Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Aksys Games
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: PlayStation 5, Nintendo Switch

Da Aksys Games una toccante visual novel sulla scoperta di sé stessi!

Circa due anni fa, The Witch of Ihanashi venne pubblicato per PC in Giappone. I giapponesi dovettero poi aspettare fino al 2023 per le versioni console. La visual novel venne accolta ben più che positivamente, con particolari elogi sulla la storia. Ad essere onesti, non ci aspettavamo un’uscita occidentale, eppure all’inizio di quest’anno, ci arrivò un comunicato stampa dove veniva riferito che Aksys Games avrebbe pubblicato The Witch of Ihanashi con il nuovo nome di Tales from Toyotoki: Arrival of the Witch. Scopriamo se questo calvario di pubblicazioni e traduzioni é stato meritevole dell’essere portato a termine nella nostra recensione di Tales from Toyotoki.

Questa visual novel richiederà dalle dieci alle quindici ore per essere completata. Per il genere, onestamente, il gioco non è molto lungo, ma il prezzo lo riflette, proiettandosi in una fascia decisamente onesta. Oltre al fatto che la storia non è molto lunga, dobbiamo fare notare che non saranno presenti finali diversi in grado di incentivare la rigiocabilità. Certo, saranno presenti occasionali momenti di scelta, ma in realtà non hanno alcuna influenza sulla storia. Tutto sommato, Toyotoki può essere paragonato ad un grosso, e decisamente intrigante, libro.

Chiaramente, un libro sarebbe solamente carta buona per accendere una stufa se le parole al suo interno non fossero meritevoli di essere lette. Ecco quindi la trama che farà da sfondo a Toyotoki. Un giorno, di punto in bianco, sua zia dice a Hikaru Nishime che dovrà trasferirsi. Lo spedisce in fretta e furia sull’isola di Toyotoki a vivere con suo nonno. Una volta lì, viene accolto da Akari, una graziosa ragazzina della stessa età del protagonista. Anche se quest’ultima dice di conoscerlo, la cosa non suscita alcuna reazione ad Hikaru. Tuttavia, lo accompagna a casa di suo nonno, dove si aspetta di essere accolto calorosamente, ma dove in realtà scopre amaramente che suo nonno non vive più lì da sei mesi.

Solo, demoralizzato e spaventato, il nostro protagonista cerca un posto dove passare la notte ed esplorando i dintorni del paesino, si imbatte in una rozza capanna in un campo di mais. Una capanna troppo piccola per giacerci davvero. Tuttavia, mosso dalla disperazione ci prova e all’improvviso c’è una donna lì in piedi. Il suo nome è Lilun e dopo qualche attimo di diffidenza decidono di aiutarsi a vicenda e costruire una vita sull’isola. Ecco perché scelgono di irrompere nella casa del nonno di Hikaru e di usarla come luogo in cui soggiornare. Si scoprirà però presto che la misteriosa Lilun ha più di un motivo per essere riservata: la ragazza è infatti, con grande sorpresa di Hikaru, nientemeno che una strega.

La storia di Tales from Toyotoki ruoterà attorno ad un cast di personaggi piuttosto ridotto. Questo fatto potrebbe inizialmente darvi l’idea di essere una scelta dettata da un budget risicato, ma in realtà é una scelta considerata e funziona meravigliosamente bene. Solo occasionalmente ci siamo chiesti perché fosse stato aggiunto un certo personaggio, ma proseguendo nell’avventura abbiamo scoperto alcune motivazioni che ci hanno fatto apprezzare e capire perché appartengono a questa storia. Ci vuole del tempo per costruire tutto. Potete capirlo chiaramente dal modo in cui viene raccontato Toyotoki. All’inizio non avrete alcuna idea sul dove sta andando il gioco in termini narrativi. Tutto ciò arriverà molto più tardi, quando dovrete affrontare i colpi di scena e quant’altro. Chiaramente, per evitare ogni tipo di spoiler, eviteremo di parlarne, ma non pensiate per un solo momento che questa sarà una storia spensierata. La cosa più importante che dovete sapere è che c’è molto dietro la premessa base della storia e ci saranno in ballo diversi misteri da svelare. Non solo, a volte la trama toccherà tematiche piuttosto pesanti il e tutto sarà molto meglio assemblato di quanto una prima “lettura” della trama possa lasciar supporre.

Poiché i personaggi sono pochi, c’è spazio per approfondire ed immergersi completamente nel loro mondo. Le emozioni dei personaggi sono ben sviluppate e colpiscono duramente. Come abbiamo già detto, i temi trattati sono spesso piuttosto pesanti e/o scomodi e questo è in parte dovuto alla possibilità di esplorare con calma le sfaccettature di ogni membro del cast: ognuno ha un suo passato e una sua motivazione per le sue scelte ed i suoi comportamenti.

Tecnicamente, Tales from Toyotoki é splendido. L’arte è davvero unica. Sembra quasi disegnato a mano e questo stile si adatta incredibilmente bene all’ambientazione rurale del gioco. L’isola è lontana dal mondo moderno, tutto è un po’ più vecchio stile, come se fosse rimasto intrappolato in una bolla temporale. Gli sfondi di gioco riescono ad esprimere perfettamente questa sensazione. Anche i personaggi sono disegnati in maniera fantastica: all’apparenza sembrano semplici personaggi presi da qualche anime, ma in qualche modo si adattano perfettamente all’ambientazione e alla tematica dell’isola. Come già detto, il comparto tecnico di Toyotoki é indubbiamente affascinante: fin dal primo momento riesce a creare qualcosa di magico.

Tirando le somme, Tales from Toyotoki: Arrival of the Witch è una meravigliosa visual novel. Per il prezzo d’acquisto, vale assolutamente l’esperienza. È un’ottima lettura, è bellissima da vedere e saprà come toccarvi a livello emotivo. Abbiamo adorato Tales from Toyotoki: Arrival of the Witch, e ci sentiamo di consigliarvelo senza riserve.

POWER RATING:
8.5/10
“Tales from Toyotoki: Arrival of the Witch é una visual novel meravigliosa, con un comparto narrativo di spessore, ben più adulto di quanto si possa pensare, che vi rapirà e sorprenderà sino alla sua conclusione. Consigliatissima!”


PRO:
+ Comparto narrativo toccante e ben scritto
+ Cast di personaggi fantastico
+ Direzione artistica di spessore

CONTRO:
– Pur belle, rimangono visual novel, un genere che tanti snobberanno a prescindere
– Un po’ corto per lo standard VN

Lascia un commento

In voga