Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Capcom
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC

Uno dei giochi più osannati da critica e pubblico viene finalmente liberato dalle catene dell’esclusività e reso disponibile per tutte le piattaforme attuali!

Se c’è una grande verità nel mondo dei videogiochi, è che il mai troppo osannato Nintendo DS è stato in grado di regalarci, con il suo innovativo sistema di controllo mediante touch screen e i due schermi che davano il nome alla macchina, delle assolute perle. Giochi assolutamente irripetibili, veri e propri capolavori di ingegno e sviluppo che, purtroppo in virtù alla “bizzarria” della macchina su cui operavano, sono stati confinati ad una forzata esclusività. Tra questi, uno dei più osannati da critica e pubblico, in grado di raggiungere lo status di cult classic è proprio quello che andremo a prendere in esame oggi: Ghost Trick – Phantom Detective.

Originariamente pubblicato per Nintendo DS nel Gennaio 2010 e sviluppato da quello Shu Takumi reso famoso dall’aver diretto la brillante saga di Ace Attorney, Ghost Trick – Phantom Detective é una di quelle esperienze che ogni giocatore dovrebbe provare, prima di definirsi tale. Nel gioco, impersoneremo Sissel, uno stravagante investigatore privato dal ciuffo biondo (definirlo “ciuffo” è comunque riduttivo), un completo rosso fuoco e occhiali da sole perennemente inforcati. O meglio, impersoneremo il fantasma di Sissel. Si, perché in tutto questo, la fregatura è che saremo morti. Ricapitolando: Sissel si risveglia senza ricordi del suo passato. Vede il cadavere di un uomo in una discarica e presume che sia suo. Un altro spirito di nome Ray racconta a Sissel della natura degli spiriti e delle loro abilità speciali note come “trucchi fantasma” (Ghost Trick!), incluso il potere di tornare a quattro minuti prima della morte di una persona per cambiare il proprio destino. Sissel usa quindi questo nuovo potere per salvare la vita di una giovane ragazza dai capelli rossi dall’attacco di un sicario. Poi scopre che Lynne (questo il nome della ragazza) era venuta alla discarica per ottenere informazioni da lui. Essendo l’unica pista per il suo passato, Sissel decide di seguirla e infine, Ray avverte che lo spirito di Sissel si dissiperà all’alba. Tutto questo, signori e signori, sarà solamente l’incipit di una avventura che rimarrà nella vostra memoria per molto, moltissimo tempo.

Ora, veniamo al gameplay. Ghost Trick: Phantom Detective (GTPD, da ora) sarà quello che potremo definire come un puzzle-adventure, in cui dovrete ragionare e risolvere enigmi così da mettere in moto il prossimo evento della trama. Questi enigmi spazieranno dal semplice al complesso, insegnandovi le basi prima di chiedervi di capire come risolvere le situazioni più complicate. Certo, un livello nello specifico che si basa forse un po’ troppo sullo stealth vi farà lanciare qualche imprecazione, ma a parte questo, le soluzioni agli enigmi saranno intelligenti, soddisfacenti e, considerando che questo è un gioco che ha a che fare con la morte, riusciranno sempre a suscitare l’emozione giusta, che si tratti di shock, tristezza o ilarità. A volte, la morte è divertente. Ci saranno alcune ripetizioni mentre vi fate strada per tentativi verso una soluzione: abbiamo già giocato al gioco più volte a suo tempo e abbiamo ancora dovuto ripetere alcune sezioni, ma il gioco ha checkpoint disposti generosamente e la possibilità di avanzare rapidamente nel testo per velocizzarti. Potreste esitare davanti al fatto che ogni livello ha un timer, visto che risolvere enigmi entro un limite di tempo è una delle peggiori cose mai introdotte in un videogame, ma non preoccupatevi. Il timer è più una pretesto narrativo che altro, e i quattro minuti che avrete a disposizione per completare ogni livello sono sufficienti se si considera che il tempo si fermerà quando siete in modalità Ghost.

Tecnicamente, e non ci stancheremo mai di dirlo, questa piccola gemma era già qualcosa di assolutamente meraviglioso dieci e più anni fa su uno schermo ridicolmente piccolo per gli standard attuali, e questo port/remaster eleva il tutto a nuove vette, permettendo a chiunque di godere di alcune delle migliori animazioni mai viste in un videogame. I personaggi si muovono con verve e vigore, punteggiando le loro frasi con movimenti unici e ridicolmente dinamici per ciascuno di loro. Volete degli esempi? Ci siamo. Un detective particolarmente funky piroetta nella stanza prima di mettersi in posa come Micheal Jackson per entrare nella conversazione; una donna dai capelli rosa dimena il suo sedere voluttuoso, sbatte contro il muro con una bottiglia di rosso e fa tintinnare il suo bicchiere di vino in un saluto immaginario a qualunque cosa stia accadendo prima di tornare alla sua macchina da scrivere per scrivere polposi romanzi d’amore. Uno zelante neo-detective scatta sull’attenti ogni volta che un suo superiore gli rivolge la parola. Una guardia carceraria cade in preda alla disperazione con pose assurdamente teatrali; Queste animazioni devono essere viste per essere capite fino in fondo, ma vi assicuriamo che lasceranno un’impronta indelebile di ammirazione e stupore. Oh, prima di chiudere, vogliamo parlare della colonna sonora? Non ci perderemo in sproloqui, ma diremo solamente che, pur non vantando un numero esorbitante di tracce, ognuna di quelle presenti sarà assolutamente in grado di sottolineare l’azione di gioco, e vi ritroverete spesso a canticchiarle mentre vi starete arrovellando il cervello nel tentativo di risolvere l’ennesimo enigma.

Tirando le somme, abbiamo voluto tenere questo articolo relativamente corto perché in tutta onestà, se non avete ancora avuto il piacere di giocare Ghost Trick: Phantom Detective, meno ne sapete, meglio é. Il gioco punta tutto sulla sua trama, sulla genialità delle sue situazioni e sul suo cast di meravigliosi personaggi (si, anche quelli secondari sono assolutamente splendidi), e parlarne più del dovuto sarebbe un terribile affronto al lavoro di Capcom e di Shu Takumi.

POWER RATING:
9.5/10
“Ghost Trick: Phantom Detective fu uno dei migliori giochi mai pubblicati per Nintendo DS. Ora, grazie a questo port/remaster, é diventato uno dei migliori giochi in commercio. Fatevi un favore, e non perdetevi questa gemma: ve ne innamorerete perdutamente. ”

PRO:
+ Enigmi intelligenti e soddisfacenti
+ Trama genuinamente interessante, piena zeppa di colpi di scena
+ Uno dei migliori cast mai visti nel mondo dei videogiochi
+ Animazioni sublimi, tra le migliori di tutti i tempi
+ Né troppo lungo, né troppo corto
+ Buona selezione di contenuti extra (artwork, colonna sonora, puzzles extra)

CONTRO:
– E’ stato mantenuto il formato in 4:3

2 risposte a “#Review: #GhostTrickPhantomDetective – Il ritorno di un capolavoro dell’era #NintendoDS”

  1. […] Ghostwire Tokyo su Xbox, Marvel Midnight Suns Legendary Edition, Rogue Legacy 2, il superlativo Ghost Trick: Phantom Detective, il leggendario Quake 2, l’iconico Alien Hominid HD, e addirittura capolavori assoluti ed […]

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  2. […] vedere quello che é stato recensito su queste pagine. Dal geniale Ghost Trick: Phantom Detective (CLICCATE QUI per la review) passando per la deliziosa Mega Man Battle Network Legacy Collection (CLICCATE QUI […]

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