Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da ININ Games
-Versione Testata: Nintendo Switch
-Disponibile per: Nintendo Switch
Taito gioca la carta della nostalgia per la terza volta!
Non c’è due senza tre. Era inevitabile. E proprio come le precedenti due volte, anche questo episodio lascia in bocca un sapore agrodolce. Da una parte un titolo altisonante come “Milestones” (Pietre Miliari, ovvero il non plus ultra, il nuovo standard), dall’altra una selezione di giochi che, pur migliore delle precedenti, lascia perplessi. E’ la storia che si ripete, ed ancora una volta, esacerbata da una cronica, totale mancanza di qualsivoglia materiale celebrativo legato a Taito ed ai giochi inclusi. PERCHE’?

In un era in cui le Collections spopolano, continuiamo assolutamente a non condividere, anzi no, dannazione, continuiamo a non capire la scelta di non includere nelle raccolte di Taito (e lo ripetiamo, è la terza volta di fila) qualche poster dell’epoca, qualche artwork o, fantascienza a questo punto, qualche intervista con gli sviluppatori, qualche documentario… qualcosa, insomma. Letteralmente qualsiasi cosa. Andrebbe bene tutto.

Non crediamo che sia andato tutto perduto negli anni, al punto di diventare impossibile da riesumare, non è fisicamente possibile. Questo terzo episodio, così come i due venuti prima, sono solamente raccolte effettuate secondo il principio del “Crea nuova Cartella, seleziona e trascina gli elementi all’interno, Pubblica Online”. Non ci siamo, non ci siamo davvero, specialmente dopo aver testato, recensito e valutato più che positivamente (abbiamo dato addirittura un 10!) quasi una decina di Collections prodotte da altre Case. D’accordo, ININ e Taito non sono Capcom o Konami in termini di budget e archivi storici, ma come abbiamo già detto, qualcosa deve pur esistere, e il fatto di non averlo incluso è una scelta, non qualcosa dettato dalla necessità.

Ora, sfoghi a parte, andiamo a vedere la lineup di titoli disponibili. In primis è bello vedere come finalmente due Pietre Miliari siano finalmente disponibili, ovvero l’originale Bubble Bobble e il suo sequel Rainbow Islands. Proseguendo, sarà disponibile l’intera trilogia di Rastan, ovvero Rastan Saga, Rastan Saga II e Warrior Blade: Rastan Saga episode III. Il resto dei giochi saranno quelli che come abbiamo già detto ci hanno fatto alzare un sopracciglio, una accozzaglia di titoli piuttosto slegati tra loro. Troveremo Cadash, una sorta di action-RPG ante-litteram, Champion Wrestler, un gioco di wrestling vagamente generico, Runark, un picchiaduro a scorrimento dove dovrete sconfiggere una gang di cacciatori di frode (all’epoca ci si inventava di tutto), Thunder Fox, un run ‘n gun decisamente anni ’90 in cui impersonerete due energumeni rigorosamente a torso nudo e dovrete combattere un gruppo di terroristi, ed infine Dead Connection, una sorta di sparatutto a schermata fissa basato sui gangsters americani degli anni ’50. Questi saranno i 10 giochi inclusi nella Taito Milestones 3.

Tralasciando gli ultimi 5 giochi menzionati, vogliamo soffermarci un secondo sulle due saghe presenti: Bubble Bobble e Rastan. Iniziamo da Bubble Bobble, oggettivamente un titolo leggendario e che alla resa dei conti è quello che porta sulle spalle l’intera raccolta. Diciamo questo perchè il suo sequel, Rainbow Islands, è tutt’ora il capitolo più debole dell’intero franchise. Non per niente se ci fate caso, i fratelli Bub e Bob sono conosciuti come draghetti, e non per la loro vera forma, quella umana, che sfoggiano in questo sequel ed in Parasol Stars (terzo capitolo, non presente nella Collection).
INTERMEZZO: L’Aneddoto di Monica! Pierre, il nostro caporedattore, mi ha raccontato che nell’ormai preistorico millenovecentonovantuno, quando aveva solamente 8 anni, ricevette come regalo di Natale una copia di Rainbow Island per NES (sviluppato da Ocean, softhouse Inglese fondata nell’ 83 e che, tra alti e bassi, sopravvisse sino a fine anni novanta). Pierre mi ha anche raccontato che Rainbow Island è, con tutta probabilità, il gioco che detesta più in assoluto sulla faccia della Terra, motivo per cui si è categoricamente rifiutato di recensire questa Collection. Ho provato ad indagare ulteriormente, ma si è dileguato borbottando frasi incomprensibili contenenti “e-mail”, “recensioni”, “ritardo” e per qualche ragione “sushi”.

Veniamo poi a Rastan ed ai suoi seguiti, anche questi un interessante ed incoerente trio di giochi. Rastan Saga, il primo, è sicuramente un gioco figlio del suo tempo e sotto una certa ottica, decisamente famoso. Non era raro incontrarlo nelle Sale Giochi, anche dalle nostre parti. Sono gli altri due titoli a fare la differenza, per motivi esattamente opposti uno rispetto all’altro. L’unico filo conduttore era la loro rarità (non ci è mai capitato di vedere cabinati dei due giochi). Ad ogni modo, Rastan Saga II è probabilmente il titolo che vince il dubbio titolo di peggior videogioco incluso nella raccolta, una accozzaglia di idee mal implementate, supportate da una veste grafica assolutamente agghiacciante. Di contro, Warrior Blade: Rastan Saga episode III può essere considerato assieme a Bubble Bobble come il migliore. Tecnicamente ottimo, visivamente splendido, è un picchiaduro a scorrimento sulla falsariga di Golden Axe decisamente ben fatto.

Tirando le somme, siamo alle solite, al punto che, fossimo una testata editoriale poco seria, potremmo produrci in un poco elegante Ctrl+C, Ctrl+V e propinarvi lo stesso paragrafo scritto per le due precedenti raccolte. Invece, a riprova della nostra serietà e testardaggine, vogliamo continuare a sbattere la testa contro il muro che sono queste raccolte chiamate Taito Milestones. I casi sono due, o ci spacchiamo la testa o cade il muro: I lavori di Hamster Corporation sono ottimi quanto a fedeltà verso gli originali, ma quello che manca è letteralmente tutto il resto, bizzarro se si considera che a conti fatti dovrebbe essere la priorità in una raccolta celebrativa come questa.
POWER RATING:
4.5/10
“Come da copione, non c’è due senza tre. Dopo due Collection in cui ci lamentavamo di problemi estremamente specifici speravamo che questa TAITO Milestones 3 li avesse risolti, e ci siamo invece ritrovati con l’ennesima raccolta che commette gli stessi passi falsi delle prime due. Peccato, perchè Hamster si conferma ottima nei suoi lavori di preservazione videoludica.”
PRO:
+Emulazione solida, arcade-perfect (Hamster è una garanzia)
+Grande varietà di generi disponibili
+Un paio di Pietre Miliari sono oggettivamente presenti…
CONTRO:
-…mentre il resto è abbastanza trascurabile
-Assolutamente nessun tipo di extra in termini storici





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