Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Yuke’s/THQ Nordic
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC
Yuke’s, il leggendario sviluppatore di Osaka, e THQ Nordic ci portano sui ring della All Elite Wrestling con Fight Forever! Tutti i segreti del nuovo wrestling game nella nostra recensione!
Se ricordate non tanto tempo fa esordimmo con una frase sulla falsariga de “Dove c’è un fighting game, noi ci siamo“. Ebbene, lupus in fabula, eccoci qui a parlare di qualcosa che non abbiamo mai avuto l’occasione di esaminare professionalmente in più di 20 anni di carriera giornalistica: un titolo basato sul wrestling, lo spettacolare show-entertainment capace di far impazzire milioni di fan in tutto il mondo. Sia chiaro, abbiamo giocato anche noi la nostra buona dose di titoli sul Wrestling, come la mai troppo lodata serie Def Jam (Vendetta e Fight For NY), oppure ancora il voluttuoso Rumble Roses XX di Konami, così come svariati capitoli dedicati a WWF e WWE, ma come dicevamo poc’anzi, vennero giocati con un mindset da utente, non da redattore. Ora, questa nostra mancanza verrà colmata dall’ultimo lavoro dei mitici Yuke’s, studio di sviluppo con sede a Osaka e responsabile di decine di titoli iconici.

Quali titoli, vi chiedete? Beh, sappiate che innanzitutto, fino al 2019, Yuke’s era lo sviluppatore ufficiale, per conto di 2K, della serie multimilionaria WWE 2K, ma ben prima di tutto ciò, Yuke’s divenne famosa per il leggendario Fire Pro Wrestling, pietra miliare del genere, e per tutta una serie di titoli decisamente variegati: Berserk: Millennium Falcon Hen Seima Senki no Shō (Sword of the Berserk: Guts’ Rage da noi) per Dreamcast, diversi capitoli della saga di Earth Defense Force, il fighting game Evil Zone per la prima PlayStation, e dozzine di titoli dedicati al Wrestling giapponese e alla WWE per svariati publisher. Fidatevi, il portfolio di Yuke’s é decisamente eclettico e parimenti ben realizzato. Ora, durante la celebrazione dei loro 30 anni di attività e finalmente liberi dal vincolo di 2K e della WWE, sono tornati con un titolo decisamente meno simulativo rispetto ai loro precedenti lavori ma altresì molto più nelle loro corde: AEW Fight Forever, un wrestling game arcade che fa dell’immediatezza e dell’accessibilità i suoi punti di forza.
Prima di iniziare, andiamo a chiarire un punto su cui vi starete sicuramente interrogando: Cos’è la AEW? Quando ha esordito nel 2019, la AEW (All Elite Wrestling) è emersa come un’alternativa al mainstream del Professional Wrestling, un genere di intrattenimento sportivo che negli Stati Uniti ha funzionato per decenni senza una concorrenza sostanziale. In termini più terra-terra e comprensibili ai nostri lettori, provate a immaginare uno scenario dove in Italia, oltre alla Serie A, esista un secondo campionato di pari importanza intitolato (esempio) Super Team Italia Plus. Ecco il rapporto tra WWE e AEW.
Veniamo al gioco. La prima cosa che salterà all’occhio una volta superata la schermata del titolo, sarà la grande varietà di modalità disponibili, cosa che fa onore al titolo. Varie modalità di esibizione saranno disponibili, dal classico 1 vs 1 ai battle royale, passando per i tag-team match, così come varianti più eclettiche dove impiegherete armi esplosive ed altro ancora, decisamente in linea con lo stile sopra le righe del mondo del wrestling. La modalità più importante, però, sarà da ricercarsi in Road to Elite, la modalità single player principale di Fight Forever. Road to Elite è un serio, ma in ultima analisi vagamente deludente tentativo di far rivivere le modalità stagionali della vecchia scuola che ricordano l’era PS2 dei giochi di wrestling della WWE. Dopo aver selezionato un personaggio, dall’elenco dei talenti AEW o di vostra creazione, trascorrerete un anno nella vita di un wrestler AEW. L’intera avventura durerà per quattro mesi, ognuno diviso in incontri settimanali che culmineranno in un grande evento Pay Per View mensile. In realtà ci è piaciuta la sua brevità; Abbiamo completato un’intero playthrough in un paio d’ore, il che è vitale per una modalità che sottolinea la rigiocabilità. Le storie in cui si troverà il vostro personaggio saranno in gran parte sciocche, ma non completamente al di fuori dei limiti del wrestling professionistico. Inoltre, Road to Elite ha alcuni elementi di simulazione gestionale che, pur apprezzabili, avrebbero potuto essere meglio implementati. Durante ogni settimana potrete fare cose come allenarvi per guadagnare punti abilità per aumentare le vostre statistiche, andare a visitare la città ospitante l’incontro per guadagnare buff temporanei di motivazione per il prossimo incontro o assaggiare un po’ della cucina locale per recuperare l’energia necessaria. Road to Elite è una modalità con un potenziale enorme, ma che non viene sfruttato a fondo.

Veniamo ora al gameplay. AEW Fight Forever non è una simulazione e anzi, c’è un’esplosività esagerata non dissimile da quanto visto nel mitico Def Jam Vendetta in ogni urto, calcio e pugno che aumenta la natura esagerata dei salti, voli e delle acrobazie del wrestling: un po’ come fanno i fumetti per la violenza dei supereroi. Ci è piaciuto il sistema di combattimento di Fight Forever: movimenti rapidi e animazioni fluide conferiscono all’azione un’energia straordinariamente frenetica. Le basi del combattimento sono semplici da apprendere e risuoneranno con chiunque abbia giocato a un gioco di wrestling in passato. I pulsanti di pugno, calcio e presa si produrranno in mosse diverse se abbinati a inclinazioni direzionali dalla levetta di movimento e varieranno tra debole, forte e combo a seconda che li tocchiate, li teniate premuti o li colpiate ritmicamente quindi non mancano certo le opzioni. Dove Fight Forever si differenzia dalla concorrenza è nel sistema Momentum, che premia la varietà d’attacco così come una difesa solida dandovi l’accesso all’utilizzo delle vostre mosse finali. Una volta che la barra Momentum sarà completamente piena, sarete liberi di scatenare le quattro mosse speciali caratteristiche del vostro personaggio. Viceversa, con poco Momentum sarete più soggetti ai danni ed al perdere incontri per sottomissione, creando quindi una interessante meccanica di rischio/ricompensa.

Tecnicamente, non lo nascondiamo, Yuke’s avrebbe potuto fare di più. I menu di gioco, pur colorati e di facile lettura, mancano un po’ di identità ed i modelli poligonali paiono decisamente sottotono confrontati con le ultime produzioni in ambito fighting games (indipendentemente dal genere). Capiamo la volontà di ricercare una sorta di stile lievemente caricaturale, ma alcune delle espressioni dei lottatori sono assolutamente imbarazzanti. Anche a livello di gameplay ci è capitato di incorrere in bug vagamente frustranti, con il gioco che faticava a riconoscere gli input. A livello sonoro, alti e bassi. Da una parte, una colonna sonora decisamente fantastica, dall’altra linee di dialogo recitate con assolutamente nessun tipo di verve.
Tirando le somme, AEW Fight Forever non reinventa il genere dei wrestling game ma almeno entra con prepotenza sul mercato con prodotto differente rispetto all’offerta attuale. Incentrato sul divertimento pick up and play invece che sulla simulazione, sarà in grado di divertirvi durante i lunghi pomeriggi estivi, specialmente se giocato con i vostri amici. Non è esente da difetti, ma le basi per un eventuale (e migliore) sequel ci sono tutte.
POWER RATING:
7.0/10
“Pur con qualche difetto tecnico e minato da una modalità single-player un po’ blanda, AEW Fight Forever si riscatta con un gameplay accessibile ed esplosivo, in grado di dare il meglio di sé negli scontri in co-op sul divano.”
PRO:
+Finalmente una alternativa a WWE
+Roster enorme: più di 50 personaggi e la possibilità di creare i vostri alter-ego
+Gameplay accessibile e soddisfacente
+Colonna sonora fantastica
+Tante modalità di gioco
CONTRO:
-Tecnicamente sottotono
-Qualche problema nella registrazione degli input
-Linee di dialogo recitate in maniera imbarazzante
-Le meccaniche di Road to Elite potevano essere meglio implementate





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