Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Obsidian Entertainment / Private Division
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox Series X, PlayStation 5, PC
L’ RPG di Obsidian viene riproposto in una versione aggiornata per le console di ultima generazione assieme a diversi miglioramenti e ad entrambi i contenuti scaricabili. Che sia arrivato il momento di tornare nei pericolosi Mondi Esterni?
C’è ben poco da dire su Outer Worlds che non sia già stato scritto all’epoca della sua pubblicazione originaria nel 2019 (pre-pandemia! NdP). Già all’epoca il lavoro di Obsidian, lo stesso sviluppatore dietro quel Fallout New Vegas tanto osannato dalla critica, fu premiato dalla stampa specializzata così come dai fan. Ora, nel 2023, abbiamo finalmente la possibilità (la scusa, se vogliamo) per tornare a vestire i panni degli esploratori spaziali e perderci ancora una volta in uno dei migliori RPG attualmente disponibili su Xbox… no, in assoluto. Allacciate la cintura, si vola verso i Mondi Esterni!

Cosa sono i Mondi Esterni (o Outer Worlds. NdP) é presto detto. In The Outer Worlds, impersonerete una delle migliaia di persone lasciate in letargo per settant’anni su una nave coloniale abbandonata, quando uno scienziato di dubbia reputazione riesce in qualche modo a liberarvi e chiede il vostro aiuto per salvare il resto dei vostri coetanei congelati. Dopo un rigoroso processo di creazione del personaggio, che coinvolge una serie di attributi variabili, vantaggi e personalizzazioni estetiche, vi schiantate su un pianeta, da soli, e da lì starà a voi ed a voi unicamente capire come lasciare il segno nel sistema planetario di Halcyon. Se per qualunque motivo doveste aver bisogno di ulteriori raccomandazioni sulla capacità narrativa dei ragazzi di Obsidian, ricordatevi che sono gli sviluppatori dietro al già citato Fallout New Vegas e al leggendario Star Wars: Knights of the Old Republic 2. Alla faccia del biglietto da visita, ci vien da aggiungere.

Il punto cruciale di questa configurazione fantascientifica è che, tra le altre cose, il sistema Halcyon è di proprietà e gestito interamente da un consiglio di Società e la loro presenza è un grosso problema. Interi pianeti sono di proprietà di corporazioni che cercano di utilizzare i loro ecosistemi come parte di una catena di approvvigionamento più ampia, e numerosi distributori automatici di diverse aziende popolano le città, cercando di attirarvi con i loro loghi luminosi e jingle. In effetti, The Outer Worlds è saturo di luoghi straordinariamente colorati; i pianeti che visiterete sono straordinariamente vari e belli, in grado di stupire con un’estetica retro-futuristica simile a quella idealizzata da H.G. Wells, l’antitesi del cupo cyberpunk tanto in voga oggigiorno.

In termini di gameplay, è onestamente quasi riduttivo parlare di Outer Worlds in termini di RPG, perché come da tradizione Obsidian, tutto quello che concerne la caratterizzazione e la declinazione di un gioco verso quel particolare genere verrà elevato alla ennesima potenza. Outer Worlds è un titolo dove tutto quello che farete, direte, ucciderete, raccoglierete, terrete per voi o qualunque altra cosa possa venirvi in mente avrà effettivamente delle ripercussioni nello svolgimento della vostra avventura. Avventura che onestamente, nelle prime fasi, vi lascerà un po’ sconcertati. E’ vero, avrete una immensa libertà d’azione, ma vi chiederete spesso il perché stiate facendo la tal cosa, al netto del salvare il resto dei coloni intrappolati nel sonno criogenico da settant’anni. Non disperate, perché se è vero che il gioco sbanda narrativamente durante le prime battute, dalla metà in poi vi darà un obiettivo ben definito e soprattutto una nemesi contro cui scontrarvi. Chiaramente, preferiamo non dire nulla di più in merito, e lasciarvi godere degli sviluppi di una trama che, a conti fatti, non ci è dispiaciuta per niente.

Gameplay, dicevamo. Senza girarci troppo attorno, se avete giocato un qualunque Fallout della “nuova guardia” (ovvero Fallout 3, Fallout New Vegas, Fallout 4) saprete esattamente in cosa vi state imbarcando. Quindi, nonostante abbia solide basi da gioco di ruolo, il combattimento in The Outer Worlds è molto incentrato sull’azione in prima persona, incorporando cose come parate, blocchi e schivate oltre a una serie di armi da mischia e armi da fuoco. Tuttavia, c’è una fluidità frenetica e adrenalinica nel combattimento che ce lo ha fatto adorare. Ciò è aiutato da un sound design entusiasmante, che fa la maggior parte del lavoro pesante nel dare ad ogni arma un feedback decisamente soddisfacente. Una gamma di “armi scientifiche” porta una certa diversità creativa nel vostro arsenale e addirittura presenta armi con proprietà uniche e divertenti come rimpicciolire i nemici o metterli a combattere l’uno contro l’altro.

Ci sono poi i vari compagni che incontrerete: Avrete la possibilità di reclutare sei personaggi predeterminati per accompagnarvi e assistervi nelle vostre avventure. Fidatevi, avere dei compagni durante il viaggio è una delizia, e questo è dovuto, ancora una volta, alla forza della caratterizzazione dei personaggi di The Outer Worlds. I compagni danno immediatamente l’idea di avere una propria iniziativa, non come se esistessero semplicemente per ruotare intorno a voi. Converseranno in privato tra loro e interverranno nelle conversazioni che avrete con altri personaggi nel mondo, fungendo da cassa di risonanza durante i momenti chiave. Potranno, in situazioni estreme, addirittura abbandonarvi di propria iniziativa se si troveranno fortemente in disaccordo con la vostra linea di condotta. È tutto meccanicamente condizionato, ovviamente, ma l’illusione che il gioco crea è accattivante: passare del tempo con queste persone sembra prezioso quanto perseguire l’obiettivo generale. I compagni hanno poi i propri alberi delle abilità personalizzabili, equipaggiamenti, tattiche di combattimento e abilità speciali che potrete ordinare loro di usare, che, con i loro angoli di ripresa cinematografici, grida di battaglia ispirate e utili effetti di stato, saranno sempre una gioia da vedere.

L’altro strumento principale a vostra disposizione in combattimento, a condizione che le abilità con le armi del vostro personaggio siano sufficientemente elevate per usarlo, è Tactical Time Dilation (TTD), una meccanica che piega il tempo e rallenta l’azione a passo d’uomo, permettendovi di concedervi un po’ di respiro per analizzare i nemici e prendersi il tempo per eseguire attacchi di precisione. Colpire determinati punti sui nemici vi consentirà di fare cose come paralizzarli o mutilarli, o infliggere effetti specifici dell’arma come danni da sanguinamento o ancora far perdere loro i sensi. E’ tutto estremamente versatile, e parimenti ben sviluppato.

Veniamo ora al vero motivo di questa recensione, ovvero la Spacer’s Choice Edition. Iniziamo parlando del lato più puramente tecnico. Naturalmente la differenza più immediata nella versione new-gen del gioco è la grafica, che beneficia di cambiamenti sia grandi che piccoli. Gli ampi ambienti planetari del gioco sono molto più dettagliati e lussureggianti grazie a risorse aggiornate, migliori distanze di visualizzazione e un modello di illuminazione migliorato. Molti personaggi e oggetti sfoggeranno nuove texture in ultra-HD, così come, in generale un lavoro di animazione migliorato. L’aspetto generale del gioco è significativamente più bello di prima, e rende giustizia all’incredibile direzione artistica di cui abbiamo parlato poco fa. Sempre riguardo alla grafica, ci sono due modalità con un’opzione incentrata sulla qualità che offre un’immagine più nitida con illuminazione ed effetti particellari notevolmente migliori, oltre a un’opzione di prestazioni che riduce leggermente il dettaglio grafico a favore di un framerate più elevato. Per finire, un grande vantaggio in termini di prestazioni deriva dai tempi di caricamento, che qui sono tutt’altro che istantanei, ma rappresentano comunque un’enorme riduzione rispetto alle schermate di caricamento frustranti e lunghe della versione originale. Per chiudere il paragrafo dedicato alle aggiunte di questa nuova edizione, possiamo trovare un level-cap aumentato (ora il limite è Lv.99. NdP), una variazione che dovrebbe rendere il ritorno per un nuovo playthrough più interessante, e una migliore intelligenza artificiale di compagni e nemici. Ovviamente, entrambe le espansioni DLC sono incluse in Peril on Gorgon e Murder on Eridanos, ed entrambe sono ottime aggiunte al gioco.

Tirando le somme, che dire? Siamo di fronte all’edizione definitiva di quello che già originariamente era uno dei migliori RPG Occidentali pubblicati in tempi non sospetti. Più bello da vedere, più bello da giocare, dotato di una mole di contenuti ed una rigiocabilità che ve lo faranno durare per mesi… è difficile immaginare cosa si potrebbe chiedere di più. Anzi, una cosa ci sarebbe: Obsidian, a quando un sequel?
POWER RATING:
9.0/10
“Scritto in maniera superlativa sia per quanto concerne la trama principale che i personaggi, dotato di un gameplay versatilissimo ed ora finalmente supportato da un comparto tecnico di prim’ordine, The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition è un acquisto obbligato.”
PRO:
+La versione definitiva di un classico moderno
+Stupenda direzione artistica
+Il lavoro di upgrade in termini tecnici é encomiabile
+Tonnellate di contenuti
+Scritto e diretto in maniera sopraffina
CONTRO:
-Se possedete già la versione precedente, attenzione: La Spacer’s Choice Edition viene considerata come un gioco a parte, quindi oltre ad essere venduta a prezzo intero, non potrete importare i salvataggi
Come sempre ottima recensione, ora sono estremamente curioso di provare questo titolo. Grazie mille.
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Grazie mille per i complimenti!
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