Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Red Art Games
-Versione Testata: Nintendo Switch
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch
-Sviluppatore: Success Corp
-Publisher: Red Art Games

Aero Fighters? Sonic Wings? Il nome non importa, ma il fatto che sia disponibile un nuovo capitolo si!

La saga di Sonic Wings, nota a molti come Aero Fighters, non è una serie qualunque: è un caposaldo del genere shoot ‘em up a scorrimento verticale. Ricordata per l’azione frenetica, era soprattutto amata per aver infranto ogni barriera di buon senso, proponendo un roster di piloti assurdo e indimenticabile – pensate a delfini, idol e ninja che si lanciano in battaglia. Dopo un’assenza che si protrae da quasi trent’anni, Sonic Wings Reunion (SUCCESS e Red Art Games) atterra sulle console moderne. L’attesa era alta: un sequel diretto che potesse riproporre quel feeling arcade puro, ma con un abito grafico degno del 2025. Purtroppo, l’esame si rivela meno brillante del previsto. Questo non è un gioco rotto, tutt’altro, ma è un’occasione mancata, bloccato tra il peso del suo carisma e una realizzazione tecnica pigra.

Struttura e Contenuti: Un Volo Lampo Troppo Breve

Sonic Wings Reunion si aggrappa strenuamente alla formula arcade originale: otto livelli di pura azione verticale. La trama, volutamente sciocca, serve solo da pretesto per l’azione, con l’organizzazione militare antagonista, la Fata Morgana, che attacca città globali.

Il vero tributo alla serie e il suo maggiore pregio risiede nell’ampio roster iniziale di piloti, un circo di follia dove ognuno porta in dote il proprio aereo, shot principale e bomba specifica. Scegliere la coppia giusta non solo regala dialoghi nonsense e ironici, ma modifica leggermente la sequenza dei livelli e, soprattutto, il finale, elemento che incoraggia chi è alla ricerca del 100% a fare qualche run in più.

Tuttavia, il problema della longevità è mastodontico. Anche se stiamo parlando di un titolo arcade, la campagna è troppo esile. Una singola run richiede a malapena una dozzina di minuti, e la variazione tra i pochi livelli non è sufficiente a mascherare la scarsità di carne al fuoco. Non ci sono modalità extra significative, gallerie, o una vera e propria celebrazione della storia del franchise. Il gioco si esaurisce in fretta.

Gameplay e Bilanciamento: Solido ma Privo di Fiammate

Il gameplay di Sonic Wings Reunion è innegabilmente preciso e reattivo, un punto essenziale per la sopravvivenza in questo genere. La gestione della hitbox è chiara e i comandi rispondono senza incertezze. Le meccaniche si basano sulla raccolta di power-up per potenziare il fuoco e sull’uso strategico delle bombe, ma è qui che emergono i primi fastidi.

Nonostante la base sia robusta, il gameplay risulta anonimo. Non introduce nulla di nuovo, né offre quel guizzo che potrebbe giustificarne l’esistenza accanto a titoli shmup moderni che fanno della complessità e della novità il loro punto di forza. Ma il vero scivolone è il bilanciamento della difficoltà. Alle impostazioni iniziali, il gioco è di una facilità disarmante. I boss, che dovrebbero essere il culmine della tensione, spesso crollano dopo un paio di bombe, eliminando rapidamente qualsiasi senso di sfida. Si è costretti a saltare immediatamente ai livelli di difficoltà più alti per trovare un minimo di adrenalina, ma il percorso per arrivarci è soporifero.

A complicare le cose, c’è un fastidioso difetto visivo. In alcune aree, il design degli sprite nemici si confonde troppo facilmente con lo sfondo, rendendo i proiettili quasi indistinguibili dallo scenario. Per un genere che richiede la massima precisione e chiarezza visiva, questo è un errore di design grave e frustrante.

Tecnica e Presentazione: L’Estetica della Noia

Se il gameplay è passabile ma prevedibile, la grafica è la vera nota dolente che tarpa le ali a Reunion. Nonostante le console odierne offrano potenze di calcolo incredibili, i fondali in 3D risultano piatti, anonimi e privi di mordente, mancando totalmente della palette di colori vibranti e dell’impatto visivo che i vecchi shmup riuscivano a garantire.

Basti guardare cosa è stato realizzato in tempi recenti con Cygni: All Guns Blazing per capire quanto Sonic Wings Reunion sia quasi l’antitesi di tutto questo. Cygni ha dimostrato come un shoot ‘em up possa e debba essere una vetrina tecnica per le console di ultima generazione, fondendo una grafica fotorealistica con un gameplay frenetico. Di contro, Reunion non solo non si proietta nel futuro, ma sembra tecnicamente bloccato in un’era di gaming di transizione, con modelli che appaiono semplici e poco ispirati, come un piccolo e insignificante UFO come boss che non evoca quel senso di epicità tipico della serie. È una presentazione spenta che non riesce a sostenere l’azione frenetica.

L’unica salvezza è la colonna sonora, che è una vera iniezione di adrenalina. Le tracce sono potenti e perfettamente in linea con il ritmo di gioco, offrendo un eccellente supporto sonoro a un’azione che meriterebbe ben altra cura visiva.

Giudizio Finale: Nostalgia con Rimpianti

Sonic Wings Reunion è un’operazione di revival onesta ma fiacca. Il gioco è solido nei controlli, ma fallisce nel dare una vera ragione d’essere al franchise nell’epoca moderna. L’eccessiva facilità iniziale, unita ai gravi difetti nella presentazione visiva e nella scarsità di contenuti, rendono l’esperienza limitata e non memorabile. Questo titolo, sfortunatamente, si allinea ad altre recenti e deludenti operazioni di revival nel genere, come quella legata a Macross: Shooting Insight, dove la semplice riproposizione di un nome leggendario non è bastata a compensare un prodotto finale privo di vera ambizione e cura. Manca quell’ispirazione necessaria per distinguersi in un mercato oggi affollato di shoot ‘em up tecnicamente e artisticamente superiori. È un acquisto consigliato solo a chi sente una nostalgia bruciante per i piloti strampalati, ma che sia consapevole di trovarsi di fronte a un omaggio onesto ma privo di ambizione.


POWER RATING:
5.5/10
Sonic Wings Reunion si salva grazie a controlli precisi, un roster di personaggi ironico e una colonna sonora esplosiva, offrendo un onesto, seppur fiacco, omaggio che farà la gioia degli appassionati di lungo corso.”


PRO

  • Gameplay fluido, controlli reattivi e precisi.
  • Vasto roster di piloti con shot unici.
  • Colonna sonora potente e coinvolgente.
  • Presenza della cooperativa locale.

CONTRO

  • Visivamente datato e design anonimo per gli stage e alcuni boss.
  • Difficoltà non bilanciata e assenza di sfida nei livelli iniziali.
  • Longevità molto limitata: run completata in pochi minuti.
  • Scarsità di modalità aggiuntive e mancanza di feature innovative.

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