Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da SNK
-Versione Testata: Nintendo Switch, PlayStation 5 (Autofinanziata)
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam)
SNK ci regala un piccolo miracolo e pubblica, in versione migliorata, uno dei fighting games più amati di tutti i tempi!
Certe cose sono destinate a rimanere nell’immaginario collettivo, al punto da diventare immortali. Tra queste, possiamo citare, senza un ordine preciso, i 6 anelli di Michael Jordan, lo sbarco in Normandia, l’invenzione del pane e, senza dubbio, la collaborazione tra SNK e Capcom che avvenne a inizio anni 2000. Capiamo come gli esempi citati poco sopra siano vagamente deliranti, ma quello relativo ai due colossi del mondo Fighting Game fu senza dubbio un evento di dimensioni bibliche: immaginate due competitor che fino ad allora se le sono sempre date di santa ragione, improvvisamente stringersi una mano, andare a bere una birra insieme, e produrre alcuni dei giochi più memorabili di tutti i tempi.

SNK Vs Capcom: SVC Chaos fu uno di questi, perlomeno per noi della redazione. In tanti snobbarono il titolo in favore di Capcom Vs SNK 2: Mark of the Millennium 2001 (un gioco oggettivamente superlativo) ma anche SVC Chaos, inizialmente vagamente bistrattato, venne col tempo rivalutato ed ora é considerato un classico dall’intera FGC. Qui entra in gioco questa versione 2024, rimasterizzata dai ragazzi di Code Mystics e che porta in dote una importante dose di miglioramenti rispetto all’originale del 2003.

Ora, prima di lanciarci nella fase più spiccatamente tecnica della recensione, é bene far luce sulla vicenda Capcom x SNK, una storia decisamente contorta e costellata di mille colpi di scena. Sarebbe meglio uno speciale approfondito, ma per il momento fatevi bastare questo. I due giganti strinsero un accordo verso la fine degli anni ’90, quando pubblicarono rispettivamente The King of Fighters ’98 (SNK) e Street Fighter Alpha 3 (Capcom). Le due case stipularono un contratto che prevedeva la pubblicazione di 2 picchiaduro a testa: La prima fu SNK con SNK Vs Capcom: The Match of the Millenium per NeoGeo Pocket nel 1999, seguita poi l’anno successivo da Capcom con Capcom Vs SNK Millenium Fight 2000. Qui verrebbe da pensare che fosse ancora una volta il turno di SNK, ma non fu così, perché fu Capcom a pubblicare il suo secondo titolo, rispettando i suoi obblighi contrattuali quando Capcom Vs SNK 2 venne alla luce nel 2001. Questo perché SNK, all’epoca, era in una terribile situazione finanziaria, al punto da dover dichiarare bancarotta. Qui entra in gioco l’ex presidente di SNK, che nel frattempo creò Playmore ed acquisì tutte le IP di SNK e che nel 2003 rinominò Playmore in SNK Playmore, pubblicando finalmente SVC Chaos ed andando a chiudere la quadrilogia relativa alla collaborazione con Capcom. Fidatevi, questa é solo una spiegazione per sommi capi della vicenda, e chissà, magari nel futuro andremo ad esplorarla più nel dettaglio.

Ora però possiamo finalmente parlare di SVC Chaos, iniziando dalla trama, decisamente bizzarra se paragonata a quelle che normalmente fanno da sfondo ai giochi di SNK e Capcom. In seguito a un evento catastrofico, tutta la vita sul pianeta è stata spazzata via. Nel purgatorio, un gruppo di combattenti viene trascinato in un torneo da Athena Asamiya e Red Arremer (Firebrand fuori dal Giappone), avatar delle forze dell’Ordine e del Caos, che promettono che il vincitore riceverà un desiderio. Ora i combattenti competono per vincere il torneo e vedere il loro desiderio esaudito, con il destino di tutta la vita in bilico. Qui é anche dove l’atmosfera surreale, quasi onirica, del titolo si manifesta maggiormente. Diversamente dalle altre produzioni delle due Case infatti, gli scenari e le arene di SVC Chaos sono… deserti, consumati, in rovina, pseudo-futuristici (eccetto lo stage Green of Forest, una lussureggiante foresta), in netto contrasto quindi con gli sfondi iper-animati e celebrativi normalmente proposti. A tanti non piacque questa cosa, ma noi abbiamo sempre trovato affascinante questa “variazione sul tema”.

Una cosa su cui (quasi) tutti furono d’accordo, però, era il roster di combattenti presenti, ad oggi considerato uno dei migliori di tutti i tempi. Composto da ben 32 personaggi come da tradizione SNK, vantava una selezione di personaggi assolutamente fantastica. Ad alcuni non andò giù le omissioni di alcuni personaggi iconici, ma noi siamo dell’idea che questa scelta sia stata quella giusta, in grado di dare più spazio e rilevanza ad altri protagonisti: per Darkstalkers ad esempio, non venne scelta Morrigan come rappresentante ma Dimitri Maximoff, per Samurai Shodown non fu scelto Hahomaru ma il rivale Genjuro Kibagami e per Street Fighter Hugo venne selezionato al posto di Zangief per quanto riguarda i grappler. Sono comunque presenti le leggendarie icone delle due Case, con SNK a proporre Kyo Kusanagi, Iori Yagami/Orochi Iori, Terry Bogard, Mai Shiranui, Ryo Sakazaki, Geese Howard, Kim Kaphwan, Shiki, Mr. Karate – anche nella sua versione “Serious Mr. Karate”- , Kasumi Todoh (sempre alla ricerca del padre), Goenitz, Earthquake, Choi Bounge (odioso come sempre), Mars People (da Metal Slug). Da parte di Capcom invece, troviamo Ryu, Ken, Akuma/Shin Akuma, Chun Li, Guile, Dhalsim (perdonateci, ma continuiamo a non tollerarlo), i quattro Re (Bison, Sagat, Vega, Balrog), Dan Hibiki, Tessa (da Red Earth!), Zero (da Megaman X). Una delle cose per cui SVC Chaos verrà sempre ricordato, però, fu l’introduzione di Violent Ken, una versione malvagia, potentissima del biondo rivale di Ryu, equivalente a Evil Ryu, Shin Akuma o Orochi Iori.

Veniamo ora al gameplay. Innanzitutto, a differenza da The King of Fighters o dai precedenti Capcom Vs SNK, in SVC gli scontri saranno esclusivamente 1 contro 1, riprendendo quindi il concetto classico dei fighting games. Il gioco funziona secondo lo schema canonico SNK a quattro tasti, ovvero pugno debole, pugno forte, calcio debole, calcio forte, ma fu uno dei primi titoli (assieme a SFA3) ad assegnare le prese alla pressione di due tasti (LP+LK o SP+SK) al posto del solito, e limitante, avanti+SP o SK. Portando avanti l’amatissima caratteristica di SNK del voler costruire attorno ai propri personaggi un background, ogni partita inizierà con uno scambio di battute tra i due sfidanti, spesso molto divertenti (come la fissazione di Mai Shiranui verso il suo adorato Andy Bogard, che non si trova da nessuna parte). Una nuova tecnica introdotta nel gioco sarà il Front Grand Step, che consente al giocatore di annullare gli attacchi con uno scatto in avanti. Il giocatore potrà anche eseguire questa tecnica mentre si difende da un attacco dell’avversario, al costo di un livello di Power Gauge.

Il gioco utilizza un diverso tipo di Power Gauge noto come Groove Power Gauge System, composto da tre livelli. L’indicatore Groove si riempie quando il giocatore sferra attacchi contro gli avversari o para gli attacchi nemici. Quando l’indicatore si riempie fino al Lv. 1 o al Lv. 2, il giocatore può eseguire diverse Super Special Moves, un Guard Cancel Attack o una manovra Guard Cancel Front Step. Quando l’indicatore è pieno, raggiunge il livello MAXIMUM e si verifica un’attivazione MAX. Durante l’attivazione MAX, l’indicatore si trasformerà in un timer e il giocatore acquisirà la capacità di annullare qualsiasi mossa in qualsiasi momento (oltre a Super Special Moves e Guard Cancels). Una volta che il timer si esaurisce, l’indicatore torna al Lv. 2. Infine, oltre alla normale Super Special Move, ogni personaggio ha anche una mossa “Exceed” che può essere eseguita solo una volta e solo quando la vita del giocatore è inferiore alla metà.

Tecnicamente, a nostro avviso siamo di fronte a una gemma. Vedete, tornando all’accordo tra Capcom e SNK avvenuto in relazione a questa quadrilogia, la clausola prevedeva che, ad esempio, i giochi Capcom VS avrebbero visto tutti i personaggi realizzati e disegnati da Capcom, mentre nel caso di quelli SNK Vs, l’esatto opposto. Qui potremo vedere alcuni dei migliori sprite mai realizzati nella storia della FGC, e soprattutto vedere personaggi iconici di Capcom disegnati in “versione SNK” (Demitri é semplicemente grandioso, così come lo sono Sagat e M. Bison). E’ tutto oggettivamente glorioso. Riguardo al comparto audio non ci vogliamo sbilanciare perché riflette in pieno l’atmosfera del gioco menzionata poco sopra. Le tracce audio sono perlopiù eteree, quasi ipnotiche, e tendenzialmente differenti rispetto ai classici temi che abbiamo potuto conoscere nella storia del genere. A noi non dispiacciono e anzi, ne saremo sempre stoici difensori, ma capiamo come possano non essere per tutti i gusti.

Tirando le somme, siamo di fronte ad una pubblicazione decisamente solida che farà la gioia di tutti gli appassionati di picchiaduro, e farà letteralmente impazzire quelli innamorati della saga VS. Il roster di personaggi é fantastico, il gameplay é solido, il comparto tecnico é curato, e addirittura il comparto online, supportato dal mai troppo lodato Rollback Netcode, aumenta la vita del titolo. Durante il nostro test abbiamo affrontato diversi incontri, senza il benché minimo rallentamento, o input lag nei comandi. Un’altra cosa che abbiamo apprezzato infinitamente é la modalità galleria, dove si potranno vedere ritratti, key-art ed immagini promozionali realizzate da artisti del calibro di Falcoon, Nona e dell’immenso Shinkiro.
POWER RATING:
9.0/10
“Con un roster fantastico, un gameplay solido, un comparto tecnico curato e l’implementazione del Rollback Netcode, SNK VS CAPCOM: SVC CHAOS si rivela una gemma che assolutamente nessun amante dei fighting games deve lasciarsi sfuggire. Grazie SNK!”
PRO:
+Gameplay tecnico e profondo, come tradizione SNK
+Tecnicamente curato e dotato di personalità
+Atmosfera unica nel genere
+Uno dei roster migliori di tutti i tempi
+ROLLBACK NETCODE!
CONTRO:
-Pur tecnicamente ottimo, alcuni sprite avrebbero avuto bisogno di una ritoccata (Kasumi Todoh é presa direttamente da KOF ’95)
-Giocare utilizzando i Joycons di Nintendo Switch é fisicamente impossibile. Avrete bisogno di un Pro Controller o un buon arcade stick





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