Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da ININ Games/ YsNet
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC
Yu Suzuki, il maestro dietro a capolavori come Virtua Fighter, Shenmue ed altre gemme dell’industria videoludica, torna con Air Twister, un progetto totalmente nuovo
Per noi, Yu Suzuki é qualcosa di molto simile, concettualmente, a una divinità in terra. Il motivo dietro questa adorazione é che Suzuki-san é la mente dietro alcune delle più grandi realizzazioni in ambito videoludico: Shenmue 1 e 2, la serie di Virtua Fighter, Space Harrier, Hang On, Out Run 1 e 2, After Burner, Virtua Racing, Daytona USA, Virtua Cop, Virtua Striker, Fighting Vipers, Sonic The Fighters, SCUD Race, Fighters Megamix, F355 Challenge e altri ancora. Capite bene quindi come noi, da fan di SEGA, non possiamo non considerarlo come una delle figure più influenti dell’intera industria videoludica. Purtroppo però, il signor Suzuki realizzò anche Shenmue III (CLICCATE QUI per la review), sbriciolando centinaia di migliaia di cuori in tutto il mondo, compreso il nostro, e facendo nascere una piccola crepa di dubbio nella pura e finora perfetta aura di santità che circondava il Maestro. Ora, 2023, Suzuki torna alle origini con questo Air Twister. Ritorno ai fasti di un tempo o un’altra “sporcatura” nel curriculum di Suzuki-san?

Air Twister, va detto, non é esattamente un progetto nuovo di zecca. Venne infatti pubblicato originariamente in esclusiva su Apple Arcade nel 2022. Ora, poco più di un anno dopo, Air Twister viene portato sulle console casalinghe e, sfortunatamente, il suo retaggio ex-mobile si fa sentire. Parecchio, come vedremo fra poco.
Guardiamo la trama che farà da sfondo alle vicende di questo Air Twister. L’inizio è senza dubbio emozionante, con la protagonista nonché vostro avatar, la Principessa Arch, che risponde ad una invasione aliena sul suo pianeta natale. Anche l’impatto iniziale del mondo di gioco è sicuramente impressionante in termini di spettacolarità, con Arch che vola accompagnata da giganteschi cigni mentre costeggiano enormi funghi sospesi nel vuoto al ritmo di una colonna sonora del compositore olandese Valensia (di cui Yu Suzuki é grande fan) che ci ha riportato alla mente l’ecletticità della più grande rock band di tutti i tempi, i Queen. La grafica e la musica sono una gioia, specialmente in questa edizione per console casalinghe, ma come vedremo nel dettaglio fra poco, la ripetitività fa stagnare rapidamente l’esperienza poiché ogni partita sarà assolutamente identica alla precedente. E il problema, ve lo diciamo sin da subito, é che di queste partite ce ne saranno davvero tante.

La lotta contro l’invasione aliena prende la forma di uno sparatutto su rotaia che sembra un incrocio tra Panzer Dragoon (CLICCATE QUI per la recensione del bellissimo Remake), il visionario REZ e l’originale Space Harrier. Mentre siete in volo, potrete sparare utilizzando il tasto di fuoco o agganciare i nemici facendo scorrere il mirino sopra di loro e successivamente sparare colpi a ricerca. E’ un sistema che funziona sin dall’alba dei tempi ed è sicuramente gestibile, poiché rende estremamente facile spostare la Principessa Arch lontano dagli attacchi pur continuando a mantenere la possibilità di agganciare i nemici. Va fatta però una precisazione. Per quanto tutto questo funzioni, sarà anche vero che gli ultimi livelli saranno talmente caotici che vi ritroverete a muovere Arch a caso e a pigiare ripetutamente il tasto di sparo. Magari una volta imparato vagamente il layout e lo schema degli attacchi nemici il tutto risulterà meno caotico, ma i vostri primi exploit legati alle fasi finali dell’avventura saranno… interessanti, per usare un termine elegante. Detto questo, vale anche il discorso fatto poco sopra, dove ripeterete talmente tante volte i vari livelli che ad un certo punto, arriverete a muovervi in maniera quasi-automatica, basandovi esclusivamente su riflessi e memoria muscolare. Il punto é che non siamo del tutto sicuri che sia una cosa positiva. C’è poi da considerare un ulteriore punto a sfavore. E’ verissimo che il genere degli on-rail shooter è forzatamente limitato di natura, con il loro gameplay “su binari” (da cui il nome), ma é altresì vero che giochi più vecchi, come il sopramenzionato Panzer Dragoon, offrivano più libertà di movimento, con la possibilità di ruotare la visuale e difendersi da attacchi da ogni direzione, dando effettivamente un senso di maggiore coinvolgimento ed interazione. In Air Twister, andrete avanti, e avanti solamente.

Ricordate quando abbiamo menzionato la natura mobile del titolo? Preparatevi. Il progresso attraverso i 12 livelli del gioco avverrà ricominciando dall’inizio ogni volta che verrete sconfitti e utilizzando l’esperienza guadagnata per sbloccare piccoli aggiornamenti che vi aiuteranno ad andare un po’ più avanti la volta successiva. Questi sblocchi saranno gestiti su una mappa gigantesca costellata di vari nodi da sbloccare e vari percorsi che potrete seguire, sicuramente un ottimo modo per dare al giocatore una certa scelta e visualizzare i progressi, ma il layout implica che dovrete spendere esperienza su troppi nodi con contenuti di cui non vi importerà nulla, rispetto a quelli effettivamente utili ai fini del gameplay. I cuori che aumentano la barra della vita sono tra i bonus più utili, ma per arrivarci abbiamo dovuto spendere esperienza in vestiti, acconciature e pitture facciali di cui avremmo fatto sinceramente a meno. I migliori nodi saranno purtroppo solo una manciata di armi con statistiche migliorate e accessori per scudi, ma ci vorrà moltissimo tempo e veramente troppe partite anche solo per raggiungerli. Questo non é il modo per aumentare la longevità di un gioco.

Ora, con ogni nodo sbloccato arriverà una voce sulla storia del mondo, riguardante la Principessa Arch o i nemici che state combattendo. Ci è piaciuto sbloccare e leggere queste piccole informazioni, poiché il mondo è sorprendentemente articolato, interessante e talvolta divertente. Apparentemente Arch è la maggiore esperta di uno sport chiamato Flying Cucumber (Cetriolo Volante, non fate domande per favore, ne sappiamo quanto voi), abilità che la rende così brava nel volo. Un po’ come essere bravi nel Quidditch e saper volare con la scopa in Harry Potter, per rendere l’idea.

Accanto al gioco principale esistono alcune modalità sfida aggiuntive. Sono per lo più variazioni della campagna principale, ma senza ricompense in termini di esperienza e questo le renderà vagamente… inutili. Lì per lì saranno divertenti, certo, ma nel momento in cui vi tornerà in mente la mole di nodi da sbloccare le inquadrerete immediatamente come delle perdite di tempo. La modalità Fluffy cambia la prospettiva e offre alcuni incentivi di esperienza guadagnata, ma dopo aver navigato goffamente attraverso un labirinto per raccogliere le stelle una volta, e vedere come funzionava il tutto, non abbiamo sentito il bisogno di tornare sull’argomento.

Tirando le somme, Air Twister é un gioco strano, che non fa nulla per nascondere le sue origini di gioco per smartphone, mobile, o come diavolo volete chiamarli. Se ci fosse stato un minimo di “aggiornamento” in quel senso avremmo anche potuto chiudere un occhio e magari lo avremmo fatto più che volentieri, ma trovarci di fronte a schermate delle ricompense in cui si viene premiati per il “Login Giornaliero”, ci ha sinceramente fatto passare la poesia, come si suol dire. Allargando il discorso e ricollegandoci al capitolo iniziale, siamo sinceramente confusi e perplessi riguardo l’iter che il Maestro Suzuki sta percorrendo. Shenmue III fu un titolo agrodolce, che fu in grado di farci venire gli occhi lucidi per il semplice fatto di esistere, ed allo stesso tempo ci spezzò il cuore per la sua realizzazione anacronistica e per certi versi involutiva rispetto ai pioneristici capitoli precedenti. Rimane anche il dubbio verso un ipotetico Shenmue IV, ma é un discorso per un altro giorno. Ora abbiamo per le mani Air Twister, e dobbiamo purtroppo ammettere che nonostante le sue prodezze artistico/concettuali e la sua colonna decisamente intrigante, tolte queste due variabili dall’equazione quello che rimane é un gioco sfortunatamente ripetitivo e dotato di un gameplay poco stimolante, che farà la gioia solo dei più accaniti fan del genere on-rails-shooter in cerca di qualcosa di nuovo.
POWER RATING:
6.5/10
“Air Twister non é un brutto gioco e anzi, in termini di direzione artistica (concettuale, sonora, ecc.) é qualcosa di meraviglioso, il problema é che il suo gameplay semplicistico non riesce a portare sulle spalle il peso di un impegno, da parte del giocatore, così importante.”
PRO:
-E’ pur sempre un gioco di Yu Suzuki
-Concettualmente fantastico, pieno di carisma e di trovate artistiche geniali
-La colonna sonora di Valensia é qualcosa di spettacolare, bizzarra e carismatica al punto giusto
CONTRO:
-Gameplay semplicistico, non lascia spazio alla crescita o alle abilità individuali
-Dover rigiocare il gioco fino alla nausea per sbloccare tutto vi porterà ad odiarlo
-Le origini da gioco mobile non si sposano con le console casalinghe
-Le modalità extra non aggiungono granché all’esperienza





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