-Codice Review fornito da PLAION
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 5, PC (Steam)
-Sviluppatore: Myrkur Games
-Publisher: Deep Silver
Dallo studio islandese Myrkur Games, una avventura… magica!
Amici di PowerWave83.com, nel vasto e affollato panorama dei videogiochi, ogni tanto spunta fuori un nuovo team di sviluppo con un’idea così audace e un mondo così affascinante da catturare immediatamente la nostra attenzione. Myrkur Games, un team di sviluppo islandese, si è affacciato sulla scena con Echoes of the End, un action-adventure che fin dal suo annuncio ci ha promesso un’esperienza cinematica, profonda e matura, senza le risorse e la sicurezza dei colossi del settore. Affrontare un genere dominato da mostri sacri come The Witcher e God of War è un’impresa titanica, ma questo titolo di debutto ha tutte le carte in regola per lasciare il segno. E ve lo diciamo, è esattamente quello che fa.

La prima cosa che ci colpirà di Echoes of the End è la sua incredibile, quasi palpabile, atmosfera. L’ambientazione, ispirata ai paesaggi selvaggi e mozzafiato dell’Islanda, non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio protagonista. Dalle distese di lava solidificata, illuminate da un cielo etereo, ai picchi montuosi ricoperti di neve e muschio, ogni scenario è stato curato con una passione maniacale che rende l’esplorazione una gioia per i nostri occhi. Il world-building è solido e convincente, con una lore ricca di miti e leggende che scopriremo gradualmente. L’ambientazione non è solo un omaggio alla terra natale del team, ma un elemento narrativo e visivo che permea l’intera esperienza.
La trama di Echoes of the End è il suo vero cuore pulsante. Ci siamo trovati a impersonare Ryn, una vestigia – un’individuo con un’innata e pericolosa affinità per la magia – che lavora come ranger. La sua vita, solitaria e priva di scopo, cambia radicalmente quando incontra Abram Finlay, uno studioso che la convince a intraprendere una missione disperata per salvare il fratello di Ryn e sventare una cospirazione che minaccia di far precipitare l’intero continente in una guerra totale.

La dinamica tra i due personaggi è l’anima del gioco. Ryn, con la sua indole pragmatica e schiva, si scontra e allo stesso tempo si completa con la curiosità e l’ottimismo di Abram. Il loro rapporto si evolve in modo organico, passando da una fredda alleanza a un legame profondo, fatto di ironia, rispetto e sacrificio. I dialoghi sono scritti magnificamente e l’interpretazione dei doppiatori è di altissimo livello, rendendo ogni interazione, dalle battute sarcastiche ai momenti più toccanti, un vero piacere. La narrazione non si limita a far avanzare la trama, ma esplora temi come la fiducia, la redenzione e il peso del passato, conferendo una profondità emotiva rara per un titolo d’esordio.
A livello di gameplay, Echoes of the End si presenta come un action-adventure in terza persona che unisce un combattimento frenetico a fasi di esplorazione e puzzle-solving. Il sistema di combattimento è solido e intuitivo: Ryn brandisce armi bianche e può usare le sue abilità magiche, che aggiungono un livello di profondità tattica agli scontri. Abbiamo potuto concatenare attacchi rapidi e pesanti, schivare, parare e usare incantesimi per manipolare l’ambiente o indebolire i nemici. Le boss fight sono spettacolari e richiedono una buona dose di strategia.

L’esplorazione del mondo di gioco, che pur non essendo un open world completo, offre ampi spazi da percorrere e segreti da scoprire, è un’esperienza gratificante. I livelli sono progettati con cura e incoraggiano la nostra curiosità. Ryn e Abram devono collaborare per superare gli ostacoli ambientali: Ryn usa la sua forza e la sua magia per aprire passaggi, mentre Abram, con le sue conoscenze, può decifrare antiche rune e risolvere enigmi che bloccano il percorso. Le meccaniche di gioco non stravolgono il genere, ma sono implementate in modo fluido e organico, rendendo l’esperienza di gioco coerente e appagante. Il gioco include anche una serie di missioni secondarie e attività che, sebbene non sempre originalissime, aggiungono varietà e ci permettono di approfondire la lore del mondo.
Una delle promesse più importanti di Echoes of the End è stata l’uso di Unreal Engine 5, e il risultato visivo non delude. La grafica è semplicemente sbalorditiva, con una resa dei materiali incredibilmente realistica, un sistema di illuminazione dinamica e dei modelli poligonali dei personaggi che si avvicinano al fotorealismo. Il performance capture facciale e corporeo è di altissimo livello e contribuisce a rendere i personaggi vivi e credibili. È evidente che Myrkur Games ha investito moltissimo in questo aspetto, e il gioco si pone come un punto di riferimento per le produzioni future. La direzione artistica, con le sue ambientazioni grandiose e il design dei personaggi e delle creature, è una gioia per i nostri occhi.

Tuttavia, come spesso accade con i progetti così ambiziosi da parte di studi relativamente piccoli, l’ottimizzazione è il tallone d’Achille. Pur non avendo riscontrato problemi gravissimi durante la nostra prova su Xbox Series X, il gioco soffre di cali di framerate in momenti d’azione più concitati e alcuni bug minori che possono spezzare l’immersione. Sebbene questi difetti non rovinino completamente l’esperienza, è giusto segnalare che richiedono una maggiore cura da parte degli sviluppatori in future patch.
La colonna sonora, epica e suggestiva, si sposa alla perfezione con l’ambientazione e i momenti narrativi, amplificando l’impatto emotivo delle scene chiave. Il doppiaggio, come già accennato, è di altissima qualità e aggiunge un tocco cinematografico al gioco.

In conclusione, Echoes of the End è un debutto sorprendente e affascinante. Pur non raggiungendo la perfezione tecnica dei titoli tripla A, il gioco di Myrkur Games offre un’esperienza solida e ricca, con una storia appassionante, personaggi indimenticabili e un world-building mozzafiato. I difetti tecnici sono un prezzo da pagare per l’ambizione del progetto, ma non riescono a rovinare un’esperienza che riesce a far sognare e a immergerci completamente in un mondo originale e suggestivo. È un gioco che dimostra il talento e la passione di un team promettente, e se siete alla ricerca di una nuova avventura, vi consigliamo di dargli una possibilità.
POWER RATING:
8.0/10
“Un ambizioso e riuscito debutto. Echoes of the End si fa perdonare i suoi difetti tecnici con una narrativa solida, un world-building affascinante e una direzione artistica da manuale.”
PRO:
+Direzione artistica e grafica eccezionali (Unreal Engine 5)
+Personaggi con un’ottima chimica
+Ambientazioni ispirate all’Islanda, ricche di dettagli
+Combattimento fluido e soddisfacente
+Ottimo doppiaggio e colonna sonora
CONTRO:
-Problemi di ottimizzazione e bug su alcune piattaforme
-Meccaniche di gioco non particolarmente originali
-Trama a tratti prevedibile
-Scarsa interazione con il mondo di gioco





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