Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da EastAsiaSoft
-Versione Testata: Nintendo Switch

-Disponibile per: Nintendo Switch, PC

Da SoftStar e EastAsiaSoft, Il gioco di ruolo cinese Xuan Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains arriva su nuove piattaforme!

Per quanto possa suonare incredibile affermare qualcosa del genere nel 2023, la Cina é tutt’ora un mondo a parte, che vive di una sua particolare economia in grossomodo qualunque campo si vada a prendere in esame. Non é un caso quindi, che anche nel mondo dei videogiochi vengano pubblicati titoli di cui noi occidentali non sospettiamo nemmeno l’esistenza. E’ il caso di SoftStar (sviluppatore di cui abbiamo già recensito un prodotto: trovate la recensione CLICCANDO QUI), e dei suoi Sword and Fairy e, lupus in fabula, Xuan Yuan Sword, due saghe che in terra natia sono praticamente considerate gli equivalenti, in termini di rilevanza, dei “nostri” Final Fantasy, Tales Of, Ys, e compagnia. Oggi andremo ad esaminare, come già accennato, uno dei capitoli old-school dell’ultima saga menzionata, ovvero Xuan Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains.

Originariamente pubblicato nel 1999, EastAsiaSoft ci permette, ben 24 anni dopo, di giocare al terzo capitolo della saga. Xuan-Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains è una fantastica storia alternativa in cui l’Occidente incontra l’Oriente in quella che dovrebbe essere una celebre rimasterizzazione di un tradizionale gioco di ruolo classico. Xuan-Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains si svolge durante il Medioevo europeo. A un cavaliere franco specializzato nella raccolta di informazioni di nome Septem viene assegnata una missione della massima importanza: scoprire i mezzi per vincere tutte le guerre, che presumibilmente esiste da qualche parte in Oriente. Il suo viaggio dura anni, portandolo prima attraverso l’Europa, il Medio Oriente e infine nell’Impero Tang in Cina. Ma le forze oscure si radunano in tutto il mondo, seminando il male e il caos e costringendo Septem a fare affidamento su alleati e abilità ultraterrene per contrastarle. Riuscirà Septem a portare a termine il suo compito quando dovrà combattere non solo le forze umane del male ma anche le legioni dell’Inferno stesso?

Ora, vogliamo cambiare per una volta il modo in cui affrontiamo le recensioni, partendo da quello che per noi é senza dubbio il problema più grave che affligge il gioco: la localizzazione (solo inglese, peraltro). La versione in lingua inglese è così terribile che potrebbe in qualche modo risultare divertente se avrete la pazienza di sopportarla, in maniera non dissimile dalla orribile localizzazione di giochi come King’s Field IV (PlayStation 2 – 2003, ad oggi il peggior gioco che ci sia capitato di ascoltare). L’idea generale dietro ogni riga del gioco rimane relativamente comprensibile, ma il tono e l’esposizione sono sbagliati, esagerando grossolanamente o semplificando eccessivamente il messaggio. Gli errori grammaticali e di ortografia abbondano e leggerete costantemente frasi come “un cane che morde la mano del suo proprietario è un cane cattivo” (il che, ad essere onesti, non è necessariamente falso, il problema é l’esposizione in modo imbarazzante). Eventi tragici e incredibili sono seguiti da personaggi che annunciano: “Devo andare”, senza clamore. Un bambino che si lega a Septem e fa persino un terrificante viaggio attraverso l’Inferno si arrabbia e piange, solo per essere notato nel suo dialogo come “boo-hoo”, rendendo la scena sarcastica quando non era questa l’intenzione. Prendiamo il personaggio di Nicole come altro esempio. All’inizio della storia, una scena mostra perché qualcuno con un comportamento infantile come il suo, che ha tra l’altro accesso a poteri demoniaci, potrebbe essere disastroso quando lancia quello che equivale a uno scatto d’ira, ferendo gravemente uno spettatore innocente. Septem è comprensibilmente arrabbiato con Nicole per questo. Tuttavia, il modo in cui viene tradotta la sua reazione sembra quasi essere l’equivalente di “che birbante” prima di andare avanti troppo velocemente, data la situazione. Questo non vuol dire che l’intero comparto narrativo sia da buttare, anzi, ci sono momenti decisamente toccanti, altri interessanti, e via dicendo. Quello che vogliamo sottolineare é che un lavoro di localizzazione migliore avrebbe sicuramente fatto guadagnare punti in più ad un gioco che, come vedremo, ha potenziale da vendere.

Per quanto riguarda il gameplay, Xuan-Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains è un gioco di ruolo tradizionale simile a un classico titolo di Final Fantasy. Se avete già giocato a giochi del genere, sapete già cosa aspettarvi da questo titolo. Non si propone di reinventare la ruota, ma fa un lavoro più che buono. Assumerete il controllo di Septem e parlerete con vari NPC nelle città e in altre aree, spesso avviando missioni secondarie. La maggior parte di queste ultime saranno semplici missioni di recupero/consegna, ma troverete anche problemi matematici da risolvere e alcune domande basate sulla conoscenza storica. Al di fuori delle città e dei villaggi, sarete liberi di vagare per la mappa del mondo come meglio credete, con le aree disponibili in cui viaggiare e il terreno della mappa del mondo che cambia a seconda di dove vi trovate nella storia. Il gioco è ambientato in un lontano passato, quindi non avrebbe molto senso poter viaggiare dall’Europa alla Cina in un batter d’occhio. Ci sono anche diversi dungeon da attraversare, dove vi attenderanno frequenti incontri casuali. Le battaglie saranno a turni, con quattro membri del gruppo controllabili. Saranno presenti tre barre di cui tener conto: salute, potere spirituale (che consente a un personaggio di eseguire mosse e incantesimi eccezionali) e vitalità (più spesso usato per evocare mostri). Durante i combattimenti, i personaggi possono eventualmente accumulare potere per eseguire una mossa decisiva chiamata Ultimate, con la possibilità di ricaricarsi per molteplici usi. Equipaggerete oggetti/armi celestiali ai personaggi, che garantiranno benefici o abilità speciali una volta che avrete acquisito abbastanza punti maestria attraverso il combattimento. La maggior parte delle battaglie casuali saranno facili se adeguatamente equipaggiati e “livellati”, ma i combattimenti contro i boss aumenteranno notevolmente la difficoltà. C’è un motivo per cui ogni membro del gruppo ha almeno un incantesimo di recupero nel proprio arsenale! Come di consueto, i personaggi aumenteranno di livello guadagnando punti esperienza e otterranno equipaggiamento e armi più potenti visitando negozi, acquisendoli attraverso i dungeon o grazie ad una tecnica chiamata fusione spirituale.

La fusione spirituale è la caratteristica di gioco unica di Xuan-Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains. Per contestualizzare, ricorderà una versione semplificata della meccanica di raccolta e fusione dei mostri delle serie di Persona e Shin Megami Tensei. Septem ha un artefatto chiamato Spirit Fusion Pot, che gli conferisce uno speciale comando intitolato “Tame” (“Addomestica”.NdP) che può usare durante le battaglie contro la maggior parte dei nemici. Addomesticare un mostro lo aggiungerà al vostro inventario come un oggetto. Potrete quindi utilizzare il vaso di fusione spirituale per combinare due diversi mostri o altri oggetti per acquisire un mostro o un oggetto ancora più forte. I membri del gruppo possono evocare fino a due mostri dall’inventario per darvi manforte durante la battaglia, dove eseguiranno mosse attraverso il controllo dell’IA ad ogni turno finché non verranno richiamati o il combattimento terminerà. Potrete anche equipaggiare due mostri per personaggio nel vostro gruppo, come pezzi di armatura, garantendo bonus di stato al personaggio. È un sistema divertente e c’è molta varietà nel collezionare mostri: una volta ottenuto l’accesso ai rami mitologici occidentale e orientale, inoltre, ci saranno due diversi risultati potenziali per ogni tentativo di fusione.

Tecnicamente, Xuan-Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains possiede alcuni elementi decisamente accattivanti. La grafica in pixel-art funziona bene e abbiamo adorato gli sprite in battaglia: il gioco adotta normalmente uno stile chibi/super-deformed per l’esplorazione e passa ad uno più realistico durante i combattimenti, un po’ come in Final Fantasy VII. La grafica del menu principale é piuttosto carina, e il modo in cui gli sfondi per le aree della mappa del mondo e gli sfondi per i combattimenti ricordano i dipinti con il pennello. La grafica dei personaggi utilizzata nelle caselle di testo per personaggi specifici ricorda lo stile artistico del primo Suikoden, sebbene vi sia una certa dissonanza visiva tra i diversi ritratti. Alcune scene, come una vasta battaglia navale più o meno all’inizio della trama, hanno qualità cinematografiche e utilizzano anche in modo significativo il buon vecchio FMV (con alcuni lavori in CG 3D decisamente retrò, per usare un termine elegante). A voler fare i pignoli, l’interfaccia utente è competente anche se a volte, con un testo bianco e sottile su uno sfondo più chiaro, abbiamo fatto fatica a leggere, così come durante alcuni monologhi dei vari personaggi, che appaiono fuori dalle normali caselle di testo. Dal punto di vista sonoro, Xuan-Yuan Sword: Mists Beyond the Mountains vanta eccellenti effetti sonori e una colonna sonora emozionante ed evocativa che cattura meravigliosamente l’atmosfera di ogni area di gioco. Ci sono piaciuti molto i vari battle-theme, anche se è sconcertante il modo in cui a volte si spengano completamente durante i combattimenti più lunghi prima di ricominciare.

Tirando le somme, questo porting/remaster é decisamente particolare. Il gioco in sé è immensamente godibile se siete fan dei jrpg e cercate un prodotto più “esotico” o fresco (paradossale se si pensa che il titolo in questione ha quasi un quarto di secolo) con tematiche interessanti e una premessa decisamente fuori dall’ordinario, il problema é che tutto questo potenziale é minato da un lavoro di localizzazione così… dozzinale da andare a ledere l’esperienza complessiva. Il nostro consiglio? Dategli comunque una chance, non ve ne pentirete.

POWER RATING:
7.5/10
“Un bel gioco per gli amanti dei JRPG (CRPG, in questo caso?) classici, dotato di tematiche interessanti, una premessa fuori dall’ordinario e da un gameplay decisamente solido, unito a un comparto artistico di qualità. Peccato per la infima localizzazione, che riesce a ledere l’esperienza complessiva.”

PRO:
+Meccaniche di gameplay solide e ben implementate
+Colonna sonora fantastica
+Artisticamente evocativo
+Trama e premessa decisamente intriganti

CONTRO:
-Localizzazione terribile
-Testo a volte difficile da leggere
-Qualche bug/glitch in fase di testing

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