Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da EastAsiaSoft
-Versione Testata: Nintendo Switch

-Disponibile per: Nintendo Switch

Chou Chou, la protagonista del primo Mugen Souls, é pronta a lanciarsi in nuove ed assurde avventure in Mugen Souls Z!

Probabilmente stiamo iniziando a perdere colpi. Dopo attente riflessioni questa è l’unica motivazione che ci è venuta in mente quando abbiamo provato a fare mente locale sul quando recensimmo il primo Mugen Souls (CLICCATE QUI per la recensione). Eravamo sicurissimi, stra-convinti di averlo recensito almeno uno se non addirittura due anni fa, quando invece la review del primo capitolo è datata… Aprile 2023. Solo cinque mesi fa. A nostra discolpa c’è da dire che questo è stato sicuramente un anno impegnativo in quanto ad uscite, e la situazione si aggrava ulteriormente quando si prende in considerazione il fatto che l’anno, a conti fatti, non è nemmeno terminato. Stilare la lista per il GOTY 23 sarà un incubo, fidatevi. Ad ogni modo, dopo essere partiti per la tangente in maniera davvero poco elegante, eccoci qui a parlare nuovamente di Chou Chou e delle sue scorribande spaziali.

Mugen Souls fallì nel realizzare alcuni dei suoi concetti più importanti perché appesantito dall’enorme quantità di meccaniche presentate in modo scadente, cosa che infastidì molte persone. Per noi, riuscì a compensare parte dei suoi difetti grazie al cast divertente, alla buona scrittura e all’atmosfera affascinante. Ora, Mugen Souls Z risolve molti dei problemi del primo gioco, non solo risolvendo ciò che non funzionava, ma anche migliorandoli notevolmente in un modo piuttosto notevole.

La storia riprende poco dopo gli eventi del primo gioco. La cosiddetta Dea Indiscussa dell’Universo, Chou-Chou, sta cavalcando l’onda della conquista dei sette mondi nel primo gioco e trasformando tutto, inclusa la terra stessa, nei suoi servi. Ora cerca di estendere il suo dominio ai Dodici Mondi nella speranza di conquistare tutto ciò che esiste. Dopo aver lasciato i suoi amici sparsi per gli altri mondi in una corsa per vedere chi può impossessarsi per primo dei rispettivi domini, Chou-Chou si imbatte in un dio supremo che è stato appena risvegliato dal suo sonno all’interno di una bara dall’aspetto sgradevole con l’aiuto di un eroe appena proclamato, Nao. Chou-Chou viene improvvisamente trascinata all’interno della bara solo per vedere i suoi poteri prosciugati dalla viscida sostanza rosa all’interno. Presto viene rigettata fuori solo per scoprire che ora è una versione in miniatura di se stessa. Sistemandosi comodamente sopra la testa di Syrma, continua con il suo precedente obiettivo di schiavizzare tutti i diversi mondi, riunendo amici sia vecchi che nuovi lungo il percorso, cercando nel contempo di riconquistare i poteri perduti e scoprire la verità dietro a Syrma. La storia può essere un po’ difficile da seguire a volte, soprattutto quando ci sono così tante trame diverse da affrontare, ma i personaggi emergono meglio rispetto al primo gioco e aiutano a mantenere le cose divertenti in molti momenti del gioco, specialmente verso fine.

Meccanicamente e visivamente, Mugen Souls Z sembra quasi identico al suo predecessore ma con una presentazione molto migliorata. Invece di doversi sciroppare tutti i tutorial del gioco proprio all’inizio del gioco, questi sono invece distribuiti nelle prime ore, consentendo ai giocatori di immergersi nuovamente nell’esperienza senza esserne alienati. Anche il gameplay è lo stesso dell’originale: i giocatori viaggeranno da un mondo all’altro trovando punti sulla mappa che chiederanno loro di eseguire azioni come consegnare un determinato oggetto, utilizzare un determinato feticcio/affinità per far scattare l’interruttore di determinati mostri, o combattere un dato numero di nemici. Non c’è niente di veramente diverso, ma a ben vendere, nemmeno prima era un gran problema.

Una grande lamentela che molte persone avevano con il primo gioco era quanto potessero essere terribili i tempi di caricamento. Tutto, dall’esecuzione delle azioni in battaglia fino all’apertura del menu, sembrava richiedere più tempo del dovuto. Gli sviluppatori hanno chiaramente dedicato molto tempo all’ottimizzazione del motore poiché i tempi di caricamento sono stati sostanzialmente aboliti nel sequel. Bastano un secondo o due per passare dalla città alla mappa del campo, il tutto senza alcun costo per le prestazioni del gioco stesso. È stato fantastico poter tornare rapidamente in città per rifornirsi di articoli e poi tornare subito nel vivo delle cose; pochissimi JRPG sono stati in grado di farlo nell’era moderna. Certo, il framerate può essere un po’ instabile a volte, ma funziona meglio dell’originale e ci sono molti più aspetti positivi da trovare qui da un punto di vista tecnico.

Tirando le somme, il gioco in sé è un bel miglioramento rispetto all’originale e mantiene la sua vivace colonna sonora e il solido lavoro vocale sia per le tracce giapponesi che per quelle inglesi. Graficamente sembra ancora un po’ troppo sfocato durante il gameplay e la varietà delle mappe è ancora carente, ma se vi è piaciuto il primo gioco, apprezzerete davvero il seguito. Se d’altro canto non vi è piaciuto il primo Mugen Souls, ci sono abbastanza miglioramenti qui da giustificare una seconda occhiata.

POWER RATING:
8.0/10
“Mugen Souls Z prende tutti i difetti del primo e li scaglia fuori dalla finestra, regalando una esperienza jrpg decisamente affascinante.”


PRO:

+Trama assurda e delirante
+Miglioramenti su tutti i fronti
+Comparto audio fantastico
+Tanti contenuti, vi terrà impegnati per settimane

CONTRO:
-Le mappe di gioco continuano a essere un po’ scarne
-Qualche indecisione grafica

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