Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da QUByte Interactive
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC
-Sviluppatore: Piko Interactive / Bleem!
-Publisher: QUByte Interactive

QUByte Interactive porta 7 Beat ‘Em Up della mai dimenticata era a 16 bit sulle nostre console!

I ragazzi brasiliani di QUByte sono ormai presenti su queste pagine da diverso tempo. Da una parte, pubblicano titoli di indubbio spessore come gli splendidi Breakers Collection e Rage of the Dragons NEO, dall’altra si lanciano in produzioni coraggiose come MARS 2120, e infine pubblicano sul mercato prodotti come questo Beat ‘Em Up Collection, una raccolta di sette picchiaduro a scorrimento, tutti datati anni ’90 ed originariamente pubblicati per SNES e Megadrive.

Per carità, pubblicare questo tipo di collection, o raccolte che dir si voglia, non è assolutamente un male: Capcom lo fa da anni con diversi suoi prodotti, e anche Konami ci ha regalato più di una Castlevania Collection. Il punto è un altro. Queste due case hanno fatto la storia dei videogiochi come la conosciamo, e in larga misura ogni titolo aggiunto a queste raccolte è un capolavoro o qualcosa di molto vicino a esserlo. Purtroppo, lo stesso non si può dire dei titoli presenti in questa collection targata QUByte.

Innanzitutto, elenchiamo i giochi presenti:

First Samurai – Intraprendete un viaggio mistico nel tempo nei panni di un samurai solitario. Usate poteri antichi e armi incantate per sconfiggere i demoni e ripristinare l’equilibrio nel mondo.

Second Samurai – Continuate la saga del guerriero affrontando ancora una volta il Re dei Demoni. Viaggiate nel tempo, sconfiggete nemici brutali e risolvete enigmi ambientali in un’avventura di arti marziali dal ritmo serrato.

Gourmet Warriors – In un bizzarro futuro post-apocalittico in cui il cibo scarseggia, combattete contro mutanti e robot demoniaci nelle strade di Zeus Heaven Magic City. Un’esperienza picchiaduro caotica e saporita!

Iron Commando – Scegliete tra Jake, un soldato, o Chang Li, un esperto di arti marziali, e combattete per impedire al gruppo terroristico G.H.O.S.T. di rubare un meteorite radioattivo. Lanciatevi in un’azione senza sosta tra treni in movimento, miniere, veicoli e altro ancora.

Legend – Entrate in un brutale mondo medievale e combattete per liberare il regno di Sellech (Tom? Magnum P.I.? NdR) dal crudele stregone Clovio. Affrontate cavalieri oscuri, draghi e magia ultraterrena in questo crudo picchiaduro.

Sword of Sodan – Vestite i panni di un potente guerriero barbaro (uomo o donna) e affrontate il malvagio stregone Zora. Con la sua ambientazione dark fantasy e uno stile visivo unico, preparatevi a un intenso combattimento a scorrimento laterale contro un esercito mostruoso.

The Tale of Clouds and Winds (Water Margin) – Ispirato al classico letterario cinese “Margine d’acqua”, scegliete tra tre eroi fuorilegge e combattete contro signori della guerra corrotti nell’antica Cina. Il gioco presenta percorsi ramificati e finali multipli basati sul vostro personaggio e sul livello di difficoltà.

Ora, iniziamo dicendo che, se volete una recensione più approfondita, due di questi titoli sono già stati recensiti su queste pagine, ovvero Gourmet Warriors e Water Margin. Se non avete voglia di leggere gli articoli, sappiate che, senza indorare la pillola, già all’epoca non ci avevano fatto impazzire. Sfortunatamente, anche i restanti cinque giochi presenti non ci hanno impressionato granchè. I due titoli della serie Samurai (First e Second) non sono invecchiati granché bene, e sono decisamente figli del periodo in cui vennero pubblicati. Il secondo in particolare è particolarmente ottuso nella sua progressione, in cui mancare anche solamente un “vaso delle anime” vi farà vagare per i livelli come galline decapitate. Iron Commando è decisamente meglio, e ci ha divertito, così come Legend (realizzato dallo stesso sviluppatore) mentre l’ultimo gioco disponibile, Sword of Sodan, soffre di un mix dei problemi di Samurai e dell’essere quello più vecchio presente nella raccolta, con tutto quello che comporta.

Disastro quindi? Non proprio. QUByte ha farcito la collection con un sacco di prelibatezze che faranno la gioia di ogni amante del retrogaming, tra cui una funzione di riavvolgimento (tornate indietro nel tempo per correggere gli errori), trucchi sbloccabili, la possibilità di rimappare i controller, filtri visivi e supporto per schermi 4:3, 16:9 e CRT ed infine manuali e menu digitali completi localizzati in inglese, spagnolo e portoghese. Magari non saremo ancora ai livelli delle Collection pubblicate dalle Case più rinomate, ma ci stiamo arrivando, un passo alla volta.

Tirando le somme, sicuramente i giochi presenti in questa collection non hanno scritto la storia dei videogiochi, ma il pacchetto in sè è comunque meritevole di essere giocato, specialmente nell’ottica della preservazione videoludica. Se poi siete fan del retrogaming e di questo genere nello specifico, sapete già cosa fare.

POWER RATING: 6.0/10

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