Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Team 17
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC
Black Salt Games e Team 17 ci regalano una esperienza decisamente intrigante: nessuno sa cosa si nasconde nelle scure e sconosciute acque dell’arcipelago…
Avete presente il detto secondo cui “il mondo è bello perché è vario”? Immaginiamo (speriamo) di sì. Ebbene, tale detto vale se possibile ancor di più nel mondo dei videogiochi, dove spesso e (mal) volentieri ci ritroviamo a giocare e rigiocare, fondamentalmente, sempre la stessa roba, anno dopo anno, sequel dopo sequel, blablabla. Dredge, il titolo che andremo ad esaminare oggi, é riuscito a sorprenderci, perché mai nella vita avremmo pensato che un giorno avremmo recensito ed apprezzato un simulatore di pesca a tema horror. E per di più horror Lovecraftiano, con tutto quello che comporta. Dredge é una ventata d’aria fresca, o meglio ancora, una boccata d’ossigeno dopo esser rimasti intrappolati sott’acqua per troppo tempo, giusto per rimanere in tema.

Dredge ha una trama, ed è perfettamente costruita attorno alle meccaniche di gioco, come vedremo tra poco. Impersonerete un pescatore a contratto che è stato salvato dagli abitanti di un remoto insediamento isolano chiamato Greater Marrow. Quegli stessi isolani daranno poi al vostro personaggio una nuova barca e starà a voi ripagare la gentilezza della popolazione andando a fare quello che sapete fare meglio: pescare. La storia di Dredge è inizialmente ed intenzionalmente criptica, con le prime sortite in mare aperto che forniscono un contesto minimo alla serie di eventi che si dipaneranno davanti ai vostri occhi. Dopodiché, quella che inizia come una rilassante battuta di pesca prende rapidamente una svolta più oscura attraverso incontri minacciosi con gli abitanti naturali e soprannaturali dell’oceano che, a complicare il tutto, diventeranno ostili dopo il tramonto. Questa tensione è rafforzata da un dialogo veramente interessante e ben ponderato con i cittadini tra una missione e l’altra, e le sfumature più inquietanti della storia, o del quadro generale, sono abilmente messe insieme in note in bottiglia trovate tra le onde. Spezzando con tatto i suoi minigiochi di pesca con questi elementi, Dredge ha gradualmente svelato il suo programma nascosto e ci ha dato parecchio su cui rimuginare dopo aver spento la console. E sapete benissimo quanto adoriamo quando un gioco riesce a stimolarci dopo aver posato il controller.

Come già accennato, la trama si intreccia abilmente col gameplay: le cose si surriscaldano di notte quando arriva la nebbia e il vostro misuratore di panico inizierà ad aumentare nell’oscurità. Più salirà, più è probabile che si generino mostri e altri ostacoli, quindi dovrete bilanciarlo con l’accensione delle luci per ridurre temporaneamente il panico. Ovviamente, la luce attira mostri che distruggeranno rapidamente lo scafo della vostra barca se non riuscirete ad evitarli, cosa che rende Dredge leggermente più complicato rispetto a un semplice gioco di pesca. Ciò riesce a rendere ogni spedizione tesa, con un ottimo rapporto tra rischio e ricompensa.

Non c’è nessun tipo di combattimento in Dredge; navigate in giro, catturate pesci, risolvete enigmi occasionali e provate a tornare a casa tutti interi. In effetti, la maggior parte del gameplay di Dredge ruota attorno a semplici minigiochi di pesca in cui dovrete semplicemente premere il pulsante quadrato del DualSense con un ritmo specifico in base alle indicazioni sullo schermo. È indulgente, visto indipendentemente da quante volte sbaglierete il comando, non perderete il pesce, ma solamente quanto durerà la vostra uscita in mare secondo l’orologio di gioco. Controllare la vostra barca in spazi ristretti e navigare in acque agitate è un gioco da ragazzi poiché spostarsi avanti e indietro (e frenare, si può frenare una barca? Beh, qui si. NdR) è semplice come spostare lo stick sinistro avanti e indietro. È un piacevole tocco in più il fatto che avanzando attraverso ogni fase della missione principale sbloccherete abilità di movimento aggiuntive, come l’abilità Velocità che fornisce un aumento di velocità particolarmente utile quando ci si allontana da un mostro marino affamato, ma comporta il rischio di distruggere un motore e danneggiare lo scafo se non gli darete riposi intermittenti.

Il che ci porta a parlare delle mappe. Dredge vi darà la possibilità di viaggiare rapidamente, ma la vera tensione arriverà quando di punto in bianco vi ritroverete a dover solcare i mari di notte perché per qualche motivo avete perso più tempo del dovuto. E’ qui dove dovrete dare il meglio di voi stessi, gestendo l’indicatore di panico, gli assalti alla vostra nave, la nebbia, il tutto mentre cercate disperatamente un faro che possa farvi da guida verso la salvezza. Fortunatamente, sia i salvataggi automatici che la disposizione dei vari porti nella mappa di gioco sono decisamente ben strutturati, e raramente vi capiterà di perdere grosse porzioni di gioco.

Gioco perfetto quindi? No, purtroppo. Innanzitutto c’è da menzionare un grind decisamente pesante nel caso vogliate aumentare al massimo le statistiche della vostra barchetta, così come lo sforzo necessario a sbloccare tutte le abilità disponibili. A tal proposito, lo skill-tree è decisamente lineare a parte qualche deviazione di poco, quindi a fine gioco la nostra barca sarà fondamentalmente identica a quella di chiunque abbia giocato il gioco. E’ un peccato, perché maggiore varietà avrebbe portato a una individualizzazione e ad una specializzazione delle build disponibili, ad esempio premiando la robustezza, la velocità, l’efficienza nel pescare e via dicendo.
Tirando le somme, Dredge è una delle migliori sorprese di quest’anno. Ha una atmosfera assolutamente superba, è scritto ottimamente e sarà in grado di farvi sentire a disagio in più di una occasione, cosa non da poco per quello che a conti fatti è un simulatore di pesca. Aggiungete una durata perfetta (grossomodo intorno alle 15 ore), un comparto tecnico sia funzionale che dotato di personalità, ed avrete per le mani un titolo da non perdere. Certo, non è privo di difetti, ma sono tutti spunti da prendere in considerazione per un eventuale sequel. Forza Black Salt Games, facciamo il tifo per voi!
POWER RATING:
8.4/10
“Dredge é senza dubbio una delle più belle sorprese di questo 2023. Avrà qualche difetto, ma come esperienza é qualcosa di assolutamente nuovo: horror e pesca in mare aperto? Fidatevi, è la combo di cui non sapevate di aver bisogno.“
PRO:
+ Tecnicamente ottimo
+ Trama ed atmosfera sublimi
+ Gameplay semplice e rilassante
+ Durata perfetta: soddisfa senza diventare ridondante
CONTRO:
– Troppo grind
– L’albero delle abilità poteva essere più versatile





Scrivi una risposta a Fast Review: Dredge – The Pale Reach – Power Wave 83 Cancella risposta