Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da GungHo Online Entertainment America
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam)
-Sviluppatore: Nihon Falcom
-Publisher: GungHo Online Entertainment America
Il primo capitolo di una delle migliori saghe JRPG di tutti i tempi rivive in un sontuoso remake!
Noi di PowerWave83.com amiamo i JRPG, è cosa ben più che risaputa. Tanti sapranno anche che, oltre ai soliti nomi noti del pantheon che costituisce i migliori esponenti del genere, amiamo alla follia anche saghe che in Giappone sono considerate di culto ma che da noi stanno iniziando solo recentemente a farsi conoscere. Una di queste è senza dubbio quella di The Legend of Heroes, sviluppata dai maestri di Nihon Falcom e di cui abbiamo già recensito svariati capitoli. Potete quindi immaginare la nostra eccitazione quando all’epoca fioccarono in redazione i primi comunicati stampa relativi al remake di Trails in the Sky (PC-2004, PSP-2006), ad oggi uno dei migliori capitoli di sempre.
In un’industria che guarda costantemente al futuro, il passato può spesso fungere da peso. Quando un gioco di ruolo amato come The Legend of Heroes: Trails in the Sky riceve un remake, le aspettative sono alte e il rischio di deludere lo è ancor di più. Molti giocatori, pur incuriositi dalla saga, non avevano mai avuto l’occasione di addentrarsi nel suo vasto universo. E, per essere onesti, era lecito chiedersi se la sua reputazione fosse meritata. Dopo aver trascorso dozzine di ore con il remake, noi possiamo dire senza esitazione: sì, è meritata, e questo gioco è un capolavoro. Per noi, questo titolo sarebbe un indiscutibile 10/10 se fosse un capitolo nuovo di zecca, uno dei “voti pieni” più facili che abbiamo mai assegnato. L’unico motivo del suo “mancare il bersaglio” è solo in virtù della sua natura di remake (ergo, qualcosa di tecnicamente già visto), ma se non avete mai “bagnato il becco” con la saga di Trails, aggiungete pure i due decimali mancanti. Trails non è solo un remake, ma una dimostrazione di come una grande storia e un design intelligente possano resistere alla prova del tempo.

Una Trama Senza Tempo, Arricchita da Dettagli Nuovi
Il cuore pulsante del remake è la sua narrazione, una storia che, a prima vista, potrebbe sembrare un’avventura standard. Seguiamo i passi dei giovani Estelle e Joshua Bright, che intraprendono un viaggio per diventare membri della Gilda dei Bracers, un’organizzazione di eroi dedita a risolvere i problemi della comunità, dai più banali ai più epici. La bellezza risiede nel ritmo narrativo, che si prende tutto il tempo necessario per farvi conoscere a fondo il mondo del Regno di Liberl e i suoi abitanti. La storia principale è guidata da motivazioni personali: i due giovani non sono “prescelti” destinati a salvare il mondo, ma ragazzi che vogliono onorare il padre scomparso e proteggere la loro terra passo dopo passo.
Man mano che l’avventura si dipana, il gioco introduce un’impressionante galleria di personaggi secondari, ognuno con la propria personalità e le proprie motivazioni. Dal testardo Agate all’eccentrico Olivier, ogni membro del party ha un ruolo ben definito e si integra perfettamente nella trama. Il remake eccelle nel mostrare le loro relazioni dinamiche, con scambi di battute e commenti in battaglia che fanno sentire il party come una vera famiglia, anche tra personaggi che non interagiscono spesso nella storia principale. Inoltre, una cura quasi maniacale è stata dedicata al mondo circostante: dopo ogni evento significativo, gli NPC in tutto il regno aggiornano i loro dialoghi, facendovi sentire davvero immersi in una società che vive e reagisce agli eventi della trama.

Gameplay Rivoluzionato: La Doppia Anima del Combattimento
Una delle più grandi innovazioni di questo remake è il suo sistema di combattimento a due velocità. Il gioco presenta due modalità distinte: Quick e Tactical. La modalità Quick è pensata per rendere i combattimenti contro i nemici comuni un’esperienza più rapida e meno impegnativa, con un approccio in stile action-RPG. È un’aggiunta geniale che rende il gioco accessibile a chi non vuole passare decine di ore a combattere nemici minori.
Ma la vera magia avviene in modalità Tactical. Questo sistema, all’epoca basato su una griglia e ora su uno spazio ben definito non dissimile da quello di Grandia II, è una sinfonia di strategia e tempismo. Al centro dell’interfaccia c’è la Timeline, che mostra l’ordine dei turni di ogni personaggio e nemico. La gestione di questa timeline è la chiave per la vittoria. Alcune abilità, come le potentissime S-Crafts, possono essere usate in qualsiasi momento, e il loro tempismo è fondamentale per ribaltare le sorti della battaglia. Ad esempio, in un’occasione ci siamo trovati di fronte a un potente boss che stava per lanciare un attacco che avrebbe spazzato via il nostro party. Abbiamo notato di avere abbastanza punti CP per usare una delle nostre S-Crafts. L’abbiamo attivata, il nostro personaggio ha agito immediatamente e, grazie all’enorme danno inflitto, ha stordito il boss, annullando il suo attacco. Questo ci ha permesso di riorganizzare il party e vincere lo scontro.
L’esperienza non si limita a usare attacchi potenti. Il gioco vi costringe a pensare come veri strateghi, a non limitarvi a usare le abilità più potenti, ma a capire come il ritmo del combattimento e le varie mosse possono cambiare il corso di una battaglia. A questo si aggiunge un sistema di Bonus che assegna casualmente dei potenziamenti ai turni della timeline. Ci sono abilità che vi permettono di “rubare” questi bonus, come critici garantiti o punti vita extra, e la sensazione di accumulare questi vantaggi e usarli al momento giusto per decimare un’intera orda di nemici è qualcosa che pochi giochi riescono a replicare.

Il Nuovo Sistema Orbment e la Fluidità della Progressione
Oltre al combattimento, il gioco offre un sistema di progressione estremamente gratificante. Il sistema Orbment, che richiama in un certo senso la Materia di Final Fantasy VII, vi permette di personalizzare ogni personaggio. I vostri eroi hanno slot limitati in cui inserire gemme chiamate Quartz, che conferiscono diverse abilità, incantesimi e bonus passivi. Scegliere quali Orbment usare per ogni personaggio è una vera e propria sfida tattica, che vi costringe a specializzare i personaggi o a renderli più versatili. Ad esempio, noi abbiamo trasformato la nostra Estelle in una combattente orientata alla forza, riempiendo i suoi slot con Orbment che aumentano il danno e le possibilità di critico. Al contrario, abbiamo reso Joshua un “generalista”, con Orbment che gli garantivano incantesimi di cura e alterazione di stato. Il gioco vi premia per questa sperimentazione.
Una delle più grandi innovazioni è la possibilità di fondere gli Orbment più vecchi per ottenerne di nuovi, eliminando quasi del tutto la necessità di fare grinding per ottenere materiali. Inoltre, il gioco risolve un problema comune del genere: quando un personaggio si unisce o lascia il party, il suo equipaggiamento e i suoi Orbment vengono automaticamente restituiti all’inventario, evitando la frustrazione di doverli recuperare manualmente. A tutto questo si aggiunge un sistema di progressione organico che vi premia per l’esplorazione: guadagnate bonus permanenti cucinando nuove ricette e trovando oggetti unici.

Comparto Tecnico, Grafico e Audio
Il remake è un trionfo tecnico. Il passaggio dagli sprite 2D (già adorabili, alla pari di quelli di Trails from Zero) a modelli tridimensionali di alta qualità non ha sacrificato il fascino originale, ma lo ha elevato a un livello completamente nuovo. I personaggi sono dettagliati, le ambientazioni sono ricche di vita e le cutscene sono dirette con una maestria che fa invidia a molti titoli moderni. Un momento in particolare ci ha colpito: la scena del duello con la spada tra Kloe ed Estelle nel secondo capitolo, che grazie a una regia impeccabile ci ha tenuto col fiato sospeso.
Anche il comparto audio ha ricevuto un trattamento d’eccezione. La colonna sonora, ri-arrangiata e orchestrata, riprende i temi iconici dell’originale e li rende ancora più epici. I brani sono orecchiabili e memorabili, anche se abbiamo notato una leggera mancanza di varietà nelle musiche di alcune aree di esplorazione. Il doppiaggio, disponibile in inglese e giapponese, è di altissimo livello e contribuisce a dare vita ai personaggi come mai prima d’ora.

In Conclusione: Un Vero Capolavoro
Trails in the Sky 1st Chapter è più di un semplice ritorno alle origini. È un’esperienza che ci ha completamente conquistato, dimostrando che il game design classico, se unito a una narrazione di alta qualità e a un’esecuzione tecnica impeccabile, può ancora dominare il panorama videoludico. Che siate veterani della serie o neofiti, questo gioco è un’opera d’arte che non potete assolutamente perdervi.
POWER RATING:
9.8/10
“Trails in the Sky 1st Chapter è un capolavoro assoluto. Un’esperienza impeccabile che unisce la profondità del JRPG classico alla qualità visiva e al gameplay dei titoli moderni. Inoltre, se è il vostro primo approccio alla serie, aggiungete lo 0.2 mancante al voto: 1st Chapter è una gemma rara.”
PRO:
- Trama e narrazione avvincente con un cast di personaggi memorabile
- Sistema di combattimento profondo e strategico che premia l’astuzia
- Comparto tecnico e cinematografico di altissimo livello
- Meccaniche di progressione e personalizzazione ricche e gratificanti
- Un’esperienza perfetta sia per i neofiti che per i veterani del genere
- Se è il vostro primo Trails, aggiungete pure lo 0.2 mancante
CONTRO:
- La colonna sonora, pur eccellente, manca di varietà in alcune aree





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