Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da SEGA
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC
-Sviluppatore: Lizardcube
-Publisher: SEGA

Shinobi: Art of Vengeance continua la celebrazione de “L’anno del Ninja” con un prodotto assolutamente incredibile

Amici di PowerWave83.com, preparate le vostre katana, perché dopo anni di attesa e speranza, SEGA e il genio creativo di Lizardcube sono arrivati per spezzare l’incantesimo. Per decenni, il nome di Shinobi è stato un’eco nostalgica nel cuore dei veterani, un marchio leggendario sinonimo di precisione, velocità e sfida implacabile. Dai tempi della prima avventura di Joe Musashi sulle macchine da sala, fino alle sfide quasi impossibili della trilogia su Mega Drive, l’ombra del clan Oboro ha vegliato sul genere degli action-platformer. Non era un semplice gioco; era una prova di abilità, un rito di passaggio che premiava la padronanza e la perseveranza.

Ci siamo chiesti se un giorno avremmo potuto rivivere quelle emozioni, e ora, con SHINOBI: Art of Vengeance, abbiamo la risposta: non solo possiamo riviverle, ma possiamo farlo in un modo che supera ogni nostra aspettativa. Questo titolo non è solo un nuovo capitolo: è una dichiarazione d’amore, una rinascita spirituale e una lezione su come si fa un action-platformer perfetto. Ci sono voluti anni per ritrovare il nostro ninja preferito, ma il risultato è un’esperienza che giustifica ogni singolo giorno di attesa. Fin dal primo salto, dal primo kunai lanciato, abbiamo capito che questo non era un semplice tributo, ma un capolavoro senza tempo che fonde magistralmente la nostalgia con un’innovazione pura e cristallina.

Il tocco artistico di un maestro

Il primo, immediato colpo d’occhio è un’autentica magia per gli occhi. Lizardcube ha preso il pixel art dei classici e lo ha elevato a un’opera d’arte animata, disegnata a mano. Ogni singolo frame è curato maniacalmente, con animazioni così fluide e dettagliate da sembrare un film d’animazione degli anni ’80 che prende vita. I fondali non sono semplici sfondi, ma tele dinamiche che pulsano di vita: un quartiere dei divertimenti bagnato dalla pioggia e illuminato da neon abbaglianti; una serena foresta di bambù dove la luce filtra attraverso le canne e crea giochi d’ombra quasi ipnotici; una fabbrica biomeccanica dove ingranaggi arrugginiti si muovono minacciosamente in un’atmosfera sospesa e densa. Ogni ambiente è un dipinto digitale, un mondo che sembra esistere ben oltre i confini dello schermo. Anche i nemici e i boss sono delle opere d’arte, con un design che mescola sapientemente la tradizione ninja con una creatività moderna. I loro movimenti sono fluidi, le loro espressioni visivamente leggibili e le loro animazioni incredibilmente complesse.

La direzione artistica si spinge ancora oltre, esplorando l’idea di un mondo a metà tra l’antico e il futuristico. Un livello ambientato in un Tempio Zen Corrotto, ad esempio, ci presenta un’architettura tradizionale dove si insinuano impianti cibernetici e schermi olografici. È un contrasto visivo che non solo sorprende, ma rafforza il tema narrativo del conflitto tra tradizione e modernità. Un altro livello, ambientato su un Treno a Levitazione Magnetica in corsa, è un tripudio di velocità e azione, con lo scenario che sfreccia via in un’illusione di movimento perfetta, costringendoci a reagire in un istante. E se il lato visivo è un sogno, quello sonoro è il suo perfetto compagno. La colonna sonora, realizzata dai leggendari Yuzo Koshiro e Tee Lopes, è un mix geniale di synthwave, percussioni giapponesi e melodie tradizionali, che non si limita ad accompagnare l’azione, ma la esalta, trasformando ogni combattimento in una coreografia che ci trascina al suo interno (e lasciatecelo dire, il tema del primo livello è già una nostra ossessione! NdPierre). Ogni effetto sonoro, dai fendenti della katana al thump dei kunai che colpiscono i nemici, è nitido e potente, contribuendo a un’immersione totale nell’azione.

Un ninja perfetto

Il gameplay di SHINOBI: Art of Vengeance è una forza della natura, una fusione perfetta di accessibilità e profondità che premia la pratica e la maestria. Il nostro eroe è agile e letale, con un arsenale di mosse che si combinano in modi sorprendenti. Il sistema di combattimento è affilato alla perfezione, un’interazione continua di attacchi con la katana, scivolate evasive e l’uso strategico dei kunai. Il gameplay si basa sul Kunai Master System, che ci permette di equipaggiare diverse tipologie di kunai con effetti elementali: il kunai di fuoco per bruciare i nemici, quello di ghiaccio per congelarli o quello elettrico per stordire gruppi di avversari. Imparare a combinare questi proiettili con le combo corpo a corpo è una vera arte, che ci spinge a sperimentare e a perfezionare il nostro stile.

Ma la vera magia sta nella libertà di movimento: saltare, correre sui muri, scattare in aria e lanciarsi contro i nemici è così intuitivo e appagante che dopo pochi minuti ci si dimentica di avere il controller in mano. Ogni singola azione si incastra con l’altra, permettendoci di concatenare lunghe sequenze di attacco che ci fanno sentire potenti, veloci, un vero ninja. Anche il level design è superlativo, con livelli che si sviluppano in modo verticale e orizzontale, nascondendo segreti che invitano all’esplorazione. Qui, non basta correre e combattere, ma bisogna usare le proprie abilità di movimento in modo strategico. Il gioco introduce meccaniche come il Shadow Dash, un rapido teletrasporto che ci permette di evitare gli attacchi o di raggiungere piattaforme altrimenti irraggiungibili, e un rampino che rende l’esplorazione ancora più verticale e dinamica.

Il fulcro del gameplay risiede nel Vengeance Meter. Questo indicatore si riempie ogni volta che sconfiggiamo un nemico, eseguiamo una combo perfetta o schiviamo un attacco all’ultimo istante. Una volta pieno, possiamo scatenare un potente attacco speciale che spazza via tutti i nemici a schermo, o attivare una modalità Furia che aumenta la nostra velocità e potenza per un breve periodo. È un’aggiunta geniale che incoraggia uno stile di gioco aggressivo e spettacolare, trasformando ogni combattimento in una potenziale esplosione di stile.

I boss, in particolare, sono il culmine di questa filosofia di design. Non sono semplici spugne per i danni, ma vere e proprie sfide che richiedono l’uso di tutte le nostre abilità. Ricorderemo per sempre il nostro scontro con il “Gargoyle Meccanico”, una titanica macchina da guerra che ci costringeva a correre sui muri e a usare il nostro rampino per colpirne i punti deboli, il tutto mentre schivavamo i suoi letali raggi laser. O il duello con il “Maestro delle Lame”, un avversario che imitava ogni nostra mossa e ci costringeva a padroneggiare il timing di attacco e parata. E dopo aver finalmente atterrato il gigante, la soddisfazione che si prova è pari solo all’esaltazione di aver superato un ostacolo insormontabile.

Un capolavoro senza tempo

SHINOBI: Art of Vengeance è, senza dubbio, uno dei migliori action-platformer che abbiamo giocato in anni. Onora il suo passato, ma lo fa con una tale sicurezza e una visione artistica moderna che lo proietta immediatamente tra i classici del futuro. La storia, sebbene semplice, fornisce un’ottima cornice per l’azione: il leggendario Joe Musashi torna al suo villaggio e lo trova distrutto da ENE Corp, un’organizzazione paramilitare guidata dal malvagio Lord Ruse. Con il suo clan decimato e il suo onore in gioco, Musashi intraprende una missione di vendetta che lo porterà ad affrontare orrori sempre maggiori. È una trama che, pur rimanendo in secondo piano, ci fornisce la giusta motivazione per saltare, correre e lanciare kunai.

È un’esperienza densa, intensa, quasi priva di riempitivi, che sa esattamente cosa vuole essere. La durata della campagna potrebbe non essere infinita, ma ogni singola ora di gioco vale il prezzo del biglietto, e il fattore rigiocabilità è altissimo. Il gioco offre anche una modalità Master Mode, una vera e propria sfida per chi vuole mettersi alla prova, e una sezione Dojo, dove è possibile affinare le proprie abilità e sperimentare liberamente. Ci sono anche numerosi segreti da scoprire: in ogni livello si nascondono pergamene perdute che svelano dettagli sulla storia e pezzi di armature antiche che, una volta collezionate, sbloccano un potente costume segreto. Forse non rivoluziona il genere, ma lo perfeziona in ogni suo aspetto, elevando lo standard di ciò che un platformer può e deve essere. SEGA e Lizardcube non solo hanno riportato in vita un’icona, ma l’hanno fatta brillare più che mai. Un titolo imperdibile per ogni fan del bel videogiocare.

POWER RATING:
9.5/10
SHINOBI: Art of Vengeance è un’esperienza intensa e perfetta. Un capolavoro che fonde un’arte visiva mozzafiato con un gameplay fluido e impeccabile, dimostrando che i grandi classici non muoiono mai, ma si evolvono in qualcosa di ancora più grande.”

PRO:

  • Stile artistico e animazioni mozzafiato
  • Gameplay fluido, preciso e appagante
  • Livelli ricchi di segreti e piattaforme
  • Colonna sonora memorabile
  • Ottimo bilanciamento tra nostalgia e innovazione

CONTRO:

  • La campagna principale potrebbe risultare un po’ breve per alcuni giocatori

2 risposte a “SHINOBI: Art of Vengeance – Recensione”

  1. L’ho preso al day one ma non ho avuto modo di giocarci. Lo stile dei disegni è in generale del gioco in sé mi aveva colpito fin da subito e l’ho preso anche se non ho mai giocato niente di questo titolo. Però vedendo in giro video e gamplay… diciamo che mi fa venire l’acquolina in bocca. Appena riuscirò a liberarmi lo provo.

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    1. E’ qualcosa di incredibile. Già di suo Shinobi è una serie leggendaria, ma Art of Vengeance, con il suo stile disegnato a mano e il suo gameplay così chirurgico, è veramente speciale.

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