Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Nintendo/ Monolith Soft
-Versione Testata: Nintendo Switch
-Disponibile per: Nintendo Switch
-Sviluppatore: Monolith Soft
-Publisher: Nintendo

Dopo 10 anni, uno dei più grandiosi JRPG di tutti i tempi viene riproposto nella sua versione definitiva: Benvenuti, o bentornati, su Mira!

E’ difficile per noi mettere nero su bianco e descrivere in maniera convincente, o perlomeno coerente, quanto abbiamo adorato Xenoblade Chronicles X, l’originale pubblicato su Wii-U nel lontano 2015. Probabilmente perchè a ben vedere, fu una sequela di avvenimenti probabilmente irripetibile. Noi siamo sempre stati tra i pochi giocatori che hanno adorato Wii-U, ad oggi tra le nostre preferite in assoluto ma che in realtà fu una delle console più sfortunate della storia della Grande N, e un discorso simile si può applicare alla serie di Xenoblade (quando, pensate, ancora non si poteva nemmeno parlare di serie vera e propria): ci piacque l’originale pubblicato su Nintendo Wii, ma fu con Chronicles X che la nostra infatuazione si trasformò in amore vero e proprio, complice anche l’aver ricevuto in regalo da un caro amico la sontuosa Special Edition che ancora custodiamo gelosamente. Insomma, come abbiamo già scritto, tutto un insieme di variabili che probabilmente sarà quasi impossibile replicare.

Quello che invece sarà possibile replicare, e senza nemmeno troppa fatica, sarà il farci spendere un centinaio abbondante di ore accanto a questo Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition per Nintendo Switch, perché a conti fatti, va a risolvere i (già pochi) difetti dell’originale con miglioramenti mirati ed intelligenti, insieme ad ancora più contenuti.

Andiamo a vedere come. Dovessimo descrivere Xeno X (come lo chiameremo da qui alla fine della review), a grandi linee, diremmo che è fondamentalmente composto da tre parti: Pre-Skell, Post-Skell e infine la Conclusione. Iniziamo da quella pre-Skell, ovvero prima dell’acquisizione del vostro Gundam… pardon, mecha personale, dove avrete uno Xenoblade tutto sommato canonico che funziona in linea di massima come gli altri capitoli della serie, seppur in maniera molto più immediata e facile da analizzare. Tra l’altro, a differenza degli altri capitoli della serie, i principali tra l’altro, Xeno X vi farà impersonare un protagonista senza nome e completamente personalizzabile, a tutto vantaggio dell’immedesimazione.

La trama che farà da sfondo alle vostre avventure sarà la seguente: l’umanità è fuggita dalla Terra in seguito a un’invasione/sterminio alieno ed è successivamente precipitata sul pianeta Mira, dove i suoi aggressori extraterrestri gli danno la caccia nel tentativo di finire il lavoro. La Terra non esiste più, miliardi di persone sono morte, ma nella grande Arca su cui gli umani rimasti hanno viaggiato nello spazio, la speranza per il futuro rimane. Chiaramente, c’è molto di più in ballo di quanto non si possa vedere a prima vista con l’Arca, ed è fondamentale che i nostri eroi trovino la sua importantissima unità centrale prima che scada un enorme timer al neon e l’umanità venga annientata. Per davvero, stavolta. Come ciliegina sulla torta c’è anche il piccolo problema di un gruppo di nemici extraterrestri molto arrabbiati e meccanizzati che si frappongono tra voi e il vostro obiettivo finale.

È una premessa con un sacco di rivelazioni sorprendenti che, proprio per sua natura, vi mette nella condizione di combattere quasi subito. Tutto entra in azione rapidamente e non ci sono divagazioni in termini di scopo. È una questione di vita o di morte, nel miglior modo possibile, mentre vi lasciate andare con i combattimenti basati sugli attacchi automatici distintivi della serie. Proprio in questo momento, mentre vi scatenate contro Mira per la prima volta (e soprattutto se non avete mai giocato a questo gioco prima) vogliamo darvi un consiglio; non abbiate fretta di avere uno Skell. Non abbiate smania di proseguire, affrettare le cose o saltare missioni secondarie ed eventi di affinità solo per mettere le mani su uno Skell. Saremo onesti: ci vorrà comunque un sacco di tempo e vi starete perdendo uno dei migliori esempi di worldbuilding dell’intero genere Jrpg. Questo è un gioco da potenzialmente più di 200 ore: fate le cose con calma. Godetevi ogni singolo particolare, centellinatelo come con un buon Rhum, non buttatelo giù a sorsate come fareste con una bottiglietta d’acqua il giorno di Ferragosto. Calma. Passate il tempo a padroneggiare il vostro Overdrive, prendendo confidenza con le vostre abilità e combo, comprendendo le meccaniche fondamentali e radunando quanti più nuovi membri del party possibile attraverso le missioni di affinità. In questo modo, vi ritroverai all’esame di guida Skell senza nemmeno accorgervene, e sarà anche dove il gioco entra nella sua seconda macro-fase, quella post-Skell.

Una volta che finalmente avrete uno Skell, Mira si aprirà in un modo che sembra tutt’ora impossibile per un videogioco di dieci anni fa, per non parlare di una Nintendo Switch e Dio non voglia su una Wii U. Questo enorme e lussureggiante pianeta, che non è mai stato così bello da esplorare, prende vita in modi completamente nuovi una volta che avrete tra le mani la cloche di comando del vostro mecha, una volta che sarete in grado di saltare attraverso aree enormi, scalare montagne con facilità ed esplorare quegli angoli e fessure che sono state così allettantemente irraggiungibili fino a questo punto. Mira non è solo impressionante per Switch, è uno dei mondi di gioco più inebrianti che ci sia mai capitato di esplorare in venticinque anni di carriera giornalistica.

L’azione, che era già di prim’ordine a piedi, viene trasformata anche dall’arrivo del potere dei robot. Attacchi potenti e grandi raffiche di missili sostituiscono delicati colpi di spada e acrobatici salti mortali, ma anche in questi momenti di assalto totale, in cui uno sviluppatore meno esperto avrebbe pensato di essere in pari con le cose da fare e passare quindi al prossimo compito, l’approccio di Monolith Soft rimane incredibilmente ponderato in modi molto intelligenti. Continuerà infatti a tenere le redini della combo gameplay/storia abbastanza saldamente mentre vi lascia sfogare con un po’ di fantasia di potenza, ma nel mentre vi incatena con requisiti di carburante e realtà che significano che non potrete semplicemente far esplodere tutto fino alla nausea o dimenticare in toto l’importanza delle meccaniche di combattimento classiche.

A questo proposito, possiamo prendere Elma come un buon esempio. È una macchina di morte che, con la giusta configurazione, può entrare e mantenere uno stato di overdrive quasi all’infinito. A volte dovrete scendere dal vostro Skell, per utilizzare le vostre abilità a piedi nelle battaglie, e questo equilibrio nel combattimento è ciò che eleva Xenoblade Chronicles X alla posizione di miglior titolo della serie. Già, per noi è proprio così, e non vogliamo sentire ragioni: Xeno X è l’apice dei lavori di Monolith Soft. Il mix di azione spettacolare e meravigliosamente strategica, abbinato all’esplorazione incredibilmente appetitosa di Mira, ci aveva già fatto decidere il voto finale di questa recensione prima ancora di arrivare alla terza fase (la Conclusione, ricordate?). Sì, una volta che avrete sostenuto l’esame con il vecchio Vandham all’hangar e aggiungerete il volo al gameplay, tutto diventerà, per mancanza di un termine migliore, incredibile.

Prendere il volo in questa versione finemente rimasterizzata di un gioco di dieci anni fa è un canto del cigno per Nintendo Switch assolutamente spettacolare. Premere il tasto dei post-bruciatori e schizzare in cielo per dedicarsi a battaglie aeree o piombare su qualche tesoro prima irraggiungibile sembra una delle ricompense più grandi e migliori del gioco. È talmente perfetto da sembrare… magico. Questa versione rimasterizzata rende quella che era già un’esperienza fantastica un’esperienza assolutamente essenziale, e non solo perché ora è oggettivamente più bella da vedere, o perché include quattro personaggi reclutabili nuovi di zecca, nuovi Skell o persino un finale completamente nuovo. È anche perché i difetti di progettazione della versione originale sono stati risolti con la dovuta cura e attenzione. Le parti di Xeno X che ci avevano fatto storcere il naso nel 2015 ora non si vedono da nessuna parte. Non c’è più bisogno di correre verso la posizione di un personaggio ogni volta che volete averlo nel party, non ci sono più abilità bizzarre da usare sul campo o il bisogno di eseguire ogni collegamento di affinità e dover costantemente tornare indietro solo per fare qualcosa. Si tratta di Xenoblade Chronicles X semplificato e modernizzato, e di conseguenza è un gioco notevolmente migliore.

I fan più accaniti saranno felici di sapere che i personaggi non attivi guadagnano PE anche “stando in panchina”, una cosa oggettivamente grandiosa se si ha memoria della versione originale e si conosce il dolore quasi fisico di dover livellare un membro del gruppo sottoutilizzato. Ora potrete anche sbloccare e mantenere in modo permanente tutti i vostri vestiti, cambiare l’ora del giorno quando vorrete così da sveltire lo svolgimento e la risoluzione di alcune quest e persino crogiolarsi nel nuovissimo codex del gioco per dare un’occhiata ai tutorial approfonditi e tutto il resto. E’ fantastico. Anche la “Follow Ball” (una palla energetica da seguire che vi indicherà il percorso migliore per raggiungere gli obiettivi di missione) è stata migliorata. Certo, ogni tanto vi lascerà vagamente perplessi, ma è sicuramente un passo avanti rispetto all’originale. L’aggiunta di una meccanica di ricarica rapida, che potrebbe non sembrare così eccitante, forse, cambia il flusso e la velocità dei combattimenti, e rende tutto molto più coinvolgente. Pensate sia finita? Nossignore. A tutto il ben di dio menzionato sopra, aggiungete miglioramenti alla mappa del mondo, icone più chiare, oggetti da collezione facilmente identificabili, tempi di caricamento notevolmente ridotti, un’interfaccia utente notevolmente migliorata… saremo onesti: abbiamo fatto fatica a trovare dei difetti. Non abbiamo mai giocato a nessun altro gioco di ruolo open-world in grado di regalarci questo tipo di divertimento, una volta che ve lo sarete guadagnato. Il fattore mecha è il responsabile, e anche 10 anni dopo, ed addirittura dopo aver giocato sia lo Xeno X originale che i 3 Xenoblade Chronicles principali, sembra ancora un concetto fresco e avant garde. Pazzesco.

Tecnicamente, in relazione alle prestazioni su Switch, sia in modalità portatile che docked, questo è un remaster davvero impressionante. I personaggi hanno un aspetto infinitamente migliore, il mondo è più sontuoso, ricco e vibrante, l’illuminazione è notevolmente migliorata, e riesce comunque a girare a un solido 30 fps. Va bene, abbiamo riscontrato qualche calo di frame qua e là, qualche strano singhiozzo mentre ci lanciavamo nelle battaglie più grandi con i nostri Skell, ma nulla di tanto disastroso da rovinare l’esperienza complessiva.

Tirando le somme, Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition è un remaster sapientemente realizzato che offre tutti i fronzoli che si potrebbe desiderare in termini di aggiornamenti grafici. Tuttavia, è in realtà l’attenzione di Monolith Soft per le revisioni intelligenti del gameplay che colpisce di più. Questo è Xeno X semplificato e modernizzato, attentamente riprogettato e ripristinato per essere rigiocato in maniera superlativa. Personaggi aggiuntivi, un nuovo finale e un sacco di altre aggiunte sono le benvenute, e i fan saranno entusiasti delle nuove rivelazioni in termini di trama, ma è nel modo in cui tutto scorre infinitamente meglio ad averci colpito maggiormente. E per chi non ha mai giocato lo Xenoblade Chronicles X originale, la raccomandazione è ancora più facile: è un gioco assolutamente imperdibile.

POWER RATING:
10/10
“Questo Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition risponde all’annosa domanda “è possibile migliorare qualcosa di già ottimo?” La risposta è un sonoro sì, ed il risultato è uno dei migliori JRPG di tutti i tempi, essenziale ed imperdibile.“

PRO:
+ Mira è un mondo di gioco incredibile
+ Le meccaniche di combattimento sono ottime, sia quelle classiche che quelle a bordo degli Skell
+ Nuovi personaggi e un nuovo finale rendono l’esperienza fresca anche per i veterani
+ Decine di miglioramenti risolvono i (pochi, ma frustranti) problemi della versione del 2015
+ Tonnellate di contenuti, potenzialmente può tenervi impegnati per più di 250 ore

CONTRO:
– Qualche singhiozzo in termini di frame-rate

Una replica a “Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition – Recensione”

  1. Avatar Gabriele Angelini
    Gabriele Angelini

    Dopo aver letto questa review scritta con tanto amore, non potrei essere più felice di aver acquistato questo titolo al day-one. Grazie infinite team di Powerwave.

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