Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da WayForward
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC

Canari Games e WayForward riportano alla ribalta un genere che da sin troppo tempo non veniva rappresentato: i platform cinematici!

Se vi elencassimo tre titoli di grandi videogames del passato, sareste in grado di individuare l’elemento che li accomuna? Proviamo: Prince of Persia, Another World, Flashback. Ora, vediamo se il nostro giochino ha avuto successo. Il genere, dite? Quasi. Certo, sono tutti e tre platform-adventure, ma non é quello il loro trait-d’union. L’ambientazione? No, no. Due sono di stampo fantascientifico, mentre Prince of Persia è ambientato durante una sorta di interpretazione di Mille e una Notte. Vi arrendete? Bene, quello che accomuna questi classici è la tecnica utilizzata per animare i personaggi, il Rotoscoping.

In cosa consiste il Rotoscoping è presto detto: Il rotoscoping è una tecnica di animazione che gli animatori usano per tracciare filmati, fotogramma per fotogramma, per produrre azioni realistiche. In origine, gli animatori proiettavano immagini di film dal vivo fotografati su un pannello di vetro e tracciavano sull’immagine. Il risultato finale è quello di ottenere animazione fluidissime, e i tre titoli sopracitati ne sono esempi lampanti, specialmente se si considera il periodo in cui vennero pubblicati (PoP: 1989, AW: 1991, Fb: 1992). Con gli anni e con l’avvento del 3D il Rotoscoping venne abbandonato, ma ora arriva sul mercato questo LUNARK, sviluppato da Canari Games e distribuito da WayForward.

In LUNARK interpreterete Leo, un corriere dal passato misterioso e dotato di strani poteri. Nel gioco, buona parte dell’umanità vive sulla Luna a seguito di un non meglio specificato cataclisma, governata e tenuta sotto sorveglianza da NOAH, una IA programmata con il compito di “preservare la vita umana”. Nel frattempo, sulla Terra, gli umani rimasti stanno progettando di ribellarsi a NOAH e salvare i loro simili: perché? Che senso ha ribellarsi contro qualcosa che sulla carta, lavora proattivamente alla salvaguardia della specie? Sono questi i quesiti che troveranno risposta durante l’avventura di Leo, e noi, dobbiamo ammetterlo, siamo stati rapiti dalla trama di LUNARK, con il suo contesto fantascientifico/cyber-punk che tanto ci ha ricordato il sempre leggendario Flashback.

LUNARK, contestualmente alla sua direzione artistica, è strepitoso: ogni singola sfaccettatura del suo design in pixel-art è meravigliosa. Dai neon rosa e blu della Stazione dei treni ai centri urbani fatiscenti e dai colori slavati, c’è sempre qualcosa di carino da guardare. Anche i filmati animati sono fenomenali, richiamando uno stile dimenticato pur facendolo sembrare fresco nel grande ed ultra affollato mercato dei giochi di oggi.

Lungo il vostro viaggio, incontrerete una serie di personaggi diversi, tutti intenti a cercare di sopravvivere nell’ opprimente mondo di gioco. È stata dedicata una quantità sorprendente di lavoro per rendere interessanti gli NPC, sia che stiate chiacchierando con i proprietari di locali notturni o con i lavoratori dell’edificio che avete presumibilmente bombardato pochi minuti prima. La storia di LUNARK vi terrà impegnati per tutto il tempo e le sue ispirazioni, prese da pietre miliari della fantascienza del calibro di Blade Runner ci hanno fatto innamorare.

Ci vuole un po’ per abituarsi al movimento di Leo a causa di quanto si attenga strettamente alle meccaniche dei giochi che lo hanno ispirato. Quando si salta su più piattaforme, LUNARK manca di reattività nell’ eseguire i diversi salti in rapida successione. Fermarsi dopo una corsa, soprattutto vicino a un bordo, può portare a una caduta mortale, e girare per sparare con la pistola è un po’ lento, rendendo difficile affrontare più di un nemico alla volta. È una curva di apprendimento che era andata un po’ a perdersi nel nostro subconscio, ma non ci vorrà molto tempo a ricordare che i movimenti e le azioni precise sono preferiti rispetto al tentativo di essere veloci e correre attraverso un’area. Per giocare a LUNARK, é necessario tornare al mindset di trent’anni fa.

Troverete diverse minacce in LUNARK, che andranno dai robot con laser e spade, alle torrette missilistiche, dagli animali feroci (e decisamente alieni) alle mine. Meccaniche accurate come sparare con la vostra pistola contro un missile possono vederlo cadere a terra per eliminare altri nemici o lanciarlo contro la torretta per causare danni. Molti degli ambienti sono pieni di enigmi che richiedono di spostare piattaforme o trovare percorsi alternativi, insieme ad altri ostacoli meccanici intelligenti. Indipendentemente da dove vi trovate nel mondo di gioco, c’è sempre qualcosa di nuovo da superare e il ritmo con cui il tutto si svolge, il flow, non diventerà mai oppressivo, ma vi terrà costantemente spronati, mantenendo la sfida costantemente interessante.

Tirando le somme, LUNARK è un platform impegnativo. I suoi controlli potrebbero richiedere un po’ di tempo per abituarsi, ma il suo stile artistico e la sua storia vi aiuteranno a tenervi costantemente focalizzati. I nemici e gli enigmi continuano ad evolversi man mano che il gioco procede e il mondo è pieno di così tanti dettagli e vivacità che non risulterà mai noioso. LUNARK é un prodotto realizzato in maniera superlativa e si rivela un gioco avvincente fin dal momento in cui vi lasciate assorbire dal suo mondo di gioco.

POWER RATING:
8.5/10
“LUNARK è la reinterpretazione in chiave neo-retrò di titoli che hanno fatto la storia, supportato da una trama intrigante e da una realizzazione tecnica assolutamente di prim’ordine.”

PRO:
+Trama affascinante e ben scritta
+Pixel-art sublime: livelli ed animazioni al top
+Ottimo comparto audio
+Puzzles e progressione di gioco ben strutturata

CONTRO:
-E’ un gioco che va giocato come si usava all’epoca: non a tutti andrà giù

Posted by:Powerwave83

Una risposta a "#Review: #LUNARK – Un ritorno alle origini sensazionale"

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