Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da SoftStar/EastAsiaSoft
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC

Basato sul terrificante film taiwanese intitolato The Bridge Curse, a sua volta basato su una popolare leggenda urbana, il titolo horror di SoftStar é finalmente disponibile per le nostre console!

Da appassionati di grossomodo tutto quello che rientra nel concetto di horror, ci fa estremamente piacere vedere quando questo concetto si muove al di fuori del normali binari e “deraglia” in tangenti inaspettate. Inaspettate per modo di dire, chiaramente, visto che l’horror in salsa asiatica è da sempre un punto saldo del genere: quello che intendevamo, detto in soldoni, é il vedere qualcuno che non siano i soliti sospetti (CLICCATE QUI per un esempio recente di cui non faremo il nome) pubblicare qualcosa di nuovo e, come in questo caso, decisamente gradevole.

The Bridge Curse: Road to Salvation (con tanto di R rovesciata nella stilizzazione del titolo, che fa molto cool) é una esperienza cinematografica in prima persona a metà tra un walking simulator e qualcosa simile alla saga di Amnesia: ci saranno sezioni in cui dovrete far progredire la trama, esplorando il campus, risolvendo enigmi e interagendo con i vostri compagni, ed altre in cui dovrete fondamentalmente salvare la pellaccia, evitando di finire nelle grinfie dei vari -ed oggettivamente spaventosi- fantasmi che infestano l’ Università di Tunghu, a Taiwan.

A tal proposito, vediamo quale sarà la trama che farà da sfondo ai nostri non esattamente idilliaci e spensierati giorni (notti, soprattutto) universitari. Ebbene, nel tentativo di dare una spintarella alla popolarità del club extra-scolastico di Occulto, sei ragazzi decidono di organizzare una sorta di revival di una popolare leggenda urbana che circola tra le sale del campus. Chiaramente, si scopre molto velocemente che tale leggenda urbana è sfortunatamente molto reale, e da qui partirà effettivamente The Bridge Curse. Lo sappiamo, é un pretesto oggettivamente visto, rivisto e stravisto in un numero non meglio precisato di film, anime, manga e quant’altro ma, tanto quanto é un cliché, dobbiamo ammettere che nonostante tutto, funziona.

Tecnicamente, siamo di fronte ad un prodotto tutto sommato funzionale e soprattutto -cosa da non dare per scontata ultimamente- funzionante. Gli attori sono espressivi e, tocco di classe, saranno doppiati da famosi doppiatori del mondo degli anime. Naturalmente le traduzioni non saranno sempre perfette, ma questi inconvenienti sono pochi e rari e piuttosto prevedibili per uno sviluppatore indipendente. Nulla di cui preoccuparsi, comunque. La scuola è ben progettata. La rappresentazione delle varie stanze é fantastica, i dettagli ci sono ed esplorerete l’università da cima a fondo. L’ambiente è senza dubbio una delle cose migliori di questo gioco e decisamente in sintonia con White Day: A Labyrinth Named School (un altro gioco horror asiatico, stavolta Koreano, anch’esso ambientato in una scuola: CLICCATE QUI per la review).

Tirando le somme, a noi questo The Bridge Curse: Road to Salvation è piaciuto. Magari ci sono un po’ troppe sezioni in cui tutto procede vagamente a rilento, ma si può vedere come un tentativo di portare l’atmosfera e l’immersione nel mondo di gioco al giusto punto di cottura. C’è poi la questione del fatto che The Bridge sia basato su un film: se l’avete visto sapete già cosa aspettarvi in termini di trama, e questo magari potrebbe scoraggiare qualcuno dall’acquisto… ma se non avete visto il film, saranno quattro ore con una trama in grado di far impallidire la maggior parte dei giochi horror indipendenti. A conti fatti, anche se avete visto il film, è comunque un gioco che vale la pena provare se vi piacciono alcuni dei cliché più comuni nei giochi horror asiatici. Tra l’altro, il gioco include dettagli di trama che non erano presenti nel film assolutamente fantastici e che vi sorprenderanno assolutamente.

POWER RATING:
7.0/10
“The Bridge Curse: Road to Salvation è un titolo che ci è piaciuto non poco. Dotato di una atmosfera ben congeniata e da un cast di personaggi decisamente valido, ci sentiamo di consigliarlo ad ogni appassionato di horror.”

PRO:
+Decisamente inquietante
+Tanti extra sbloccabili
+Il world-building è esemplare, leggerete ed esplorerete qualunque cosa con avidità

CONTRO:
-Ad alcuni non andrà giù il flow del gioco (esplorazione/stealth)
-Tecnicamente un po’ sottotono

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