ben 13 anni!
Iniziamo questo articolo col botto: una delle più grandi serie di videogiochi sul tennis è tornata dopo una pausa lunga 13 anni. TopSpin 2K25 offre un’esperienza sul campo altrettanto fluida e scattante quanto lo era due generazioni di console fa, e presenta superstar e stadi con licenza che ora assomigliano ancor più alle loro controparti reali.
Andiamo con ordine però. Per quei tre o quattro che non sanno di cosa stiamo parlando, ecco un breve riassunto. Durante il ciclo vitale della prima Xbox, l’ inimitabile originale, nel 2003 vide la luce il primo Top Spin e, senza girarci tanto attorno, divenne semplicemente il miglior gioco di tennis mai creato (anche se noi, in tutta onestà, continuiamo e continueremo sempre a preferire il leggendario Virtua Tennis di SEGA. Non ce ne vogliate. NdR). Sull’onda del successo, quel singolo titolo divenne una serie vera e propria, con Top Spin 4, l’ultimo capitolo pubblicato nell’ormai lontano 2011.

Ora, ben 13 anni dopo, 2K riporta alla ribalta quella serie da sin troppo dormiente e possiamo affermare già da ora che al netto di alcuni difetti evidenti e mediamente gravi, l’operazione é riuscita. Andiamo con ordine però, e iniziamo col dire che TopSpin 2K25 è davvero fantastico da giocare, con il suo semplice set di controlli reattivi che consente scambi dinamici in grado di replicare fedelmente il ritmo e la tensione di questo sport, e c’è un senso estremamente ben bilanciato di rischio/ricompensa che deriva dall’esecuzione di colpi e servizi caricati. È semplicemente fantastico azzeccare il tempismo su un potente colpo piatto che esplode trionfalmente lungo le linee di bordocampo, e al contrario sarà devastante quando vedrete la palla sbattere bruscamente contro la parte superiore della rete di metà campo. Top Spin mette anche sul tavolo un elemento strategico del tennis e forse é la qualità migliore del gioco. Scambiare colpi potenti mentre guardate il vostro avversario correre per tutto il campo spendendo energia è esaltante grazie al senso di velocità e impatto. Uscire dalla stessa situazione ribattendo una palla in un punto scomodo con un effetto incauto, creando un fallo da parte dell’altro giocatore, è una gioia diabolica. Sembra quasi di giocare a una sorta di scacchi, ma con le racchette in Top Spin 2K25, e dominare in campo dipende tanto dal processo decisionale quanto dalla pura abilità con la racchetta.
Chiaramente, per ottenere questi risultati, non basterà premere Start sul menù principale, ma serviranno diverse sessioni di allenamento. Fortunatamente TopSpin 2K25 presenta uno dei tutorial più completi che ci sia mai capitato di provare. Sarà presente più di un’ora di mini-sfide da completare che andranno a coprire qualunque argomento, dalla serie base di colpi alle tattiche più avanzate e al posizionamento dei giocatori. È presentato per la maggior parte da John McEnroe, il leggendario tennista irascibile a cui dobbiamo lo sdoganamento delle sneakers (da tennis) colorate. Una sorta di Michael Jordan con la racchetta, per rimanere in tema sportivo e più in generale, 2K. In generale dunque, TopSpin 2K25 è ancora molto accessibile in termini di “pick up and play”, ma fidatevi quando diciamo che completare le oltre 30 lezioni della TopSpin Academy mi aiuterà non poco nella vostra scalata dei tornei più grandi della modalità My Career.

“Cos’è My Career?” vi chiedete? Fondamentalmente l’equivalente tennistico della modalità incontrata in NBA 2K24 (QUI LA RECENSIONE). My Career è senza dubbio il fulcro dell’esperienza di TopSpin 2K25 ed è una modalità piuttosto sostanziosa. Fondamentalmente, durante ogni mese del tour avrete la possibilità di partecipare ad allenamenti mirati, eventi di sfida speciali e veri e propri tornei di tennis ATP, il tutto tenendo traccia del livello di energia del vostro giocatore, che inizierà da un salutare 100% e si andrà ad esaurire lentamente con ogni partita giocata . Dovrete pianificare attentamente quando inserire i mesi di riposo nel calendario per ricaricarvi, poiché ogni volta che l’energia del vostro giocatore scende troppo, inevitabilmente si andranno a verificare infortuni che mi metteranno fuori gioco per lunghi periodi. Il nostro alter-ego virtuale, ad esempio, ha sofferto di una spalla slogata e del gomito del tennista, ed il tutto non mentre partecipavamo ad un torneo, ma durante un allenamento, andando automaticamente a negare la nostra partecipazione alla competizione. Tuttavia, questi infortuni sembrano verificarsi solo durante le schermate dei menu tra un evento e l’altro e non ci hanno mai costretto al ritiro per infortunio durante il gioco. Una cosa decisamente bizzarra e, onestamente, anche poco realistica: strano per un gioco che fa della verosimiglianza con la controparte reale il suo cavallo di battaglia.
Guadagnare XP e far salire di livello il vostro personaggio vi darà punti da spendere per aumentare gli attributi del vostro giocatore, tra cui velocità, resistenza e velocità di reazione. Il livello massimo è limitato a 30, quindi non sarà fisicamente possibile raggiungere il massimo di ogni categoria, una limitazione che incoraggia a costruire con obiettivi specifici in mente. Potenziate il servizio, il diritto e la potenza, ad esempio, e sarete in grado di dominare il campo con bordate travolgenti in stile Serena Williams, mentre una combinazione velocità/volée può devastare gli angoli e il posizionamento. Ma nessun giocatore può dominare tutti gli aspetti del gioco.

Man mano che avanzate in My Career e vincete eventi speciali, guadagnerete accessori per la vostra racchetta come corde o un nuovo telaio. Questi conferiscono bonus agli attributi del vostro giocatore e saranno disponibili in tre livelli di qualità, con i livelli più alti che offriranno potenziamenti maggiori. Gli allenatori reclutabili hanno un effetto simile, conferendo potenziamenti dopo aver completato alcuni obiettivi in campo. Insieme, questi sistemi rafforzano una delle grandi regole non scritte dei giochi: i giochi sportivi sono segretamente giochi di ruolo. E nel caso di Top Spin, si parla di un GDR piuttosto buono.
Veniamo ora ai difetti. Il problema più lampante di Top Spin 2K25 è che, detto molto apertamente, c’è poco da fare in My Career se non continuare a ruotare attraverso le tre attività mensili, e la presentazione logora si esaurisce rapidamente. Non ci vorrà molto tempo per sviluppare il vostro giocatore abbastanza da poter vincere facilmente qualsiasi partita, a quel punto vi sentirete davvero come se steste semplicemente giocando “di inerzia“, spuntando obiettivi per aumentare il vostro status e aumentando il vostro rank mondiale. Ogni torneo, dalle coppe piccole al Major più prestigioso, ha un identico filmato di vittoria, con la stessa persona che vi assegna esattamente lo stesso trofeo. Ma non é finita, perchè le opzioni al di fuori di My Career sono estremamente scarne. È in qualche modo comprensibile per quello che equivale effettivamente a un nuovo lancio per la serie Top Spin, ma risalta quando altri giochi sportivi, incluso NBA 2K, hanno così tante modalità in più. Al di fuori di My Career, il gioco locale è limitato alla classica esibizione (singola e doppia) e ai tutorial di Top Spin Academy che abbiamo già visto. Non che il comparto online sia molto migliore. La modalità esibizione è limitata alle partite matchmaking uno contro uno. L’impossibilità di giocare contro amici o fare squadra con loro per il doppio è una grande mancanza. Il 2K Tour vi consentirà di giocare partite classificate per scalare la classifica stagionale, ma al piccolo roster di 11 uomini e 14 donne mancano molti atleti importanti, incluso il giocatore numero 1 della classifica maschile, Novak Djokovik. Inoltre, non ci sono ricompense evidenti per chi si piazza bene nel tour, e non c’è alcun chiaro incentivo a giocare se non il diritto di vantarsi.

Infine, ecco i due problemi più critici. Il primo é la necessità costante di essere connessi ad internet, anche per la modalità a giocatore singolo. A causa dei frequenti crash dei server, più di una volta abbiamo perso tantissimi progressi, e onestamente alla lunga é qualcosa che riesce a demoralizzare. Il problema seguente é quello che abbiamo imparato ad odiare da anni: le microtransazioni. Il Centre Court Pass è di fatto l’equivalente di un Battle Pass. Tredici dei 50 livelli sono gratuiti, ma il resto richiede l’acquisto del pass premium a pagamento. Andrebbe bene se gli oggetti fossero puramente estetici, ma contengono anche booster per XP, che portano a livelli e attributi più elevati, oltre a offrire VC, la valuta di gioco. I VC possono essere guadagnati durante il normale gioco, ma si accumulano lentamente, molto lentamente. Questo è un problema quando vi viene richiesto di spendere 2700 VC per ridistribuire gli attributi del vostro personaggio. Potreste passare ore a macinare partite per guadagnare la valanga di VC richiesta, oppure potete spendere circa € 20.00 per ottenere punti sufficienti per pagarlo. È semplicemente vergognoso.

Tirando le somme, Top Spin 2K25 azzecca il pezzo più importante: funziona alla grande. Combina meravigliosamente un gameplay fluido e reattivo con gli aspetti tattici coinvolgenti del tennis per creare qualcosa di semplicemente grandioso. È un peccato che la presentazione sia ridotta all’osso e che la gamma di modalità di gioco sia limitata. Alla fine, però, sono le onerose microtransazioni, ancora una volta al centro di un gioco sportivo 2K, che lo frenano davvero e impediscono a Top Spin 2K25 di avvicinarsi all’antico splendore della serie.
POWER RATING:
7.0/10
“Top Spin 2K25 é un gioco incredibilmente divertente e ben fatto dove conta realmente, ovvero il gameplay, ma é anche azzoppato dalle immancabili microtransazioni e da una cronica mancanza di contenuti. Peccato.”
PRO:
+ Gameplay assolutamente fantastico, accessibile ma anche strategico
+ Ottimo tutorial (con John McEnroe!)
+ Un bel “comeback” per la serie
CONTRO:
– Microtransazioni aggressive e pay-to-win
– Pochi contenuti
– La modalità My Career diventa presto ripetitiva
– La necessità di una connessione online per il single-player é assurda





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