Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Capcom
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox Series X, PlayStation 4, PlayStation 5, PC
Nel 2005, Capcom pubblicò l’originale Resident Evil 4, rivoluzionando sia la sua saga di successo che l’intero genere survival-horror. Ora, nel 2023 siamo di fronte a un secondo miracolo.
Vi vogliamo raccontare un segreto. Chi sta scrivendo questa recensione (Pierre, per non fare nomi. NdR) è un fan sfegatato della saga di Resident Evil, una passione risalente all’ormai lontano 1996. Bene, questa fede incrollabile vacillò quando Capcom pubblicò l’originale Resident Evil 4 per Nintendo Gamecube, soprattutto perché venuto subito dopo quel capolavoro assoluto conosciuto con il nome di Resident Evil: Code Veronica per il mai troppo lodato SEGA Dreamcast. Perché questo improvviso sussulto nel cuore di un appassionato? Perché a conti fatti Code Veronica fu l’ultimo vero Resident Evil come imparammo ad amarlo e conoscerlo: telecamere fisse, gestione dell’inventario macchinosa, comandi “tank“: la classica e “vera” esperienza survival horror. Resident Evil 4 invece, fu l’esatto opposto, con la sua visuale dinamica in terza persona, un sistema di combattimento svecchiato… fu una sorta di rivoluzione, al punto che tanti altri capolavori venuti dopo presero in prestito lo “stampo” della creazione Capcom. Pensate a The Last of Us, Dead Space, addirittura Gears of War. Ebbene, in questo Marzo 2023, siamo di fronte ad un secondo miracolo, perché Resident Evil 4 Remake (RE4R da ora) riesce nell’impossibile, ovverosia migliorare quello che già all’epoca era niente di meno che un capolavoro.

E’ innegabile come Resident Evil 4 sia riuscito a cambiare totalmente il panorama del genere survival horror. L’opera di Shinji Mikami infatti prese tutto quello che contribuì al successo del franchise, e semplicemente lo lanciò fuori dalla finestra. Addio al backtracking in favore di una progressione che spingeva il giocatore costantemente in avanti verso nuove aree, addio al combattimento ragionato e metodico dei precedenti capitoli in favore di un più moderno e dinamico contesto pseudo-shooter, insomma, fu l’esempio calzante del classico “voltar pagina”. Ed ora, eccoci a parlare di questo RE4R che, non ve lo nascondiamo, é riuscito non solo a migliorare quanto di buono già fatto dai due precedenti Remake realizzati da Capcom (Resident Evil 2 e Resident Evil 3, cliccate i titoli per leggere le review), ma addirittura a migliorare il già ottimo prodotto originale.

La trama alla base del tutto è rimasta quella che abbiamo imparato a conoscere: Leon S. Kennedy viene inviato dal Presidente degli Stati Uniti in un remoto angolo della Spagna, dove pare sia localizzata Ashley Graham. La missione di Leon sarà quella di salvare la giovane dal gruppo di fanatici che l’hanno rapita e riportarla in salvo: sulla carta nulla di speciale, ma sempre come già visto, letteralmente nulla andrà come pianificato e quella che inizialmente doveva essere una missione tutto sommato canonica si trasformerà in un incubo se possibile ancora peggiore di quello vissuto da Leon a Raccoon City.

Parliamo ora del gameplay. Pur rivoluzionario per l’epoca, l’originale Resident Evil 4 non é invecchiato benissimo, e una veloce partita al porting per PlayStation 4 ha confermato le nostre idee. Quello che nel 2005 riuscì a dettare nuovi standard per un intero genere non funziona granché bene nel 2023: uno su tutti l’impossibilità di far muovere Leon mentre si mira con l’arma. Ebbene, allo stesso modo del recente e superlativo Metroid Prime Remastered (CLICCATE QUI per la review), questo remake di Resident Evil 4 funziona come ci si aspetterebbe da un gioco del 2023. Lussi come il movimento e il puntamento simultanei grazie a controlli dual-stick significano che sarà possibile indietreggiare con cautela mantenendo la vostra arma puntata contro le orde che avanzano, o fare un passo laterale per evitare un colpo di balestra in arrivo senza dover togliere l’occhio dal mirino del vostro fucile. Questa ritrovata libertà di movimento vi rende meglio equipaggiati per sfruttare al massimo gli effetti di danno specifici dell’area; far esplodere le rotule per esporre un nemico a un colpo di grazia corpo a corpo, far esplodere candelotti di dinamite tenuti nelle mani degli attaccanti prima che abbiano la possibilità di lanciarli, o semplicemente divertirsi con alcuni dei colpi alla testa più macabri nella storia dei fucili dei videogiochi. Non c’è altro da aggiungere, RE4R porta il sistema di controllo ormai datato dell’originale su un intero altro livello.

Non é finita qui, perché RE4R si porta dietro anche tutta una serie di miglioramenti “quality of life”: una serie di interazioni macchinose sono state archiviate, come il modo in cui casse e barili possono essere rapidamente rotti con il semplice tocco di un pulsante invece di dover preparare goffamente un colpo di coltello, rendendo molto più veloce la raccolta di munizioni e salute nel mezzo di una battaglia. Il cambio di arma ora viene eseguito istantaneamente con un tocco del D-pad invece di dover mettere il gioco in pausa per entrare e uscire dalla schermata dell’inventario, e il coltello da combattimento di Leon può anche essere usato per parare e deviare gli attacchi nemici o per dare il colpo di grazia ai nemici barcollanti, o addirittura per eliminare silenziosamente i nemici dopo essercisi avvicinati di soppiatto grazie alla sua nuova capacità di accovacciarsi. Tranquilli, Resident Evil 4 non è un nuovo Metal Gear Solid, ma non nascondiamo che questo ulteriore strato di complessità aggiunto al sistema di combattimento ci ha piacevolmente colpito.

Fondamentalmente, tuttavia, questa configurazione di controllo revisionata rende il combattimento più piacevole e fluido senza compromettere il grado di sfida, che siate esperti di RE4 o meno. I vantaggi aggiuntivi del coltello sono bilanciati dal fatto che subisce danni a ogni utilizzo, quindi potrete farvi affidamento solo con parsimonia, altrimenti si spezzerà e dovrà essere riparato da uno degli iconici Mercanti. Nel frattempo, i nemici deambulano in modi pericolosamente irregolari e hanno la tendenza a tentare di sopraffarvi, quindi dovrete prendere decisioni rapide quando si tratta di dare la priorità agli obiettivi. Hanno anche imparato alcuni trucchi nuovi e astuti con cui rendervi la vita impossibile, come il modo subdolo in cui gli abitanti del villaggio posizioneranno a terra trappole per orsi nel bel mezzo di un combattimento. Resident Evil 4 Remake vi offre un set di strumenti più ampio per aiutarvi nella sopravvivenza, ma dovrete comunque mantenere i nervi saldi e usare la testa, perché farsi prendere dal panico in mezzo a una folla brulicante di persone infette da un parassita omicida che controlla la mente può portare a risultati… spiacevoli.

Indipendentemente dalla difficoltà che sceglierete, uno dei principali punti di forza di Resident Evil 4 è che i tipi di nemici verranno continuamente mescolati in modo che non possiate mai veramente accontentarvi di una strategia unica per tutti. Proprio mentre state comodamente falcidiando i Ganados grazie a precisi colpi alla testa, ecco che iniziano a indossare elmetti per costringervi a prendere di mira le loro gambe. Quindi, una volta che avrete iniziato a capire di doverli gambizzare, inizieranno a tornare in vita con viticci micidiali che spuntano dalle loro teste decapitate. Infine, quando avrete finalmente capito come eliminare queste terrificanti mutazioni in modo efficiente, vi troverete faccia a faccia con un ondeggiante ed apparentemente inarrestabile incubo che può rigenerare ogni parte del corpo esplosa: Il famoso Regenerator. Il bestiario di nemici di RE4R si mantiene uno dei più variegati della storia del gaming moderno. Resident Evil 4 offre inoltre un numero crescente di armi da fuoco per fronteggiare queste minacce, ognuna con un feedback fantastico, dalle pistole alle mitragliette, dai fucili a pompa alle devastanti Magnum, passando per carabine da cecchino, lanciagranate e lanciarazzi e ognuna di queste armi sarà potenziabile fino a sbloccare bonus dedicati, una volta al massimo. Non avrete che da sbizzarrirvi.

Resident Evil 4 non delude nemmeno se lo si va ad analizzare in termini più ampi, con un lavoro certosino focalizzato a rendere l’esperienza il più possibile condensata. Uno dei (pochi, va detto) difetti dell’originale, infatti, era quello di essere inutilmente lungo, con alcune sezioni create visibilmente con l’unico scopo di allungare la minestra. Tutto questo non sarà presente in RE4R, e quelle sezioni poco ispirate saranno eliminate del tutto. Eliminate come saranno anche le sezioni più… assurde dell’originale. Non vi vogliamo rovinare la sorpresa, ma sappiate che finalmente non avrete più a che fare con certe idiozie. Ora, RE4R é una corsa sulle montagne russe, una serie mozzafiato di battaglie contro giganteschi mostri marini e torreggianti troll, difese disperate contro orde impazzite, oltraggiosi assalti a un castello pesantemente fortificato, sezioni furtive attraverso laboratori oscuri, inseguimenti esplosivi su carrelli minerari e innumerevoli scontri con alcuni mostri davvero contorti infettati dal parassita mutante di Las Plagas, tutti visivamente incredibili reinventati sul RE Engine di Capcom (che ha anche alimentato gli ultimi due remake). Anche il notoriamente insipido terzo atto dell’originale RE4 è stato considerevolmente rafforzato, tutto in preparazione ad un boss finale migliorato e davvero imponente.

Ogni fase del viaggio porta con sè qualche miglioramento, grande o piccolo. L’ingannevole battaglia di coltello contro il maggiore Krauser dell’originale è stata trasformata in un avvincente mix di parate e contrattacchi, mentre la frustrazione del dover scortare Ashley attraverso alcune sezioni è stata ridotta in modo significativo abbandonando la sua barra della salute in modo da non aver più bisogno di sprecare preziose erbe verdi per curarla, e la sua intelligenza è stata migliorata, quindi è meno incline a cadere stupidamente nelle mani di una folla assetata di sangue. Altrove, ci sono stati notevoli cambiamenti strutturali che rendono l’ambiente più coeso. Ad esempio, nel gioco originale l’area del lago serviva principalmente da sfondo a una lotta contro un boss, ma ora potrete esplorare a fondo il lago e i suoi dintorni in barca, attraccando a varie insenature per perlustrare capanne e caverne alla ricerca di enigmi aggiuntivi, tesori preziosi, e orrori nascosti in agguato.

Tirando le somme, che siate fan dell’originale o un nuovo arrivato con una voglia matta di un horror ricco di azione della massima qualità, Resident Evil 4 è un capolavoro fatto e finito che non può mancare in nessuna collezione. Il suo combat-system è privo delle sciocchezze del layout originale ma non meno stressante grazie al suo feroce cast di creature, la sua storia si sposta rapidamente attraverso una serie di scene d’azione diverse nella struttura ma uniformemente incrollabili nell’intensità, e il suo mondo è ricco di dettagli e pieno di sorprese divertenti e spesso terrificanti. I suoi miglioramenti rispetto all’originale sono troppo numerosi per essere elencati, dalle semplici modifiche alla qualità della vita a meccaniche di combattimento con i boss completamente revisionate, il team di Capcom non ha sbagliato un singolo colpo. Resident Evil 4 era probabilmente tra le l’avventure più entusiasmanti di tutti i tempi, e con questo Remake è stato ricostruito, perfezionato e realizzato al massimo del suo enorme potenziale.
POWER RATING:
9.5/10
“Resident Evil 4 (Remake) prende quella che già all’epoca era una delle massime espressioni del mondo del gaming e la migliora esponenzialmente, trasformando quello che, de-facto, già era un capolavoro in un’ opera assolutamente imperdibile. Un titolo fondamentale in ogni collezione.”
PRO:
+Atmosfera più cupa, assolutamente spaventosa
+Gameplay perfetto
+Tecnicamente superlativo, RE Engine si conferma una garanzia
+Sonoro sublime
+Tanti contenuti da sbloccare
CONTRO:
-Abbiamo notato qualche raro pop-in delle texture di gioco
Una risposta a "#Review: #ResidentEvil4 (Remake) – #Capcom riesce nell’impossibile e migliora un capolavoro"