Di Pierre Coppi
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-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PC (Windows, Steam)
A 10 anni dalla pubblicazione originaria, e ben 6 dopo l’ultimo aggiornamento, Killer Instinct torna più in forma che mai con la Anniversary Edition!
Da appassionati di Fighting Games, come ormai avrete sicuramente intuito, il non poter parlare di uno dei nostri picchiaduro preferiti di tutti i tempi ci stava lentamente ed inesorabilmente logorando. E’ vero, avremmo sempre potuto dedicare uno speciale a Killer Instinct 2013 (KI, da ora), ed é altresì vero che da quando abbiamo aperto PowerWave83.com abbiamo avuto l’opportunità di raffreddare i nostri bollori giocando, testando e recensendo alcuni dei migliori picchiaduro mai programmati (CLICCATE QUI per leggere l’archivio dedicato al genere) ma innegabilmente, c’era sempre questa grande, incombente aura di mistero ogni volta che si parlava di KI. Che fine aveva fatto? Perché, nonostante fosse tutt’ora parte integrante delle più rinomate competizioni eSports, il gioco non veniva più supportato? Perché, in un periodo paragonabile al Rinascimento del genere dei picchiaduro, Microsoft non approfittava della cosa, considerato che KI é una esclusiva? Troppe domande e punti interrogativi ruotavano attorno a quello che tutt’ora viene considerato come uno dei migliori titoli mai programmati, domande che finalmente e fortunatamente, hanno avuto risposta: KILLER INSTINCT E’ TORNATO!

Vediamo in cosa differirà questa Anniversary Edition dalle varie edizioni precedentemente disponibili, come la Definitive, la Free-to-Play, la Combo Breaker, e via discorrendo. Innanzitutto, sappiate che tutte queste versioni saranno allo stesso tempo eliminate e condensate in due sole varianti. Avremo quindi la Anniversary Edition, che includerà tutti i contenuti precedentemente pubblicati, e la versione Free-to-Play che vi consentirà di, come suggerisce il nome, testare il gioco e capire se fa per voi. Da lì, potrete poi effettuare l’upgrade alla Anniversary e godervi uno dei migliori, più tecnici e tecnicamente meravigliosi giochi che abbiano mai graziato una delle console verdi di Microsoft. Non solo, se siete in possesso della Definitive Edition nello specifico, avrete la possibilità di scaricare gli extra esclusivi di quella versione (indipendentemente dalla sua eliminazione), ovvero Killer Instinct Classic, Killer Instinct 2 Classic e la Definitive Edition App, comprendente al suo interno primizie come interviste con gli sviluppatori, concept-art, e soprattutto la gloriosa compilation Killer Cuts, originariamente inclusa nella versione per Super Nintendo di KI.

Prima di lanciarci nella disamina del gioco vero e proprio per chiunque non avesse mai avuto la voglia o la curiosità di testarlo (male, molto male. NdP), andremo ad elencare in cosa consisterà la patch di bilanciamento versione 3.11, ovvero la prima patch pubblicata in 5 anni di silenzio assoluto. Questo sarà un capitolo dedicato ai veterani del gioco, quindi avete due scelte: leggerlo e tirare le vostre somme, oppure saltarlo e passare al successivo, e magari tornare quando avrete un po’ più dimestichezza con il titolo di Iron Galaxy/Microsoft Game Studios. L’obiettivo di questo aggiornamento del bilanciamento è ridurre la frustrazione causata da alcuni dei personaggi più forti del gioco (Rash, principalmente, un incubo che dura dalla sua introduzione nel roster. NdP), dando nel contempo anche una spintarella a tutti quei personaggi che, anche dopo 5 anni di patch e tornei online, tendono a continuare ad arrancare (Orchid in primis, poveraccia. NdP). Non tutti i personaggi hanno però ricevuto modifiche e, nella maggior parte dei casi, i cambiamenti in arrivo non influenzeranno molto il vostro stile di gioco. Se il vostro personaggio non ha subito modifiche, dovete però tener presente che alcuni dei vostri abbinamenti più difficili potrebbero essere diventati più facili, in virtù delle modifiche apportate al resto del roster. Per tagliare la testa al toro, ecco i personaggi che NON hanno ricevuto, perlomeno al momento, modifiche: Sabrewulf, TJ Combo, Kan-Ra, Riptor, Hisako, Cinder, Shadow Jago, Arbiter, Mira, e per finire, Kilgore. Vien da sé che chiunque altro membro del roster avrà ricevuto buff e nerf, e nello specifico lo spettro di questi cambiamenti varierà da una velocità di movimento aumentata (Jago), limitazioni all’efficacia ed al tempo di recupero da certe mosse (Rash), miglioramenti generali (Orchid). Elencare ogni singola modifica sarebbe pressoché impossibile in una recensione, quindi per una volta faremo uno strappo alla regola e vi lasceremo un link che vi porterà su Ultra-Combo.com, il sito ufficiale di Killer Instinct, dove potrete vedere nel dettaglio ogni singola modifica apportata al gioco: CLICCATE QUI per la lista completa. Noi stiamo ancora testando il gioco, ma anche adesso possiamo affermare che i cambiamenti apportati sono incisivi e hanno portato il piano competitivo su una linea molto più stabile e coerente. Magari Rash sarà ancora un bullo, ma finalmente sarà possibile contrastarlo anche per qualcuno che non fa il pro-player di professione; allo stesso modo, Orchid non raggiungerà mai il livello di S-Tier, ma finalmente sarà possibile utilizzarla online senza la certezza matematica di venire massacrati.

Passiamo ora al gioco vero e proprio, e spieghiamo a grandi linee cosa aspettarsi da questa versione. Innanzitutto il roster sarà uno dei migliori, e più eclettici, mai apparso in un fighting game. Avremo una tale diversità ed unicità nel cast di personaggi che renderà paradossalmente difficile ed allo stesso tempo semplicissimo scegliere il proprio main: il golem di roccia Aganos, la IA robotica nonché mid-boss Aria, l’esperimento umano alimentato dalle fiamme Cinder, il demone bicefalo Eyedol, il robot da combattimento nonché icona della serie Fulgor, l’effettivo boss finale Gargos, l’alieno di ghiaccio Glacius, lo spirito vendicativo Hisako, il monaco guerriero Jago (il Ryu della situazione) e la sua controparte malvagia Shadow Jago, Kan-Ra lo stregone mummificato, la studentessa di Kung Fu armata di nunchaku Kim Wu, la guerriera facente parte della Guardia Notturna Maya e sua sorella, la vampira Mira, il demone astrale nonché braccio destro di Gargos, Omen, la seducente agente speciale Orchid, il (anzi, “la”) velociraptor potenziata ciberneticamente Riptor, il lupo mannaro nonché scienziato Sabrewulf, l’assassina Sadira, lo scheletro rianimato Spinal, il gigantesco nativo americano Thunder e suo fratello Eagle, il pugile professionista TJ Combo, il barbaro millenario Tusk, il prototipo della serie Fulgor, Kilgore, e Shin Hisako, una variante totalmente nuova di Hisako che impugna una katana. Per finire, impossibile non menzionare i guest character: Arbiter da Halo, il Generale Raam da Gears of War e, ultimo ma non per importanza, Rash da Battletoads. Capite quando parlavamo di unicità? Vi sfidiamo a trovare un roster in grado di abbracciare così tanti concetti, temi e generi: demoni, studenti di arti marziali, vampiri, soldati, dinosauri (!!), mostri classici, robot… ce n’è veramente per tutti i gusti!

Veniamo ora al gameplay, perché é qui che Killer Instinct si é sempre giocato il tutto per tutto e questo reboot originariamente datato 2013 non fa eccezione. Contrariamente ai giochi dell’epoca, e in buona misura anche per quelli attuali, il gameplay di Killer Instinct é votato alle combo: combo su combo, combo ovunque, combo da decine di colpi, il tutto accompagnato dall’iconico annunciatore che urla a squarciagola i risultati delle vostre imprese. Dal canto nostro, noi non ci stancheremo mai di sentirlo sbraitare ULTRA COMBO dopo aver appena inflitto una quarantina di hit al nostro avversario ed aver vinto l’incontro, é una delle cose più galvanizzanti non solo del panorama dei fighting games, ma dei videogiochi in senso assoluto. Provare per credere. Gli elementi base delle combo sono gli Opener, attacchi speciali che danno inizio alle combo; gli Auto-Doubles, pressioni di pulsanti a seguito di attacchi speciali che creano sequenze di colpi automatiche; i Linker, necessari per unire insieme diversi auto-doubles; gli Enders, sequenze che finalizzano la combo con danni aumentati; e infine i Manual, catene di attacchi inserite al di fuori della tradizionale struttura combo. Vi avevamo detto che KI é tecnico, vero?

Al di là di questo, KI propone un sistema di combattimento a 6 tasti (3 per i pugni, 3 per i calci) e movimenti per le mosse speciali basate su mezzelune e quarti di cerchio, grossomodo come Street Fighter, di cui potete leggere la recensione del bellissimo sesto capitolo CLICCANDO QUI. Quello che veramente differenzia KI dai competitor, al di là delle combo disumane, sarà da ricercarsi in una meccanica difensiva, le Combo-Breaker. Quando infatti sarete vittima di una combo più o meno aggressiva, avrete la possibilità di interromperla premendo allo stesso momento una di queste combinazioni: PD+CD, PM+CM, PF+CF. Il rovescio della medaglia? Dovrete affidarvi al caso o conoscere a menadito gli attacchi di ogni combattente perchè, ad esempio, Pugno Forte + Calcio Forte funzionerà solo ed esclusivamente contro attacchi Forti del vostro avversario. Se riuscirete a difendervi interromperete la stringa offensiva avversaria e potrete vendicarvi a vostra volta, se non riuscirete… beh, dovrete sorbirvi l’intera sequenza di attacco avversaria. Voi direte “ma é troppo casuale!” al che noi rispondiamo che no, non é così, in primis perché le opzioni disponibili sono solo 3 (ergo avrete sempre un 33% di possibilità di indovinarla affidandovi al caso) e poi perché KI si basa su scale di combo ascendenti, quindi anche a livello istintivo sarà possibile capire, basandosi sul quando, capire il come un nemico vi sta colpendo e reagire di conseguenza. Fidatevi, é una delle meccaniche più belle che siano mai state introdotte in un picchiaduro, e funziona alla perfezione.

Non che le meccaniche siano finite. Una barra a due segmenti nella parte inferiore dello schermo consente l’uso di mosse “Ombra” che hanno proprietà di attacco migliorate e possono causare più danni e colpi combo, sebbene queste mosse funzionino in modo diverso per alcuni personaggi. Tutti i personaggi possono però utilizzare una tecnica del Contatore d’Ombra mentre bloccano per interrompere istantaneamente l’attacco nemico e trasformarlo in un un proprio attacco Ombra. Un’altra nuova caratteristica del gameplay di Killer Instinct è l’aggiunta della “Modalità Instinct”. Riempiendo una barra secondaria posta sotto la barra della vita del personaggio, ogni personaggio può attivare un potenziamento unico per un periodo limitato, come Glacius che si ricopre con un’armatura di ghiaccio per una migliore resistenza ai danni, Jago che lancia due Endokuken invece di uno solo, o lo scatto di Thunder che diventa invincibile e copre una maggior parte di schermo. I miglioramenti sono costruiti per integrare i tratti dello stile di gioco del personaggio. La modalità Istinct può essere utilizzata anche per eseguire un annullamento istantaneo durante una combo e anche ripristinare il “valore di knockdown”, un misuratore che appare durante una combo che determina quanto vicina è la combo a essere terminata automaticamente dal gioco. La modalità Istinto può infine essere utilizzata anche per fermare un’Ultra Combo per concatenarla ad altre mosse e persino a un’altra Ultra per un risultato ancora più elegante di quello che una “semplice” Ultra Combo può fornire. E’ tutto spaventosamente super tecnico, e questa é una cosa meravigliosa.

Riguardo alle modalità di gioco, avrete l’imbarazzo della scelta. Per le stagioni 1 e 2 saranno presenti, per il giocatore singolo, finali specifici per ogni personaggio, a loro volta suddivisi in 3 diversi finali a seconda di come giocherete. Ad esempio, uno dei finali vi chiederà di infliggere una Ultra Combo ad un determinato personaggio, un altro vi chiederà di vincere con un perfect, e così via. E’ un metodo interessante per variare un po’ il concetto della classica modalità arcade, con la canonica “scala” di incontri che porta al finale. Proseguendo, la cosa più interessante é arrivata con la stagione 3, all’epoca chiamata “Stagione delle Ombre”. Un’ulteriore modalità per giocatore singolo infatti, “Shadow Lords”, è stata aggiunta al gioco tramite un aggiornamento gratuito nel settembre 2016. Servendo come modalità storia per la terza stagione, Shadow Lords richiede ai giocatori di mettere insieme una squadra di tre personaggi giocabili e scegliere tra una serie di scenari e battaglie generati proceduralmente contro i servi di Gargos, in una modalità vagamente reminiscente ad un roguelike. Vincere queste battaglie garantirà al giocatore ricompense aggiuntive, inclusi oggetti che forniscono aumenti temporanei delle statistiche quando utilizzati, guardiani che forniscono nuove abilità quando equipaggiati (come una parata migliorata, armature, e buff agli attacchi o alla vita durante i combattimenti) e skin esclusive per i personaggi. Sconfiggere determinati avversari consentirà inoltre ai giocatori di rimuovere abilità ed effetti da Gargos, rendendolo più facile da sconfiggere nella battaglia finale della modalità. Le ricompense verranno poi trasferite tra le partite di Shadow Lords e contenuti aggiuntivi sono stati aggiunti alla modalità tramite diversi aggiornamenti dopo il suo lancio. E’ una modalità incredibilmente divertente e virtualmente rigiocabile all’infinito. Le restanti modalità di gioco sono le classiche riscontrabili in qualunque altro picchiaduro, come sopravvivenza (e la sua variante sopravvivenza ombra), multiplayer, partite classificate, casual e via discorrendo. Volete sapere qual’è l’asso nella manica di KI? Già all’epoca il gioco utilizzava il mai troppo lodato rollback netcode per la componente online, una cosa che i competitor stanno iniziando ad implementare stabilmente solo 10 anni dopo.

Tecnicamente, già nel 2013 Killer Instinct era un gioco davvero bello da vedere, con modelli poligonali dettagliati, effetti grafici assolutamente spettacolari e stage che, ad oggi, a nostro avviso rimangono tra i più evocativi di tutti i tempi. Non solo, in questa Anniversary Edition il nostro amato Killer Instinct si é rifatto il trucco, elevando il suo comparto grafico ad un sontuoso 4K con 60fps assolutamente granitici (va anche detto che in 10 anni, noi non abbiamo mai visto un singolo rallentamento, ad ulteriore conferma del superlativo lavoro di programmazione). Quindi, KI é senza dubbio bello da vedere, ma per noi, il suo secondo asso nella manica é da ricercarsi nel suo comparto audio. Non tanto per le voci dei personaggi, quanto per la colonna sonora: Composta dal geniale Mick Gordon prima che diventasse “quello che ha scritto la colonna sonora di DOOM 2016”, il suo modo di reinterpretare e reinventare i classici ed iconici riff degli originali KI e KI2 é sbalorditivo al punto che, ci scommettiamo, vi ascolterete l’intera colonna sonora sulla vostra piattaforma di streaming preferita. La stagione 3 vide Gordon abbandonare il progetto, ma segnò l’esordio dei talentuosi Celldweller e Atlas Plug. Magari non raggiungeranno le vette qualitative delle tracce che compongono le stagioni 1 e 2, ma rimangono assolutamente godibili. Il modo più bello in cui KI utilizza la musica, comunque, é la sua interattività con quanto accade su schermo: concludere un incontro con una Ultra e la colonna sonora si adatterà al ritmo dei vostri colpi, il tutto mentre lo stage muta, crolla, e si deforma sotto la forza inarrestabile del vostro assalto. Superlativo, e vi assicuriamo che ve ne innamorerete appena vedrete questa meraviglia in atto. Prima di chiudere il comparto tecnico, un piccolo easter-egg sempre legato alla musica di gioco ed alla sua interattività: probabilmente avrete notato che muovendo il cursore sui menù, il gioco produrrà una singola nota. Muovetelo abbastanza volte, e riuscirete a riprodurre l’intero e leggendario tema principale di KI, classe 1995.

Tirando le somme, avrete sicuramente capito come Killer Instinct, ed nello specifico questo KI 2013, occupi un posto speciale nei nostri cuori. Un gioco dotato di un gameplay sopraffino, squisitamente e diabolicamente tecnico pur rimanendo adrenalinico, un comparto audio ancora imbattuto e una quantità di contenuti in grado di accontentare qualunque appassionato di fighting games, Killer Instinct Anniversary Edition è un tassello essenziale nella vita di ogni membro della FGC. Speriamo che Microsoft si accorga (per la seconda volta) del potenziale di un picchiaduro come questo, perché KI é tassativamente imperdibile.
POWER RATING:
9.6/10
“Ci sono voluti 6 anni di preghiere, ma finalmente il superlativo Killer Instinct é di nuovo tra noi. Tecnico, divertente, bello da vedere ed ascoltare, con tante modalità per tutti e una nuova veste grafica, il lavoro di Iron Galaxy e Microsoft Game Studios é un successo sfolgorante.”
PRO:
+Uno dei gameplay migliori e più tecnici dell’intero genere
+Comparto audio sul gradino più alto del podio
+Uno dei roster più variegati e iconici del settore
+Tante modalità di gioco, per tutti i gusti
+ROLLBACK NETCODE!
+Tecnicamente solido con i suoi 60fps e il 4K
CONTRO:
-Potrebbe risultare fin troppo tecnico per i meno smaliziati





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