Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da WayForward
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, GameBoy Color (!)

WayForward ci delizia con il porting della prima avventura in assoluto della nostra (mezza) genietta preferita!

Non possiamo farci nulla, eppure a questo punto ci abbiamo provato più e più volte. Nel momento in cui WayForward annuncia un nuovo capitolo della serie di Shantae o, come in questo caso, una riedizione, dobbiamo immediatamente abbandonare quello che stiamo facendo (il più delle volte recensire videogiochi) e dedicarci completamente alle mirabolanti, divertentissime avventure della Mezza Genietta dai capelli viola. Immaginate poi la nostra eccitazione mista a curiosità quando i ragazzi di WayForward ci hanno proposto di recensire il primo capitolo in assoluto, originariamente pubblicato per Nintendo GameBoy Color nel 2002. Potevamo forse dire di no?

Se volete leggere le recensioni dei titoli di Shantae che abbiamo coperto su PowerWave83, cliccate i link riportati qui di seguito:
Shantae: Risky’s Revenge – Director’s Cut
Shantae and the Seven Sirens

La trama prende il via con la malvagia regina dei pirati, Risky Boots (futura nemesi di Shantae) mentre mette Scuttle Town sotto assedio, e toccherà a Shantae, la (mezza) genietta a guardia della città, respingere l’equipaggio dei Tinkerbats di Risky. Ci riuscirà, ma non prima che Risky riesca a rubare un motore a vapore costruito dall’inventore Mimic e salpi verso il tramonto. In preda al panico, Mimic spiega che Risky potrebbe usare il motore per creare un’arma terribile che le consentirebbe di governare i mari, quindi Shantae si propone di raccogliere le pietre elementali necessarie per alimentarlo prima che Risky riesca a metterci sopra le mani. È una premessa piuttosto semplice e nel complesso racconta una buona storia, anche se va fatto notare come l’intero comparto narrativo sembri notevolmente più sperimentale rispetto ai capitoli futuri, dotati di molta più personalità.

In quanto uno degli ultimi giochi per Game Boy Color mai pubblicati, Shantae era famoso per aver spinto i limiti della piccola console Nintendo e per essere una delle avventure più ambiziose. Il gioco, concettualmente, prende la forma di un Metroidvania, con una piccola manciata di dungeon sparsi per la sua mappa interconnessa che fungeranno da punti di ancoraggio principale, dove avanzerete nella storia e acquisirete nuove abilità. Proprio come i loro equivalenti nei giochi successivi, questi dungeon offrono molti dei momenti salienti, in quanto presentano un’intelligente miscela di platform, risoluzione di enigmi e sfide di combattimento. Parlando del gameplay, Shantae potrà risolvere enigmi e combattere sfoggiando quelle che diventeranno le sue mosse più iconiche: la frustata coi capelli, e le varie danze in grado di trasformarla in diversi animali dotati di caratteristiche speciali, come l’Elefante che potrà distruggere diversi blocchi e darvi accesso a nuove aree.

Tecnicamente siamo di fronte, come già detto, a uno dei giochi più belli mai apparsi su GameBoy Color, e il tutto sarà in impreziosito, in questa versione, da diversi miglioramenti grafici, inclusa una nuova versione denominata “GameBoy Advance”, nuovi filtri, nuove modalità di salvataggio, ed addirittura una mini-galleria artistica per la gioia dei tantissimi fan della mezza-genietta. Anche il sonoro, pur considerando i limiti della piattaforma originale, fa ben più del suo dovere con temi orecchiabili che vi rimarranno in testa per settimane.

Tirando le somme, Shantae era e rimane uno dei platform di inizio anni 2000 migliori mai progettati, sia in termini tecnici che in termini artistici. Non è un caso infatti che Shantae sia diventata letteralmente una icona indie a livello planetario, e abbia partecipato come ospite a dozzine di altri titoli. E’ vero, il fatto di essere stato pubblicato a inizio anni 2000 è fondamentalmente una lama a doppio taglio e certe scelte narrativo/ludiche implementate non sono invecchiate benissimo, ma il gioco rimane comunque una delizia. Non abbiamo altro da aggiungere. Se volete entrare nel mondo di Shantae, perché non iniziare dal suo primo capitolo in assoluto?

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