Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Aspyr
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC
-Sviluppatore: Aspyr
-Publisher: Aspyr

Il classico gioco di ruolo è tornato ed è giocabile su console per la prima volta con tutte e tre le espansioni, nuovi controlli, miglioramenti visivi, crossplay e molto altro!

C’era da aspettarsi che dopo il successo planetario di Baldur’s Gate III, tutta quella sequela di CRPG usciti tra gli anni ’90 e la fine degli anni 2000 avrebbe avuto una sorta di “risurrezione”. Ecco quindi entrare sul campo Aspyr, casa di sviluppo già dietro a operazioni di restauro di successo come la esalogia di Tomb Raider, i due capitoli di Legacy of Kain dedicati al vampiro Raziel, e “varie ed eventuali” come Star Wars Bounty Hunter. Oggi, andremo ad esaminare l’intersecazione di queste due parallele, ovvero un CRPG di metà anni 2000 restaurato dalla prolifica azienda americana: Neverwinter Nights 2.

Iniziamo dicendo che, dopo esserci fatti quella che in gergo viene chiamata “full immersion” con questa versione aggiornata, possiamo affermare con certezza che questa release presenta certamente dei problemi, ma in cambio offre molti lati positivi per cui vale la pena darle un’occhiata.

Neverwinter Nights 2 adotta le regole della versione 3.5 di Dungeons & Dragons e risulterà familiare a chi ha avuto il piacere di testarlo all’epoca, sia in versione videoludica che “classica”. Nonostante il “2” nel titolo, la storia non è collegata agli eventi del primo Neverwinter Nights e può essere goduta senza problemi anche senza alcuna esperienza pregressa con la serie. Neverwinter Nights 2 Enhanced Edition include il gioco base e le sue tre espansioni principali, precedentemente incluse nella Complete Edition per PC del gioco: Mask of the Betrayer, Storm of Zehir e Mysteries of Westgate. Offrono la classica qualità del fantasy eroico per cui Dungeons & Dragons è famoso, e le storie e i personaggi sono memorabili proprio come lo erano nel 2006. Se guardiamo il gioco esclusivamente in termini di quantità, già solo il gioco base offre dozzine di ore di gioco, che aumentano esponenzialmente se si decide di “bagnarsi il becco” nelle varie espansioni.

Sebbene tutte e quattro le campagne siano tecnicamente indipendenti, consigliamo vivamente di giocarle nell’ordine in cui sono elencate nel menu principale. Iniziate con la trama della campagna principale originale (The Wailing Death) perché è pensata per essere la vostra introduzione al gioco e ai suoi sistemi, in quanto vi porterà da un personaggio completamente nuovo fino al livello 20 circa, che è praticamente il livello finale del gioco in termini di Dungeons & Dragons. Dopodiché, dovreste dedicarvi a Mask of the Betrayer, che è di per sé una storia eccellente, ma sembra funzionare al meglio come una sorta di epilogo della campagna principale. A tutt’oggi, quella trama è considerata una delle migliori di qualsiasi gioco di ruolo. Dopodiché, le ultime due (Storm of Zehir e Mysteries of Westgate) sono praticamente separate, quindi l’ordine non è poi così importante.

Come dicevamo prima, se non conoscete affatto Neverwinter Nights 2, è importante sapere che il gameplay e il regolamento del gioco si basano sull’edizione 3.5 di Dungeons & Dragons. Questo è importante da tenere a mente perché è piuttosto diverso dalla quinta edizione, su cui si basa Baldur’s Gate 3. Senza entrare troppo nei dettagli, la 3.5 è un sistema più complesso, con molte più sfumature e regole dettagliate per ogni situazione, mentre la 5 è generalmente un formato più accessibile e snello. Detto questo, hanno fatto un ottimo lavoro nell’introdurvi al gioco con Neverwinter Nights 2. Abbiamo iniziato a giocare a D&D da tavolo con la terza edizione base, ma da allora siamo passati alla quarta e quinta edizione, che è quella a cui stiamo giocando attualmente. Tuttavia, nel corso degli anni, abbiamo giocato a una vasta gamma di videogiochi di D&D, da Baldur’s Gate 1 e 2 a Icewind Dale, passando per Eye of the Beholder e persino i vari titoli di BG: Dark Alliance. Questo per farvi capire che, in linea di massima, sappiamo di cosa stiamo parlando.

Trattandosi di un GDR relativamente complesso, pieno di statistiche e schede personaggio, è importante pensare in termini di gioco di ruolo e possibilità non solo all’interno del combattimento, ma anche al mondo di gioco nel suo complesso. Ad esempio, anche solo nelle prime ore il nostro Guerriero è riuscito a persuadere e a risolvere diplomaticamente diverse conversazioni e scontri violenti. Ci sono stati diversi casi in cui abbiamo dovuto lasciare una porta o un baule chiusi a chiave prima di avere un ladro affidabile nel party.

Per quanto riguarda la campagna principale, l’inizio è piuttosto lento. Abbiamo apprezzato molto l’evento della festa del raccolto nella piccola città, che insegna come giocare e introduce un sacco di personaggi secondari, ma in generale le prime ore sono sembrate un po’ lente. Una volta raggiunta Neverwinter e immersi nel vivo dell’azione, il gioco prende velocità, quindi non scoraggiatevi se avete la sensazione che le cose non si muovano affatto.

Per molti versi, il mondo qui sembra molto vivo e reattivo. Forse è nostalgia per l’epoca e la nostra volontà di guardare oltre i difetti in favore di un design ambizioso, ma c’è qualcosa nel modo in cui questo gioco si presenta che è semplicemente affascinante e accattivante a livello di base. Forse è solo la forza del materiale originale.

I personaggi e la scrittura sono generalmente fenomenali. Anche se giocherete Neverwinter 2 con quasi vent’anni di ritardo, avrete davvero la sensazione che alcuni di questi compagni vi rimarranno impressi per un bel po’. Sono così sfaccettati e interessanti in modi che raramente i personaggi presentano nei giochi moderni e pensiamo che questo sia una testimonianza della qualità della scrittura di Obsidian in generale come studio: è sempre stato uno dei loro maggiori punti di forza. Hanno continuato su questa strada con giochi come Avowed, The Outer Worlds e altri ancora.

Nel complesso, Neverwinter Nights 2 è oggettivamente denso e macchinoso. Una volta apprese le basi, non ci siamo sentiti sopraffatti, ma abbiamo trovato alcuni aspetti del gioco un po’ instabili. Ad esempio, sembra che servano più pressioni dei pulsanti del dovuto per navigare in alcuni menu. Gran parte del lavoro di selezione consiste nel premere i grilletti per scorrere i sottomenu all’interno di una schermata specifica e passare da un personaggio all’altro all’interno di tali sottomenu.

Non è molto diverso da qualcosa come Baldur’s Gate 3, certo, e hanno fatto un buon lavoro nel far sembrare questi menu progettati per i giocatori che usano controller e console. Ma non possiamo fare a meno di pensare che avrebbero potuto esserci modi migliori per affrontare alcune delle cose. È difficile ricordare quali tasti di scelta rapida e menu contengono il sottomenu giusto che si sta cercando, ma i suggerimenti sullo schermo fortunatamente fanno un buon lavoro nell’orientare l’utente quando ci si perde nei meandri del gioco.

Neverwinter Nights 2 utilizza un sistema di combattimento in tempo reale con pausa, molto simile a Pillars of Eternity, Baldur’s Gate 1 e 2, al Neverwinter Nights originale, a Dragon Age: Origins e, preparatevi a una citazione MOLTO oscura, a Summoner di THQ/Volition (prima o poi scriveremo una recensione, promesso). Ciò significa che, mentre siete in combattimento, tutto avverrà in tempo reale. Verranno lanciati i dadi e applicati i modificatori delle statistiche, ma non vedrete i calcoli a schermo a meno che non leggiate il registro eventi, quindi vedrete solo i risultati effettivi.

Tuttavia, in qualsiasi momento potete mettere in pausa il gioco premendo lo stick di sinistra (su Xbox), per impartire comandi più specifici ai singoli personaggi. Questo è particolarmente importante per le battaglie più grandi e le battaglie contro i boss in cui volete orchestrare specifiche catene di azioni o gestire gruppi di nemici più piccoli sul campo di battaglia. Non ci vuole molto per prendere la mano e per gli appassionati del gioco da tavolo vero e proprio può essere davvero appagante posizionare i propri personaggi, mettere in coda le abilità e poi guardare il tutto svolgersi come un balletto di sangue e battaglia.

Abbiamo trovato il combattimento in Neverwinter Nights 2 assolutamente avvincente. Ogni classe è varia e unica, e il flusso costante di bottino di qualità e di aree interessanti da esplorare ci ha tenuti molto coinvolti. Si possono superare i round in combattimento così velocemente da non incappare mai in quella noiosa pausa che si riscontra in altri giochi simili.

La cosa interessante di Neverwinter Nights 2 è che ci sono due prospettive di visuale completamente diverse. Quella predefinita, almeno su console, era una visuale in terza persona più incentrata sui personaggi. Questa modalità ricorda qualcosa che si potrebbe vedere in un gioco di Dragon Age, ad esempio, e mette il giocatore proprio al centro dell’azione. In realtà abbiamo giocato in questo modo la maggior parte del tempo, dato che potevamo comunque ingrandire e rimpicciolire la visuale usando la croce direzionale.

L’altra modalità di visuale, che immaginiamo sarà più intuitiva e utile per i giocatori PC che usano il mouse, è una visuale tattica isometrica. È possibile selezionare i personaggi, cliccare dove si desidera che si muovano e accedere più facilmente alle barre di scelta rapida e ad altre funzioni simili durante il gioco. Non ci è sembrato molto comodo su un controller, ma è fantastico che abbiano incluso questa opzione.

Difetti? Ammettiamo che a volte i nostri personaggi si bloccavano su alcune geometrie ambientali, come rami e rametti a terra, e l’unico modo per spostarli era passare alla telecamera tattica e cliccare per farli muovere. La telecamera in terza persona non ci permetteva di muoverci affatto. A parte questi piccoli inconveniente e un paio di conversazioni che non mostravano affatto il modello del nostro personaggio o posizionavano inspiegabilmente alcuni PNG davanti al personaggio che parlava, l’unico altro fastidio è stato quando il gioco è crashato di punto in bianco, facendoci perdere un paio di ore abbondanti di progressi.

Tirando le somme, Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition è un gioco eccellente per gli appassionati del classico fantasy D&D. Pur essendo un prodotto del suo tempo e dimostrando la sua età sotto molti aspetti, i ragazzi di Aspyr hanno fatto un lavoro ammirevole nell’aggiornare aspetti come l’interfaccia utente per renderla compatibile con un controller per console. Detto questo, si può ancora dire che si tratta di un gioco di ruolo per PC di quasi 20 anni. Non è necessariamente un aspetto negativo, ma vale la pena tenerlo a mente. A parte questo, è un prodotto decisamente consigliato.

POWER RATING:
8.5/10
“Aspyr ci delizia con l’ennesima operazione di restauro riuscita. Neverwinter 2 era già un gioco ottimo 20 anni fa, ma con le nuove modifiche, sarà in grado di catturare un nuovo, più giovane, bacino d’utenza.”

PRO:
+Trama avvicente
+Combattimento profondo
+La Costa della Spada ha sempre il suo fascino
+Cast di Personaggi estremamente caratterizzati
+Tantissimi contenuti. Ben oltre le 100 ore di gioco

CONTRO:
-Alcuni problemi di stabilità/performance
-Bisognerà perseverare un po’ prima di entrare nel ritmo giusto

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