Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Thunderful
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: PlayStation 5, Xbox Series X/S, Steam
INDUSTRIA è un gioco dalla atmosfera sopraffina, ambientato in una dimensione parallela. Siete pronti a scoprire i segreti nella nuova avventura di Bleakmill?
Abbiamo tenuto d’occhio INDUSTRIA fondamentalmente dai primi screenshot pubblicati. C’era qualcosa, nelle sue distopiche e industriali ambientazioni, che ci aveva rapito al primo sguardo. Ora, dopo la pubblicazione su PC risalente a qualche tempo addietro, abbiamo finalmente testato il titolo di debutto di Bleakmill, minuscolo team di sviluppo composto da meno di dieci persone. Sarà valsa la pena aspettare?

Iniziamo la nostra disamina del titolo partendo, come di consueto, dal comparto narrativo. La trama di INDUSTRIA verterà su temi come dimensioni parallele, universi alternativi e… amore. La storia inizia con noi a Berlino, 1989, alla vigilia della caduta del famoso muro. Interpreteremo una donna di nome Nora che vive nella Berlino Est controllata dai sovietici, vicino alla struttura scientifica in cui lavora. Viene svegliata nella notte dal suo partner (sentimentale nonchè collega) prima di andare al lavoro per cercare di scoprire cosa gli è successo. Segue il suo percorso e finisce per viaggiare nel tempo e nello spazio fino a una strana città di nome Hakavik. Qui non c’è più nessuno al mondo, a parte una persona, e sembra che ci sia stata una guerra tra l’uomo e le macchine. Dovrete quindi lanciarvi alla ricerca del vostro partner, Walter, e di risposte alle molte domande che avrete. Dobbiamo ammettere che, in un ambito strettamente confinato alla trama, abbiamo adorato INDUSTRIA: la premessa di base, nonché il costante dipanarsi dei misteri che circondano l’avventura, sono tutti elargiti al giocatore in maniera tale da spingerlo costantemente a volere di più, ad avere fame di conoscenza. Lodevole.

Anche il contorno, stavolta in senso caratteriale dei personaggi e concettuale del mondo di gioco, è assolutamente delizioso. I (pochi, va detto) personaggi che incontrerete, oltre a Nora, la protagonista, sono tutti decisamente ben scritti e caratterizzati. Fiore all’occhiello dell’esperienza, però, sarà il mondo di gioco, reminiscente senza dubbio di capolavori come Half-Life (il 2, nello specifico) ed a tratti Bioshock. Onestamente non ci interessa granché che si ispiri ad altri giochi: “L’imitazione è la più sincera delle adulazioni”, come diceva Charles Caleb Colton, e se questo ci da la possibilità di respirare, seppur indirettamente, alcune delle migliori ambientazioni mai apparse nella storia videoludica, ben venga. Intriganti anche le surreali scene teatrali, di chiara derivazione “Fynch-iana“, ambientate in una sorta di libro tra i due universi, un tocco di surrealismo per nulla fuori luogo nel contesto di gioco.

INDUSTRIA sarà fondamentalmente un first-person-shooter nel senso più ampio del termine, grossomodo ancorato ad esso in virtù della prospettiva di gioco. In soldoni, ci verrebbe da associarlo maggiormente ad un adventure, vista la presenza di numerosi enigmi durante lo svolgimento del playthrough. Ad ogni, modo, le azioni disponibili saranno quelle già viste innumerevoli volte in altri titoli: combatterete con armi da fuoco e corpo a corpo, farete luce mediante una torcia che troverete abbandonata nel mondo di gioco, avrete la possibilità di curarvi mediante medikit che potrete usare grazie ad un tasto dedicato, raccoglierete oggetti che andrete poi ad utilizzare per risolvere alcuni enigmi, potrete correre, accucciarvi… insomma, il classico repertorio disponibile ovunque, l’ABC dell’ FPS.

Visivamente, INDUSTRIA è sicuramente un titolo ambizioso in termini di ciò che il team di sviluppo ha voluto creare, specialmente nel mondo di gioco, così interessante e vario. Abbiamo adorato la città in cui è ambientata l’avventura, con le sue stanze abbandonate, i cortili e le strane macchine disseminate in giro, triste resoconto di una guerra accaduta 10 anni prima di cui non sapevamo nulla. Successivamente poi, le ambientazioni visitabili allargheranno i confini di quanto visto fino a poco prima, includendo ferrovie, foreste ed altro ancora. Anche le macchine che affronterete saranno un buon mix, dai piccoli e veloci robot bombardieri ai lenti, implacabili, e goffi droidi, passando per i terribili e pericolosissimi robot equipaggiati da armi da fuoco.

Tecnicamente, valutare INDUSTRIA può considerarsi l’equivalente di infilare la testa in un nido di api. Il perché di questo paragone così bizzarro è presto detto: da un lato, come già menzionato, avremo una direzione artistica decisamente ed innegabilmente fantastica, in grado di fornire una atmosfera evocativa e ben caratterizzata. Dall’altro, avremo però una programmazione perlopiù solida, ma piagata da numerosi bug e glitch: in più occasioni abbiamo dovuto riavviare il gioco perché bloccati in qualche elemento dello scenario, o ancora perché piombati fuori dai confini della mappa. Lo diciamo chiaro e tondo: INDUSTRIA avrebbe avuto bisogno di una ulteriore “passata in forno” in fase di testing. Anche il lato gameplay del gioco, ed in particolare quello relativo al gun-play, molte volte non ci ha convinto del tutto per colpa di un sistema di mira piuttosto inconsistente (e non era dovuto al fucile o alla mitraglietta che stavamo usando). C’è poi la IA nemica, anche qui spesso vittima di comportamenti erratici, come l’abbandonare un inseguimento dopo pochi metri o ancora rimanersene completamente immobile mentre venivano crivellati di colpi.

Tirando le somme però, tutto questo non ci ha impedito di amare il titolo di Bleakmill. Al netto di queste lacune, e considerato il minuscolo gruppo di persone dietro alla effettiva programmazione del gioco, il risultato finale rimane comunque assolutamente godibile, forte di una direzione artistica solida e ben congeniata, e da una trama che farà crescere in voi la curiosità ad ogni piè sospinto. Speriamo vivamente in un sequel, e del fatto che Bleakmill rimedi alle (poche) mancanze di questo suo titolo d’esordio.
POWER RATING:
8.0/10
“INDUSTRIA è l’esempio calzante di Qualità VS Quantità: deliziosamente concepito e con una atmosfera assolutamente sopraffina, soffre solo di qualche “difetto di gioventù” a livello tecnico.”
PRO:
+Atmosfera superba
+Artisticamente delizioso
+Puzzle ben congegnati
+Comparto audio al top
CONTRO:
-Presenti bug e glitch, purtroppo
-Qualche indecisione in termini di gun-play