Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Milestone
-Versione Testata: Xbox Series X|S

-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 5, PC

Il “GT a 2 ruote” di Milestone torna per la sua quinta sortita. Tutti i segreti di Ride 5 nella nostra review!

Sono passati due anni da Ride 4 (CLICCANDO QUI potete leggere la review) e questo nuovo capitolo della saga motoristica sviluppato dagli italianissimi Milestone promette di rivoluzionare l’intera saga. Innanzitutto è bene notare come Ride 5 sia finalmente nativo per le console di nuova generazione, laddove R4 ricevette un upgrade a seguito della sua pubblicazione originaria per Ps4 e Xbox One. Ora però, bando alle ciance, perché c’è molto di cui discutere.

Ride 5, ve lo diciamo sin da ora, apporta relativamente poche nuove aggiunte alla formula consolidata, ad eccezione dei miglioramenti al sistema meteorologico dinamico, qualche moto in più e le corse a schermo diviso. È un titolo creato innanzitutto per gli appassionati di corse, nel bene e nel male. Mentre alcuni dei migliori giochi di corse si muovono lungo una linea sottile tra la gestione realistica della simulazione e l’azione arcade, Ride 5 si afferma saldamente nella prima voce, in modo inflessibile e senza compromessi. Sarete gettati nel profondo fin dall’inizio proprio come il predecessore del 2020 Ride 4: dovrete completare alcuni giri di prova a tempo prima di impegnarvi con il resto dei contenuti del titolo. Tuttavia, a differenza del gioco più vecchio, non c’è una rigorosa insistenza sul miglior tempo personale o sul rischio di un giro non valido per il minimo errore, ma queste saranno le unici concessioni su cui il gioco chiuderà un occhio.

Questo perché Ride 5 non è interessato a insegnarvi come giocare: la sua è una mentalità basata sul concetto di “affonda o nuota”. Non esiste una modalità tutorial di cui parlare, né una guida dettagliata su come utilizzare al meglio i sistemi del gioco per imparare. C’è una pista, ci sono un paio di giri da completare e dovrete fare del vostro meglio per venire a termini con i controlli e combattere attraverso la difficile curva di apprendimento per avere anche solo la possibilità di gareggiare contro altri avversari. Tuttavia, l’idea percepita sarà quella di un muro da scalare invece che una curva su cui progredire. Le moto sembrano pesanti e reattive in accelerazione, anche se girare e frenare adeguatamente prima delle curve richiede un po’ di tempo per abituarsi. Se noi, da motociclisti nella vita reale e oltretutto appassionati di Ride sin dal primo capitolo, abbiamo avuto ancora problemi con le basi, possiamo solo immaginare quanto poco invitanti possano risultare queste parole per i nuovi arrivati. Viceversa però, gli amanti dei racing game avranno gli occhi lucidi (oltre che le mani sudate) quando riusciranno a realizzare il giro perfetto, pizzicando i cordoli, facendo derapare leggermente il posteriore in staccata ed accelerazione, e realizzando il “Perfect Lap”.

Una volta che avrete acquisito familiarità con i fondamenti di Ride 5, potrete e dovrete affrontare la lunga modalità carriera, divisa in quattro capitoli principali con diverse difficoltà. Inizierete con una 250cc a 2 tempi, la più “lenta” del mondo delle corse professionistiche, prima di passare a moto sportive e supersportive da 600 cc molto più potenti che possono facilmente raggiungere 160 mph / 257 kmh. In poco tempo, se sarete abbastanza bravi, inizierete a mettervi in garage il non-plus-ultra del mondo motociclistico, ovvero i bolidi terra-terra da 1000cc. Ci sono un sacco di motociclette da sbloccare mentre vi fate strada attraverso la modalità carriera poiché ciascuno dei quattro segmenti assegnerà dozzine di moto, di solito tra 20 e 30, cosa che tra l’altro è anche il motivo principale per continuare ad andare avanti. È inoltre possibile sbloccare moto uniche, tra cui la stellare Kawasaki Ninja ZX-7RR del 1996 (posseduta tra l’altro da chi sta scrivendo questa recensione), la nuova BMW M1000 RR e la Honda VTR1000 SP1-EM del 2001, che saranno sicuramente molto ambite dai piloti di lunga data e dagli appassionati di corse.

Tecnicamente, il fascino di Ride 5 è proprio l’aspetto, il suono e la sensazione di questi modelli di motociclette reali e meravigliosi. Dal concessionario avrete un totale di 233 moto di 14 dei più grandi produttori del mondo come Honda, Kawasaki, Aprilia, KTM, Suzuki e Triumph. Senza dubbio, questo è il titolo di motociclismo più bello mai realizzato, e il passaggio alla pubblicazione esclusiva su PS5, Xbox Series X e PC lo ha consolidato, poiché c’è un livello di fotorealismo che semplicemente non avrebbe potuto essere raggiunto se Milestone si fosse intestardita nel volerlo pubblicare anche sulla precedente generazione di console. Ciò si estende anche al suono dei veicoli. Una delle prime cose che abbiamo fatto nel gioco è stato comprare la Suzuki Gsx-R 1000 K8, la sopramenzionata Kawasaki Ninja ZX-7RR del ’96, la Honda CBR 600 RR del 2008, la Aprilia RSV1000R del 2002 e la Ducati 1098R, tutti modelli che sono passati sotto le mani di chi sta recensendo il gioco. Mettere la fotocamera in modalità casco in prima persona, e sentire i vari motori corrispondere a quanto abbiamo vissuto nella vita reale è stato davvero impressionante.

Tirando le somme, siamo incredibilmente combattuti su Ride 5. Non c’è dubbio sulla presentazione visiva, sul suono e sull’immersione che il gioco offre a livello superficiale. È senza dubbio uno dei giochi più belli che abbia mai visto e una buona dimostrazione di ciò che l’hardware dell’attuale generazione può fare. Ma detto questo, non è così divertente da giocare, poiché una volta superata la ripida curva di apprendimento, che probabilmente scoraggerà più di qualche persona, vi ritroverete con un titolo che semplicemente non è entusiasmante, ostacolato com’è dalla I.A. di gioco e dal sistema di guida così poco permissivo. Se siete puristi della simulazione che adorano le motociclette, sicuramente vi divertirete, tuttavia, se siete semplicemente interessati a scendere in pista con alcune moto e divertirvi, allora con tutta probabilità questo non è il gioco che fa per voi.

POWER RATING:
7.0/10
“Ride 5 avrebbe bisogno di due voti: uno per gli appassionati di simulazioni, e uno per il pubblico più casual. Tecnicamente eccellente, è penalizzato da una curva di apprendimento grossomodo verticale, che anche i vari aiuti alla guida addolciscono solo parzialmente. Se però cercate una simulazione pura e dura, é il gioco che fa per voi.”

PRO:
+Graficamente superbo, il più bel gioco di moto di tutti i tempi
+Modalità carriera rinnovata e infinitamente più interessante
+Sonoro spettacolare
+Tante moto disponibili

CONTRO:
-La IA di gioco lascia a desiderare
-Curva di apprendimento decisamente ripida
-Comandi migliorabili

Una replica a “#Review: #Ride5 – Torna il simulatore a due ruote di #Milestone”

  1. […] che per chi non lo conoscesse può essere considerato come una sorta di Gran Turismo a due ruote (CLICCANDO QUI potete leggere la recensione di RIDE 5, mentre CLICCANDO QUI quella di RIDE 4). Ebbene, […]

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