Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Chucklefish
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PC (Steam)
Finalmente, l’epico sandbox extraterrestre di Chucklefish sbarca sulle console verdi di casa Microsoft!
A distanza di ben otto anni dal lancio originale su PC, Starbound approda sulle console verdi di casa Microsoft. Oggi come ieri, l’esplorazione di una vasta gamma di pianeti, biomi e incubi sotterranei saranno solo alcuni dei momenti clou del vostro viaggio, ma il combattimento, i boss e la ricca storia di fondo aiutano questa eccellente evoluzione della consolidata formula di Terraria a brillare di luce propria.

Starbound gestisce la routine ormai tradizionale di estrazione, raffinazione e creazione come tutti i suoi simili e vi consente persino di fare gruppo con gli amici. L’inizio del gioco sarà un po’ lento, poiché il vostro manipolatore di materia portatile impiegherà un po’ di tempo per sfondare i materiali più resistenti finché non sarete in grado di aggiornarlo, e persino i nemici più deboli possono avere la meglio su di voi prima che abbiate trovato le giuste risorse rare per creare un equipaggiamento decente. Tuttavia, quello che eleva davvero questo sandbox di creazione aperto rispetto ad altri simili, tuttavia, è la diversità.

Location generate casualmente, rovine nascoste, risorse e missioni completano questi mondi. Ogni pianeta che abbiamo visitato ci ha fatto rompere blocchi, esplorare caverne e cercare risorse da combinare e creare oggetti, ma ognuno è unico. Ci sono più di una dozzina di tipi di pianeti interessanti da scoprire, da temperati a boscosi a mari di magma agitati, e la generazione procedurale garantisce una scorta infinita da esplorare. Ognuno contiene anche diversi biomi, sia sopra che sottoterra, quindi potrete viaggiare da un lato all’altro di una luna boscosa e vedere tre o più tipi di ambienti arborei. Sotto la superficie, è la stessa storia. Non eravamo completamente preparati per alcuni dei biomi sepolti che abbiamo incontrato, e preferiremmo non rovinarvi la sorpresa qui se non per dirvi di… aspettarvi l’inaspettato. È del tutto possibile atterrare su un mondo ghiacciato e scavare fino a un oceano liquido, sotto il quale troverete un tempio fatto di ossa, che a sua volta nasconde un pozzo minerario steampunk che conduce ancora più in profondità a un mini dungeon pieno di lava. E questo è solo in una fetta verticale di un singolo pianeta. Luoghi emozionanti e casuali, rovine nascoste, nuove risorse di creazione e missioni completano questi mondi e li aiutano a prendere vita. E’ incredibile.
Oltre a raccogliere risorse, il modo principale in cui lascerete il segno in questi luoghi sarà… uccidendone gli abitanti. Già. Tuttavia, il combattimento a scorrimento laterale, sia che preferiate un’arma da mischia o armi da fuoco leggermente più appropriate al tema, è tattico, reattivo e a volte intensamente impegnativo. Diversi nemici e stili di combattimento consentono la sperimentazione e impediscono che le battaglie diventino stagnanti e ripetitive. Nel frattempo, ogni tipo di arma ha una nicchia specifica e incoraggia uno stile di combattimento diverso, al punto che passare da un fucile da cecchino a una spada e uno scudo ci ha fatto sentire quasi come se stessimo giocando a un gioco totalmente diverso.

Tutto questo parlare di roguelike, elementi generati proceduralmente e biomi assurdi potrebbe avervi fatto venire il dubbio che probabilmente Starbound non abbia una trama. Sbagliato. La storia in sé non magari non sarà la più complessa o strabiliante, ma l’universo che lo sviluppatore Chucklefish ha creato per raccontarla è pieno di personaggi e dettagli. Ognuna delle sei razze senzienti ha una cultura unica, uno stile architettonico definito e un conflitto in corso che deve essere risolto per salvare la galassia. Da feroci uomini-pianta che lottano contro cannibali aborigeni a robot dotati di coscienza bloccati in una mentalità medievale e umoristica a causa di un problema nella loro programmazione, ce ne sarà per veramente tutti i gusti. Libri e altri documenti nascosti nei livelli forniranno dettagli su tutto, dalla storia politica ai rituali di caccia, e gli inventivi dungeon programmati alla fine di ogni capitolo vi consentiranno di interagire con questi elementi in prima persona. Uno dei momenti salienti delle missioni della storia è stato un assedio al castello vero e proprio, in cui noi ed il nostro equipaggio di PNG abbiamo dovuto difendere la fortezza di un nobile pazzo da ondate di nemici armati di catapulte. Ci è piaciuto molto anche il dungeon a capitoli per la specie di primate super intelligenti chiamati Apex, in cui ci siamo infiltrati in una struttura sotterranea gestita dal loro governo per aprire la strada a ribelli amichevoli che combattevano una battaglia in tempo reale, visibile sulla superficie sopra di noi. È lampante come quelli in carico di progettare i vari livelli non abbiano avuto paura di spingersi oltre i limiti di ciò che può essere un dungeon a scorrimento laterale, e questa scelta ha dato i suoi frutti magnificamente.

Tirando le somme, Starbound eccelle praticamente ovunque: come gioco di crafting ed esplorazione, come platform 2D con combattimenti vari e coinvolgenti e come RPG narrativo in stile Zelda con un mondo dettagliato e memorabili culture aliene con cui interagire. L’enorme quantità di diversi tipi di luoghi da scoprire, oggetti con cui creare e costruire grandi strutture e modi appariscenti per sconfiggere gli alieni impediscono che l’esperienza diventi noiosa in fretta. Potrà sembrare eccessivamente punitivo e dispendioso in termini di tempo, in particolare nelle prime ore. Ma la libertà di scoprire i segreti della galassia e di far propri i suoi mondi vale l’attesa e il modo esperto in cui Starbound lega insieme tutte le sue sfaccettature lo rende davvero speciale.





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