Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Square Enix
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Mobile, PC

Dopo il periodo di esclusività su Mobile e Steam, la raccolta “Pixel Remaster” di Square Enix arriva su console!

Andiamo per alzata di mani. Chi conosce Final Fantasy? Ottimo, ci sono un sacco di mani alzate, bravissimi. Andiamo avanti: Chi adora Final Fantasy? Benissimo, tantissime manine al cielo anche qui. Ora, la parte difficile. Chi ha giocato i primi Final Fantasy? Ecco che le mani alzate sono calate drasticamente. Ebbene, non disperate perché questa recensione è proprio per voi (in realtà non solo, come vedremo più avanti, ma tant’è) visto che questo Final Fantasy Pixel Remaster I-VI vi permetterà di giocare ai primi sei titoli della saga e, come suggerisce il titolo, il tutto in una nuova e prestigiosa versione rimasterizzata, che porta in dote diverse migliorie.

Sappiamo quello che state pensando: “Ma li hanno già pubblicati X numero di volte per Y e Z piattaforme!” E non avreste torto, ma dateci il tempo di spiegare: Final Fantasy I-VI Pixel Remaster raggruppa i primi sei giochi della saga in un pacchetto conveniente e comodo (potrete comunque acquistarli singolarmente) basato sulle versioni originali pubblicate per Nintendo Entertainment System e Super Nintendo Entertainment System. Originariamente pubblicate separatamente su Steam e dispositivi mobili tra luglio 2021 e febbraio 2022, queste versioni includono una grafica in pixel-art aggiornata (da cui il nome) e partiture orchestrali riorganizzate, insieme a bilanciamenti di gioco in abbondanza. Per la maggior parte, la raccolta rispetta il materiale originale, introducendo al tempo stesso alcune novità e qualche extra per le versioni console che aiuteranno a presentare questi classici ai nuovi giocatori.

Diciamoci la verità. Per quanto sia idealmente preferibile giocare questi titoli su Nintendo Switch in modalità portatile o comunque non su schermi grandi come intere pareti, dobbiamo ammettere che il lavoro di restauro effettuato da Square Enix è degno di nota. Gli sprite dei mostri e dei personaggi appaiono più nitidi che mai e gli sfondi più dettagliati riempiono l’intero schermo di colori vividi. Anche l’interfaccia utente è stata semplificata in tutti e sei i giochi e presenta due tipi di carattere diversi: moderno e il nostro preferito, il nuovo carattere in stile pixel.

Sebbene questa nitida estetica retrò sia in prima linea nel marketing di Square Enix, la parte più impressionante di questo pacchetto è la colonna sonora riarrangiata supervisionata dal compositore originale, Nobuo Uematsu. La musica di gioco in versione orchestrale aggiunge molta gravità; non abbiamo potuto fare a meno di alzare il volume durante ogni battaglia combattuta e dungeon in cui siamo entrati. E, quasi in qualsiasi momento durante ciascuno dei sei giochi, potrete aprire il menu e passare a quella originale per il confronto. Come accennato in precedenza, questa volta Square Enix ha incluso anche enormi miglioramenti della qualità della vita, come una funzione di salvataggio automatico, la possibilità di disattivare gli incontri casuali con un clic della levetta destra e l’opzione per aumentare la velocità di guadagno di punti esperienza e gil (la moneta di Final Fantasy, ovvio), che contribuiscono enormemente a rendere questi sei giochi di ruolo leggendari accessibili come mai prima d’ora.

Per comprendere meglio questa raccolta ed il lavoro di restauro e miglioria effettuato, bisogna spaccare in due l’esalogia. Da una parte avremo i Final Fantasy dall’originale al terzo capitolo, ovvero quelli pubblicati per NES, dall’altra invece Final Fantasy IV, V e quella meraviglia di Final Fantasy VI, usciti per Super Nintendo. Chiaramente, questi ultimi sono quelli che hanno avuto meno bisogno del lifting grafico, vista la superiore potenza di calcolo della console nativa. Dove veramente si vedrà la mano di Square Enix all’opera è nei primi tre capitoli, con fondali ridisegnati, sprite estremamente più definiti e la già citata superba colonna sonora, ora in versione orchestrale. Dei tre titoli facenti parte della “NES generation”, quello che abbiamo apprezzato maggiormente è sicuramente FF3, dove si iniziano a vedere alcune delle costanti che verranno poi introdotte e mantenute fino ai giorni nostri. FF1 e 2 non sono brutti giochi, e anzi, non staremmo aspettando il sedicesimo capitolo della saga se lo fossero, ma sono sicuramente figli del loro tempo, e molto probabilmente saranno difficili da digerire per chiunque non li abbia vissuti al tempo.

Dove veramente questa collection brilla è nella seconda metà dei titoli presenti. E’ innegabile come ad esempio Final Fantasy VI sia considerato uno dei migliori Final Fantasy di tutti i tempi, ed a ragion veduta. Al di là delle performance tecniche forzatamente superiori, la seconda trilogia ha visto anche una sostanziale evoluzione dell’intero comparto narrativo: ecco quindi comparire i primi villain dotati delle loro motivazioni e storie personali, ecco che all’interno dei centri abitati sbocciano e sfioriscono decine di micro-storie, ecco che finalmente i personaggi principali possono finalmente essere degni di questo nome, invece di generici “eroi”, “briganti”, “cattivi”. Il risultato di tutto questo è la nascita di un attaccamento organico verso questi personaggi, in grado di suscitare emozioni in qualunque generazione di giocatore.

Tecnicamente, inutile dirlo, siamo di fronte ad un lavoro oggettivamente ben fatto e sotto una certa ottica, elegante. Come abbiamo già scritto poco sopra, tutti gli sprite (protagonisti, nemici, sfondi, costruzioni) hanno ricevuto un upgrade in alta risoluzione, pur mantenendo la loro identità in pixel-art. Sempre come già menzionato sopra, il vero punto forte di questa collection è la colonna sonora, interamente ricreata in forma orchestrale, ma non è finita. Final Fantasy Pixel Remaster I-IV porta in dote anche alcuni extra che faranno la gioia dei fan. In primis per ogni titolo è presente una modalità “Galleria” con artwork, schizzi e altre leccornie digitali (tra cui un numero imprecisato di artwork firmati dal sensei Yoshitaka Amano), ma anche il gameplay è stato reso più accessibile. Sarà ora possibile infatti impostare i giochi con diversi “bonus”, come un maggior guadagno di monete e punti esperienza, così da snellire e sveltire l’esperienza per chi vuole concentrarsi sulla storia (e per ovviare ad alcuni evidenti problemi di grinding, specialmente nei primi titoli della collection).

Tirando le somme, questi sei remaster sono un modo eccellente per vivere o rivivere la storia di Final Fantasy. Tuttavia, non tutti i Final Fantasy sono tollerabili oggigiorno; alcuni, come Final Fantasy IV e VI, sono invecchiati con grazia e rimangono grandi avventure dalla narrazione sopraffina, mentre altri potrebbero sembrare un po’ più arcaici anche con le aggiunte introdotte in questa Collection. Tuttavia, sarebbe difficile trovare un modo più comodo, esteticamente gradevole e fedele per giocare ad alcuni dei migliori JRPG mai realizzati.

POWER RATING:
8.5/10
“Final Fantasy Pixel Remaster I-VI è una collection che farà battere il cuore ad ogni appassionato di JRPG e di Final Fantasy. Magari non tutti i giochi al suo interno sono invecchiati ugualmente bene, ma rimangono titoli che hanno fatto la storia.”


PRO:

+La nuova colonna sonora orchestrale è magnifica
+6 giochi iconici, centinaia di ore di divertimento
+”Restauro” eseguito in maniera superba
+Le sezioni “Galleria” sono una cornucopia di materiale eccelso
+Le nuove modifiche introdotte svecchiano i giochi più datati…

CONTRO:
-… ma sono pur sempre titoli di più di 30 anni fa, e non c’è soluzione alla cosa
-E’ una collection decisamente costosa. Fortunatamente è possibile acquistare i titoli singolarmente

Posted by:Powerwave83

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