Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da QuByte Interactive
-Versioni Testate: PlayStation 5, Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch PC (Steam)

QuByte Interactive riporta sui nostri schermi il miglior Fighting Game dedicato a Double Dragon…pur non essendo basato su Double Dragon!

Fermi tutti, capiamo benissimo la vostra confusione dopo aver letto l’introduzione qui sopra e, a dirla tutta, era anche il nostro obiettivo, così da incuriosirvi nella continuazione della lettura. Il punto è che, al netto di essere una frase abbastanza contraddittoria, il cappello introduttivo in questione è anche la realtà. Lasciateci spiegare.

Conoscete tutti Double Dragon, giusto? Billy e Jimmy Lee che devono salvare Marian, picchiaduro a scorrimento del 1987 che diede il via al boom dell’intero genere… tutto ok fino a qui? Bene. Non tutti sanno, però, che nel 1995 uscì per Neo Geo (sempre sia lodato) un picchiaduro ad incontri intitolato semplicemente “Double Dragon” (giusto per non confondere le idee), basato sul terribile film “Double Dragon” del 1994, a sua volta basato sul gioco arcade originale del 1987 di cui abbiamo parlato poco fa. Siete ancora con noi? Perfetto. Ebbene, Double Dragon ’95, ovvero il primo exploit nell’ambito dei Fighting Games, rimane ad oggi un gioco molto buono. Difficile, sicuramente, con la classica “IA infernale” di SNK, ma le meccaniche e il bilanciamento lo hanno visto giocare in modo competitivo in lungo e in largo. Purtroppo, la serie non ha rivisitato il formato dei Fighting Games fino al 2002, quando Rage of the Dragons è stato pubblicato per Neo Geo.

Originariamente pensato come sequel del suddetto gioco del 1995, problemi di licenza hanno fatto sì che Rage of the Dragons finisse fuori dal canone nonostante presentasse due fratelli di nome Billy e Jimmy… Lewis. Le sue radici, tuttavia, sono evidenti ed è ancora riconosciuto da molti come parte dell’universo generale di Double Dragon. Co-sviluppato da Evoga (Messico) e Noise Factory (Giappone), era un gioco dall’aspetto straordinario. Luminoso, pieno di colori e con animazioni superbe, si ergeva accanto a Garou: Mark of the Wolves di SNK come una produzione per Neo Geo incredibilmente impressionante e avanzata. Gli sfondi risaltavano e i 16 personaggi, inclusi i boss giocabili, erano tutti eccellenti.

Oggi parleremo di Rage of the Dragons NEO, versione riveduta, corretta, ed opportunatamente modernizzata di quella pubblicazione di 22 anni fa da parte dei ragazzi di QuByte Interactive. Se ci seguite da un po’ probabilmente li conoscerete già, visto che il team brasiliano è lo stesso dietro alla ottima Breakers Collection (CLICCATE QUI per leggere la recensione).

Innanzitutto parliamo del gameplay, il cuore pulsante di ogni fighting game. Rage of the Dragons utilizza lo schema classico SNK a quattro pulsanti: due per i pugni e due per i calci, divisi in leggeri e forti. È un gioco famoso per la sua gamma di meccaniche speciali, tra cui schivate neutre in piedi, uno scatto con doppio tocco e un salto in ritirata. Ha un feeling estremamente riconducibile al Neo Geo, condividendo elementi affini con King of Fighters, tra cui una rotolata evasiva per schivare e riposizionare, un contrattacco in parata e ben quattro tipi di salti, alcuni dei quali percorrono distanze più brevi ma a velocità maggiori. Questi strumenti potrebbero sembrare complessi, ma non ci vuole molto per abituarsi e chiunque sia già abituato alla libreria di combattimento del Neo Geo li imparerà abbastanza rapidamente.

Proseguendo, troveremo super attacchi governati da un indicatore in fondo allo schermo, che consentirà le tradizionali routine appariscenti uniche per ogni combattente, ma la feature principale di Rage of the Dragons NEO è che è un gioco di coppia, altresì conosciuto come “Tag”. Non è certamente il primo del suo genere su Neo Geo, preceduto da titoli come Kizuna Encounter nel 1996, ma è quasi certamente il migliore. A differenza di King of Fighters infatti, in cui tre personaggi si affrontano in una partita al meglio delle tre, qui potrete far entrare e uscire dalla mischia i combattenti del vostro team a piacimento, con il personaggio in disparte che recupererà lentamente energia mentre l’altro combatte. Fondamentalmente, è lo stesso principio dietro alla serie Versus di Capcom (a tal proposito, CLICCATE QUI per leggere la recensione della MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics).

La scelta del vostro team sarà fondamentale e imparare i punti di forza e di debolezza di ogni personaggio offrirà davvero tantissima profondità strategica. Sebbene esistano team predefiniti (Billy/Jimmy, Jimmy/Sonia, Pupa/Pepe, ecc.), potrete anche lasciarvi andare e abbinare personaggi rapidi e agili come Sonia Romanenko con la notevole mole del rotondo Kang. Ogni personaggio avrà a disposizione un attacco First Impact attivato premendo i pulsanti HP e HK contemporaneamente. Questo scaglierà l’avversario in aria, trasformando temporaneamente lo sfondo in cremisi e una sequenza di pulsanti apparirà in fondo allo schermo. Se eseguito correttamente, eseguirete una speciale combo da cinque colpi unica per il vostro personaggio.

Per avere un’idea di come funziona Rage of the Dragons, se attivate un attacco First Impact e mettete a segno la combo, potrete addirittura chiamare il vostro partner per inchiodare il vostro avversario in un juggle, estendendo ulteriormente il danno. È un sistema flessibile ma onesto, ed è sia ben ponderato in termini di danno che divertente da usare. Saranno presenti anche attacchi Team Duplex in cui entrambi i vostri personaggi attaccano simultaneamente, anche se va detto che questa meccanica funziona solo con i team preimpostati.

Rage of the Dragons non è un gioco facile, e richiederà abilità e dedizione per essere giocato al meglio. Fortunatamente, con il suo metodo di input relativamente lento basato su tocchi metodici rispetto al button mashing frenetico, è un gioco sia misurato che gestibile. Con questa versione “NEO” aggiornata dell’originale, imparare è sicuramente molto più facile. Saranno presenti opzioni per quasi tutto, dagli elenchi di mosse sullo schermo alle regolazioni granulari dei parametri nella modalità arcade e oltre. L’allenamento approfondito è gestito in modo eccellente, con contatori di danni e un’ordinata hit-box visibile che mostra esattamente dove i vostri attacchi possono e non possono colpire.

Parliamo del roster di combattenti disponibili. Pupa, Annie, Alice e Lynn, quest’ultima mezza cinese, portano un tocco giovanile al titolo, mentre Mr. Jones, ispirato al film Enter the Dragon con protagonista Bruce Lee, incanta con il suo stile afro-funk anni ’70. C’è anche un combattente enorme di nome Abubo, che ha chiaramente iniziato come il famigerato Abobo di Double Dragon prima che venissero apportate le necessarie modifiche fino a renderlo legalmente distinto. Infine, impossibile non menzionare i due fratelli Lewis, nati chiaramente come Billy e Jimmy Lee e successivamente modificati, ma non troppo, per renderli adatti alla pubblicazione.

Tecnicamente, come già accennato, siamo di fronte a quella che si può definire la cima delle prodezze grafiche 2D dell’era Neo Geo. Personaggi e sfondi sono una gioia da vedere, con i primi animati divinamente e i secondi ricchi di dettagli e personalità. Anche i vari effetti speciali che si scateneranno durante le battaglie sono stati creati estremamente bene, spettacolari ma mai invasivi al punto da rendere lo schermo illeggibile. Proseguendo, il gioco sfoggia un comparto online con rollback netcode, consentendovi di sfidare avversari con persone con livelli di abilità simili. La modalità Versus ha ora una nuova opzione per battaglie fino a cinque contro cinque, aprendo una nuova dimensione di strategia in una spettacolare battaglia reale. C’è anche una sezione “jukebox”, dove poter ascoltare l’eccellente colonna sonora del gioco, e persino un menu di modifica della musica in cui potrete scegliere le vostre tracce preferite. Infine, saranno presenti molti modi per regolare la difficoltà, le dimensioni dello schermo e i filtri per un ridimensionamento pixel-perfect ed effetti CRT. E, se vi piacciono gli obiettivi/trofei, sappiate che sono stati aggiunti anche quelli.

LA VERSIONE XBOX: Ci sono differenze? I ragazzi di QuByte Interactive ci hanno dato la possibilità di testare il gioco non solo su PlayStation, ma successivamente anche per la potentissima console di Microsoft. Ora, dopo aver completato più volte la modalità Arcade ed aver passato diverse ore in modalità Training, possiamo affermare con certezza assoluta che l’unica differenza tra queste due versioni sarà relativa al sistema di comando. Non pensiate però che sia una cosa da poco, visto che in un Fighting Game è letteralmente quello che eleva o affossa l’intera esperienza. Noi ci siamo trovati bene utilizzando sia il Dualsense di PS che il controller di Xbox Series X, con una leggera preferenza verso quest’ultimo, in grado di rilevare gli input diagonali in maniera più costante (perchè Sony si ostini a disegnare i suoi pad con solo quattro direzioni sul controller digitale non lo capiremo mai), ma chiaramente, proprio in virtù del genere di gioco che stiamo esaminando, la periferica per eccellenza rimane sempre e comunque un buon fighting stick. Solido anche il comparto online, che si avvale del sempre ottimo Rollback Netcode. In ultima analisi quindi, comprate Rage of the Dragons NEO per la vostra console preferita, e pensate solo a divertirvi.

Tirando le somme, portare sulle console odierne Rage of the Dragons è stata una idea fantastica. Selezionato dalla parte più fumosa della libreria del Neo Geo, è stato riportato in vita con un’esperienza online fluida e un pacchetto completo pieno di bonus. Probabilmente non è un gioco per tutti e non sorprendetevi se inizialmente verrete massacrati online o dalla tristemente famosa IA Infernale di SNK, ma sappiate che coloro che saranno disposti a spingersi fino in fondo ad imparare le sue meccaniche tag e di estensione delle combo avranno per le mani un gioco appariscente e adrenalinico: bello da vedere, bello da ascoltare e soprattutto incredibilmente divertente da giocare.

POWER RATING:
9.0/10
“Divertentissimo, accessibile ma meccanicamente profondo e tecnicamente ottimo, Rage of the Dragons NEO si conferma una delle migliori riedizioni nel campo dei Fighting Games retro. ”

PRO:
+ Tecnicamente ottimo (grafica/sonoro)
+ Roster di combattenti variegato
+ Meccaniche tag/combo profonde
+ Rollback Netcode

CONTRO:
– La IA, come da tradizione SNK dell’epoca, sarà subdola e senza pietà

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