Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da QUbyte Interactive
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch
Direttamente dagli archivi dei picchiaduro a scorrimento, una stravagante chicca datata 1995!
Ci sono dozzine di picchiaduro bizzarri al di fuori dei pilastri come Final Fight, Captain Commando, Streets of Rage e così via, cose strane come Ninja Baseball Bat Man e Night Slashers. E poi c’è Gourmet Warriors. Pubblicato su Super Famicom nel 1995 come Gourmet Sentai Barayaro, il picchiaduro è finalmente arrivato in inglese nel 2018 grazie a Piko Interactive. Ora viene pubblicato su ancor più piattaforme come parte della gamma Classics dell’editore QUByte Interactive. Dopo la pubblicazione su Steam e una cartuccia fisica SNES, la tappa successiva è Xbox One, Nintendo Switch e PlayStation 4, la versione da noi testata.

In ogni caso, cosa c’entra il Gourmet in Gourmet Warriors? I personaggi potrebbero non essere Pietanze Combattenti bipedi, ma esiste un rudimentale “sistema di cucina” in atto. Sebbene non ci siano oggetti curativi tradizionali, i nemici rilasciano ingredienti che possono essere utilizzati per preparare i pasti tra i livelli. Non avremmo mai pensato di paragonarlo a Zelda, ma eccoci qui. Come in Breath of the Wild e Tears of the Kingdom (CLICCATE QUI per la recensione di quel capolavoro), la giusta miscela può ripristinare più salute. I tre personaggi giocabili (Bonjour, Mademoiselle e Trés Bien: non stiamo scherzando) hanno i loro preferiti, quindi tenetelo a mente quando cucinate.

La storia tocca tutti i cliché della metà degli anni ’90. L’anno 20XX, la Terza Guerra Mondiale, un’ambientazione chiamata Zeus Heaven Magic City? Qui siamo assolutamente al centro di un mix mortale tra Akira, Neon Genesis Evangelion, Patlabor, e qualunque altra cosa remotamente anni ’90 vi possa venire in mente. In una timeline alternativa, staremmo parlando di “quel fantastico anime di Gourmet Warriors che è durato 87 episodi e due film”. Gourmet Warriors ci viene fornito dallo sviluppatore Winds e dal regista Satoshi Fujishima, che hanno lavorato a giochi come X-Kaliber 2097 del 1994. Le sue radici arrivano dall’azione campy-buff della serie sparatutto a scorrimento laterale Cho Aniki. Alcuni dei modelli dei personaggi potrebbero avervi già dato una dritta al riguardo.

In termini di gameplay, Gourmet Warriors è il tipico picchiaduro a scorrimento laterale in cui combatterete una successione di vari nemici. Come la maggior parte dei picchiaduro dell’era a 16 bit, il vostro set di mosse è piuttosto piccolo: una combo di quattro pugni, un calcio in salto, un paio di lanci e due attacchi esplosivi a corto raggio. Non fanno molti danni (né consumano la tua salute) ma possono essere usati per respingere ondate di aggressori. Quando picchiate i nemici, a volte rimarranno bloccati nel terreno con la testa, con i loro corpi che sporgono verso l’alto, permettendovi di prenderli a pugni qualche volta in più. Sfortunatamente, la mancanza di armi significa che il combattimento può diventare decisamente noioso decisamente alla svelta (questo è un problema soprattutto quando le barre della salute dei nemici impiegano così tanto tempo a ridursi, anche nelle impostazioni più semplici). Potrete scegliere tra tre personaggi da impersonare, ma le differenze tra loro sono così minime che non ha molta importanza. Per lo meno, potrete ottenere un alleato CPU sorprendentemente competente per aiutarvi, anche se sembra una soluzione rapida per compensare la difficoltà stranamente inconsistente del gioco.

La colonna sonora assolutamente dimenticabile è il primo campanello d’allarme a ricordarvi dove si trova questo titolo nella storia dei picchiaduro, ma i fan del genere e gli appassionati di stravaganze dovrebbero provarlo almeno una volta.





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