Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Forever Entertainment
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam, GOG)
-Sviluppatore: Makee Games
-Publisher: Forever Entertainment

Dopo il buon esordio con il primo capitolo, lo strategico di Forever Entertainment ci fa tornare sui campi di battaglia!

Rise Eterna 2 arriva sul mercato con la chiara ambizione di migliorare la formula del suo predecessore, un titolo che, pur avendo uno stile grafico in pixel art piacevole, aveva deluso molti appassionati di RPG Tattici (giochi di ruolo strategici) per le sue meccaniche grezze e la monotonia narrativa. Questo seguito, sviluppato da Makee Games e Ricci Cedric Design, si posiziona nuovamente come un erede spirituale dei classici come Fire Emblem e Langrisser, offrendo un’esperienza a turni incentrata sulla gestione delle unità su una griglia di battaglia. La domanda cruciale è: è riuscito a colmare le lacune del primo capitolo, evolvendo in uno strategico degno di nota? La risposta, come spesso accade nel panorama degli indie (giochi indipendenti), è complessa e si colloca in una zona grigia fatta di passi avanti e, purtroppo, qualche passo indietro inaspettato.


La Tela Narrativa e la Guerra di Athracia

La trama di Rise Eterna 2 riprende le fila del primo gioco, ambientandosi alcuni anni dopo i suoi eventi e immergendo i giocatori in una nuova, e complessa, lotta per il potere. Vestiamo i panni di Jacht, un soldato Athraciano devoto la cui missione è legata indissolubilmente alla gloria perduta dell’Impero e all’eliminazione di un misterioso “Distruttore”. Il gioco si snoda attraverso circa 24 missioni principali, toccando vari scenari e regni, ognuno con i propri intrighi politici, alleanze ambigue e colpi di scena.

Il tentativo di costruire una storia ambiziosa di guerra, vendetta e intrighi c’è, e si percepisce. I dialoghi sono numerosi e in alcuni momenti riescono a essere coinvolgenti, specialmente nelle interazioni tra i personaggi principali. Tuttavia, il passo narrativo è spesso irregolare. Proprio come si lamentava per il predecessore, l’esposizione, ovvero la spiegazione degli eventi cruciali, tende ad accumularsi in modo sbilanciato, lasciando i primi due terzi dell’avventura a una serie di missioni che a volte sembrano poco più che riempitivi, volte a reclutare nuove unità o raggiungere luoghi misteriosi con motivazioni che restano troppo a lungo nell’ombra. Questo allunga inutilmente l’introduzione e diluisce l’impatto emotivo degli eventi centrali. Si avverte la sensazione che la narrazione, pur avendo un potenziale, non riesca a svilupparsi con la dovuta urgenza e coesione, lasciando il giocatore in un limbo di incertezza strategica per troppo tempo.


Le Fondamenta Tattiche e l’Intelligenza Artificiale

Il cuore pulsante di Rise Eterna 2 è, ovviamente, il suo sistema di combattimento a turni su griglia. In questo campo, gli sviluppatori hanno lavorato sulle fondamenta, offrendo un’esperienza che è indiscutibilmente vecchia scuola. La struttura è classica: unità con diverse classi (arciere, spadaccino, curatore) si muovono sulla mappa, attaccano entro un certo raggio e devono sfruttare i vantaggi di posizione.

Una meccanica essenziale e ben implementata è l’importanza del terreno. Il tipo di casella su cui si posiziona un’unità può influenzare in modo decisivo l’attacco, la difesa e il movimento, costringendo il giocatore a valutazioni tattiche continue. Posizionare un’unità su un terreno elevato o in un bosco può fare la differenza tra la vita e la sconfitta. Allo stesso modo, è fondamentale gestire il posizionamento reciproco delle unità; mandare avanti un arciere senza la protezione di un tank o di un’unità da mischia è un errore che l’Intelligenza Artificiale nemica non perdona.

A proposito di Intelligenza Artificiale, è stato fatto un lavoro di miglioramento rispetto al primo capitolo, rendendo alcune missioni effettivamente più ostiche da affrontare. L’IA è in grado di mirare alle unità più deboli, di sfruttare i vantaggi numerici e, soprattutto, di concentrare il fuoco sul personaggio in svantaggio. Tuttavia, anche in questo caso, non siamo di fronte a una perfezione assoluta. Talvolta i nemici tendono a cadere in schemi di movimento ripetitivi o a compiere scelte subottimali, creando un’esperienza che oscilla tra il livello di sfida soddisfacente e momenti di semplicistica prevedibilità. Si avverte la sensazione che, dopo aver identificato lo schema di un nemico specifico, la strategia diventi fin troppo meccanica, privando il gioco della vera tensione strategica che si aspetterebbe da un titolo di questo genere.


Profondità della Squadra e Personalizzazione del Giocatore

Un aspetto in cui Rise Eterna 2 mostra maggiore profondità rispetto al passato è la gestione e la personalizzazione della propria squadra. Il gioco offre un sistema di reclutamento flessibile e un’organizzazione del gruppo che permette di assemblare e testare varie combinazioni strategiche. Ogni eroe non è una semplice unità generica, ma possiede un suo albero delle abilità personale. Queste abilità sono modellate dal background (il passato) e dalla storia di quel singolo personaggio, aggiungendo un certo spessore al gameplay e alla progressione. Sbloccare i nodi giusti in questo albero è cruciale per specializzare il ruolo di un’unità, che sia nel curare, nell’assorbire il danno o nell’infliggerlo dalla distanza.

Parallelamente, il gioco introduce un sistema di Personalizzazione con Gemme. I giocatori possono scegliere tra oltre 20 tipi di gemme per potenziare specifiche abilità e armi dei loro eroi. Questa meccanica aggiunge un gradito strato di gestione delle risorse e di ottimizzazione. Ad esempio, una Gemma può aumentare la probabilità di un colpo critico, mentre un’altra può fornire una resistenza elementale. Questa libertà di crafting (creazione) e di potenziamento incoraggia la sperimentazione e garantisce che due partite diverse possano portare a composizioni di squadra radicalmente differenti. È un elemento che eleva la rigiocabilità e premia il giocatore che dedica tempo all’ottimizzazione del proprio equipaggiamento.

La progressione in battaglia è stata resa più organica; le unità non solo aumentano di livello ma evolvono le loro skill (abilità) attraverso l’esperienza sul campo, portando a sbloccare abilità uniche molto potenti che possono fungere da vere e proprie mosse speciali in grado di ribaltare l’esito di uno scontro particolarmente difficile. L’attenzione alla crescita individuale di ogni eroe è un chiaro punto di forza del titolo.


Estetica, Audio e Veredetto Finale

Dal punto di vista estetico, Rise Eterna 2 mantiene un’affascinante pixel art in stile retrò. L’arte dei personaggi è curata e piacevole alla vista, con design che riescono a dare personalità al vasto roster (elenco) di unità. Le mappe, pur non essendo rivoluzionarie, hanno un aspetto visivo decente, con una chiara distinzione tra i vari biomi e regni che si attraversano nelle 24 missioni totali.

Dove il gioco pecca in modo evidente è l’audio. Sebbene le musiche che accompagnano l’avventura siano consoni con lo scenario e non risultino fastidiose, tendono a essere monotone e a ripetersi eccessivamente, in particolare la traccia di battaglia che, dopo ore di gioco, rischia di stancare l’orecchio. Un investimento maggiore nella varietà e nella qualità della colonna sonora avrebbe potuto elevare notevolmente l’atmosfera e l’immersione.

In conclusione, Rise Eterna 2 è un titolo che cerca con determinazione di inserirsi nel filone dei classici RPG tattici, e in gran parte riesce a superare le critiche rivolte al suo predecessore, in particolare per quanto riguarda il miglioramento dell’IA e la profondità del sistema di personalizzazione degli eroi con gli alberi delle abilità e le gemme. Per gli amanti del genere, specialmente quelli che apprezzano i giochi alla Fire Emblem e cercano un’esperienza tattica portatile, è un titolo da provare. Tuttavia, l’esperienza viene frenata dalla curva narrativa irregolare, dall’eccessiva ripetitività di alcune soluzioni tattiche dopo la prima fase di gioco e da musiche poco ispirate. Considerando il prezzo ragionevole, si tratta di un onesto strategico di nicchia, ma che non riesce a elevarsi a capolavoro indiscusso del suo genere.


POWER RATING:
7.5/10
Rise Eterna 2 è un onesto RPG tattico che migliora il suo predecessore grazie a un’IA nemica più aggressiva e un sistema di progressione e personalizzazione degli eroi (alberi delle abilità e gemme) sorprendentemente profondo. Anche se limitato da una narrazione sbilanciata e un comparto musicale sottotono, offre una solida sfida tattica old school che saprà intrattenere i fan del genere.”


PRO

  • L’importanza del terreno nel combattimento aggiunge profondità tattica.
  • Sistema di progressione con alberi delle abilità e personalizzazione con gemme molto ricco.
  • IA nemica migliorata, in grado di offrire una sfida più credibile rispetto al primo capitolo.
  • Grafica in pixel art dei personaggi piacevole e curata.

CONTRO

  • Curva narrativa sbilanciata e background che si svela troppo tardi.
  • Colonna sonora ripetitiva e monotona durante le lunghe sessioni di battaglia.
  • L’IA, seppur migliorata, cade talvolta in schemi prevedibili.
  • Manca un forte senso di urgenza e coesione nella trama iniziale.

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