Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Betheda
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Xbox GamePass, Nintendo Switch, Steam
-Sviluppatore: Nightdive Studios / Bethesda Softworks
-Publisher: Bethesda

I Maestri di Nightdive Studios riportano alla luce due gemme iconiche degli anni Novanta!

Prima, molto prima che a id Software venisse voglia di infiocchettare DOOM con tematiche medieval/fantasy (tra l’altro con risultati gloriosi, come potrete constatare leggendo la nostra review di DOOM: The Dark Ages), ci furono altri due esperimenti legati a questo genere. Heretic, del 1994, ed il suo sequel indiretto del 1995, Hexen. Entrambi sviluppati da una allora giovane Raven Software, i due titoli furono portatori di novità all’epoca mai viste nel panorama dei First Person Shooter (FPS), come la possibilità di guardare in alto e in basso, l’avere un inventario, e sfruttare tutta una serie di suoni randomizzati (nello specifico, suoni e rumori ambientali, come risate malvagie, catene che tintinnano, campane che suonano in lontananza e acqua che gocciola, oltre alla musica di sottofondo per migliorare ulteriormente l’atmosfera), insomma, capite bene come, per l’epoca, fossero giochi decisamente ambiziosi. Ora, grossomodo trent’anni dopo il loro debutto, i maestri del restauro videoludico di Nightdive Studios ci danno l’opportunità di rigiocarli in quella che, senza dubbio alcuno, è la loro incarnazione migliore. Andiamo a vederla nel dettaglio.

Questa non è la prima volta che Nightdive e Bethesda ci deliziano con un’operazione simile; una qualità altrettanto eccellente è stata raggiunta con le rimasterizzazioni di Doom e Doom 2, di cui potete trovare la nostra recensione completa QUI.

Grazie alla sapiente mano di Nightdive Studios, maestri nel restauro di vecchi capolavori, e con l’avallo di id Software e Bethesda Softworks, Heretic + Hexen arriva come una collezione definitiva, un’operazione di salvataggio del patrimonio videoludico che farà la gioia di chi li ha amati all’epoca e, soprattutto, di chi non ha mai avuto l’occasione di scoprirli. Noi, che abbiamo passato innumerevoli ore a esplorare i castelli di Heretic e a perderci nei labirintici hub di Hexen, non possiamo che definire questa operazione un successo su tutta la linea. Voi, che siete alla ricerca di un’esperienza che unisce il ritmo frenetico dei classici FPS a un’ambientazione fantasy e a un level design rivoluzionario, troverete in questa collezione un tesoro inestimabile.

La collezione si apre con Heretic, il capitolo che più strizza l’occhio a Doom. Vestirete i panni di un potente mago elfo, Corvus, impegnato in una crociata contro il malvagio signore dei serpenti, D’Sparil. Il gameplay è immediatamente familiare: un’azione a rotta di collo, nemici che sparano proiettili a velocità folle e una colonna sonora che vi spinge a correre in avanti. Ma Heretic non è un semplice clone. È stato uno dei primi FPS a introdurre un inventario, un’aggiunta rivoluzionaria per l’epoca che vi permetteva di utilizzare oggetti magici come anelli dell’invisibilità, pozioni di volo o artefatti in grado di trasformare i nemici in innocui polli. È stato anche uno dei primi a introdurre una rudimentale “mira verticale” che, pur non essendo un vero e proprio sistema 3D, aggiungeva un nuovo strato di profondità al combattimento. La collezione include non solo il gioco base ma anche l’espansione Shadow of the Serpent Riders e, per la prima volta, un nuovo episodio inedito, Heretic: Faith Renewed, creato appositamente per questa edizione.

Ma il vero balzo in avanti, il vero elemento che giustifica la longevità di questa collezione, è Hexen: Beyond Heretic. A differenza del suo predecessore, Hexen non è uno sparatutto a corridoi. È un’opera che ha rivoluzionato il concetto di level design negli FPS, introducendo un sistema a hub. Invece di completare un livello e passare al successivo, voi vi muoverete tra diversi livelli interconnessi, risolvendo enigmi e trovando oggetti che vi apriranno nuove strade in altre aree. Questa struttura, sebbene a tratti possa risultare un po’ confusionaria per chi è abituato ai giochi moderni, offre un senso di esplorazione e di progressione come pochi altri titoli del suo tempo. A ciò si aggiunge una scelta di tre classi di personaggi: il Guerriero, il Chierico e il Mago, ognuno con armi e poteri completamente diversi. Questa scelta, che si avvicina molto a un’esperienza RPG, rende Hexen un gioco incredibilmente rigiocabile e stimolante. La collezione include il gioco base, l’espansione Deathkings of the Dark Citadel e, proprio come per Heretic, un nuovo episodio intitolato Hexen: Vestiges of Grandeur.

A dare un voto così alto a una raccolta di giochi così datati, non è solo la qualità intrinseca dei titoli originali, ma anche la straordinaria cura con cui sono stati rimasterizzati. Nightdive Studios ha fatto un lavoro impeccabile. L’intera collezione gira a 4K e 120 FPS fluidissimi, garantendo un’esperienza visiva nitida e moderna. Sono stati introdotti miglioramenti alla qualità della vita (QoL) che non alterano il feeling originale del gioco, ma lo rendono più accessibile. Tra questi, il supporto nativo per il widescreen, un’interfaccia utente aggiornata che non sfigura sui monitor moderni e un sistema di salvataggio rapido e di checkpoint che rende l’esperienza meno frustrante senza togliere la sfida. Un altro punto di forza è il comparto audio. Voi potete scegliere tra la colonna sonora originale, che evoca un forte senso di nostalgia, e una nuova colonna sonora completamente rifatta dal talentuoso Andrew Hulshult. Quest’ultima, pur mantenendo lo stile industrial-gothic dell’originale, suona potente e moderna, offrendo un’alternativa fantastica.

Infine, il multiplayer. Sia in Heretic che in Hexen, la collezione include la possibilità di giocare in cooperativa o deathmatch, sia in locale con lo split-screen che online, supportando fino a 16 giocatori. Questo aggiunge una longevità incredibile all’esperienza, permettendovi di rivivere o scoprire il brivido di giocare a questi classici con i vostri amici, una funzionalità che, pur essendo presente negli originali, oggi è stata riportata in vita in modo impeccabile, con un netcode stabile e affidabile. Questa non è una semplice riedizione, ma la versione definitiva che chiunque, dal neofita all’appassionato più incallito, dovrebbe avere. I difetti? Sono davvero pochi e spesso legati alla natura stessa dei giochi originali, come la potenziale confusione del level design di Hexen, che però è parte integrante del suo fascino.

Tirando le somme, Heretic + Hexen è un trionfo. È un’operazione di restauro che fa scuola, un pacchetto completo che offre due capolavori del genere sparatutto in una veste moderna ma fedele. Non è un gioco per tutti, ma per voi che amate la storia dei videogiochi e le esperienze d’azione pure e senza fronzoli, questo è un acquisto obbligato. Il prezzo, più che onesto per la quantità di contenuti offerti, lo rende un affare imperdibile. È un’esperienza che onora il passato, lo rende accessibile al presente e, con la sua qualità, si proietta nel futuro come un esempio da seguire per ogni remaster che si rispetti.

POWER RATING:
9.0/10
“Heretic + Hexen è una collezione definitiva che celebra due classici immortali. Un’operazione di restauro impeccabile che eleva i giochi originali, rendendoli accessibili e divertenti come mai prima d’ora.”

PRO:
+Due capolavori del genere FPS in un unico pacchetto
+Nuovi contenuti esclusivi e tanto valore
+Restauro tecnico impeccabile (4K, 120 FPS, QoL)
+Nuova colonna sonora fantastica e originale
+Multiplayer online e locale stabile

CONTRO:
-Il level design a hub di Hexen può disorientare

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