Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Bandai Namco
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, PC
Aiutate Haroona a sconfiggere una temibile società segreta in Unknown 9: Awakening,il nuovo action-adventure di Bandai Namco!
Normalmente, il processo di recensione di un gioco, il test vero e proprio, segue un iter abbastanza schematico, qui su PowerWave83. Si gioca al titolo, prendendo appunti che poi andranno elaborati nell’articolo vero e proprio che voi, i nostri lettori, leggerete su queste pagine. Normalmente, dicevamo. Alle volte però, questo iter non è il solo fattore che prendiamo in considerazione. Alle volte le memorie delle migliaia di titoli giocati e testati ci aiutano a valutare o definire la validità del prodotto in questione. Durante il test di Unknown 9: Awakening, l’ultima pubblicazione Bandai Namco, ad un certo punto tutto ha fatto click, e quello era il tassello mancante del puzzle.

Il tassello mancante, il je ne sais quoi che mancava per farci realizzare in pieno quello che stavamo giocando, era il concetto di deja vu. “Abbiamo già giocato questo gioco” pensavamo, “ma non è possibile, è un gioco nuovo di zecca.” Dove sbagliavamo era nel voler inquadrare un singolo gioco specifico, quando in realtà, il nostro deja vu era relativo ad un intero periodo videoludico. Eliminare i nemici in piccole arene, guardare una storia emozionante di crescita personale, infilarsi in un numero sospettosamente alto di crepe nei muri: era una formula fin troppo familiare, fedele alle tradizioni consolidate da giochi iconici ma figli del loro tempo: i due The Last of Us, gli Uncharted, la (nuova) trilogia di Tomb Raider, i Gears of War… tutti giochi usciti grossomodo quindici anni fa.

Vediamo la trama. Unknown 9: Awakening vi farà vestire i panni di Haroona (interpretata da Anya Chalotra, famosa per aver interpretato Yennefer nella serie Tv dedicata a The Witcher), una giovane Queastor che può attingere energia da un altro mondo chiamato Rovescio e usarla per una serie di poteri, come diventare invisibile e prendere il controllo dei corpi di altre persone entrandoci. Mentre esplora le rovine con il suo mentore, Reika, una società segreta nota come gli Ascendenti forza Haroona ad andare avanti da sola e la spinge a cercare vendetta. Una volta superata la mole da dizionario di tradizioni e termini in-universo (i Queastor sono fondamentalmente avventurieri, per la cronaca), la storia di Unknown 9 è un racconto toccante su come imparare a essere se stessi, affrontare il dolore e trovare il proprio posto nell’universo. Sebbene alcuni dei suoi colpi di scena finali siano prevedibili, i personaggi meravigliosamente interpretati e umani elevano una storia un po’ stereotipata in uno dei migliori elementi del gioco.

I paragoni con Uncharted e Tomb Raider non si limitano solo al fatto che Haroona è loquace quanto Nate o Lara durante la sua avventura in giro per il mondo. Il gameplay loop di furtività attiva, combattimento corpo a corpo e platform (il tutto mescolato a una buona dose di ricerca di oggetti da collezione e aiuto ai compagni per raggiungere sporgenze più alte) ha fatto risuonare diversi campanelli molto familiari nella nostra testa. Tuttavia, il principale asso nella manica di Unknown 9 e la cosa principale che lo distingue dagli altri giochi d’azione in terza persona è la serie di abilità Umbriche di Haroona. Durante il combattimento, può spingere e tirare i nemici, deviare i proiettili con uno scudo magico, innescare oggetti nell’ambiente per farli esplodere o sbriciolarsi e persino inviare il suo spirito per un attacco a lungo raggio ad alto danno. Le cose diventano davvero interessanti quando prendete tutto quello menzionato poco sopra e lo mescolate con il potere principale di Haroona di possedere i nemici, che vi consente di fermare il tempo e prendere il controllo di un nemico per usare i suoi attacchi contro se stesso e i suoi ignari amici. E’ una meccanica sicuramente interessante, peccato che anche questa vada ad aggiungersi al senso di deja vu generale: Psi-Ops – The Mindgate Conspiracy di Midway e Second Sight di Free Radical lo introdussero entrambi nell’ormai lontano 2004. Al di là di questo, comunque, rimane un concetto decisamente interessante, che darà vita a emozionanti battaglie.

Per quanto sia divertente creare un effetto domino di omicidi usando dei cattivi indifesi, il combattimento corpo a corpo è funzionale, ma allo stesso tempo goffo e senza peso. Fondamentalmente, è l’aspetto peggiore del gioco, senza girarci tanto attorno. Lo stesso si può dire della furtività, che è molto elementare quando non si diventa invisibili o non si prende possesso dei nemici per attrarli verso di sé per un’insolente eliminazione. È un peccato che non si possano possedere le persone più a lungo o far loro fare cose più complesse come disattivare le trappole, poiché ciò avrebbe elevato almeno uno dei due comparti carenti legati al gameplay.

Sebbene l’approccio last-gen di Unknown 9 alla realizzazione di un’avventura lineare ci abbia fatto molto piacere, i suoi frequenti problemi tecnici lo fanno sembrare datato in un modo meno intenzionale. Su Xbox Series X, la nostra partita è stata afflitta da cali di frame rate, personaggi bloccati nell’ambiente, texture caricate in ritardo e oggetti da collezione buggati. Anche i tempi di caricamento sono stati sospettosamente più lunghi del previsto. Perché sospettosamente? Perché al di là di qualche ambientazione oggettivamente evocativa, Unknown 9 non è nemmeno un granché per quanto riguarda l’aspetto grafico, a causa dei suoi modelli poligonali datati e delle texture sfocate. Non scherziamo. Appena iniziato il gioco, dopo aver ruotato la visuale, ci siamo chiesti “Ma la protagonista non doveva essere l’attrice di The Witcher?” Ora, con ci è mai importato granchè della grafica e siamo sempre dell’idea che gameplay batta grafica, ma è chiaro che l’avventura di Haroona avrebbe potuto usare un po’ più di amore e attenzioni sul piano tecnico.

Tirando le somme, nonostante il tempo speso a esplorare antichi templi e saltare tra pareti rocciose sia stato spesso interrotto da questi problemi tecnici, l’eccellente cast di personaggi di Unknown 9: Awakening e le inventive meccaniche di combattimento basate sulla possessione dei nemici ci hanno tenuti incollati allo schermo per tutta la durata di questa avventura dal sapore un po’ “vintage”. Magari Unknown 9 non diventerà un classico come i titoli che l’hanno ispirato, ma riuscirà ad intrattenervi per tutta la sua durata.
POWER RATING:
7.0/10
“Unknown 9: Awakening è un titolo particolare, vagamente anacronistico nella sua concezione. Nonostante i diversi problemi tecnici però, il suo cast di personaggi e la sua storia ben diretta riusciranno ad intrattenervi sino alla sua conclusione.”
PRO:
+ Il mondo di gioco è interessantissimo
+ Haroona è una ottima protagonista
+ Il gameplay basato sulle possessioni è decisamente valido
CONTRO:
– Bug e glitch
– Tecnicamente sottotono
– Concettualmente datato: sembra un titolo del 2010 riesumato





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