Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Ratalaika Games
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S
Sviluppato da una sola persona, Remote Life è una delle esperienze shoot ‘em up più interessanti degli ultimi anni!
Lo sparatutto è un genere vecchio quanto i videogiochi stessi e ha dominato le sale giochi e le piattaforme domestiche per molto tempo. Mentre molti sosterrebbero che il genere sopravvive ancora oggi sotto forma di titoli classificati come “bullet hell”, la versione classica sta rinascendo, con grande gioia dei fan dei classici. Remote Life, un progetto sviluppato da Mario Malagrino, è una divertente escursione proprio nel genere sparatutto classico.
Come molti sparatutto, c’è una trama di base, ma non è essenziale per l’esperienza. Lontano nel futuro, i viaggi nello spazio e la colonizzazione sono all’ordine del giorno. Tuttavia, una gigantesca nave madre aliena apparve all’improvviso e divorò uno degli avamposti. L’astronave madre è ora diretta verso la Terra e un’astronave solitaria si è teletrasportata al suo interno per fermare la minaccia aliena, ma è stata immediatamente smantellata. Interpreteremo il ruolo di John Leone, un altro pilota inviato per fermare la minaccia aliena, e dovremo abbattere le difese esterne della nave madre per farci strada all’interno.

Superficialmente, Remote Life è un’esperienza sparatutto classica. Per la maggior parte dei livelli, navigherete automaticamente da sinistra a destra, ma a una velocità abbastanza lenta da avere tutto il tempo per reagire all’ambiente circostante. Avrete munizioni illimitate per le armi predefinite e avrete un’altra arma pensata per ripulire ampie fasce di nemici: la classica smart-bomb. Avrete poi come da contratto solo un numero limitato di vite a vostra disposizione e sempre secondo copione, morirete con un solo colpo dal fuoco nemico o scontrandovi contro i nemici e l’ambiente. Shoot ‘em up 101 – Le basi.

Ci sono però alcune aggiunte che rendono il gioco distinto e migliorano notevolmente l’esperienza. Per cominciare, avrete tre tipi di armi da fuoco a cui puoi passare in qualsiasi momento che vanno da un cannone laser standard ai classici missili. Potrete raccogliere altre armi per sostituire uno di questi tre slot, ma vengono fornite con una quantità limitata di munizioni che non possono essere reintegrate a meno che non raccogliate di nuovo la stessa arma. Il gioco non fornisce i classici “Continue”, ma salva i vostri progressi dopo ogni livello completato, così da poter continuare dall’ultimo livello a vostro piacimento. C’è anche un misuratore nella parte superiore dello schermo che dice quanti progressi avete compiuto nel livello corrente, quindi saprete esattamente quando finirà un livello. I cambiamenti più significativi provengono dall’implementazione del gioco di un sistema a doppia levetta, che offre la possibilità di sparare a 360 gradi: cosa estremamente rara in uno sparatutto spaziale!

Per la maggior parte, Remote Life è dannatamente divertente grazie a questo connubio di meccaniche. Il raggio di tiro ampliato aiuta poiché il gioco sembra essere stato fortemente influenzato da R-Type, dove è normale navigare in corridoi stretti e aggirare nemici inarrestabili. A parte i livelli e le fasi più caotiche, ce ne sono alcune che abbandonano lo scorrimento forzato e consentono di navigare liberamente in tutte le direzioni, conferendo al titolo un’atmosfera avventurosa imitando alcuni sparatutto recenti, come Earth Atlantis. In combinazione con combattimenti contro i boss di metà e fine livello, Remote Life è uno spasso.
Nonostante ciò, ci sono alcune cose che Remote Life non esegue correttamente. Parte di quella colpa ricade sulle armi che raccoglierete. Alcune delle armi più potenti hanno scorte di munizioni così basse che non avrete mai la sensazione di utilizzarle per qualcosa di concreto. Altre armi sono decisamente poco utili a causa della scarsa portata o della mancanza di danni, ma le loro munizioni paradossalmente non finiscono abbastanza velocemente, quindi vi ritroverete ad usarle più di quanto vorreste. Lo stesso vale per i vari “pod” che raccoglierete,, poiché funzioneranno con un timer così breve da essere sottoutilizzate.

Tecnicamente, Remote Life è sensazionale, per lo meno sotto il profilo grafico. Ogni navetta, nemico, sfondo e qualunque altra cosa possa venirvi in mente è realizzato con uno stile pre-renderizzato (avete presente i fondali dei vecchi Resident Evil? Ecco) che, unitamente al concetto artistico di base, ovvero mostruosità aliene bio-meccaniche apparentemente uscite da una joint-venture tra un art-book di H.R. Giger e un romanzo di Valerio Evangelisti. Sublime. Per quanto riguarda il comparto sonoro, Remote Life si destreggia in qualche modo tra una colonna sonora più che orecchiabile, mista tra sonorità techno e pseudo-dubstep, mentre è terribile il comparto parlato del gioco: ogni linea di dialogo è stata realizzata mediante un programma di traduzione da testo a voce, ed i risultati sono spesso assurdi, con “umori” assolutamente incoerenti con quanto accade su schermo.

Tirando le somme, Remote Life è un mix di sensibilità vecchia e moderna in un pacchetto che funziona piuttosto bene. Il sistema di sparo twin-stick si fonde perfettamente con controlli rigorosi e nemici divertenti da combattere (se non siete bloccati con un’arma terribile). Il design dei livelli mescola lo scorrimento tradizionale con alcuni livelli di avventura, tutti caratterizzati da un ottimo design per il genere.
POWER RATING:
8.0/10
“Ci siamo divertiti con questo Remote Life, al netto di qualche indecisione tecnica. Se amate gli shoot ‘em up vecchia scuola, e siete alla ricerca di un prodotto nostrano con un design assolutamente sopraffino, ecco il gioco per voi.”
PRO:
+Graficamente sublime
+Longevità (16 livelli sono tanti per il genere)
+Sistema di combattimento fruibile ed appagante
+Colonna sonora decisamente godibile
CONTRO:
-Alcune armi sono totalmente scalibrate
-I bonus (pod) rimangono talmente poco da risultare inutili