Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da SEGA
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC
-Sviluppatore: Atlus
-Publisher: SEGA
Originariamente pubblicato nel 2006, il detective Raidou torna in questo sontuoso Remaster!
Atlus è senza dubbio uno degli sviluppatori più consistenti sul mercato. Ogni loro produzione è sempre accolta da critica e pubblico con entuasiamo, e noi non facciamo eccezione. C’è infatti un motivo se Persona è una delle nostre serie JRPG preferite di tutti i tempi (con Persona 5 Royal a svettare su tutti) e se abbiamo premiato lo splendido Metaphor: ReFantazio con un perentorio 10 pieno (CLICCATE QUI per leggere la review). Capite bene quindi come nel momento in cui ci è stato proposto di recensire questo RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army, remaster del peculiare Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Raidou Kuzunoha vs. The Soulless Army pubblicato per PlayStation 2 nel 2006, non stessimo già più nella pelle.

Prima di addentrarci nella recensione del titolo però, è bene fare un po’ di chiarezza su un punto cruciale, ad oggi ancora abbastanza “nebuloso” nelle menti dei giocatori: la differenza tra Remaster e Remake. In linea di massima: i Remaster sono giochi fondamentalmente identici agli originali, ma la grafica è aggiornata in HD con miglioramenti minimi o nulli al gameplay, mentre i Remake sono giochi non solo aggiornati graficamente (talvolta ricostruiti da zero), ma anche radicalmente modificati rispetto al gameplay originale per assomigliare a qualcosa di nuovo e vecchio allo stesso tempo. Il più delle volte, stabilire se un gioco sia un remake o un remaster è un’operazione semplice e immediata (vedi ad esempio il recente Legacy of Kain: Soul Reaver 1-2 Remastered o la tetralogia degli originali Tomb Raider), e alle volte non è così chiaro. RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army rientrava sicuramente in quest’ultima categoria, quella grigia e nebulosa menzionata poc’anzi. Sebbene sia etichettato come remaster, dopo averlo testato per una trentina di ore, noi siamo dell’idea che, forse, l’ago della bilancia pende leggermente di più verso il lato “Remake”, grazie ad una grafica rinnovata, il doppiaggio, un nuovo sistema di combattimento e una miriade di miglioramenti alla qualità della vita. Troviamo elementi fondamentali dei moderni SMT come la Fusione Invertita e tramite Ricerca, abilità di eredità personalizzabili, lo scatto sul campo, il viaggio rapido, i salvataggi rapidi automatici e molto altro. L’intera esperienza è migliorata in modo esponenziale, tanto da sembrare un gioco completamente nuovo.
Al di là di tutto, siamo dell’idea che RAIDOU sia il gioco perfetto per questo tipo di operazione: una gemma dimenticata dell’era PS2, imperfetta ma con un carisma spaventosamente grande. La base per un gioco interessante è in primo piano: unire l’evocazione dei demoni tipica di Shin Megami Tensei con il combattimento action in tempo reale e la progressione di un gioco d’avventura.

Guardiamo la trama: nei panni di un membro dell’organizzazione Yatagarasu, vestirete i panni di un giovane Devil Summoner ed erediterete “il manto” di Raidou Kuzunoha XIV nell’anno Taishō 20, periodo Giapponese datato dal 30 luglio 1912 al 25 dicembre 1926. Il vostro compito sarà quello di collaborare con un detective locale per tenere d’occhio la capitale, insieme al vostro gatto parlante Gouto. Ogni capitolo vedrà Raidou e Gouto risolvere un mistero soprannaturale dopo l’altro, combattendo e collezionando demoni. Si muoveranno avanti e indietro tra il Regno degli Umani e il Regno Oscuro nella Tokyo degli anni ’30 per risolvere i loro casi. In perfetto stile JRPG Atlus, potrete chiacchierare con le persone per strada, usando i vostri demoni per influenzarle, ottenere maggiori informazioni o semplicemente per aiutarle.
E poi, ovviamente, ci sono i demoni. Queste entità non saranno solo utili alleati in combattimento, ma ogni demone presente nel vostro “roster” porterà in dote un’abilità unica che potrà attivarsi a seconda del suo Tipo quando verrà evocato. Oltre a poter gestire i nemici, i demoni potranno essere inviati sul campo per risolvere enigmi. Potrete farli volare, fargli esplorare la mappa alla ricerca di oggetti, controllare la mappa alla ricerca di nemici o inviarli in missione per svolgere indagini in solitaria e recuperare ciò che Raidou non può (spesso fisicamente) raggiungere. Le indagini in solitaria vi permetteranno di controllare i demoni e persino di giocare alcune battaglie utilizzando solo loro. Non ci sono stati molti giochi di Shin Megami Tensei con meccaniche così avanzate, e questo è senza dubbio un modo davvero divertente di utilizzare la vostra raccolta di demoni.

Nel 2006, la versione originale per PS2 utilizzava i sempre gloriosi fondali pre-renderizzati per mostrare i vari scenari. Era una scelta intelligente: i livelli erano comunque ricchi di dettagli, ma permetteva anche di rispettare i limiti di budget e hardware. Qui invece, tutto è stato rifatto da zero. L’impresa ha dato i suoi frutti perchè visivamente, Raidou Remastered è una bomba. Ha, come da tradizione Atlus, un suo stile distinto, ma l’impegno profuso nel presentare la nuova grafica dalla prospettiva del gioco originale è encomiabile. L’illuminazione e le ombreggiature dei modelli 3D in questo gioco sono francamente perfette, e stabiliscono un nuovo standard per qualsiasi futuro revival ATLUS di un gioco per PS2. E’, per mancanza di aggettivi migliori, un gioco fatto come Dio comanda, e soprattutto rispettoso verso il materiale originale ed i suoi fan.
Una novità di questa versione del gioco è la rimozione degli incontri casuali, che erano pressoché costanti nella versione originale per PS2, anche nel regno umano. Questo significa naturalmente che dovrete combattere meno battaglie, rendendo l’esperienza molto più snella. Poter girovagare e parlare con le persone a vostro piacimento è un grande cambiamento, soprattutto perché fa risaltare di più i momenti di interferenza demoniaca nella storia. È anche fantastico poter pagare una piccola tariffa per usare i tram per raggiungere un’altra località, nel caso in cui si desideri una pausa per fare scorta di provviste o per occuparsi di alcuni Casi Secondari.

A tal proposito, i “Casi Secondari” sono il modo in cui il team di sviluppo ha organizzato le classiche missioni secondarie del gioco originale. I demoni che in origine avreste dovuto cercare a lungo sono ora contrassegnati sul campo di battaglia e assegnati a una Missione Secondaria specifica, in modo da non perdervi nulla mentre lo cercate. Hanno persino aggiunto una manciata di nuove catene di missioni secondarie, in genere legate a demoni appena aggiunti presi direttamente dai capitoli più recenti della serie.
Nel complesso, tutti i nuovi miglioramenti alla qualità della vita sono di buon gusto e aggiungono qualcosa all’esperienza, ma non possiamo fare a meno di pensare che un certo livello di “attrito”, o “frizione”, sia stato rimosso. Ci sono alcune piccole aggiunte che potrebbero essere nient’altro che cavilli nel grande schema delle cose, come l’eliminazione della necessità di colpire un punto debole per catturare i demoni. Una lamentela più importante è sicuramente l’aggiunta, decisamente forzata, degli indicatori di obiettivo. Questi dovrebbero sicuramente essere un’opzione per i giocatori che troverebbero il gioco troppo ottuso, ma gran parte del mistero e della risoluzione dei problemi del gioco originale sono stati notevolmente smussati. Questi indicatori sono anche usati in modo incoerente, con alcuni fin troppo invadenti e alcune sezioni che permettono di risolvere enigmi senza intervenire. Il compromesso per la perdita della classica sensazione di risoluzione di enigmi da gioco d’avventura è stato sostituito dalle esigenze di un gioco d’azione moderno e raffinato.

Ora, parliamo di combattimento. Il rigido sistema di combattimento dell’originale, con un singolo attacco corpo a corpo e un attacco elementale con la pistola, è stato sostituito con qualcosa di molto più vicino a quello dei sequel. Ora avrete un attacco leggero e uno pesante, ognuno con le proprie combo. Gli attacchi leggeri serviranno principalmente a riempire la barra MAG, di cui i vostri demoni avranno bisogno per usare le loro abilità. Gli attacchi pesanti sono più adatti a infliggere danni, soprattutto quando usati in congiunzione con una debolezza o quando riuscirete a rompere lo scudo di un boss. Entrambi questi attacchi permetteranno a Raidou di scattare verso il nemico preso di mira, mantenendolo sempre al centro dell’azione in qualsiasi momento.
Per mantenere costanti DPS e cure, è importante che Raidou sia attivo nel mantenere la pressione con gli attacchi leggeri. I demoni alleati attingeranno voracemente alla vostra MAG, quindi dovrete giocare in modo molto aggressivo per assicurarvi che questa barra non si esaurisca. Questo rende ancora più divertente padroneggiare il tempismo delle schivate, poiché una schivata perfetta può attivare un attacco Rovina del Diavolo che ripristinerà gran parte della vostra MAG. Un pulsante per saltare, schivate reattive e attacchi elementali in cooldown contribuiscono notevolmente a rendere Raidou un gioco d’azione piuttosto divertente, con un gameplay dinamico. Avrete più possibilità di azione rispetto a prima e gli incontri sono stati ribilanciati per tenerne conto. Se non state attenti morirete in fretta, ma se giocate con troppa cautela, i vostri demoni non avranno abbastanza MAG con cui lavorare. Intrigante!

Da qualsiasi punto di salvataggio (o semplicemente tornando a Tsukudo-cho) potete accedere al Goumaden, dove potete fondere i demoni e potenziare le vostre armi. Ora i demoni possono essere fusi indipendentemente dalla loro lealtà, ma sarete sempre incentivati a sviluppare lealtà perché i demoni con lealtà al massimo hanno molte più probabilità di lasciare oggetti. Potete prendere questi oggetti e usarli per costruire armi con la nuova meccanica “Alchimia della Spada”. I diversi tipi di armi (Spada, Ascia, Lancia) sono stati riportati al Raidou originale con questa meccanica, modificando il funzionamento degli attacchi pesanti.
Tutto perfetto quindi? Beh, no. Attorno a metà gioco, affrontare gli incontri normali ha iniziato a diventare noioso. Le battaglie normali non offrono grandi sfide e vi ritroverete a fare praticamente la stessa cosa in ogni scontro. I nemici non sembrano mai diventare molto più aggressivi o letali verso la fine, e i danni che infliggono vengono curati rapidamente dai vostri demoni. Alcuni nemici volano spesso in giro, ma la soluzione a questo è sempre estrarre l’arma e stordirli a suon di pallottole. Le battaglie con i boss compensano molto, ma la maggior parte del tempo in battaglia sarà dedicata a combattere contro demoni normali.

È stato anche qui che abbiamo iniziato a scontrarci con un muro riguardo al potenziamento delle nostre armi. A questo punto del gioco ci sembrava che Raidou avesse raggiunto un punto morto, e il combattimento sembrava sostanzialmente risolto nella accezione più negativa del termine, ovvero che non avesse più nulla da offrire. I punti extra nelle statistiche derivanti dal potenziamento dell’arma erano utili, ma le nuove abilità con la spada alla fine dell’albero non erano granché utili. E’ un peccato perchè, in definitiva, questo gioco ha un sistema di combattimento molto appariscente e reattivo ma che, purtroppo, non ha molto spazio per crescere. Non riesce, per metterla in soldoni, a raggiungere il suo pieno potenziale. Ovviamente, tutto questo sarebbe un problema molto più grave se il gioco non fosse così breve, quindi anche queste limitazioni di combattimento non sono eccessivamente dannose per l’esperienza.
Tirando le somme, e al netto della sua età, Raidou Remastered: The Mystery of the Soulless Army si presenta come un action RPG moderno e ben ottimizzato, che vanta un sistema di combattimento rivisitato e un’esplorazione di valore, oltre a una narrativa incentrata sul mistero e ben ritmata. Sebbene alcuni aspetti marginali non siano rifiniti come dovrebbero, questa avventura compatta merita di essere provata sia dai veterani che dai nuovi arrivati, poiché rafforza un ulteriore, distinto senso di identità in questo franchise gigantesco e dalle mille sfaccettature.
POWER RATING:
8.5/10
“RAIDOU Remastered è l’ennesima perla Atlus, ora rivista e rimaneggiata nell’ottica di offrire agli utenti la possibilità di giocare ad un titolo “sgrossato” dalle imperfezioni originali. Atlus, ora serve il Remaster del secondo capitolo: non deluderci!”
PRO:
+Il mondo di gioco, la Tokyo anni ’30, è splendido ed evocativo
+Il sistema di combattimento è stato modernizzato e migliorato
+Artisticamente splendido, con una forte identità
+Gouto è un personaggio fantastico (ed è un gatto!)
CONTRO:
-Il sistema di combattimento perde il suo slancio a metà gioco
-I nuovi indicatori di obiettivo sono troppo invasivi
-Alcune abilità dei demoni sono “fredde”: potevano essere implementate meglio





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