Di Pierre Coppi

Ricordate Bullfrog? Nel caso la vostra risposta sia affermativa, potete passare direttamente al capitolo successivo della review. In caso di risposta negativa però, concedeteci il tempo per una piccola lezione di storia. Bullfrog Productions, come studio di sviluppo, nacque durante gli strascichi degli anni ’80, e subito si mise in mostra per la qualità dei loro giochi. Capeggiati dal leggendario Peter Molyneux (poi fondatore di Lionhead Studios e creatore del franchise di Fable, esclusiva Microsoft) pubblicarono titoli che ad oggi rimangono tra i migliori creati: Syndicate, Magic Carpet, Populous, Dungeon Keeper, Theme Park e, lupus in fabula, Theme Hospital (1997). Ci andremo a soffermare proprio su quest’ultimo, un bizzarro “simulatore di ospedale” permeato da un grande senso dell’umorismo e da una profonda vena managerial/gestionale.

Avanti veloce di 21 anni e dal 1997 passiamo al 2018, anno in cui Two Point Hospital (2PH da ora) viene pubblicato. Un nuovo team viene formato per l’occasione, con membri facenti parte del progetto originale quando ancora era sotto l’egida Bullfrog. Sequel diretto quindi? No, in quanto il titolo originale faceva parte della serie “Theme” (composta da Park, Hospital e Acquarium, quest’ultimo rilasciato solo in Giappone), e probabilmente ancora di proprietà di Electronic Arts, 2PH si pone come sequel spirituale, un titolo che fondamentalmente ricalca il progetto originale, ma brandizzato come ex-novo. Svariati giochi hanno seguito questo modus-operandi: Dark Souls è il sequel spirituale di Demon’s Souls. Bloodstained è il sequel spirituale di Castlevania. Mighty No.9 è il sequel spirituale di Megaman. Yooka-Laylee è il sequel spirituale di Banjo-Kazooie. Spesso questa “tecnica” viene usata per aggirare eventuali problemi di esclusività, rilasciando poi il sequel (spirituale) come multipiattaforma. Giusto per citare un paio di esempi menzionati poco sopra, Demon’s Souls è esclusiva Sony, così come Banjo-Kazooie è esclusiva Nintendo. I loro sequel spirituali? Multipiattaforma.

Il concetto base di 2PH è fondamentalmente molto semplice: Costruire da zero una struttura sanitaria, evitare che i pazienti muoiano, e nel frattempo generare introito. Semplice, dicevamo, ma solo sulla carta. Il giocatore inizierà la costruzione dell’ospedale dall’accettazione, letteralmente una scrivania con un’impiegato. Successivamente, una volta accettati i visitatori, si dovrà costruire lo studio del medico generico, arredandolo e assumendo un medico che rispecchi quanto richiesto, il quale visiterà poi i primi pazienti e fornirà loro una diagnosi. Una volta diagnosticati, i pazienti verranno poi dirottati nelle varie aree sulla base della loro condizione medica: Alcuni avranno bisogno di uno psicologo, altri di interventi più invasivi, alcuni dovranno sostare in corsia, ed altri ancora avranno bisogno di farmaci. E qui entra in gioco il bello di Two Point Hospital. Come dicevamo infatti, il gioco è caratterizzato da un forte umorismo, utile se non addirittura necessario a sdrammatizzare la tematica di base. Tra le malattie più divertenti (mai avremmo pensato di scrivere una cosa simile. NdSpike) non possiamo non menzionare, da amanti della musica, il disturbo psicologico che trasforma i pazienti in cloni del leggendario e mai dimenticato Freddy Mercury, oppure ancora la Clownite, dove i pazienti devono essere tassativamente trattati mediante brainstorming (??). Saranno tutte spassose e veramente singolari, così come succedeva già nel Theme Hospital originale.

Gestire un ospedale però, non si limiterà solo al curare i pazienti. Anzi, a ben vedere, sarà solo la canonica punta dell’iceberg. Il giocatore dovrà gestire lo staff assumendo e licenziando dipendenti, dare o negare loro aumenti di stipendio, e mantenerli nella migliore condizione lavorativa possibile, magari allestendo una Sala di Riposo dove dottori, impiegati, addetti alle pulizie e infermieri possano andare a rilassarsi leggendo un libro, bevendo una bibita, o perchè no, facendo una partita a biliardo o a un videogioco arcade. Stessa cosa varrà per i pazienti. Pensate che il tutto si riduca ad accettarli, curarli, e rispedirli a casa? Niente di più sbagliato. Spesso le degenze dureranno per periodi piuttosto prolungati, e starà a voi cercare di gestire al meglio il tutto. Installate sedie e panchine per gestire le code che si andranno a creare, installate distributori di snack e di bevande (anche per generare introito), posizionate cestini dei rifiuti e soprattutto create servizi e toilettes. Ricordate, come per ogni azienda, anche lo scopo ultimo del vostro nuovo ospedale sarà quello di fare soldi, e da buoni imprenditori dovrete trattare la vostra fonte di guadagno principale (i pazienti. NdSpike) nel miglior modo possibile. Spennateli, ma col sorriso sulle labbra. Non c’è niente di peggio che un cliente scontento, costretto a lasciare l’ospedale perché voi non avete installato abbastanza sedie, perché l’ospedale era sporco, o perché non è riuscito ad andare al bagno dopo essersi scolato 3 bibite mentre attendeva il suo turno.

Anzi, abbiamo mentito. C’è qualcosa di peggio: La morte di un paziente. La morte di uno dei vostri polli da spen…dei vostri pazienti avrà terribili ripercussioni negative sullo status del vostro ospedale: Ratings peggiori, minor prestigio generale e come risultato finale, minor introiti e per ultimo, la bancarotta. I decessi possono arrivare in una miriade di forme, da una diagnosi sbagliata a un trattamento fallito, passando per una attesa troppo prolungata. Ad aggiungere sale sulla ferita va menzionato il fatto che certe volte, specie nel caso di morti particolarmente violente, il fantasma del paziente deceduto rimarrà intrappolato tra le sale e i corridoi del vostro ospedale, terrorizzando e facendo fuggire staff, degenti, e impiegati. L’unico modo per porvi rimedio sarà assumere Inservienti (addetti alla pulizia, riparazioni attrezzature e macchinari) possedenti l’abilità Acchiappafantasmi. Si, è tutto assurdo e ridicolo, ed è assolutamente delizioso.

BONUS – L’Angolo di Yuneko: “Non appena ho saputo che un titolo sulla falsariga del mitico Theme Hospital era in lavorazione, ho drizzato le antenne e ho subito seguito tutto lo sviluppo del gioco fino alla sua effettiva pubblicazione. Dell’originale ho sempre adorato la scoperta di nuove assurde malattie e nuovi contorti macchinari per la cura delle stesse. Potete immaginare la mia gioia quando ho ritrovato tutto questo, in 2PH. Di questo nuovo titolo apprezzo senza dubbio il fatto che sia stato mantenuto lo humor della serie “Theme”: Dai curriculum dello staff, passando per gli annunci in filodiffusione per le sale dell’ospedale così come gli assurdi inviti per ospiti e VIP in visita. Una cosa che rimpiango (stranamente) è il doppiaggio italiano, in grado di regalare perle come “I pazienti sono pregati di non morire in corridoio”. Ho comunque veramente apprezzato questo Two Point Hospital, vuoi perchè il gameplay è estremamente rilassante, vuoi perchè sono da sempre una fan dei giochi gestionali.”

Dovessimo trovare qualche difetto lampante a questo gioco, saremmo oggettivamente in difficoltà. D’accordo, qualche compito da svolgere, dopo N volte, inizierà a risultare ripetitivo. Sul piano tecnico invece, in fase di testing non abbiamo riscontrato né crash né bug, e quelle poche volte in cui abbiamo riscontrato dei problemi in fase di gameplay è stato semplicemente per sviste in fase di pianificazione strutturale del nostro ospedale. Esempio? A un certo punto, giocando, abbiano notato che i nostri pazienti venivano accolti alla reception, andavano dal medico generico, e poi si “perdevano” per l’ospedale senza poter raggiungere la zona in cui curare il loro problema. Difetto del gioco? Bug? No. Semplicemente avevamo creato una zona troppo contorta perchè la IA dei pazienti potesse effettivamente raggiungere l’area designata. Due muri abbattuti e due panchine rimosse più tardi, il flusso dei nostri pazienti aveva ripreso a scorrere senza il minimo problema. Era un “difetto” che già affliggeva il Theme Hospital originale, così come miriadi di altri gestionali. La soluzione? Un minimo di accortezza mentre si progettano stanze e corridoi. Voilà!

Two Point Hospital JUMBO EDITION


Se il criticamente acclamato 2PH base è uscito nel 2018, è invece una novità assoluta la Jumbo Edition che andremo ora ad analizzare. Fondamentalmente un bundle contenente sia il gioco base che i DLC pubblicati fino ad oggi in un unico e conveniente pacchetto, è sicuramente il miglior biglietto di ingresso nel mondo delle malattie deliranti di Two Point.

Qualcuno ha detto “nuovi oggetti per abbellire gli studi”?

Ma in soldoni, cosa comporrà questo bundle dal titolo altisonante come “Jumbo”? E’ presto detto! La Jumbo Edition include il gioco base, quattro espansioni e due pacchetti di oggetti, e offre un totale di 27 ospedali, 189 malattie e un’enorme quantità di oggetti da collocare nelle vostre strutture sanitarie. Ogni espansione sarà poi ambientata in una sua zona dedicata, dove ci verrà chiesto di affrontare malattie e sfide specifiche. Qualche esempio? Bigfoot sarà ambientato sulle Montagne Puntute, dove la celebrità locale Bartholomew F. Yeti ha richiesto una migliore copertura sanitaria. Pebberley Island ci vedrà iniziare a Pebberley Reef, prima di lanciarci nell’esplorazione dell’impervia e fitta Giungla rigogliosa, e conquistare finalmente il mozzafiato Monte Topless. In Incontri Ravvicinati ci imbatteremo in sorprese di un altro mondo. Affronteremo cospirazioni e scopriremo strutture segrete e malattie singolari come la sfrantascienza e la scarsa umanità. Per finire, in Evviva l’ambiente dovremo affrontare nuove meccaniche di gameplay per raggiungere il successo in maniera eco-sostenibile. Visiteremo la prima città ecologica della Contea di Two Point!

Tirando le somme, questo Two Point Hospital, sia esso nella sua incarnazione originale o nella più recente Jumbo Edition, è un prodotto assolutamente delizioso, confezionato e progettato con cura e che sarà in grado di regalarvi ore, giorni, e settimane di divertimento. Se questo è il primo passo verso la resurrezione di un genere ormai dimenticato (i gestionali), allora siamo decisamente sulla buona strada. Promosso!

POWER RATING:

8.9/10 (9.4/10 Jumbo Edition)


Two Point Hospital è il primo passo verso la rinascita dei Gestionali. Ben fatto, divertente, e curato, vi garantirà ore di divertimento. L’ Edizione Jumbo è poi il top per i fan, in grado di offrire una valanga di contenuti interessanti, oltre al già superbo gioco base.

PRO:
-Gameplay profondo e intelligente
-Comico e divertente
-Livello di sfida gratificante senza mai diventare frustrante
-Tantissimi nuovi contenuti nella Jumbo Edition

CONTRO:
-Alcuni dei compiti da completare possono diventare ripetitivi
-Saltuarie indecisioni della IA

– Codice Review fornito dal Publisher
– Testato su Xbox Series X

Posted by:Powerwave83

Una risposta a "Two Point Hospital Jumbo Edition- Xbox One Review"

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