Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da SNK
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC (Steam, Epic)
-Sviluppatore: SNK (KOF Studio)
-Publisher: SNK

Nota: Questo articolo era un work-in-progress e veniva aggiornato mano a mano che si rendevano disponibili i contenuti della Stagione 1. Con la pubblicazione di Mr.Big, la Stagione è ufficialmente conclusa.

E’ ufficialmente terminata la prima stagione di DLC per il fantastico FATAL FURY: City of the Wolves di SNK (di cui potete leggere la recensione CLICCANDO QUI) e noi di PowerWave83.com, esattamente come abbiamo già fatto per diversi altri Fighting Game presenti sul sito, abbiamo esaminato, mano a mano che venivano pubblicati, i vari contenuti offerti. Questa stagione ha visto la pubblicazione di 5 lottatori distinti (di cui due guest characters direttamente da Street Fighter 6 di Capcom), fondamentalmente uno per stagione solare fino alla conclusione della Season 1 a Dicembre 2025. Ora bando alle ciance, e andiamo a scoprire quali sono stati i combattenti della prima stagione di contenuti aggiuntivi per City of the Wolves!

SEASON 1 – Parte 1 – Andy Bogard (26/06/2025):

Arma umana e maestro del combattimento corpo a corpo in stile Shiranui (taijutsu). Questo leggendario shinobi di South Town attualmente lavora con Mai nel villaggio del suo clan, dove aiuta ad addestrare i giovani. Ora che il suo allievo Hokutomaru è diventato adulto, Andy smania ardentemente al pensiero del giorno in cui i due potranno affrontarsi in un vero scontro, non solo come maestro e apprendista, ma anche da uomo a uomo. Allo stesso tempo, sa che rimarrà ancora una battaglia specifica da affrontare, una sfida che ha sempre desiderato contro l’uomo più importante della sua vita: suo fratello, Terry Bogard.

Andy ha uno stile di combattimento unico che lo distingue dal fratello Terry, che enfatizza l’allenamento formale nelle arti marziali e la padronanza di tecniche antiche. A differenza di Terry, che incorpora il combattimento di strada nel suo stile, Andy si è allenato rigorosamente nel Koppōken, un’antica arte marziale giapponese incentrata sul colpire i punti vulnerabili e rompere le ossa per rendere inabili gli avversari (attraverso affondi di palmo e colpi di gomito). Dopo aver padroneggiato il Koppōken, Andy ha cercato di migliorare ulteriormente le sue abilità allenandosi nello Shiranui-ryuu Ninjutsu sotto la guida di Hanzo Shiranui, il padre della splendida Mai. Questo allenamento gli ha permesso di integrare movimenti fulminei, il controllo del chi e manovre acrobatiche nel suo repertorio di combattimento.

Una delle abilità distintive di Andy è l’Hishou Ken, un proiettile di energia chi che può lanciare dalle mani. Può anche amplificare la potenza dei suoi pugni e calci incanalando l’energia chi attraverso di essi. Inoltre, Andy può infondere il fuoco nei suoi attacchi, avvolgendo il suo corpo di fiamme per intensificare ulteriormente il danno inflitto. Nonostante il suo vasto addestramento formale, Andy ha spesso faticato a eguagliare l’abilità del fratello Terry. Questa discrepanza può essere attribuita alla vasta esperienza di Terry nei combattimenti di strada, che ha affinato il suo istinto e la sua adattabilità in modi che l’addestramento formale non può. Ciononostante, entrambi i fratelli si sforzano costantemente di affinare le proprie capacità, dimostrando una dedizione condivisa alla loro arte, e si completano a vicenda nei loro progressi, mentre si allenano e si scontrano continuamente per diventare più forti a modo loro.

In questa nuova iterazione del personaggio, più matura ed esperta considerando la timeline di Fatal Fury, Andy è un personaggio che abbiamo adorato. Il suo gameplay è versatile e soddisfacente, finalmente in grado di tenere testa a chiunque, ed il suo re-design ci ha colpito. I capelli sono più corti, il suo completo da battaglia più raffinato. Non c’è che dire, come personaggio d’esordio della Season 1, Andy è una aggiunta decisamente notevole!

SEASON 1 – Parte 2 – Ken Masters (04/08/2025):

Un veterano combattente di strada di Metro City che punta a South Town, cercando di chiudere un incidente a cui è stato ingiustamente collegato. Ardente di determinazione e con un arsenale di attacchi ineguagliabili, questo ex campione nazionale di lotta degli Stati Uniti incrocia infine il cammino del Lupo Leggendario in persona, e con lui, le ruote del destino si mettono in moto.

Il Season Pass di FF:CotW è sicuramente pieno zeppo di personaggi incredibili, ma se avessimo dovuto sceglierne solo uno per cui dire “Ok, questo vale da solo l’acquisto“, per noi la scelta sarebbe ricaduta senza dubbio su Ken, il leggendario World Warrior cresciuto allenandosi con il Ryu di Street Fighter. Il motivo è presto detto: Ken è il nostro main sin da quando abbiamo iniziato a giocare a Street Fighter II nell’ormai lontanissimo 1991, ormai ben trentaquattro anni fa. Inizialmente Ken e Ryu erano pressoché identici in quanto a mosse, danni, e statistiche in generale ma con il passare del tempo e dei capitoli, Ryu si è focalizzato maggiormente sulla potenza, mentre Ken è diventato una macchina da guerra incentrata sul non lasciare il minimo respiro all’avversario, incalzandolo con una velocità maggiore e una versatilità nelle combo ben più ampia.

Non è finita, perchè il nostro scegliere Ken rispetto a Ryu fu dettato anche da altre due variabili: il suo gi da combattimento rosso fuoco e, sempre restando in tema, il suo Shoryuken (avanti, giù, basso/avanti+PF), che rispetto a quello dell’amico/rivale vede il pugno del biondo combattente americano prendere fuoco ed è in grado di incendiare l’avversario. Pretty cool, che dite?

C’è infine un’altra piccola cosa di cui tener conto. Sempre negli anni ’90, quando iniziammo a giocare a Street Fighter II, iniziammo a giocare (ovviamente) anche a Fatal Fury, il primo della serie. Come ben sapete, Terry Bogard è il nostro personaggio preferito in assoluto (il nome del sito che state leggendo porta il nome di una sua mossa speciale, vedete un po’ voi…) e negli anni, Terry e Ken hanno sempre avuto un rapporto speciale, al punto da farci pensare che ognuno avrebbe potuto tranquillamente figurare nel roster dell’avversario, e viceversa. Due personaggi importantissimi per noi, quindi, che dopo il loro incontro nel recente Street Fighter VI (dove Terry è DLC) si ritrovano ora in City of the Wolves.

Ken in City of the Wolves si lascia giocare divinamente, adottando in maniera esemplare le meccaniche del gioco SNK, pur perdendo due tasti (il layout classico SNK è a quattro tasti, quello di Capcom a sei). Questo ha forzatamente portato ad una modifica del suo stile, ad esempio modificando la spazzata eseguibile con giù+CF ed ora attivabile con giù/avanti+CF, sostituita dal poke normalmente realizzabile con giù+CM, ma nel complesso, pur considerando questa ed altre “variazioni sul tema”, Ken era ed è rimasto fedele alla sua incarnazione in chiave Capcom, insaporita però da una spolverata di spezie, ovvero le meccaniche intrinseche di City of the Wolves, che lo rendono fresco per i veterani. Un successo su tutti i fronti, senza dubbio!

SEASON 1 – Parte 3 – Joe Higashi (11/10/2025):

Joe Higashi, un veterano combattente con radici giapponesi, ha conquistato l’epiteto di campione di Muay Thai nella difficile scena thailandese, per poi fare squadra con i leggendari fratelli Bogard, Terry e Andy, nella corrotta South Town. Joe non è un personaggio che agisce per vendetta o per destino: la sua è una ricerca incessante della prossima grande rissa e l’affermazione della propria superiorità sul ring. Ardente di determinazione e forte di un arsenale di ginocchiate e colpi aerei ineguagliabili, Joe è il pilastro emotivo del trio, capace di bilanciare la serietà marziale con un’esplosiva comic relief. Joe, tra le altre cose, pur essendo un personaggio che spesso funge da spalla comica per gli eroi, è uno dei lottatori più longevi della saga, un volto familiare in ogni capitolo di Fatal Fury e The King of Fighters.

Il Season Pass di FF:CotW è sicuramente pieno zeppo di personaggi incredibili e storici. Ma la necessità di inserire Joe Higashi nel pacchetto DLC sottolinea un aspetto cruciale: egli è la quintessenza dell’atteggiamento Fatal Fury. Joe incarna la pura gioia del combattimento e l’aggressività sfrontata che ha definito il brand SNK. A differenza di figure come Andy Bogard, concentrato su un percorso di arti marziali più intimo, Joe ha sempre rappresentato l’archetipo del campione estroverso che lotta per il gusto della competizione. Inizialmente, la sua versatilità e la velocità lo rendevano un combattente ideale per le mix-up aggressive. Col passare dei capitoli, si è consolidato come un aggressore a medio raggio, un combattente che usa il suo zoning non per allontanare, ma per creare aperture e incalzare l’avversario. La sua inclusione è un omaggio al tono originale e spregiudicato della serie.

Il design di Joe in City of the Wolves è una magistrale fusione di elementi classici e moderni. Il suo aspetto minimalista, incentrato sui pants da Muay Thai, serve a evidenziare la sua fisicità scolpita e l’attenzione totale all’arte del calcio e del ginocchio. I nuovi dettagli, come i pantaloncini aggiornati e l’inaspettato paio di occhiali da vista, hanno suscitato dibattito, ma sono un tocco di lore che suggerisce la sua età avanzata e l’impegno in attività più “intellettuali” (come la produzione cinematografica) al di fuori del ring. Nonostante ciò, la sua postura rimane inconfondibilmente aggressiva e la sua presenza scenica è dominata da un’energia ineguagliabile. Sempre restando in tema di identità visiva, impossibile non parlare del suo Hurricane Upper. Questo iconico tool si esegue con Quarto di cerchio avanti + Pugno. A differenza dei proiettili a terra o palla di fuoco, l’attacco di Joe vede il suo pugno generare un vero e proprio tornado rotante in grado di travolgere l’avversario con forza. Questo tool, insieme alle sue devastanti combo di ginocchiate (come il Tiger Kick), lo ha sempre reso un piacere per chi ama i personaggi con una forte identità e tools di zoning verticali e veloci.

C’è infine un’altra piccola cosa di cui tener conto, ovvero la sua storia. Joe non si limita a lottare per la gloria; il suo ingresso in City of the Wolves è spinto dalla sua nuova carriera nel mondo dello spettacolo. In una delle questline più inaspettate del gioco, Joe collabora con il vecchio rivale e mercante Cheng Sinzan per girare un documentario biografico sulla sua vita da campione di Muay Thai, intitolato The Legend of Joe. Questa dinamica spassosa tra l’instancabile Joe e il “Lupo Solitario” Terry, unita alla sua nuova avventura cinematografica, è il pilastro fondante del lore SNK, senza la quale la narrazione del gioco non risulterebbe completa. Joe è la figura che ricorda ai protagonisti la gioia pura del combattimento, anche quando le poste in gioco sono altissime.

Il gameplay di Joe Higashi in City of the Wolves si dimostra eccellente, adottando in maniera esemplare le nuove meccaniche del gioco SNK, pur rimanendo fedele alla sua filosofia da kickboxer aggressivo. Joe non è un rusher semplice, bensì un aggressore tattico a medio raggio. La sua Hurricane Upper è l’elemento chiave del suo stile: non un proiettile da full screen per tenere lontano, ma uno zoning tool veloce e verticale per interrompere l’avanzata avversaria e creare un varco per il suo rush. Joe eccelle negli attacchi che rompono la guardia e nelle combo che capitalizzano sui whiff dell’avversario. Il suo Slash Kick, ora eseguibile con Quarto di cerchio avanti + Calcio, è una mossa rapida che copre in modo efficace la distanza, facilitando l’aggressione e le mix-up. L’uso delle sue ginocchiate aeree (come su/avanti + Pugno o Calcio) ora beneficia notevolmente del sistema Rev del gioco, consentendo combo più lunghe e ad alto danno, specialmente quando esegue il suo Tiger Kick (quarto di cerchio avanti + Calcio Forte) in string. Nel complesso, Joe è costruito per il continuo assalto e la pressione in mischia, e l’integrazione delle nuove meccaniche lo rende un personaggio frenetico e visivamente esplosivo per i veterani e per i nuovi arrivati che cercano un approccio diretto e brutale.

SEASON 1 – Parte 4 – Chun-Li (05/11/2025):

L’annuncio di Chun-Li come quarto personaggio DLC del Season Pass di Fatal Fury: City of the Wolves (FF:CotW) – e seconda guest di Street Fighter dopo Ken Masters – è un evento storico per il crossover SNK-Capcom. La sua inclusione sottolinea un aspetto cruciale: ella è l’archetipo dell’artista marziale rapida e potente che, nel contesto di Fatal Fury, funge da ponte tra la giustizia globale e le strade di South Town. È importante notare che la sua incarnazione qui riflette la sua evoluzione in Street Fighter 6: non più Agente dell’Interpol, ma una “Battle-hardened Metro City agent” e Istruttrice di Kung Fu, giunta a South Town su richiesta per un’indagine. Chun-Li incarna la quintessenza dell’equilibrio tra tecnica e velocità, un elemento che arricchisce il roster di FF:CotW, tradizionalmente dominato da rushdown brutali e grappler pesanti. A differenza di personaggi come Terry Bogard, la cui forza deriva dall’istinto, Chun-Li porta con sé l’autorità, la precisione marziale e una versatilità che ha definito il genere dei picchiaduro per decenni. La sua presenza non è un semplice omaggio, ma una dichiarazione del tono maturo e ambizioso che SNK intende dare a questo nuovo capitolo.

Il design di Chun-Li in City of the Wolves è una magistrale fusione di elementi classici di Street Fighter II con l’estetica Neo Geo tipica di Fatal Fury e The King of Fighters. Il suo look iconico – che include il Qipao blu, gli ox horns e la sua tenuta moderna (Outfit 1 di SF6) – è mantenuto con una notevole attenzione, ma i dettagli, come le rifiniture metalliche sulle manette e gli stivali da combattimento più robusti, suggeriscono un adattamento alle atmosfere più cupe e “street” di South Town. Il suo aspetto minimalista, incentrato sulla muscolatura delle gambe, serve a enfatizzare la sua fisicità scolpita e la sua maestria nelle tecniche di calcio.

Parlando di identità visiva e tool, è impossibile non menzionare il suo Spinning Bird Kick. Questo iconico tool si esegue con Caricamento giù, su + Calcio e la vede ruotare a mezz’aria, attaccando con una serie rapida e vorticosa di colpi che travolgono l’avversario. A differenza delle mosse che creano zoning sul piano orizzontale, il Spinning Bird Kick è un eccellente strumento di aggressione aerea e di cross-up, oltre a funzionare egregiamente come anti-air. Questo tool, insieme al suo Kikoken (il proiettile di energia, Quarto di cerchio avanti + Pugno), la rende un piacere per chi ama i personaggi con un arsenale bilanciato in grado di controllare lo spazio con proiettili veloci e chiudere la distanza con l’offensiva aerea.

È in questo contesto che il paragone con Mai Shiranui, la “Regina” di Fatal Fury, diventa fondamentale. Mentre Mai basa la sua offensiva sull’elemento fuoco e sull’utilizzo aggressivo degli attacchi aerei (come il Musasabi no Mai), sfruttando la grazia del Ninjutsu Shiranui, Chun-Li si affida alla potenza fisica e alla velocità dei suoi calci. Entrambe sono speedster agili, ma Chun-Li è più orientata al controllo del mid-range tramite proiettili e calci rapidi a terra, mentre Mai è una predatrice aerea che sfrutta i mix-up in salto. Questa differenza di focus sul set di mosse rende Chun-Li un’aggiunta complementare e strategica al roster di SNK. I loop di calci veloci e il suo Hyakuretsukyaku (la raffica di calci veloci, ora realizzabile con quarto di cerchio avanti + Calcio), definiscono il suo stile, sempre dominato da una velocità ineguagliabile e una precisione chirurgica.

L’inclusione di Chun-Li in City of the Wolves non è solo un fanservice, ma è supportata da una logica narrativa sottile che prosegue il suo percorso da Street Fighter 6. La sua storia, in questo contesto, la vede operare a South Town su richiesta per indagare sul potenziale risorgere di un temuto sindacato criminale, che i dettagli del lore suggeriscono essere Shadaloo. Questo le permette di interagire con il lore di Fatal Fury senza stravolgerlo, posizionandola come una figura di giustizia esterna che osserva il caos del crimine organizzato di cui la città è preda, agendo con l’esperienza accumulata in decenni di lotta al male.

Il suo scopo principale è quello di tracciare la diffusione del traffico illecito legato a questa organizzazione. Questo focus sul crimine internazionale si affianca al suo nuovo ruolo di maestra di Kung Fu, come visto nella modalità Episodes of South Town (EOST), dove l’attenzione si sposta sul suo lato di mentore e guida per i cittadini di South Town. Questa dinamica tra l’investigatrice professionista (agente di Metro City) e la figura di maestro, unita alla sua storia pregressa, è il pilastro fondante che giustifica il crossover. Chun-Li è la figura che ricorda ai protagonisti che la lotta per la giustizia non si limita a un solo torneo o a una singola città, ma ha implicazioni ben più vaste, un tema maturo perfettamente in linea con le premesse di City of the Wolves.

Il gameplay di Chun-Li in City of the Wolves si dimostra eccellente, adattando in maniera esemplare la sua filosofia all-rounder alle nuove meccaniche di gioco di SNK, pur rimanendo fedele alla sua filosofia di speedster bilanciato. Chun-Li non è una rushdown pura come la piratessa B. Jenet, bensì una combattente tattica di zoning e pressione a corto raggio. Il suo stile di combattimento si basa sulla padronanza del qigong, della velocità fulminea e della grazia marziale.

Il suo Kikoken è l’elemento chiave del suo zoning tattico: a differenza delle palle di fuoco lente di altri personaggi, il suo proiettile è veloce, a bassa recovery e ideale per controllare l’avanzata avversaria sul piano orizzontale e per punire gli errori. Chun-Li eccelle nel controllo della distanza e nell’esecuzione di combo che capitalizzano sulla velocità dei suoi normal attacchi, in particolare i suoi calci rapidi che possono generare una pressione incessante in mischia. Il suo Hyakuretsukyaku è una mossa safe on block che mantiene l’avversario in guardia, preparando il terreno per le mix-up high-low.

Nel confronto diretto con il gameplay di B. Jenet in FF:CotW, le differenze tattiche emergono chiaramente. Mentre Jenet, con i suoi air-dash e le sue special move basate sul movimento (Crazy Ivan), è costruita per il caos aggressivo e i mix-up a bruciapelo, Chun-Li è un fighter più metodico che controlla il terreno con i suoi calci aerei e il Kikoken orizzontale. L’integrazione di Chun-Li con il nuovo sistema S.P.T. (Selective Potential Technology) è cruciale: quando entra in stato S.P.T., Chun-Li può concatenare le sue special move in modi prima inimmaginabili, estendendo combo che altrimenti finirebbero in knockdown. La velocità del suo Dash beneficia notevolmente della dinamicità di FF:CotW, rendendola capace di coprire distanze immense per punire i whiff o per evadere rapidamente situazioni pericolose. Le sue EX Special Moves, potenziate, permettono di estendere le sue combo aeree e a terra, trasformando il suo toolset già versatile in un arsenale letale. Nel complesso, Chun-Li è costruita per la pressione rapida, l’attacco mid-screen e l’aggressione aerea, e l’integrazione delle nuove meccaniche la rende un personaggio tecnico e visivamente spettacolare, un’aggiunta fondamentale per i giocatori che cercano la perfezione nella maestria marziale e nel controllo tattico, offrendo una filosofia di speed-control distinta sia da quella di Mai che dal caos di B. Jenet.

SEASON 1 – Parte 5 – Mr.Big (09/12/2025):

Mr. Big, il famigerato boss del crimine organizzato di South Town, ha cementato la sua reputazione come nemesi originale del duo Ryo Sakazaki e Robert Garcia, per poi estendere la sua influenza oscura su tutto l’universo SNK. Mr. Big non è un personaggio mosso da ideali di giustizia o fratellanza: la sua è una brama di potere assoluto e il desiderio di colmare il vuoto lasciato dalla caduta di Geese Howard. Freddo, calcolatore e armato dei suoi letali bastoni da Kali, Mr. Big rappresenta l’autorità criminale che non ha bisogno di nascondersi nell’ombra, ma che scende in campo per schiacciare chiunque osi sfidare il suo dominio. Mr. Big, tra le altre cose, pur essendo nato come antagonista principale in Art of Fighting, si è evoluto in una figura trasversale e carismatica, un veterano che porta con sé l’eleganza del villain classico in ogni apparizione, inclusi i crossover come The King of Fighters.

Il Season Pass di FF:CotW è sicuramente pieno zeppo di personaggi incredibili e storici. Ma la necessità di inserire Mr. Big nel pacchetto DLC sottolinea un aspetto cruciale: egli è la quintessenza dell’archetipo del Boss SNK. Mr. Big incarna l’eleganza letale e il carisma intimidatorio che ha definito i grandi cattivi del brand. A differenza di figure come Billy Kane, che servono come fedeli esecutori, Mr. Big ha sempre rappresentato l’archetipo del leader che combatte per affermare il proprio territorio. Inizialmente temuto per la sua portata, col passare dei capitoli si è consolidato come un interessante ibrido tra rushdown e shoto, un combattente che mescola l’aggressività della pressione ravvicinata con strumenti versatili per controllare il ritmo dello scontro. La sua inclusione è un omaggio alla storia profonda e alle radici criminali della serie.

Il design di Mr. Big in City of the Wolves è una magistrale fusione di elementi classici e moderni. Il suo aspetto, caratterizzato dall’iconico soprabito elegante che fluttua a ogni movimento e dagli immancabili occhiali da sole, serve a evidenziare la sua sicurezza e lo status di intoccabile, anche nel bel mezzo di una rissa. I nuovi dettagli, come una fisicità ancora più imponente sotto il cappotto e la finitura pregiata dei suoi bastoni, sono un tocco di lore che suggerisce come il boss abbia continuato a raffinare il suo stile di combattimento Eskrima per restare al passo coi tempi. Nonostante ciò, la sua postura rimane inconfondibilmente regale e la sua presenza scenica è dominata da un’aura di pericolo costante. Sempre restando in tema di identità visiva, impossibile non parlare del suo Ground Blaster. Questo iconico tool si esegue con Quarto di cerchio avanti + Pugno. A differenza dei proiettili che coprono tutto lo schermo, l’attacco di Mr. Big genera una scarica di energia a terra dalla portata decisamente ridotta. Questo rende la mossa meno efficace per lo zoning puro, ma devastante come combo-ender per massimizzare i danni o per cogliere di sorpresa l’avversario nel medio-corto raggio.

C’è infine un’altra piccola cosa di cui tener conto, ovvero la sua storia. Mr. Big non si limita a lottare per il territorio; il suo ingresso in City of the Wolves è spinto da macchinazioni ben più complesse che legano il passato al presente. In una delle questline più intriganti del gioco, si scopre che Mr. Big tiene in ostaggio Marie Heinlein, la madre di Rock Howard, usandola come leva per ottenere il controllo sulla leggendaria eredità segreta di Geese Howard. Questa dinamica di tensione tra il boss calcolatore e i giovani eroi come Rock e Kain, unita alla sua inaspettata “umanità” nel cercare di alleviare le sofferenze della sua prigioniera negli Episodes of South Town, è il pilastro fondante del lore drammatico di questo capitolo, senza la quale la narrazione del gioco mancherebbe di un vero antagonista manovratore. Mr. Big è la figura che ricorda ai protagonisti che a South Town il potere si conquista tanto col sangue che con l’astuzia.

Il gameplay di Mr. Big in City of the Wolves si dimostra eccellente, adottando in maniera esemplare le nuove meccaniche del gioco SNK, pur rimanendo fedele alla sua filosofia da maestro d’armi tattico. Mr. Big non è uno zoner passivo, bensì un aggressore tecnico. Il suo Ground Blaster è l’elemento chiave del suo stile ibrido: non un proiettile da full screen per tenere lontano, ma uno strumento rapido per chiudere le stringhe di attacco e mantenere la pressione. Mr. Big eccelle negli attacchi che sfruttano i bastoni per un footsies dominante, punendo i whiff avversari per poi entrare rapidamente in modalità rushdown. Il suo Crazy Drum, ora potenziato, è una mossa che infligge colpi multipli e blocca l’avversario sul posto, ideale per il mix-up ravvicinato. L’uso delle sue cariche (come il Cross Diving) ora beneficia notevolmente del sistema Rev del gioco, consentendo combo più lunghe e ad alto danno, specialmente quando esegue le sue varianti EX in string. Nel complesso, Mr. Big è costruito per un approccio versatile che premia chi sa alternare la metodicità dello shoto alla ferocia del rushdown, rendendolo un personaggio tecnico e visivamente appagante.

Con la pubblicazione di Mr.Big si è arrivati alla fase finale della prima Season di FATAL FURY: City of the Wolves, una stagione che è stata composta da 5 personaggi e 2 nuovi livelli. Ora, non vediamo l’ora di scoprire quale sarà il futuro del gioco nei prossimi mesi: sarà all’altezza del leggendario gameplay con cui SNK ci delizia da decenni?

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