Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da PQube
-Testato su Xbox Series X
PQube e Twin Hearts portano nei nostri soggiorni uno dei più deliziosi e graziosi RPG mai prodotti con questo Kitaria Fables. Riuscirà questo bizzarro incrocio tra Zelda, Harvest Moon e Stardew Valley a fare breccia nei nostri ormai cinici e spietati cuori?
La prima cosa, letteralmente, che noterete appena accesa la vostra console per lanciare questo Kitaria Fables sarà la onnipresente, globale e assoluta… carineria del tutto. Siamo seri, basta guardare anche solamente la thumbnail che abbiamo utilizzato per caricare il trailer sul canale Youtube di PW83 (iscrivetevi, tra l’altro)! Kitaria Fables, lo mettiamo nero su bianco da tutto, vi renderà degli inguaribili amanti del kawaii, indipendentemente da quanto vi reputiate cool. Oh, e visto che siamo in tema, sappiate che oltre a tutte queste cose graziose di cui abbiamo parlato finora, Kitaria Fables (KF da ora) è anche un action-RPG decisamente ben fatto. Ma andiamo con ordine.

Iniziamo parlando della trama che farà da corollario alle vostre scorribande per le lande di Canoidera. In questo mondo di gioco, che ha bandito l’uso della magia, voi impersonerete Nyanza von Whiskers (simpatico gioco di parole a tema felino: “nyan” è il nostro “miao” in Giapponese, mentre Whiskers è il nome Inglese per le vibrisse del gatto) soldato della Capitale che insieme all’amico Macaron, un non meglio specificato essere tondeggiante, viene inviato al Villaggio Paw (Paw è zampa in Inglese) dove recentemente il numero di attacchi causati dai mostri che circondano la zona è aumentato esponenzialmente. Qui, dopo aver conosciuto alcuni degli abitanti ed esservi impossessati della vecchia fattoria di famiglia, inizierete a compiere le prime missioni, sancendo effettivamente la fine della parte di gioco dedicata al tutorial ed iniziando ufficialmente la vostra avventura.

Il sistema di combattimento di Kitaria Fables è quello ormai vagamente stereotipato dei giochi di ruolo d’azione, ovvero in tempo reale ma punteggiato da alcune complessità. Innanzitutto, abbiamo scorciatoie, con qualsiasi tecnica o oggetto allocato che potrà essere attivato con la semplice pressione di un pulsante. Ce ne sono otto in totale, con una suddivisione uniforme tra abilità e oggetti. Consigliamo vivamente di riservarne almeno uno per gli oggetti curativi poiché l’azione non si fermerà, nonostante l’inventario sia aperto. Siamo morti un paio di volte perché istintivamente davamo per scontato che il gioco andasse automaticamente in pausa, solo per incontrare il nostro creatore prima ancora che potessimo curarci. Per tutto il resto, il gioco segue uno schema canonico: Attaccherete con X, effettuerete una schivata con B, mentre tutto il resto (magia, abilità di combattimento, ecc.) verrà delegato ai tasti dorsali del pad. Va fatto notare come il tasto Y venga utilizzato per il lock-on, cosa che risulterà utilissima quando vorrete concentrare i vostri attacchi su un nemico specifico, come i boss di fine dungeon. KF non è un gioco particolarmente difficile, ma questo non significa che possa esser preso sottogamba. Più di una volta, nemici apparentemente di scarso valore ci hanno messo in difficoltà per la nonchalance con cui abbiamo tentato di affrontarli. Volete sapere qual’è però la chicca che più abbiamo adorato di questo KF? La possibilità di giocare in due, in pieno stile old-school! Esatto, nel 2021 ci sono ancora team di sviluppo (anime pie) che credono nella bellezza del poter giocare con un partner spalla-a-spalla, e non possiamo che lodare questa scelta. Bravi!

Tecnicamente il gioco, che abbiamo testato su Xbox Series X, non ha dato il minimo segno di indecisione. Tutto si muove con fluidità e senza nessun calo di framerate degno di nota. E’ vero, KF non è decisamente un titolo in grado di spremere fino all’osso le terrificanti specs delle console di ultima generazione, ma troppo spesso abbiamo visto giochi all’apparenza tecnicamente “semplici” girare male a causa di… beh, a causa di troppe variabili, onestamente. KF invece, si propone come un gioco onesto, con la sua grafica new-retro, simil-PS2. Funziona, e il tutto riuscendo anche a mantenere un certo charme estetico. A livello sonoro nulla da eccepire, il gioco presenta diversi temi orecchiabili e gradevoli, ed anche dopo numerose ore passate ad ascoltarli, non vengono mai a noia. Anche i comandi non ci hanno posto il minimo problema, con reazioni immediate e senza il minimo accenno di lag (sapete che per noi appassionati di fighting games, l’input-lag è visto come qualcosa di terrificante).

Purtroppo, per quanto ci dispiaccia, dobbiamo dedicare un capitolo alle note negative del titolo PQube/Twin Hearts, e nello specifico relativamente a due delle sue meccaniche principali: il farming e il crafting. Iniziamo precisando che con farming non intendiamo l’azione ripetuta di uccidere nemici per raccogliere determinate risorse ma, letteralmente, il badare alla vostra fattoria. Problemi, dicevamo: in soldoni il tutto può essere riassunto sotto una macro area, ovvero quanto il tutto sia eccessivamente proibitivo in termini di costi e risorse. E’ un peccato, perchè una cosa simile va ad intaccare il ritmo di tutta l’esperienza di gioco, facendovi focalizzare l’attenzione per ore su cose che avrebbero potute essere gestite un po’ meglio. Se poi ci aggiungete il fatto che ogni singolo miglioramento di Nyanza (armi, armature, ecc.) sarà legato all’essere costruito, invece che guadagnato tramite esperienza, la situazione peggiora ancora un po’.

Tirando le somme, non fosse per quelle due (di numero, dannazione) sviste menzionate poco sopra, Kitaria Fables sarebbe uno dei più bei giochi del suo genere. Per come stanno le cose attualmente invece, noi ci sentiamo comunque di consigliarvelo, senza dubbio, ma mettete in previsione di perdere qualche ora extra a coltivare campi e raccogliere risorse.
KF è un gioco che potrà facilmente stupirvi, complice la sua trama decisamente interessante (non spoileriamo, ma un plot-twist in particolare ci ha colto assolutamente impreparati) e la sua natura adorabile.
POWER RATING:
7.5/10
“Kitaria Fables è un action-RPG ben fatto e delizioso, minato però da due difetti piuttosto marcati che gli precludono l’eccellenza.”
PRO:
-Tecnicamente ben fatto
-Colonna sonora gradevolissima, non stanca
-Sistema di combattimento semplice ma appagante
-Trama interessante e ricca di colpi di scena
CONTRO:
-Ritmo di gioco lento
-Gestire fattoria e risorse per la creazione richiederà molto tempo
