Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Future Friends Games
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC
-Sviluppatore: Chasing Carrots
-Publisher: Future Friends Games
Un bullet-heaven shooter in stile Vampire Survivors ispirato da Diablo? Ben venga!
Nel panorama videoludico degli ultimi anni, pochi generi hanno sperimentato un’esplosione di popolarità così repentina e inaspettata come i cosiddetti Survivors-like o Bullet Heaven. Portato alla ribalta dal successo fulminante di Vampire Survivors, questo filone ha inondato il mercato di cloni e variazioni sul tema. Ma in questa marea di titoli, HALLS OF TORMENT (HoT) si è ritagliato uno spazio di eccellenza, non solo emulando le meccaniche di base, ma iniettando nel DNA del genere una robusta dose di RPG d’azione old-school.
Sviluppato da Chasing Carrots, HoT è un vero e proprio tributo visivo e atmosferico ai classici di fine anni ’90, in particolare all’immaginario gotico, oscuro e isometrico di Diablo II. L’impatto visivo, con il suo look pre-rendered in stile low-res, non è una semplice scelta estetica; è una dichiarazione di intenti. Il giocatore non controlla una freccia o un’icona astratta, ma un eroe (o un anti-eroe) tangibile che si muove con peso e hitbox definiti, circondato da un gore stilizzato di ossa, sangue e demoni pixelati. Questo approccio ha conferito a HoT una profondità e una solidità che mancano alla maggior parte dei suoi concorrenti.
Il gameplay loop rimane fedele alla sua struttura: scegliere un eroe, scendere in un Antro maledetto, sopravvivere per circa 30 minuti contro ondate escalation di nemici per affrontare infine un potente Lord. La differenza abissale risiede nell’implementazione dei sistemi di gioco. A differenza di un Survivor puro, dove l’attacco è completamente automatico, HoT introduce un elemento di controllo direzionale negli attacchi di base (spesso l’arma primaria) e, soprattutto, un sistema di Tratti, Abilità, Oggetti ed Artefatti che permette una personalizzazione della build di una complessità squisitamente RPG. Ogni run non è solo un tentativo di accumulare exp, ma una meticolosa costruzione di sinergie tra i Tratti di sopravvivenza (come la Regenerazione di Salute o il Blocco) e le Abilità (come la Palla di Fuoco o lo Spirito del Tormento). Il successo non è casuale; è il risultato di una pianificazione strategica meticolosa che inizia ben prima di entrare nell’arena. L’assenza di una trama lineare non è mai un difetto, poiché il contesto è interamente immersivo: ogni discesa è una quest di purificazione e un viaggio nella progressione del potere del tuo eroe.

The Boglands: La Putrefazione dell’Espansione
L’uscita dell’espansione THE BOGLANDS (Le Paludi) non è stata un semplice content drop, ma una significativa aggiunta che ha arricchito il meta-game e il core-loop. La nuova area, sbloccabile dopo aver collezionato un certo numero di erbe negli scenari base, è un ambiente completamente diverso dalle oscure cripte e dai deserti infuocati già noti.
Le Boglands sono un regno sommerso, paludoso e inquietante, pullulante di nemici unici come spiriti che infestano gli alberi, creature anfibie che strisciano e bug giganteschi che emergono dal fango. L’atmosfera è resa in modo eccellente, con un sound design che evoca l’orrore viscido di un pantano maledetto. La sfida è immediata e brutale. A differenza degli Antri precedenti, dove il Boss finale (il Lord) appariva dopo un tempo fisso di 30 minuti, nelle Boglands il Lord of Blight viene evocato solo dopo aver sconfitto 25.000 nemici. Questa modifica al timer non è solo un tweak numerico; è un cambiamento filosofico che premia l’aggressività e la capacità di clearing rapido, spingendo il giocatore a cercare attivamente i mob anziché limitarsi a eludere.
L’espansione THE BOGLANDS arricchisce l’esperienza introducendo due nuovi eroi che si integrano perfettamente con le meccaniche emergenti del DLC. Il primo, The Crone (La Megera), è un personaggio incentrato sulle evocazioni e sulla nuovissima meccanica di Decay (Decadenza). La Crone è in grado di evocare diversi tipi di Piante (come Root Grasp o Poison Spores), la cui efficacia aumenta quando il numero dei minion attivi diminuisce, stimolando così un management dinamico delle proprie summons. Inoltre, la sua abilità distintiva è diffondere la Decadenza, un affliction fondamentale che indebolisce progressivamente la difesa e riduce la possibilità di Blocco dei nemici nel tempo, stabilendola come un debuffer cruciale. In netto contrasto, The Alchemist (L’Alchimista) è un eroe che sfrutta miscele elementali esplosive, specializzato nel danno diretto e nelle Effect Chances. L’Alchimista ha la possibilità di indirizzare le sue Volatile Mixtures verso diversi elementi (tra cui fuoco, ghiaccio, fulmine o terra), permettendo di trasformare essenzialmente la sua build in base alle sinergie che si presentano. Egli prospera nel caos ed è particolarmente efficace quando abbinato ai nuovi Item e Artifact che potenziano il danno elementale e le Effect Chances, offrendo così una complessità strategica notevole.
Questi eroi, insieme alle tre nuove Abilità, ai dodici Item e ai sei Artifact aggiuntivi (che si concentrano su Evocazioni, Decadenza e danno Multielementale), forniscono una mole di nuovi contenuti impressionante, arricchendo il meta-game in modo esponenziale e offrendo decine di ore di grinding strategico per i completisti e i cacciatori di build.

La Curva del Potere e la Profondità dell’Abisso
Ciò che eleva Halls of Torment al di sopra della media è il suo eccellente bilanciamento tra l’azione run-and-gun e l’investimento RPG. Ogni run dura, per definizione, il tempo necessario per uccidere il Lord (circa 30 minuti), ma è il meta-progression a tessere la vera storia del gioco. La valuta accumulata (Oro e Soul Shards) viene spesa nel Negozio e al Pozzo della Maledizione per acquistare potenziamenti permanenti (le Blessings) e sbloccare Item e Tratti che entreranno a far parte della pool di drop nelle run successive.
Questo sistema assicura che ogni fallimento sia un passo verso il successo. Una run disastrosa contro il Lord di turno non è tempo sprecato; è esperienza e oro che permettono di potenziare, per esempio, il Rateo di Attacco o la Velocità di Movimento del 5% in modo permanente, rendendo la prossima discesa leggermente meno tormentata. L’introduzione delle 70+ nuove Quest nel Boglands (unite alle 20+ dell’aggiornamento gratuito Bardcore) rafforza ulteriormente questo loop di meta-progression, dando al giocatore obiettivi specifici da perseguire al di fuori della semplice sopravvivenza. Queste Quest guidano il giocatore a sperimentare build, a usare Item specifici e a sbloccare gli eroi del DLC (come la Crone e l’Alchimista) in modo organico.
La difficoltà del gioco è implacabile ma onesta. HoT non è facile; la progressione è ripida, soprattutto al quarto Antro (o nelle Boglands), dove i nemici sono più veloci, più numerosi e hanno pattern di attacco più complessi (proiettili, AoE velenose, ecc.). Il gioco costringe il giocatore a padroneggiare attivamente lo schivare e il posizionamento (il kiting è un’arte essenziale) e a sfruttare al massimo gli elementi ambientali, come le fiamme, i trap o gli angoli stretti per concentrare il danno. Nonostante l’azione sia frenetica, non si riduce mai a un button-mashing senza senso; è una danza calcolata di movimento e potenza di fuoco automatica. Il successo richiede non solo la giusta build di item, ma anche la gestione attenta dei drop durante l’azione. Scegliere un Upgrade di Trait per la Chance di Critico invece che per la Velocità di Proiettile è una decisione che può fare la differenza tra la vittoria e l’essere sommersi dalla marea demoniaca.

Criticità e Riflessioni sul Genere
Nonostante l’eccellenza, Halls of Torment non è privo di difetti, sebbene siano in gran parte bug di bilanciamento intrinseci al genere Survivors-like e non vere e proprie critiche al design di base.
A volte, l’eccesso di effetti visivi (soprattutto nelle late-game builds che coprono l’intero schermo di proiettili, fulmini ed effetti AoE) può rendere la visibilità estremamente difficile, trasformando la schivata da un’azione tattica a una scommessa sul posizionamento cieco. È il classico problema del Bullet Heaven spinto all’estremo, esacerbato dal fatto che il look isometrico 3D (a differenza del 2D piatto) rende le hitbox meno immediate da percepire. Il bilanciamento delle build è un altro aspetto in costante evoluzione. Alcune sinergie, soprattutto quelle che sfruttano l’immunità o il danno AoE estremo (come la Build di Evocazioni o la combinazione Decadenza/Fuoco), possono rompere il gioco, rendendo gli ultimi minuti della run una marcia trionfale anziché una lotta disperata. Tuttavia, questo “rompere il gioco” è anche parte del divertimento e della ricerca di sinergie nascoste che definiscono il roguelite.
Il comparto audio è funzionale, con musiche che riecheggiano il mood dark fantasy e che il recente aggiornamento Bardcore ha ulteriormente arricchito con nuove tracce (e l’eroe Bard, un free update per tutti, non solo per chi acquista il DLC). La community del gioco, estremamente attiva, dimostra come Halls of Torment sia diventato un vero e proprio cult che ha saputo raccogliere l’eredità di Vampire Survivors e Diablo e fonderla in un’esperienza unica e profondamente coinvolgente.

In Conclusione: L’Apice del Survivors-Like Tattico
HALLS OF TORMENT (e l’espansione THE BOGLANDS) è, senza ombra di dubbio, il miglior Survivors-like attualmente sul mercato per chi cerca profondità di build, atmosfera dark fantasy e un meta-game solido basato su un grind soddisfacente. Il gioco non si limita a copiare la formula del successo; la eleva, integrandovi elementi RPG classici e un feeling old-school irresistibile.
L’espansione The Boglands è l’acquisto obbligato per i veterani, offrendo un’area nuova che cambia le regole della sopravvivenza (Kill Count al posto del Timer), due eroi unici con nuove meccaniche (Decay e Multielementale) e una valanga di content che espande in modo significativo la longevità e la varietà del grind. Per il suo prezzo, la quantità di gioco offerta, la soddisfazione data dalla progressione e la qualità del gameplay loop sono ineguagliabili. È un roguelite che chiede un investimento di tempo, ma che ripaga ogni singola ora con una dose di potere e una build sempre più folle e catartica. Se siete stanchi dei cloni senza anima e cercate un Survivors-like con corpo e peso da RPG, l’Antro del Tormento è pronto ad accogliervi.
POWER RATING:
9.5/10
“HALLS OF TORMENT è la fusione definitiva tra la dipendenza da Survivors-like e la profondità RPG dei Diablo classici. L’atmosfera dark fantasy e il solido meta-progression a Quest elevano il genere. Il DLC THE BOGLANDS è un’espansione eccellente che modifica intelligentemente il gameplay loop e aggiunge eroi e meccaniche cruciali (Decay e Multielement), rendendo questo titolo un capolavoro del genere e una gioia per i cacciatori di build.”
PRO
- Fusione perfetta di estetica Diablo e gameplay Survivors-like.
- Meta-progression profondo, basato su Quest, Blessings e sblocco di Item.
- Il DLC The Boglands aggiunge un’area che cambia le regole della sopravvivenza (Kill Count vs Timer).
- Nuovi eroi (Crone e Alchemist) introducono meccaniche di Decay e Multielement che arricchiscono il build crafting.
- Quantità massiccia di contenuti (Abilità, Tratti, Artefatti) con il DLC.
CONTRO
- L’eccesso di effetti visivi in late-game può nascondere i proiettili nemici.
- Alcune build e sinergie possono risultare troppo overpowered, rompendo il bilanciamento.
- L’approccio old-school e la curva di difficoltà ripida potrebbero scoraggiare i neofiti del genere.





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