Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Bethesda
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox Series X|S, Xbox Game Pass, PlayStation 5, PC (Windows, Steam)
-Sviluppatore: MachineGames
-Publisher: Bethesda
Spolverate il cappello e preparate la frusta: c’è un nuovo mistero da risolvere per il leggendario Indy!
Quando abbiamo recensito Indiana Jones e l’Antico Cerchio, lo abbiamo definito un capolavoro, un tributo praticamente perfetto delle parti migliori del franchise cinematografico. MachineGames ha fatto ciò che sembrava impossibile: ha creato un’avventura che potesse stare a testa alta accanto a I Predatori dell’Arca Perduta e L’Ultima Crociata, unendo in un grande Cerchio le passioni per l’archeologia, l’esplorazione e l’azione adrenalinica. La sfida, dopo un debutto così riuscito, non era più superare gli altri titoli del genere, ma superare sé stessi. Con L’Ordine dei GIganti, il primo DLC, lo studio ha dovuto dimostrare che la formula non era stata un colpo di fortuna. La domanda era semplice: potevano creare un’espansione che non fosse solo “più Indy”, ma un’avventura degna della sua eredità, capace di giustificare il prezzo e il tempo di un giocatore che si è già innamorato del gioco base? La risposta, fortunatamente, è un sonoro e convincente sì.

Il DLC non ci catapulta tra le sabbie roventi dell’Egitto o tra le giungle dell’Himalaya, ma ci porta nel cuore del mondo antico: a Roma, e in particolare nel vasto e inesplorato sottosuolo della città eterna. La trama si concentra su una setta oscura, la Società dell’Ordine dei Giganti, che opera nell’ombra da secoli e che, in epoca romana, era una misteriosa confraternita di ingegneri e architetti che si credeva discendente da una stirpe mitologica. Indy si trova a investigare sulla scomparsa di una spedizione archeologica, collegata a un antico manufatto che si dice celi il segreto della costruzione delle fognature e degli acquedotti romani, una conoscenza in grado di dare a chi la possiede un potere illimitato sul mondo civilizzato. La storia si snoda tra le rovine del Foro Romano e un’immensa rete di catacombe e tunnel dimenticati. Durante la nostra avventura, scopriremo che l’Ordine non si è mai estinto, e i suoi attuali membri, fanatici e ben addestrati, sono a caccia del nostro stesso artefatto, sotto gli ordini di un misterioso capo noto solo come “Il Custode”. Le sequenze d’azione e le indagini si susseguono senza sosta, in un ritmo impeccabile che omaggia i migliori racconti di Indy, tra inganni, colpi di scena e misteri celati da oltre due millenni.
A livello di gameplay, l’espansione si integra in modo naturale, riproponendo la magnifica prospettiva in prima persona che, come avevamo già sottolineato, regala un fantastico senso delle proporzioni. Ma se nel gioco base il nostro sguardo si perdeva tra i dettagli di antiche rovine e tombe, qui è l’immensità della città sotterranea a togliere il fiato. MachineGames, con il suo inconfondibile DNA che risale a The Chronicles of Riddick, ha perfezionato il mix tra esplorazione e combattimento, rendendo ogni ambiente una sfida sia visiva che interattiva. Il ramponcino da scavo, che si rivela un’estensione naturale della frusta, ci permette di navigare in cunicoli stretti e di risalire pareti di roccia e mattoni. I movimenti di Indy, che deve arrampicarsi e calarsi in spazi angusti, sono fluidi e organici, rendendo il criticato sistema di resistenza del gioco base quasi irrilevante. Non ci sono più le frustranti pause forzate, solo un’esplorazione verticale appagante. Anche il sistema di travestimenti, che nel gioco base risultava un po’ fine a sè stesso, è stato rielaborato: nel DLC i travestimenti sono legati a specifici incontri narrativi e non a intere sezioni, rendendoli più coerenti e meno frustranti. Purtroppo, il revolver personale di Indy, come avevamo già notato, continua ad avere lo stesso potere d’arresto di una cerbottana, una bizzarria che a questo punto ci sembra una precisa scelta di design per incoraggiare il combattimento corpo a corpo.

La forza del gioco base era la sua capacità di farci sentire Indiana Jones, e il DLC amplifica questa sensazione. L’esplorazione si fa più claustrofobica, spingendoci a risolvere intricati enigmi ambientali. In una delle sezioni più memorabili, ci siamo trovati in una gigantesca sala sotterranea, con ingranaggi e meccanismi che dovevano essere allineati per aprire un passaggio segreto. La visuale in prima persona ha reso la manipolazione di ogni leva e la risoluzione di ogni indovinello basato sulle iscrizioni latine un’esperienza tattile e incredibilmente appagante. La sensazione di “Eureka!” che si prova dopo aver superato un ostacolo, senza dover consultare guide o suggerimenti, è uno dei momenti più gratificanti dell’intera avventura. Il level design del DLC è un’ulteriore conferma della maestria di MachineGames, con livelli che si sviluppano in modo stratificato, pieni di segreti e percorsi alternativi che premiano il giocatore più attento e curioso.
Il combattimento in The Order of Giants è viscerale e brutale, proprio come nel gioco base, ma i nuovi nemici costringono a una strategia differente. I membri dell’Ordine, con le loro armature leggere e le armi da mischia, richiedono l’uso combinato del ramponcino, della frusta e dei pugni. Si percepisce chiaramente il sound design (estrapolato dalle pellicole) che rende ogni impatto un glorioso schianto anni ’80. La più grande sfida è la coreografia delle scene d’azione ad alto voltaggio. In una sequenza mozzafiato, Indy deve fuggire da una serie di crolli strutturali nel sottosuolo, usando il suo ramponcino per scivolare su cunicoli e crollare con lastre di pietra, un’esperienza che si sposa perfettamente con lo stile cinematografico che rende questo gioco un’estensione dei film. Un’altra sequenza indimenticabile ci ha visti combattere contro un gigante meccanico (un golem, per così dire), una vera e propria boss fight che ha testato le nostre abilità di schivata, parry e contrattacco, il tutto in un’ambientazione angusta e claustrofobica.

Il comparto tecnico è semplicemente eccezionale, e MachineGames è riuscita a ricreare un’ambientazione mozzafiato. Se nel gioco base avevamo lodato il dettaglio delle texture nelle tombe egizie, qui la resa visiva delle antiche mura in mattoni, dei muschi che crescono sulle pietre umide e dei giochi di luce e ombra creati dalle torce e dai raggi solari che filtrano attraverso le crepe è un vero e proprio spettacolo. La colonna sonora, ancora una volta, si fonde con la narrazione, riproponendo i temi classici di John Williams e aggiungendo tracce inedite che accompagnano in modo perfetto i momenti di tensione e di scoperta. Ogni suono, dai passi di Indy che echeggiano nelle gallerie al rumore della frusta che si schianta contro la roccia, è un dettaglio che contribuisce a rendere l’esperienza incredibilmente immersiva.

In conclusione, L’Ordine dei Giganti non è una semplice aggiunta, ma una vera e propria espansione che arricchisce l’universo di Indiana Jones e l’Antico Cerchio. Pur non aggiungendo elementi rivoluzionari al gameplay, regala nuove ore di divertimento e avventura, in linea con l’altissima qualità del gioco base. Un acquisto obbligato per i fan di una icona senza tempo che, come noi, si erano sentiti traditi da film come Il Quadrante del Destino e Il Regno del Teschio di Cristallo.
POWER RATING:
8.5/10
“Pur non raggiungendo le vette del gioco base, L’Ordine dei Giganti si conferma un’aggiunta più che solida all’esperienza complessiva, un’avventura compatta ma densa, che ci riporta nel mondo di Indiana Jones con un’esperienza di alta qualità.”
PRO:
- Gameplay solido e ottimizzato
- Nuova ambientazione affascinante e ben realizzata
- Ottima integrazione di nuove meccaniche e nemici
- Livelli ricchi di segreti e dettagli
- Longevo il giusto, con un ottimo rapporto qualità-prezzo
CONTRO:
- Nessun grande punto di svolta a livello di trama
- Alcuni nuovi nemici sembrano riciclati da versioni precedenti





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