Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Bandai Namco
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 5, PC
-Sviluppatore: Bandai Namco
-Publisher: Bandai Namco
Uno dei migliori titoli della series “Tales Of” è finalmente disponibile per le console attuali!
Quando Tales of Xillia arrivò su PlayStation 3, segnò un punto di svolta per il franchise di Bandai Namco. Con l’introduzione dei doppi protagonisti (Jude Mathis e Milla Maxwell) e un rinnovato Dual Raid Linear Motion Battle System, il gioco si affermò come un JRPG solido e narrativamente maturo, che offriva una campagna di circa 40 ore che si espandeva per offrire due prospettive distinte. Nonostante la sua forza, il titolo originale soffriva dei limiti tecnici dell’hardware e della generazione, inclusi problemi di frame rate fuori dalle battaglie e una generale percezione di grafica “slavata” in alcune aree.
Oggi, Tales of Xillia Remastered arriva su console moderne e PC non solo per riproporre quest’avventura, ma per dotarla di quell’infrastruttura tecnica e di quelle funzionalità Quality-of-Life (QoL) che i fan del genere si aspettano ormai da ogni riedizione. Il risultato è un ritorno a Rieze Maxia che onora l’originale, rendendolo l’esperienza definitiva per i vecchi fan e il punto di accesso ideale per i nuovi giocatori.

La Magia Rinnovata: Tecnica e Qualità della Vita (QoL)
Il miglioramento più significativo di questa Remastered non risiede nelle modifiche al gameplay, che resta fedele all’originale, ma nella trasformazione tecnica e nelle QoL introdotte.
L’esperienza su console attuali (in particolare su PlayStation 5 e Xbox Series X) è quasi irriconoscibile rispetto all’originale. Il gioco supporta ora risoluzioni fino al 4K, e soprattutto, vanta un’esperienza di gioco a 60 frame per secondo (FPS) stabile durante l’esplorazione e il combattimento. Questo è un cambiamento epocale, in quanto il frame rate solido elimina i rallentamenti del mondo di gioco e rende il Dual Raid Battle System notevolmente più fluido e reattivo. Il combat in Tales of è sempre stato frenetico, ma su PS3 la fluidità delle aree cittadine e dell’overworld subiva cali fastidiosi che spezzavano l’immersione. Questa Remastered stabilizza l’intera esperienza, assicurando che l’azione non sia mai compromessa da colli di bottiglia hardware. L’aspetto visivo beneficia anche di un miglioramento del contrasto e della saturazione dei colori, eliminando quel fastidioso filtro giallo o “slavato” che affliggeva l’originale PS3 in molte ambientazioni, esaltando così la direzione artistica e il character design di Mutsumi Inomata.
A livello di Quality-of-Life, Bandai Namco ha introdotto una serie di funzionalità essenziali che modernizzano l’esperienza, dimostrando un ascolto attivo delle richieste della comunità. Il Salvataggio Automatico (Auto-Save) è finalmente un’aggiunta fondamentale per un JRPG moderno, risparmiando ai giocatori la frustrazione di perdere progressi a causa di un game over inaspettato o di un’interruzione di corrente. Viene offerto l’Accesso Anticipato al Grade Shop, consentendo ai veterani di applicare boost (come il doppio EXP o il dimezzamento dei costi delle Artes) fin dal primo playthrough per personalizzare la difficoltà e il grinding a proprio piacimento. La Funzione Dash/Scatto, mutuata dal sequel Tales of Xillia 2, accelera notevolmente l’esplorazione dell’overworld, riducendo i tempi morti e rendendo meno tedioso il backtracking nelle aree già visitate. La possibilità di ritentare immediatamente gli scontri regolari dopo una sconfitta grazie al Retry Battle è un grande risparmio di tempo e frustrazione. L’aggiunta di Icone di Destinazione nell’interfaccia e l’opzione di Event Skipping migliorano la rigiocabilità per il secondo playthrough (e vedremo quanto è essenziale per la doppia prospettiva). Infine, il pacchetto include oltre 40 pezzi di DLC cosmetici e di oggetti dell’originale, rendendo questa pubblicazione un pacchetto completo e generoso, privo di acquisti aggiuntivi post-lancio per i contenuti originali.

Dual Raid: Il Combat System Tattico e la Profondità dello Spirale
Il cuore pulsante di Tales of Xillia è il suo sistema di combattimento in tempo reale Dual Raid Linear Motion Battle System. Questo sistema rappresenta una raffinata evoluzione del Combat System della serie, allontanandosi dalle rigide limitazioni dei predecessori e introducendo un focus sulla sinergia tra i membri del party.
La meccanica centrale è il concetto di Link, dove il personaggio controllato dal giocatore può accoppiarsi istantaneamente con un alleato, conferendo vantaggi strategici come guardie automatiche, assistenze in combo e, soprattutto, sbloccando le potenti Linked Artes. Queste Linked Artes sono attacchi combinati unici che si attivano solo quando la Linked Artes Gauge è piena e i personaggi sono accoppiati, offrendo danni massicci e status effect. La strategia non risiede solo nel “picchiare forte”, ma nel comprendere quale partner accoppiare a quale personaggio per massimizzare le Link Artes specifiche necessarie in quel momento. Per esempio, Jude può eseguire una Linked Arte difensiva con Milla per schivare o contrattaccare, mentre può eseguire un attacco a catena dirompente con Rowen per controllare il campo di battaglia.
La barra TP (Technical Points), che in altri JRPG gestisce il consumo di magie e abilità, qui è sostituita dalla Assault Counter (AC), che limita il numero di Artes che possono essere incatenate in una singola combo prima di dover ricaricare. Questo sistema obbliga il giocatore a bilanciare l’offensiva con il posizionamento e la difesa, evitando spam indiscriminato e premiando invece le combo brevi ed efficaci. La gestione oculata della Overlimit Gauge, che una volta riempita consente l’uso continuo delle Artes senza consumo di AC e lo spam di Linked Artes senza cooldown, è fondamentale per affrontare i boss più duri. L’efficacia del combat è direttamente legata alla perfetta esecuzione, un aspetto che, come già menzionato, è enormemente potenziato dai 60 FPS stabili della Remastered, rendendo i parry e le schivate temporizzate molto più reattive e gratificanti da eseguire.
L’ulteriore strato di profondità è dato dallo Xillia Lilium Orb System. Abbandonando i classici skill tree lineari, il Lilium Orb presenta una griglia di nodi interconnessi che ricordano la Sfera Griglia di Final Fantasy X, ma in una configurazione a spirale. Sbloccando i nodi con i punti ottenuti in battaglia, i personaggi acquisiscono nuove Artes, skill passive e miglioramenti alle statistiche. Il percorso che si sceglie di sbloccare è dinamico e permette una personalizzazione del build che si adatta allo stile di gioco del giocatore. Ad esempio, è possibile focalizzare Jude sul danno fisico e sulla velocità, oppure potenziare le sue Artes curative per farlo agire come supporto secondario. Questo sistema assicura che il grinding sia sempre significativo e che ogni personaggio possa ricoprire più ruoli all’interno del party a seconda delle esigenze.

Lo Specchio e lo Spadone: Analisi della Doppia Prospettiva Narrativa
L’elemento più distintivo e, allo stesso tempo, più divisivo di Tales of Xillia è la sua struttura narrativa basata sulla scelta iniziale tra i due protagonisti, Jude Mathis e Milla Maxwell. Il gioco non offre semplicemente la stessa storia da due angoli diversi, ma due percorsi distinti con sequenze di cutscene e dungeon uniche, che vedono il protagonista prescelto spesso separato dal gruppo principale.
Jude, lo studente di medicina idealista e riflessivo, offre una prospettiva più terra-terra e focalizzata sul lato umano degli eventi che scuotono Rieze Maxia. Il suo percorso è caratterizzato da una crescita emotiva che lo porta a superare la sua insicurezza. Milla, lo Spirito Supremo che si manifesta nel mondo umano per adempiere al suo dovere, offre invece una visione più grandiosa e mistica, ma anche più ingenua sulle dinamiche sociali del mondo umano. Il suo percorso approfondisce il lore degli Spiriti e del mondo di Elympios in modo più diretto.
La narrazione basata sulla doppia prospettiva è ancora concepita per incoraggiare, se non proprio richiedere, due playthrough completi per comprendere appieno la storia e le motivazioni di tutti i membri del party, in particolare per cogliere gli eventi che avvengono “dietro le quinte” quando i due protagonisti sono divisi. Sebbene la possibilità di saltare le scene e l’accesso al Grade Shop velocizzino enormemente la seconda run, questo approccio narrativo può risultare dispersivo o, per alcuni, un modo artificiale di allungare la longevità di un gioco che, altrimenti, risulterebbe più breve rispetto ad altri capitoli della serie.
Nonostante questa segmentazione, la forza della narrativa risiede nell’eccellente caratterizzazione del party di supporto. Personaggi come l’affascinante mercenario Alvin, l’arguta ragazzina guaritrice Elize con il suo plushie parlante Teepo, il cinico spy Rowen e l’ingenua ma potente Leia offrono dinamiche interpersonali mature e ben scritte. A tal proposito, merita una menzione d’onore il seiyū giapponese di Alvin, Tomokazu Sugita, la cui voce profonda e ironica è nota agli appassionati per aver dato vita a Gintoki Sakata in Gintama, un anime particolarmente amato qui in redazione. Questo dettaglio lega indissolubilmente il carisma di Alvin, che spesso funge da spalla comica e da comic relief (nonostante la sua complessità), a un’icona dell’animazione giapponese moderna, un tocco che i fan dell’audio originale apprezzeranno doppiamente.
Queste interazioni sono veicolate attraverso i celebri Skit (cutscene secondarie non animate) che, in Xillia, raggiungono uno dei loro apici in termini di qualità dei dialoghi e di comicità, aggiungendo spessore continuo ai personaggi al di fuori delle cutscene principali.

Musica, Ambienti e World-Building Tardo-Generazionale
La colonna sonora, composta dal veterano della serie Motoi Sakuraba, è un elemento di spicco che viene esaltato dalla pulizia del remaster. Le sue composizioni, che spaziano dal rock progressivo energico dei temi di battaglia alle melodie più malincoliche per i momenti emotivi, offrono un accompagnamento perfetto all’azione. L’audio re-mastered è più chiaro e definito, rendendo giustizia alla stratificazione dei brani.
Tuttavia, è nel World-Building e nella struttura del mondo di gioco che emergono i limiti più evidenti dell’epoca PS3. Il mondo di Rieze Maxia, pur essendo splendidamente ridisegnato in alta risoluzione, rimane un JRPG estremamente lineare. L’esplorazione si svolge principalmente attraverso corridoi ampi e zone di interconnessione, e la promessa di un mondo vasto spesso si scontra con la sua natura segmentata, con molte aree secondarie che risultano vuote e prive di incentivi all’esplorazione.
In questo senso, Tales of Xillia si inserisce perfettamente nel filone dei JRPG dell’epoca. Ricorda, per esempio, Final Fantasy X, che manteneva una progressione rigida ma si “apriva” con l’ottenimento dell’aeronave in fase avanzata, dando accesso a vaste aree opzionali e endgame. Non solo, si avvicina forse ancor di più all’approccio di Final Fantasy XIII, tristemente famoso per aver fatto della linearità a corridoio il suo tratto distintivo per oltre metà dell’avventura. Il world design di Xillia, pur essendo meno punitivo di FFXIII, risente di questa impostazione, non offrendo mai una vera sensazione di libertà di esplorazione globale. Il backtracking, sebbene facilitato dalla Funzione Dash, è ancora un elemento centrale che riflette la necessità di riutilizzare gli asset per riempire il design del mondo.
Un altro difetto strutturale che il remaster non può sanare è il pacing della storia. Sebbene le prime due metà dell’avventura siano ben ritmate e ricche di sviluppi narrativi e dungeon memorabili, la sezione finale della storia, e in particolare l’epilogo, appare ancora un po’ affrettata e meno sviluppata rispetto alle prime fasi. Sembra quasi che il team di sviluppo abbia dovuto accelerare la conclusione a causa di scadenze o vincoli di budget, lasciando alcune domande senza risposte definitive che saranno poi in parte affrontate nel sequel Xillia 2. Sebbene la Remastered aggiunga le icone per le sub-event mancanti, non riesce a correggere questo sbilanciamento narrativo.

La Competizione e l’Eredità: Xillia nel Panorama dei JRPG
Per comprendere appieno il valore di Tales of Xillia Remastered, è necessario collocarlo nel panorama dei JRPG del suo tempo e di quelli attuali. All’epoca del suo lancio originale, il gioco era in competizione diretta con titoli come Final Fantasy XIII e i JRPG occidentali. Xillia ha vinto la battaglia della longevità grazie al suo combat system superiore e alla doppia prospettiva.
Oggi, si confronta con l’eccellenza dei JRPG moderni, in particolare con il suo successore spirituale, Tales of Arise. Rispetto ad Arise, Xillia manca della libertà di un overworld totalmente aperto e della brillantezza tecnica data da un engine nativo current-gen. Tuttavia, Xillia offre una maggiore profondità tattica nel combattimento grazie al sistema di Link e alla gestione della AC, che risulta più complesso e appagante sul lungo periodo per i veterani del genere.
L’eredità di Xillia risiede nell’aver dimostrato che un JRPG poteva avere un pacing più serrato pur mantenendo un cast affascinante e un lore complesso, ponendo le basi per i futuri titoli della serie. La Remastered è un monumento a questa eredità, rendendo il gioco accessibile e godibile su un piano tecnico che i JRPG moderni hanno reso standard. L’eliminazione dei frame drop e l’aggiunta di QoL dimostrano come, a volte, la vera innovazione di una remastered risieda nella semplice pulizia e ottimizzazione dell’esperienza originale.

Conclusioni: La Versione Definitiva di un Classico
Tales of Xillia Remastered è esattamente ciò che una riedizione dovrebbe essere: un aggiornamento meticoloso che preserva il fascino e la profondità dell’originale, ma che lo dota di tutti gli strumenti moderni per renderlo un’esperienza di gioco nettamente superiore.
La stabilità a 60 FPS e il supporto 4K non sono semplici tickbox spuntati, ma elementi che trasformano radicalmente la fruizione del gioco. Il combat system fluido e le QoL essenziali come l’Auto-Save e il Dash trasformano un buon JRPG in un ottimo JRPG. La possibilità di scegliere il proprio percorso narrativo fin dall’inizio, unita a un sistema di combattimento tattico ancora oggi brillante, rende questa pubblicazione un acquisto obbligato per i fan del franchise e un’ottima opportunità per chi cerca un JRPG d’azione con una narrazione di stampo classico.
Nonostante i suoi difetti strutturali ereditati – la linearità del mondo che lo lega indissolubilmente al design dell’epoca PS3, e l’obbligo implicito di affrontare la storia due volte – l’esperienza complessiva è troppo significativa per essere trascurata. L’attenzione che Bandai Namco ha riposto nell’ottimizzazione del port è encomiabile e stabilisce un nuovo standard per come dovrebbero essere trattati i JRPG classici. Non è solo un nostalgia trip; è la dimostrazione che il game design di Xillia regge ancora magnificamente, se solo gli si toglie il peso dei limiti hardware del passato. È un’ode al JRPG tattico, ora finalmente espresso al suo massimo potenziale tecnico.
POWER RATING:
8.8/10
“Tales of Xillia Remastered è la versione definitiva di un JRPG tattico e narrativamente coinvolgente. Le implementazioni tecniche (4K/60 FPS stabili) e le QoL (Auto-Save, Grade Shop anticipato) sono eccellenti e correggono i difetti di fluidità dell’originale PS3. Pur mantenendo la natura segmentata e lineare del world design dell’epoca e la necessità di due playthrough per la storia completa, è un remaster essenziale e di altissima qualità.”
PRO
- Performance a 60 FPS stabili che rivoluziona la fluidità del combat system.
- Numerose e cruciali implementazioni Quality-of-Life (Auto-Save, Dash, Retry Battle).
- Il Dual Raid Battle System rimane profondo, tattico e gratificante.
- Incluso un ricco pacchetto di DLC cosmetici e di oggetti dell’originale.
- Miglioramenti grafici in termini di risoluzione, contrasto e colori.
CONTRO
- Design del mondo lineare (corridoi) e non completamente esplorabile, tipico dei JRPG dell’era PS3 (come FFXIII).
- La narrazione richiede ancora due playthrough (Jude e Milla) per essere compresa appieno.
- Il pacing della sezione finale della storia risulta ancora affrettato.





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