Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da NIS America/ Nihon Falcom
-Versione Testata: Nintendo Switch

-Disponibile per: Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, PC

Sviluppato dai leggendari Nihon Falcom e distribuito da NIS America, il remaster di Trails From Zero é un JRPG di qualità sopraffina, nonché il miglior punto di ingresso nella saga!

Sappiamo che una dichiarazione come quella che stiamo per fare, soprattutto in apertura di recensione, ha il potenziale per spiazzarvi e “rovinarvi la sorpresa“, ma non vogliamo nasconderci dietro un dito. The Legend of Heroes: Trails From Zero é senza dubbio alcuno uno dei migliori JRPG che ci sia capitato di giocare, e non solo quest’anno, ma in termini assoluti, al punto da renderci difficile lo staccarci dalla nostra Nintendo Switch e metterci comodi per compilare questa review. Ironico, se ci pensate, considerando che questo TLOHTFZ é il remaster di un gioco vecchio una decina di anni. Ecco, lo abbiamo detto. Via il dente, via il dolore.

A ben vedere poi, l’affermazione di poco sopra ne porta in dote diverse altre. Abbiamo detto che é uno dei migliori JRPG, ma anche che é vecchio di 10 anni. Sono i giochi moderni ad aver perso in qualità? Difficile a dirsi, specialmente considerando il “ruolino di marcia” di Nihon Falcom: se ricordate, recensimmo il bellissimo Ys IX Monstrum Nox con un ragguardevole 8.9/10 (CLICCATE QUI per la recensione). Se poi estendiamo la ricerca anche ai diretti competitor nel genere JRPG, impossibile non citare lo splendido Tales of Arise di Bandai Namco (CLICCATE QUI per la recensione). Insomma, capite bene che il problema non é di semplice soluzione. Il punto é: cos’ha di diverso questo titolo rispetto agli altri? Probabilmente, se andiamo a scavare a fondo, niente di specifico. Ma andiamo con ordine.

La vera bellezza di The Legend of Heroes: Trails from Zero é la sua genuinità. Niente prodezze grafiche ma una estetica adorabile. Nessuna meccanica di combattimento rivoluzionaria, ma un sistema reattivo, complesso e divertente. Ma soprattutto, e qui arriviamo letteralmente al cuore della questione, una trama e dei personaggi scritti in maniera assolutamente esemplare. Ecco la ricetta per un gioco capace di impegnarvi per più di 50 ore, senza rendersi indigesto al giocatore.

Genuinità, dicevamo, e parte di tutto questo è dovuto alla premessa del gioco, con il nuovo protagonista Lloyd Bannings e la nuova location, Crossbell. Lloyd, un detective della polizia alle prime armi, viene reclutato nella sezione di supporto speciale (SSS) del dipartimento di polizia di Crossbell, una nuova squadra sperimentale destinata ad agire come una sorta di dipartimento per i lavori occasionali. Insieme a Lloyd nella SSS troveremo Elie MacDowell, una donna intelligente e educata; Tio Plato, una adolescente giovane e riservata; e Randy Orlando, un uomo rilassato che ama far festa e farsi qualche drink (o dieci, se é per questo). Le cose iniziano relativamente in sordina mentre svolgerete i primi incarichi per ripristinare la fiducia di Crossbell nel dipartimento di polizia. Consegnerete pacchi, troverete libri smarriti della biblioteca e sterminerete qualche mostro. Ma i giochi della serie Trails sono titoli da cuocere a fuoco lento, e ad ogni pié sospinto, qualcosa di piccolo, a volte senza pretese, viene svelato. Trails from Zero ha gli stessi problemi di ritmo simili a quelli di altri giochi della serie, ma il cast più piccolo e l’impostazione più intima rendono il tutto ampiamente più sopportabile.

L’eccellente scrittura del gioco, con una localizzazione basata sulla famosa traduzione dei fan di The Geofront, gioca un ruolo fondamentale nell’ elevare l’ambientazione e il cast più intimi del gioco. Il cast principale ne giova notevolmente, con ogni membro che si ritaglia il proprio spazio sotto al riflettore. Guardare Tio riscaldarsi con il gruppo e iniziare a stuzzicare gli altri membri è un piacere, e i discorsi di Lloyd sull’amicizia e sul “superamento delle barriere” sono banali, certo, ma sono anche immensamente affascinanti e incoraggianti. Ad un certo punto vorrete che anche i personaggi secondari abbiano ancora più tempo sullo schermo. Il leader dei Testament Wazy Hemisphere, il capo della SSS Sergei e la star Bracer di grado A Arios MacLaine sono solo una manciata di personaggi fantastici, tutti con prese in giro intriganti e personalità che vi faranno esultare, ridere e talvolta persino commuovere. Un eccellente doppiaggio giapponese non fa che elevare l’esperienza alla N.

Per quanta riguarda il gameplay, Zero gioca sul sicuro, come dicevamo. Incontrerete i nemici sul campo e le battaglie si svolgeranno su un campo a griglia, ma non è un gioco di ruolo strategico. I personaggi possono spostarsi di una certa distanza a seconda della loro statistica di movimento e vari incantesimi e abilità causeranno danni ed effetti in una piccola area, come una linea, un’area intorno al personaggio o un punto circolare a distanza . Gli S-Crafts fanno il loro ritorno anche come mosse speciali ed infliggeranno ingenti danni a uno o a un gruppo di nemici così come magari recuperare ingenti quantità di HP, fornendo un enorme supporto al gruppo.

Caratteristica unica di Trails from Zero è il Team Rush; questo può accadere casualmente durante un combattimento o se riuscirete a stordire il nemico sulla mappa e causare un incontro preventivo. Il vostro personaggio sarà quindi in grado di comandare un attacco di squadra in un’ampia area circolare: I Rush di squadra aiutano a rendere il combattimento ancora più scattante, poiché potrete spazzare via interi gruppi di nemici in un colpo o “ammorbidire” significativamente nemici più formidabili alzando a malapena un dito. Elaborare il miglior nemico da prendere di mira con queste abilità AOE è uno dei nostri aspetti preferiti del combattimento, che, sebbene non sia rivoluzionario, si conferma solido, scattante, e divertente.

Un aspetto di ritorno è il tradizionale sistema Orbment della serie. In Trails from Zero, equipaggiare i quarzi, gemme che donano ai vostri personaggi l’accesso alla magia e aumenta le statistiche, richiede un po’ più di attenzione. L’orbo di combattimento ENIGMA di ogni personaggio ha una linea, o più linee, che collegano tutti i quarzi a un globo centrale. Ogni singolo quarzo ha uno o più valori elementali diversi e il valore elementare totale del vostro ENIGMA influenzerà gli incantesimi che i vostri personaggi possono usare.

Tecnicamente, la grafica è un’altra area dove Zero convince, anche quando è uscito in Giappone nel 2010. Pensiamo che i personaggi in stile “chibi” siano decisamente affascinanti e i ritratti e le animazioni dei personaggi facciano molto per costruire sulla caratterizzazione già stellare fornita dalla scrittura. Purtroppo però, molti ambienti dall’aspetto simile non aiutano ad alleviare una certa ripetitività. Fortunatamente, la versione Switch è stata ben rifinita, quindi gli sfondi appaiono puliti e i modelli dei personaggi sono ben più dettagliati della versione originale. Inoltre, il gioco gira come un sogno su Switch, con solo rallentamenti occasionali quando si passa rapidamente da un’area all’altra. La sua lunghezza, unita al suo aspetto carino, lo rende potenzialmente il gioco di ruolo portatile perfetto.

Tirando le somme, in una serie rinomata per la sua scrittura stellare, le trame contorte e personaggi meravigliosi, The Legend of Heroes: Trails from Zero è un gioco di ruolo straordinario. Restringere il focus della sua storia e affinare un cast più piccolo di personaggi, crea un’avventura fantastica e avvincente che parla sia di relazioni intime che di enormi scandali segreti.

POWER RATING:
9.0/10
“Così come diceva Giacomo Leopardi, anche per noi “naufragar ci è dolce in questo mare“. Perdersi nei dettagli di questo fantastico JRPG é una delle cose più belle che potrete sperimentare, specialmente considerando che é il punto migliore per entrare nella bellissima serie Trails di Nihon Falcom.”


PRO:

+Il miglior punto di ingresso alla serie Trails Of
+Il sistema di combattimento è divertente e ben strutturato
+Trama ed ambientazione fantastiche
+Colonna sonora impeccabile, come da tradizione Falcom

CONTRO:
-E’ un gioco lungo ed inizia molto lentamente, potrebbe non essere tutti (purtroppo)

Posted by:Powerwave83

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