Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Retroware
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC
-Sviluppatore: Zenovia Interactive
-Publisher: Retroware

Un run ‘n gun hardcore, supportato da una pixel art sublime: benvenuti nella New York del 2055!

NEON INFERNO, sviluppato da Zenovia Interactive, è un’esplosione visiva e sonora che cattura l’essenza dell’azione arcade più pura e la inietta in una metropoli distopica e cyberpunk del 2055. Il titolo si posiziona come un omaggio e una brillante evoluzione del genere run-and-gun bidimensionale, attingendo a classici come Contra e integrando meccaniche di gestione della profondità mutuate da gallery shooter come Wild Guns. Il risultato finale è un ibrido esigente e meccanicamente profondo. Non è un gioco per i neofiti del genere, ma per coloro che cercano un’esperienza d’azione senza compromessi, NEON INFERNO offre una sfida che premia la precisione maniacale, la memoria muscolare affinata e l’adattabilità tattica. Il titolo si impone con forza come uno dei migliori esempi recenti di come la pixel art possa non solo onorare il passato con sincera nostalgia, ma anche definirsi come un elemento di design all’avanguardia.

L’ambientazione è la distopica New York del 2055, trasformata in una giungla di neon e criminalità organizzata. Il giocatore assume il ruolo di uno dei due “sicari” della Famiglia – Angelo Morano o Mariana Vitti – impegnati in una brutale campagna per espandere il proprio dominio tra bande rivali. Il design di Angelo Morano merita una nota a parte, poiché evoca un mix di attitudine e look che ricorda il cinismo ribelle del Dante del reboot di DmC: Devil May Cry unito alla fredda determinazione e alla marzialità di Jin Kazama da Tekken. Questa combinazione conferisce al protagonista un’identità estetica immediatamente riconoscibile e carica di appeal. La narrazione è intenzionalmente minimalista, hard boiled e pulp, fornendo la cornice essenziale per giustificare la carneficina, in un approccio narrativo che onora le grandi saghe d’azione degli anni ’80. La vera mitologia del gioco non risiede in una trama complessa, ma nell’immersione totale nell’estetica: i grattacieli bagnati dalla pioggia acida, le insegne digitali pulsanti e i design dei personaggi definiscono un mondo di violenza iper-stilizzata.


Il Dualismo dell’Azione: La Meccanica Rivoluzionaria

La meccanica centrale che eleva NEON INFERNO oltre la mera nostalgia è l’innovativo sistema Dual Plane Combat. Mentre l’azione run-and-gun si svolge in primo piano, il gioco introduce costantemente minacce e bersagli nel secondo piano (o background) dello schermo. Questa doppia prospettiva, mutuata dai vecchi gallery shooter arcade, obbliga il giocatore a dividere la propria attenzione e il proprio fuoco tra le due dimensioni dell’azione. Il passaggio dall’azione orizzontale a quella gallery non è un semplice gimmick, ma un elemento tattico essenziale e spesso punitivo: quando ci si ferma per mirare ai nemici lontani, si diventa immediatamente vulnerabili agli attacchi ravvicinati. Il successo in NEON INFERNO dipende dal bilanciamento tattico e dinamico tra il movimento aggressivo e il posizionamento strategico per eliminare simultaneamente le minacce su entrambi i piani spaziali, offrendo una curva di apprendimento ripida ma estremamente gratificante che assicura che il gameplay non diventi mai monotono o prevedibile.

Il gameplay è ulteriormente arricchito da un arsenale di abilità difensive e offensive che premiano l’uso strategico del timing. La meccanica di Bullet Time/Deflessione Proiettili è vitale: premendo l’apposito tasto, il personaggio esegue una “scarica” che non solo devia gli attacchi proiettili nemici al mittente, trasformando la difesa in attacco, ma garantisce anche brevi finestre di invulnerabilità. Padroneggiare il timing di questa deflessione è cruciale per la sopravvivenza ai livelli di difficoltà più elevati, introducendo un elemento ritmico e di parata, tipico dei fighting game. Oltre all’azione a piedi, il gioco spezza intelligentemente il ritmo con Sezioni Veicolari dinamiche, in cui si inseguono i bersagli in moto o si assaltano camion blindati in corsa. Queste sezioni, che sfruttano al meglio la meccanica Dual Plane spostando il punto di vista sulla strada, sono visivamente spettacolari e richiedono riflessi rapidissimi, fornendo una variazione benvenuta al core loop a piedi. Le Boss Fight sono veri e propri capolavori di design meccanico, con pattern complessi e più fasi di attacco che mettono alla prova ogni abilità appresa.

L’unico aspetto meno convincente della struttura riguarda la progressione delle armi. Invece di trovare power-up temporanei, le armi più potenti e specializzate devono essere acquistate, potenziate e gestite dal Camp prima di ogni missione. Questo sistema, pur aggiungendo un elemento ruolistico, può talvolta sbilanciare l’esperienza: se l’acquisto dell’arsenale non è stato bilanciato, il giocatore può ritrovarsi nel bel mezzo di un livello difficile affidandosi unicamente all’arma base, rendendo alcune sezioni un vero e proprio calvario basato sull’accumulo lento di danni minimi. Sebbene questa scelta incoraggi il rigioco e la pianificazione, in un contesto arcade così puro, si sarebbe preferita una progressione delle armi più immediata e incentrata sulla skill piuttosto che sul grinding per l’oro.


Pixel Art e Soundscape: Un Trionfo Audiovisivo

L’aspetto che proietta NEON INFERNO nell’Olimpo degli Action-RPG indie è la sua presentazione audiovisiva. La Pixel Art è eccezionale, e merita di essere annoverata tra le migliori mai viste nel panorama moderno. Il dettaglio degli sprite dei personaggi è sorprendente, con animazioni fluide, pesanti e ricche di frame, che danno un sense of weight ad ogni salto e ad ogni affondo melee. Il modo in cui gli sprite interagiscono con la luce dinamica e gli effetti particellari è una lezione di art direction applicata al retrogaming.

L’estetica cyberpunk è resa con maestria attraverso paesaggi intrisi di neon saturi, skyline in movimento e un uso sapiente dei filtri che accentuano la sensazione retrowave. Le esplosioni sono dense di particelle e detriti, e l’azione, pur caotica nel suo svolgersi, rimane sempre leggibile grazie alla chiarezza del design dei proiettili nemici. Nonostante l’alta densità di elementi in movimento, il motore grafico mantiene una fluidità ammirevole.

Il comparto audio è altrettanto potente e sinergico con l’azione. La colonna sonora è un mix avvincente di synthwave retrò, melodie elettroniche pulsanti e riff di chitarra heavy metal, che pompano l’azione e ne dettano il ritmo in modo incalzante. Il sound design è nitido, con rumori di spari, esplosioni, e i crunch degli attacchi melee che amplificano l’impatto fisico del combattimento. L’audio non è un semplice accompagnamento, ma un elemento fondamentale per l’immersione: è parte integrante della mitologia sonora dell’Inferno al Neon. L’accoppiata tra la fluidità del gameplay e la potenza del sound design eleva l’esperienza a un livello che raramente si riscontra in prodotti di questo genere.


Longevità e Sfida

NEON INFERNO non è un gioco che si basa sulla pura durata della campagna principale, ma la sua longevità è interamente costruita attorno al concetto arcade di rigiocabilità e mastery. Il suo valore non è nel “quanto”, ma nel “come” si gioca.

Il gioco offre diverse modalità di difficoltà, ma l’esperienza autentica è proposta dal livello Difficile, che obbliga il giocatore a sfruttare ogni singola meccanica, dalla deflessione al posizionamento tra i due piani. Il design dei livelli è tale per cui non si tratta solo di reagire, ma di memorizzare le sequenze di attacco nemiche, trasformando ogni run in una potenziale speedrun ottimizzata. Per i veri puristi, la Modalità Arcade a un solo gettone (il 1-credit-clear) rappresenta la sfida definitiva e l’obiettivo finale che spinge il giocatore a padroneggiare il sistema in modo quasi ossessivo.

Aggiungendo a questo la Modalità Cooperativa in Locale, che permette a due giocatori di affrontare la campagna contemporaneamente, il titolo offre ampie ragioni per tornare in pista e competere per il punteggio più alto. Il vero endgame di NEON INFERNO è la ricerca del punteggio perfetto a cinque stelle in ogni livello, un obiettivo che richiede una memorizzazione quasi maniacale dei pattern nemici e un’esecuzione impeccabile. Questo focus sul punteggio e sulla competizione a tempo alimenta la rigiocabilità a lungo termine, essenziale per il genere.


Conclusioni: L’Apice del Run-and-Gun Retro-Futuristico

NEON INFERNO è un successo clamoroso per Zenovia Interactive. Stilisticamente impeccabile e meccanicamente innovativo, riesce a modernizzare con coraggio il genere run-and-gun attraverso l’implementazione del Dual Plane Combat, che aggiunge una profondità tattica inaspettata. La sua estetica cyberpunk esaltante e la colonna sonora da brividi creano un pacchetto audiovisivo di altissima qualità che rimane impresso nella memoria.

Il voto riflette la qualità eccellente del design, della presentazione e del core loop del gameplay. Il gioco non raggiunge il punteggio massimo a causa della sua curva di difficoltà brutalmente ripida e del sistema di progressione delle armi che, in alcune fasi, può risultare più penalizzante che stimolante, richiedendo sessioni di grinding che cozzano con l’immediatezza tipica dell’arcade. È un Action-RPG hardcore, esigente e punitivo, ma per coloro che accolgono la sfida e amano il genere con la G maiuscola, rappresenta un’esperienza arcade indimenticabile, tecnicamente superba e carica di stile.


POWER RATING:
8.5/10
“Un Action-RPG run-and-gun stilisticamente impeccabile, supportato da un’innovativa meccanica Dual Plane e una pixel art sublime. La sua difficoltà implacabile è allo stesso tempo il suo pregio e il suo unico vero ostacolo.”


PRO

  • Pixel Art tra le migliori del genere, estetica cyberpunk eccezionale.
  • Meccanica Dual Plane innovativa e tatticamente profonda.
  • Colonna sonora synthwave e metal straordinaria e d’impatto.
  • Sfida hardcore appagante e alta rigiocabilità (Modalità Arcade).
  • Sezioni veicolari e Boss Fight dinamiche e spettacolari.

CONTRO

  • La curva di difficoltà è brutalmente ripida, alienando i neofiti.
  • Il sistema di progressione basato sull’acquisto delle armi penalizza l’azione in-game.
  • L’azione in co-op può risultare eccessivamente caotica.

Lascia un commento

In voga