Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da QUByte Interactive
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC
Quello che conoscevamo come Top Gear ai tempi del Super NES rinasce in questa Top Racer Collection, a cura di PIKO e QUByte Interactive!
Siamo sicuri che apprezzerete un po’ di retroscena riguardo al motivo secondo cui un gioco, che per circa vent’anni abbiamo conosciuto con un nome, venga improvvisamente riproposto con un altro. Immaginate di tornare negli anni ’90, e un gioco per SNES viene messo sugli scaffali con in copertina una sorta di prototipo di auto da gara pronto a correre la 24 Ore di Le Mans: quel gioco era Top Gear per SNES, capostipite di una serie che avrebbe prodotto un totale di una dozzina abbondante di sequel. Avanti veloce, e se quello stesso gioco fosse messo in commercio, l’acquirente medio si aspetterebbe ora una trasposizione videoludica delle gesta di Jeremy Clarkson, James May e Richard Hammond. Ecco quanto é cambiata la scena e quanto il nome “Top Gear” abbia guadagnato rilevanza. Per evitare fraintendimenti quindi (oltre che una sicura querela da parte del programma TV della BBC. NdR), i ragazzi di QUByte hanno deciso di fare un passo indietro ed appiccicare sulla copertina virtuale di questa collection il titolo Nipponico della serie, ovvero l’accattivante e al contempo terribilmente generico Top Racer.

Potenziali fraintendimenti e cavilli legali a parte, quella che abbiamo di fronte é una collection composta da ben quattro titoli e include Top Racer (Top Gear), Top Racer 2 (Top Gear 2), Top Racer 3000 (Top Gear 3000) oltre al “crossover senza precedenti” con Horizon Chase, Top Racer Crossroads sul quale spenderemo due parole più avanti. Giusto per complicarci un po’ la vita, due parole su Horizon Chase, altro racing game ispirato, esattamente come Top Gear/Top Racer, al leggendario classico di SEGA, Outrun. Ora che abbiamo snocciolato i (fin troppi, sinceramente. NdR) retroscena di una serie che, nonostante tutto, rimarrà ai più sconosciuta, andiamo a vedere come si comporta questo Top Racer Collection.
In termini di Gameplay, ogni gioco presente in questa Collection andrà a toccare i dettami classici di quanto visto in OutRun, ma con una importante differenza, sconosciuta per i giochi dell’epoca: la gestione del carburante, normalmente qualcosa di presente solo ed esclusivamente nei più realistici titoli simulativi odierni. Per l’epoca fu qualcosa di innovativo, borderline clamoroso, oltre che, a conti fatti, l’unica novità effettiva in grado di differenziare Top Gear/Racer da OutRun.
Tutti e tre i giochi hanno un concetto simile: sceglierete un’auto, inizierete in fondo a una griglia di corridori e proverete a farvi strada attraverso il mare di veicoli per raggiungere la prima posizione entro la fine dell’ultimo giro. Nel caso non fosse chiaro dal titolo, sarà Top Racer 3000 ad offrire i cambiamenti più grandi, poiché abbandonerà le ambientazioni moderne in favore di un’ambientazione futuristica con tracciati ambientati su 12 pianeti immaginari e vi offrirà la chance di guidare auto in grado di toccare i 530 kilometri orari. Detto questo, saranno modifiche solo di facciata, perché a parte questo dettaglio relativo all’ambientazione, una volta che avrete imparato uno dei giochi non avrete bisogno di adottare un insieme di abilità molto diverse per padroneggiare gli altri, dato che sono abbastanza simili. Per capirci, TR3000 non diventerà di punto in bianco WipeOut, con missili, bonus e via discorrendo.

Una cosa che non ci é piaciuta per niente, in tutta onestà, è l’affermazione che questa Collection contenga al suo interno quattro giochi. Oltre ai tre giochi Top Racer, sarà infatti presente anche Top Racer Crossroads, che l’editore QUByte ha precedentemente affermato essere “nuovo di zecca”, una affermazione piuttosto lontana dalla realtà. Crossroads è infatti, semplicemente un hack della ROM del primo gioco, con gli sprite delle auto sostituiti da quattro diversi provenienti dalla serie Horizon Chase. Le tracce sono identiche, la musica è identica, è lo stesso gioco con quattro auto diverse.
Continuando con i difetti, impossibile non menzionare il comparto online che, pur funzionale, ci é parso un tantino ridondante per un gioco simile. Non tanto perché “vecchio” o “retro”, abbiamo visto come qualcosa di simile calzi a pennello con prodotti come la stupenda Capcom Fighting Collection, ma nel 2024, con Switch che compirà a breve 7 anni, ci é parsa una aggiunta piuttosto inutile, fermo restando che non siamo riusciti a trovare nessuna gara online, e anche quando abbiamo deciso di crearle noi stessi, aspettando di pubblicare questo articolo per capire se dopo il lancio la scena si sarebbe ripopolata, il risultato é stato lo stesso: il nulla. Altri difetti sono da riscontrarsi nel framerate piuttosto scostante dei titoli una volta attivato il “nitro”, ma ad onor del vero questo era un problema già presente negli originali per SNES.

Tirando le somme, Top Racer Collection é un titolo composto da 3 classici fantastici ma difficile da consigliare a chiunque non sia un fan di lunga data della serie. Attenzione, non tanto per la qualità intrinseca dei giochi, che rimangono divertentissimi tanto quanto lo erano 30 anni fa su Super Nintendo, quanto per il fatto che chiunque non sia amante della saga, magari perché troppo giovane, difficilmente avrà un aggancio emotivo o la curiosità necessaria al voler provare questo pacchetto.





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