Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da PLAION
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 5, PC
-Sviluppatore: Straight 4 Studios
-Publisher: GIANTS Software
Ricordate Project Cars? Gioite, perchè Project Motor Racing è suo successore spirituale!
Project Motor Racing (PMR) irrompe sulla scena dei simulatori di guida con una dichiarazione d’intenti chiara: offrire un ponte tra il rigore estremo della simulazione pura e l’accessibilità richiesta dal grande pubblico di console e PC, il tutto incorniciato da una presentazione visiva e sonora di altissimo livello. Sviluppato da Straight4 Studios, un nuovo team fondato da Ian Bell, ex capo di Slightly Mad Studios (sviluppatori della serie Project CARS), e composto da veterani del sim-racing, PMR si presenta come il successore spirituale di Project CARS e GTR. Questo titolo si propone come l’erede di una tradizione che pone la fisica al centro dell’esperienza, ma si concede una flessibilità che ne allarga il raggio d’azione.
Fin dai primi minuti, PMR stabilisce un tono di serietà. L’interfaccia, sebbene inizialmente densa di informazioni e opzioni, rivela una profondità notevole nella personalizzazione. Il giocatore è subito chiamato a confrontarsi con una fisica complessa, che simula con cura la distribuzione del peso, il trasferimento di carico in frenata e accelerazione, e l’interazione degli pneumatici con superfici variabili. La sensazione di guida è il cuore pulsante dell’esperienza; ogni vettura, dalle hot hatch stradali alle bestie da corsa GT3 e le monoposto storiche, richiede un approccio specifico e un’attenta gestione dell’acceleratore e del freno. L’uso di un force feedback ben calibrato è fondamentale per cogliere le sfumature della tenuta, elemento che su controller e volanti di fascia media e alta viene tradotto con una fedeltà impressionante, comunicando efficacemente il sottosterzo incipiente o il pattinamento del posteriore.

Il Dettaglio Maniacale: Grafica e Comparto Audio
Il motore grafico che alimenta Project Motor Racing è uno dei suoi biglietti da visita più impressionanti. La resa dei veicoli è fotorealistica, con modelli poligonali estremamente dettagliati che non solo presentano decalcomanie e verniciature accurate, ma mostrano anche effetti dinamici di sporcizia, usura degli pneumatici e danni localizzati che si accumulano durante la gara. Il vero spettacolo, tuttavia, si manifesta negli ambienti. La riproduzione dei circuiti reali, ottenuta tramite laser-scanning, è meticolosa, catturando ogni avvallamento, cordulo e variazione di pendenza con precisione chirurgica.
La gestione dell’illuminazione dinamica e delle condizioni meteorologiche è di prim’ordine. Correre a Le Mans sotto un diluvio serale, con i fari che faticano a penetrare la nebbia acquosa, è un’esperienza visiva e sensoriale che eleva l’immersione a livelli raramente raggiunti nel genere. Le pozzanghere che si formano in tempo reale sulla pista influenzano la fisica in modo credibile, costringendo il pilota a modificare drasticamente le traiettorie e i punti di frenata. Questa attenzione al dettaglio grafico non è puramente estetica, ma ha un impatto diretto e significativo sul gameplay.
Il comparto audio, spesso sottovalutato nei titoli di guida, qui è trattato con reverenza. Ogni motore emette una sinfonia distinta, registrata in ambiente reale, che cattura la risonanza dei V8 aspirati, il sibilo dei turbo compressori e il whine metallico e acuto dovuto all’uso di ingranaggi a taglio dritto nei cambi sequenziali, che privilegiano l’efficienza meccanica rispetto all’insonorizzazione dei comuni ingranaggi elicoidali stradali. L’audio ambientale contribuisce all’immersione: il vento che sferza il casco nelle visuali in prima persona, il rumore degli pneumatici che masticano il cordolo e, cruciale per la simulazione, la chiara percezione acustica del breakaway (quando la gomma inizia a perdere aderenza), che funge da feedback vitale per i piloti più esperti. La miscelazione sonora è così precisa che l’audio diventa un vero e proprio strumento di guida.

Profondità di Contenuti e Modalità di Gioco
Project Motor Racing offre una solida quantità di contenuti, distribuiti su una vasta gamma di classi di vetture e circuiti. Il roster include oltre 150 veicoli, che spaziano dalle categorie turismo di base alle formule estreme, con una particolare enfasi sulle competizioni GT (GT3 e GTE), considerate il vero banco di prova della simulazione moderna. Il numero di tracciati supera le 40 località, tutte repliche precise di controparti reali.
La modalità Carriera è strutturata in modo solido, sebbene tradizionale. Inizia con le classi minori e progredisce attraverso campionati che richiedono al giocatore di padroneggiare diverse discipline e stili di guida. La progressione è ben bilanciata e costringe a una curva di apprendimento graduale ma intensa. Ogni campionato vinto sblocca eventi speciali e livree uniche, fornendo un senso tangibile di avanzamento e ricompensa.
La vera attrattiva risiede nelle opzioni di Gara Libera e Online. Il sistema di gara personalizzata permette di manipolare ogni parametro, dalle sessioni di prove libere complete alle qualifiche, alla durata della gara, fino al consumo di carburante, l’usura degli pneumatici e la simulazione realistica dei pit-stop, inclusi i cambi pilota richiesti negli eventi di resistenza (Endurance). Questo livello di personalizzazione è ciò che rende PMR appetibile per gli appassionati di sim-racing che cercano un’esperienza vicina alle competizioni reali.

Analisi Approfondita: La Fisica e il Modello Dinamico
Il vanto principale di PMR, e ciò che giustifica il suo alto punteggio, è il modello dinamico della guida, che non accetta scorciatoie. Gli sviluppatori hanno fatto un lavoro encomiabile sulla simulazione degli pneumatici, il punto debole di molti racing game. Il modello termico e di usura è gestito con realismo, con le gomme che faticano a trovare grip quando sono fredde e che si surriscaldano e degradano se sollecitate eccessivamente. La caduta di performance causata dall’usura non è un semplice calo lineare, ma una variazione complessa della capacità di trazione laterale e longitudinale.
La differenza tra le mescole (dure, medie, morbide) è tatticamente rilevante e introduce una dimensione strategica nelle gare di lunga durata. La gestione della pressione dei pneumatici, influenzata dalla temperatura e dalla velocità, ha un impatto cruciale sulla maneggevolezza. Un pilota esperto in PMR non si limita a frenare e accelerare bene; deve saper leggere e gestire la vita delle gomme attraverso l’intera sessione, una caratteristica che lo distingue dai titoli più arcade o semi-simulativi.
Inoltre, il modello di aerodinamica è simulato con rigore. La perdita di carico aerodinamico quando si segue da vicino un avversario (la famigerata “aria sporca”) è palpabile e richiede un’attenta pianificazione del sorpasso. Al contrario, l’effetto scia (slipstreaming) è implementato in modo credibile, essenziale per massimizzare la velocità sui rettilinei lunghi. L’interazione di questi fattori fisici rende l’atto del sorpasso una combinazione di abilità, conoscenza del circuito e strategia.

I Limiti Tecnici e di Design
Nonostante l’eccellenza della simulazione fisica, PMR presenta alcuni caveat che impediscono di raggiungere la perfezione. Il primo e più evidente riguarda l’ottimizzazione sulle console di attuale generazione. Sebbene il gioco raggiunga un’impressionante fedeltà visiva, l’esperienza può incontrare occasionali cali di frame rate e stuttering durante le gare più intense o in presenza di scenari complessi, come le competizioni notturne sotto la pioggia battente. I tempi di caricamento, specialmente all’avvio delle sessioni di gara complete, risultano a volte eccessivamente lunghi per gli standard moderni. Questo è un difetto tecnico che, seppur risolvibile con patch future, influenza la fluidità e la coerenza generale dell’esperienza su console.
Un altro punto di frizione è l’Intelligenza Artificiale degli avversari. In generale, l’IA mostra una competenza notevole nel seguire la linea ideale e gestire il pacing di gara. Tuttavia, manifesta una certa rigidità comportamentale nei momenti di duello ravvicinato o in situazioni di emergenza. L’IA tende a essere troppo aderente alla traiettoria, mostrando una sorprendente mancanza di reattività difensiva quando affiancata e a volte innescando incidenti banali con manovre di rientro in pista troppo aggressive o irrealistiche. Questo aspetto rompe occasionalmente l’illusione della simulazione, soprattutto nelle gare in cui la battaglia ruota attorno ai contatti minimi e alla gestione dello spazio.
Infine, l’approccio alla messa a punto (setup) dei veicoli, sebbene incredibilmente profondo e realista, è quasi inaccessibile ai neofiti. Il gioco fornisce pochissime guide o spiegazioni chiare sull’impatto reale delle modifiche aerodinamiche, delle sospensioni o del differenziale. Sebbene questo sia un tratto comune a molti simulatori, PMR avrebbe beneficiato di un “meccanico virtuale” più loquace, che potesse tradurre la complessità tecnica in consigli pratici per i giocatori che non sono ingegneri automobilistici, permettendo così un’esperienza di crescita meno frustrante per chi approccia il mondo della simulazione. La necessità di ricorrere a guide esterne per comprendere il setup ideale è una barriera di accessibilità.

Verdetto Finale
Project Motor Racing offre una piattaforma di guida hardcore che, una volta padroneggiata, è profondamente gratificante. Il senso di controllo e la fedeltà dei modelli fisici sono innegabili e rendono ogni giro veloce una conquista meritata.
Tuttavia, le sbavature nell’IA e l’ottimizzazione perfettibile su determinate configurazioni hardware ne limitano l’immediatezza e la coerenza generale. Il gioco chiede molto al giocatore, sia in termini di pazienza che di curva di apprendimento, ma ripaga l’investimento con uno dei modelli di guida più sofisticati disponibili. È un titolo creato da appassionati per appassionati, che riesce a infondere la passione per il motorsport in ogni pixel e linea di codice. È un’esperienza che merita l’attenzione di chiunque cerchi una sfida autentica e un’immersione totale nel mondo delle corse automobilistiche. Il sim-racer troverà qui la sua nuova ossessione, mentre il giocatore occasionale dovrà armarsi di pazienza e dedizione.
POWER RATING:
8.0/10
“Project Motor Racing è un sim-racer di livello élite con una fisica e un force feedback superbi. La sua eccellenza risiede nel modello di guida senza compromessi e nella resa audiovisiva fotorealistica, elementi che lo rendono una sfida profondamente gratificante per gli appassionati di simulazione.”
PRO
- Modello di fisica e pneumatici estremamente sofisticato e gratificante.
- Grafica fotorealistica con eccellente gestione di meteo e illuminazione dinamica.
- Comparto audio eccezionale, fondamentale per il feedback di guida.
- Profondità di contenuti notevole (vetture, circuiti, opzioni di gara).
- Sistema di force feedback molto ben calibrato.
CONTRO
- Intelligenza Artificiale (IA) con momenti di rigidità e aggressività irrealistica in gara.
- Ottimizzazione tecnica migliorabile, con frame rate incerti su hardware medio.
- La curva di apprendimento è molto ripida e il setup dei veicoli è quasi inaccessibile ai neofiti.





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