Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Bethesda
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC (Steam)
-Sviluppatore: Bethesda
-Publisher: Bethesda
Bethesda, per il decennale di Fallout 4, porta sulle nostre console la sua incarnazione definitiva e più ricca di contenuti
Fallout 4 Anniversary Edition non è semplicemente un aggiornamento grafico o un pacchetto di contenuti; è la celebrazione e la proposta definitiva di uno dei giochi di ruolo open world più influenti dell’ultimo decennio. Lanciato in occasione del decimo anniversario del titolo originale, questa edizione raccoglie il gioco base, tutte e sei le espansioni ufficiali e un vasto assortimento di oltre 150 elementi del Creation Club, unificando l’intera visione di Bethesda per il Commonwealth in un’unica, monumentale esperienza. Si tratta, in sostanza, di un tentativo di riaffermare la grandezza e la densità dell’opera originale, proiettandola sulle console di attuale generazione con l’intento di eliminare le storiche limitazioni tecniche che ne avevano parzialmente offuscato il debutto.
L’uscita di questa edizione completa pone la necessità di rivalutare Fallout 4 non solo per la sua storia principale, ma per la sua interezza come universo di gioco. Il viaggio del Sopravvissuto Solitario, emerso dal Vault 111 dopo due secoli di ibernazione criogenica, rimane il punto di partenza per una narrazione incentrata sulla ricerca del figlio rapito e sulla necessità di ricostruire un mondo in rovina. Ma l’Anniversary Edition trasforma questa ricerca personale in un’epopea di centinaia di ore, spingendo il giocatore attraverso scenari aggiuntivi, nuove fazioni e meccaniche di gioco stratificate che superano di gran lunga la portata dell’avventura base. L’analisi odierna non può prescindere dal giudizio sull’efficacia di questa riedizione nel presentare il Commonwealth nel suo stato più pulito, fluido e ricco di possibilità.
L’impatto iniziale del gioco, per chi vi si approccia per la prima volta o per chi torna dopo anni, è immediatamente filtrato dall’aggiornamento tecnico. L’edizione beneficia di una patch next-gen che offre una modalità prestazioni mirata ai 60 frame al secondo stabili (a risoluzione 4K dinamica) e una modalità qualità che, pur mantenendo i 30 o 40 frame al secondo, spinge al massimo le impostazioni grafiche a risoluzione 4K nativa. Questo salto di fluidità è cruciale. La transizione da un frame rate dimezzato a 60 frame al secondo dona una nuova vitalità all’esplorazione e, cosa fondamentale per un titolo ibrido come Fallout 4, rende il combattimento in tempo reale enormemente più reattivo e divertente. Sebbene il Creation Engine mostri ancora i segni del tempo, soprattutto nella geometria poligonale di alcuni asset e nelle animazioni rigide dei personaggi non giocanti, la stabilità e la fluidità complessiva offrono la tela migliore mai avuta per dipingere l’affresco post-apocalittico del Massachusetts. È doveroso notare che l’introduzione dell’aggiornamento tecnico non è stata esente da frizioni. L’esperienza su console, in particolare, è risultata la principale beneficiaria di questa pulizia prestazionale, raggiungendo standard di stabilità che prima erano difficilmente immaginabili.

Storia, Tradizione e Protagonismo nel Commonwealth
Il fulcro narrativo di Fallout 4, pur criticato per la sua linearità rispetto ai predecessori, mantiene un magnetismo indubbio grazie al carisma del Commonwealth stesso e alla sua complessa storia. L’Anniversary Edition non ne altera la struttura portante: il protagonista, per la prima volta con un proprio doppiaggio completo, si risveglia dal Vault 111 in un mondo distrutto, spinto da un unico, potente movente: la vendetta e la ricerca di Shaun, il figlio neonato sottratto al protagonista stesso durante l’ibernazione criogenica, l’ultima e unica persona cara rimasta in vita.
La narrativa si sviluppa attorno al classico conflitto tra fazioni, ciascuna con una visione radicalmente diversa su come ricostruire (o distruggere) l’umanità: i Minutemen (simbolo di speranza e ricostruzione comunitaria), la Confraternita d’Acciaio (custode della tecnologia e dell’ordine con metodi brutali), i Ferroviari (protettori degli androidi senzienti) e l’enigmatico Istituto (il motore segreto e inquietante della regione). La gestione di queste alleanze, culminante in un finale multiplo, costringe a scelte etiche complesse che, sebbene non sempre accompagnate da dialoghi profondissimi, hanno un peso tangibile sul destino della regione. Il fatto che il protagonista sia doppiato, pur limitando le opzioni di risposta testuale rispetto a un protagonista silenzioso, conferisce alla narrazione un ritmo più cinematografico e un’immediatezza emotiva che ben si sposa con le sequenze più intense e drammatiche.
La vera ricchezza narrativa non risiede però solo nella trama principale, ma nella mitologia disseminata in ogni angolo del Commonwealth. Decine di ore di esplorazione sono dedicate alla scoperta di terminali, holotape e note sparse, che dipingono un quadro dettagliato della vita pre-bellica e dei primi, brutali anni successivi alla catastrofe nucleare. È in questa archeologia post-apocalittica che Fallout 4 eccelle, trasformando l’ambiente in un narratore silenzioso, un vasto cimitero di storie e tragedie personali che il giocatore è libero di dissotterrare. La tradizione della saga è rispettata e ampliata, con riferimenti costanti a eventi e personaggi dei capitoli precedenti, consolidando il Commonwealth come parte vitale dell’universo di gioco.

Gameplay: Un Action RPG dal Ritmo Veloce
Fallout 4 ha segnato una decisa svolta verso l’Action RPG rispetto ai suoi antenati. Il sistema di combattimento in tempo reale è stato notevolmente migliorato, con un feeling delle armi più solido e reattivo. Questo si combina perfettamente con l’aggiornamento a 60 frame al secondo: mirare un fucile laser o schivare un Deathclaw non è mai stato così piacevole in un titolo Bethesda. Il sistema S.P.E.C.I.A.L. e l’albero dei Perk, pur essendo più semplici e visivamente chiari, hanno sacrificato in parte la profondità di un RPG puro a favore della progressione a livelli, che offre comunque ampia libertà di personalizzazione del personaggio.
Il V.A.T.S. (Vault-Tec Assisted Targeting System) rimane un pilastro del combattimento, agendo come una pausa tattica in cui è possibile mirare a specifiche parti del corpo dei nemici, con le probabilità di successo regolate dalle statistiche del personaggio. La sua implementazione garantisce che anche un personaggio meno orientato all’azione possa gestire gli scontri, mantenendo un legame saldo con le radici RPG della serie. L’Anniversary Edition, con la sua iniezione di nuovi armamenti dal Creation Club, amplia in modo esponenziale le opzioni di combattimento, introducendo armi uniche, armature atomiche aggiuntive e persino mostri inediti che richiedono strategie differenti. Questa abbondanza di contenuti gratuiti integrati assicura che il ritmo dell’esplorazione e degli scontri non cali mai, offrendo sempre nuovi giocattoli da scoprire o nuove minacce da affrontare.
Tuttavia, il ritmo narrativo del gioco base può apparire sbilanciato. La trama principale, pur avvincente, tende a essere breve rispetto alla mole di contenuti secondari. Spesso, il giocatore si ritrova distratto dalla necessità di esplorare un nuovo edificio, di completare una missione per un compagno o di migliorare un insediamento. Questa dispersione, se da un lato è la firma distintiva del genere open world, dall’altro può rallentare la tensione drammatica centrale, trasformando la ricerca disperata di un figlio in una lunga, piacevole ma meno urgente passeggiata post-nucleare.

Il Pilastro degli Insediamenti e del Crafting
Una delle aggiunte più divisive e significative di Fallout 4 è stata l’introduzione del sistema di insediamenti, che in questa Anniversary Edition si rivela nella sua forma più matura grazie all’integrazione con i contenuti del Creation Club e i miglioramenti di stabilità. Il Sopravvissuto Solitario non è solo un eroe; è un architetto, un sindaco e un costruttore. Il sistema di crafting e di gestione degli insediamenti, pur essendo opzionale per il completamento della storia principale, è talmente pervasivo da diventare un vero e proprio “gioco nel gioco”.
Il meccanismo di raccolta del S.C.R.A.P. (materiali di scarto) è la forza motrice dell’esplorazione. Ogni lattina arrugginita, ogni pezzo di legno marcio o apparecchio rotto ha uno scopo, spingendo il giocatore a esaminare ogni relitto e maceria per ottenere risorse utili a costruire case, difese, centrali elettriche e persino interi villaggi per i coloni. Questa meccanica conferisce un significato economico e pratico all’esplorazione che mancava in precedenza e contribuisce in modo significativo all’immersione, rendendo il mondo più di un semplice sfondo per le missioni. I nuovi contenuti del Creation Club aggiungono una miriade di asset di costruzione, dagli elementi decorativi a nuove tipologie di difese, che arricchiscono enormemente la libertà creativa di chi ama questo aspetto del gioco.
La gestione degli insediamenti, sebbene possa apparire tediosa per alcuni, funge da legame morale con il Commonwealth: aiutare i coloni a sopravvivere e prosperare dona un senso di responsabilità e di progressione civica che bilancia l’oscurità del setting. È un sistema che non è necessario abbracciare completamente, ma che offre una ricompensa in termini di profondità e connessione con l’ambiente circostante.

I Sei Pilastri Contaminati: L’Espansione del Commonwealth
La vera proposta di valore dell’Anniversary Edition risiede nella perfetta integrazione dei sei pacchetti di espansione, che da soli aggiungono decine di ore di storia e introducono nuove regioni, compagni e meccaniche. Questi DLC non sono semplici appendici, ma parti essenziali del gioco che espandono la mitologia e la portata geografica di Fallout 4.
Far Harbor è considerata l’espansione più riuscita dal punto di vista narrativo. Introduce l’isola di Mount Desert in Maine, avvolta in una fitta nebbia radioattiva e abitata da una fauna mutante e da un conflitto morale tra i nativi, un culto degli atomici e la gente del luogo. La narrazione torna a toccare le corde di dilemmi etici profondi, presentando un conflitto complesso senza risposte facili e costringendo il giocatore a riflettere sul significato di “umano” e “mostro”. Il ritmo lento e meditabondo dell’esplorazione dell’isola, combinato con una nuova e affascinante ambientazione, eleva l’esperienza a livelli di eccellenza.
Nuka-World rappresenta il polo opposto: un’espansione più orientata all’azione e alla libertà, che permette al giocatore di abbracciare il lato più oscuro e diventare il capo di una banda di predoni in un parco divertimenti post-apocalittico. Questo DLC offre una significativa deviazione morale, permettendo di conquistare il Commonwealth e di giocare nei panni del “cattivo”, un’opportunità che arricchisce notevolmente la rigiocabilità e la personalizzazione del personaggio.
Automatron è un’espansione più piccola ma fondamentale per gli amanti del crafting, incentrata sulla lotta contro un esercito di robot impazziti e sull’introduzione di un sistema di creazione e personalizzazione dei compagni robotici estremamente dettagliato.
I restanti pacchetti, Wasteland Workshop, Contraptions Workshop e Vault-Tec Workshop, sono orientati principalmente all’arricchimento del sistema di costruzione e insediamenti, aggiungendo nuove trappole, macchinari, elementi decorativi e persino la possibilità di costruire un Vault personalizzato, cementando l’importanza del crafting nel ciclo di gioco.
Il Valore Aggiunto del Creation Club
L’Anniversary Edition incorpora oltre 150 contenuti del Creation Club, un aspetto che, storicamente, è stato oggetto di discussione a causa della sua natura a pagamento. Tuttavia, il loro inserimento come parte integrante e definitiva del pacchetto Anniversary risolve la questione, trasformandoli in semplici contenuti aggiuntivi permanenti. Questi elementi sono cruciali non solo per la pura quantità di oggetti, ma perché aggiungono storia secondaria e mini-quest che si innestano in modo organico nel mondo di gioco. Ad esempio, l’aggiunta di nuove armature atomiche come la X-02 e la X-01 Enclave, o la missione “Il Giorno di Halloween” che introduce l’Officina Halloween e nuovi indumenti, non solo offrono nuovi equipaggiamenti, ma danno al Sopravvissuto Solitario la possibilità di scoprire frammenti di tradizione nascosti e di affrontare sfide inedite. L’effetto complessivo è quello di un Commonwealth ancora più denso, un mondo in cui ogni angolo può nascondere non solo i segreti di base, ma anche le avventure create attraverso il Creation Club. Per chi acquista questa edizione, l’immediato accesso a questa vasta libreria di contenuti arricchisce l’esperienza sin dalle prime ore, garantendo che ogni nuova run abbia qualcosa di nuovo da offrire.

Conclusioni: La Versione Definitiva
Fallout 4 Anniversary Edition è la versione definitiva di un gioco che, nel bene e nel male, ha ridefinito il concetto di RPG open world di Bethesda, privilegiando l’azione e l’esplorazione sandbox a fronte di una semplificazione delle meccaniche puramente ruolistiche. L’aggiornamento tecnico a 60 frame al secondo su console è una manna dal cielo che elimina le maggiori frizioni del passato, rendendo l’esperienza di gioco più fluida e reattiva, specialmente in combattimento.
Il vero trionfo di questa edizione risiede nell’integrazione di tutti i contenuti. Le espansioni, in particolare Far Harbor e Nuka-World, aggiungono la profondità narrativa e la variazione di gameplay che alcuni avevano trovato mancanti nel gioco base. L’inclusione del catalogo Creation Club trasforma il Commonwealth in un parco giochi ancora più vasto e imprevedibile, pieno di oggetti, armi e piccole quest aggiuntive che supportano la filosofia “gioca come vuoi” del titolo.
Nonostante i miglioramenti, il Creation Engine, pur aggiornato, mostra ancora i suoi limiti in termini di bug minori e animazioni datate.
Tuttavia, l’Anniversary Edition è, senza dubbio, la migliore porta d’ingresso per i nuovi arrivati nella Boston post-apocalittica e rappresenta un aggiornamento significativo per chiunque abbia amato il gioco originale e desideri riviverlo nella sua forma più performante e completa. È un’opera monumentale, che offre un’incredibile quantità di storia da scoprire, sistemi di gioco da padroneggiare e un mondo da ricostruire. Il giudizio finale riconosce il valore inestimabile dell’avere l’intera epopea post-nucleare in un unico pacchetto ottimizzato.
POWER RATING:
9.0/10
“La versione definitiva di un Action RPG open world monumentale. L’integrazione dei contenuti estesi e l’aggiornamento a 60 FPS elevano l’esperienza, superando ampiamente i limiti originali, nonostante la persistenza di alcuni problemi storici del motore di gioco.”
PRO
- La fluidità a 60 FPS su console di attuale generazione è un enorme miglioramento del gameplay.
- Inclusione di tutte le sei espansioni, con Far Harbor che offre una profondità narrativa eccezionale.
- Inclusione di oltre 150 contenuti del Creation Club, che arricchiscono l’esplorazione e il combattimento.
- Il sistema di costruzione degli insediamenti, arricchito, conferisce un senso di scopo all’esplorazione.
- Vasto universo di gioco con un’immensa mitologia da scoprire in ogni angolo.
- L’approccio Action RPG lo rende accessibile e il combattimento è molto più solido e reattivo.
CONTRO
- Il Creation Engine presenta ancora animazioni rigide e la presenza di bug residui.
- Il ritmo della storia principale può essere rallentato dalla mole di contenuti secondari e dal sistema di insediamenti.
- Il sistema di dialogo e le scelte RPG sono a volte semplificate rispetto ai capitoli precedenti.





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