Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Capcom
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC
-Sviluppatore: Capcom
-Publisher: Capcom

Pubblicato per la prima volta nel 2002, Onimusha 2: Samurai’s Destiny torna ad appassionare una nuova generazione di giocatori!

Il “23” è senza dubbio un numero interessante: è quello, leggendario, portato sui campi da basket da Michael Jordan, ma sono anche gli anni passati tra la pubblicazione originaria di Onimusha 2: Samurai’s Destiny su PS2 e questo remaster. Innanzitutto, vogliamo regalare un giro di applausi a Capcom per essersi ricordata che, nella sua sconfinata libreria, sono presenti serie amatissime dai giocatori di tutto il mondo. Non molto tempo fa recensimmo il remaster di Dead Rising, ma quella fu solo la canonica punta dell’iceberg: ci stanno dando la possibilità di giocare fighting games iconici con le loro Fighting Collection e con i vari Remake di Resident Evil, ma tra queste figura anche Onimusha, che già vide il remaster del primo capitolo ormai 6 anni fa, del quale è stato annunciato un capitolo nuovo di zecca e che ora, finalmente, continua con la rimasterizzazione del fantastico secondo capitolo.

Onimusha 2: Samurai’s Destiny è ambientato dopo il primo gioco e segue la continua missione di Oda Nobunaga per conquistare e unificare il Giappone, questa volta però con un esercito Genma soprannaturale al suo fianco. Lungo la strada, Nobunaga finisce per massacrare l’intero villaggio di Yagyu, dimora del protagonista Jubei, che decide di (ovviamente, altrimenti il gioco terminerebbe con i titoli di testa) vendicarsi e che lo porterà a incontrare personaggi molto più interessanti del nostro eroe assetato di vendetta. Nonostante Jubei abbia meno personalità di un pezzo di carta bagnato, a parte qualche impertinenza occasionale, la storia di Onimusha 2 si è rivelata una delle sue più grandi sorprese.

Sebbene l’intro cupa e deprimente potrebbe far pensare a un viaggio serio e senza fronzoli, Samurai’s Destiny bilancia i momenti più drammatici con un tono meravigliosamente buffo che si sposa perfettamente con i dialoghi e i personaggi notoriamente pacchiani, in stile B-movie. Dai cavalli robot che appaiono all’improvviso, per arrivare a Jubei che rimprovera i nemici per la loro stranezza, Onimusha 2 ci ha tenuti incollati dall’inizio alla fine, esattamente come 23 anni fa: il motivo? Personaggi e momenti memorabili. L’umorismo è forse l’asso nella manica di Onimusha, ma la sua scrittura è più di una semplice battuta. Abbiamo apprezzato compagni come Oyo, Ekei e Magoichi, e non vedevamo l’ora di scoprire la loro adorabile leggerezza, il tutto circondati da un’atmosfera da brivido in stile Resident Evil, che si respirava durante il normale gameplay.

A tal proposito, se non avete mai giocato alla serie prima, potreste rimanere sorpresi da quanto Samurai’s Destiny sia simile ai classici Resident Evil, con i suoi spazi angusti, le inquadrature fisse, i puzzle basati sugli oggetti e persino la cura con le erbe. Oltre alle cose più ovvie, come l’ambientazione feudale giapponese e la netta assenza di zombi, ciò che maggiormente distingue Onimusha è il suo combattimento incentrato sul corpo a corpo. Per quanto le battaglie inizino abbastanza semplici con classici colpi di spada e parate, le cose diventeranno rapidamente più interessanti e appaganti grazie alla magia, alle mosse caricate e a una vasta gamma di armi. L’unico inconveniente è che i combattimenti più caotici a volte possono diventare frustranti quando la telecamera non si comporta come dovrebbe, ma vanno tenute a mente diverse variabili: è un gioco di 23 anni fa, ed è un gioco d’azione a telecamere fisse. Ad ogni modo, la meccanica più interessante di Onimusha, gli attacchi critici Issen, ha compensato il problema della telecamera di gioco. Jubei può uccidere all’istante i nemici sferrando un colpo appena prima che i loro attacchi vadano a segno, un’abilità molto impegnativa ma incredibilmente gratificante da padroneggiare. Combinando questo con nemici insidiosi su tutta la linea, il combattimento preciso e abile di Onimusha lo rende molto più di un semplice Resident Evil vestito da samurai.

Per quanto il combattimento possa essere spettacolare, col senno di poi quello che più colpisce in Onimusha 2 sono le sue approfondite meccaniche di gioco. A ciascuno dei quattro compagni possono essere regalati oggetti per rafforzare il legame con loro, che a loro volta possono conferire loro un ruolo più importante nella storia e persino delle sezioni giocabili a loro dedicate. Certo, bisognerà anche faticare per imparare i loro gusti e successivamente trovare i regali giusti, ma è comunque un altro sorprendente pilastro di Onimusha 2.

Purtroppo, quello che sorprende meno di Samurai’s Destiny è il modo in cui è stato rimasterizzato. Oltre alla grafica HD nitidissima (oggettivamente splendida, ma Onimusha 2 era già fantascientifico all’epoca) e ai caricamenti rapidissimi, non c’è molto in termini di contenuti extra, a parte una galleria, opzioni di difficoltà più impegnative e minigiochi a sblocco anticipato che solo i fan più accaniti apprezzeranno. Il cambio armi rivisitato è l’unica modifica degna di nota, che rende il gameplay più fluido ed evita di dover scorrere continuamente i menu.

Tirando le somme, considerando quanto a lungo i fan di Onimusha abbiano atteso il ritorno di Samurai’s Destiny sulle piattaforme moderne, la mancanza di bonus significativi lascia un po’ l’amaro in bocca, specialmente paragonata a tutto il ben di Dio inserito nelle tre Capcom Fighting Collection. La cosa davvero importante però è che, insieme a Onimusha Warlords, permetterà ai giocatori più giovani di sperimentare finalmente una serie brillantemente unica che per anni si sono persi. Ok Capcom, ora siamo pronti per la rimasterizzazione di Onimusha 3: avanti tutta!

POWER RATING:
9.0/10
“Onimusha 2 è finalmente disponibile per le console moderne e per una intera nuova generazione di giocatori, che potrà finalmente testare con mano una delle serie più iconiche della Capcom degli anni 2000, quella che non aveva paura di sperimentare. Un gioco da avere!”

PRO:
+Rimasterizzazione eccellente
+Personaggi, atmosfera e level design al top
+Le meccaniche dedicate ai compagni vi sorprenderanno
+Numerose migliorie e modifiche “quality of life” aggiunte rispetto all’ originale
+Le telecamere fisse hanno un fascino senza tempo…

CONTRO:
-… ma a tanti non farà piacere il loro ritorno
-Pochi extra, purtroppo

Lascia un commento

In voga