Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da CyGames
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, PC (Steam)

CyGames ci regala una delle migliori esperienze Jrpg dell’anno!

Alle volte, ci si scontra con certi giochi secondo modalità decisamente bizzarre. Noi, ad esempio, non eravamo nemmeno a conoscenza dell’esistenza di Granblue Fantasy, che abbiamo poi essere scoperto un colossale brand con all’attivo milioni di giocatori. Come abbiamo fatto a farcelo sfuggire? Semplicissimo: per quanto enorme, era un gioco per Mobile, e come avrete notato leggendo queste pagine, quella “dei cellulari” è una branca del mondo gaming che non seguiamo. Quindi, vi chiederete, come abbiamo scoperto il mondo di Granblue? Come spesso é il caso, tramite i nostri adorati fighting games. Nel 2020 infatti, CyGames pubblicò Granblue Fantasy Versus per PS4, sviluppato nientemeno che dai nostri amati Arc System Works. Oggi, 4 anni esatti dopo quell’incontro, torniamo a parlare di Granblue Fantasy nella recensione di quello, lo diciamo sin da ora, é senza dubbio una delle migliori esperienze Jrpg del 2024.

Migliori e senza dubbio più particolari, perché GBFR non segue gli stilemi classici che abbiamo imparato a conoscere in quasi quarant’anni di “carriera” videoludico/giornalistica. Da sempre, un grande punto saldo del genere, una costante se vogliamo, é sempre stata quella dell’essere giochi incredibilmente, terribilmente, borderline stupidamente lunghi. GBFR in questo senso abbraccia le sue origini Mobile offrendo una campagna a giocatore singolo completabile in grossomodo 20 ore, una sorta di eresia per gli standard odierni. Sia ben chiaro, questa ventina di ore abbondante potrà trasformarsi con facilità in una epopea da ben più di un centinaio se deciderete di voler vedere tutto quello che il gioco ha da offrire e in tutta onestà, sapete una cosa? Vorrete vederlo.

Guardiamo la trama che farà da sfondo alle avventure che vivrete nel gioco. In Granblue Fantasy: Relink impersonerete il Capitano, Gran (maschio) o Djeeta (femmina), il leader di un gruppo di avventurieri volati nel cielo alla ricerca della misteriosa isola di Estalucia. Il Capitano è collegato tramite la forza vitale a Lyria, una ragazza con la capacità di comunicare con le Bestie Primordiali, che sono essenzialmente gli dei del mondo. I due viaggiano inoltre con una banda di guerrieri, ognuno con retroscena che possono essere esplorati durante il gioco. Ci sono cinque compagni costanti: Katalina è la protettrice giurata di Lyria, Io è la maga del gruppo, Rackam guida il dirigibile Grandcypher, Eugen è un ex mercenario diventato bravo ragazzo e Rosetta è la misteriosa femme fatale (immancabile, ovviamente). Nel corso del gioco sarà possibile aggiungere più membri al gruppo, ma sebbene possano ravvivare i piani di battaglia attraverso nuove composizioni del gruppo, va detto che non avranno lo stesso impatto sulla storia generale quanto il gruppo principale. Noi comunque non abbiamo saputo resistere alla tentazione di arruolare quanto prima Zeta, Ferris, e Narmaya: abbiamo adorato le loro rappresentazioni in Versus, e non vedevamo l’ora di ricongiungerci con le nostre eroine.

Ora, veniamo al punto cruciale di questo Relink, ovvero il suo gameplay e soprattutto, la spettacolarità che si porta dietro. Siamo rimasti onestamente stupiti, grossomodo a metà della campagna principale, quando uno scontro con un boss ci ha portato alla mente uno dei giochi più iconici di tutti i tempi: Shadow of the Colossus (non solo, ma anche il grandioso Castlevania: Lords of Shadows. NdR). Durante quella missione, apparentemente semplice, di punto in bianco ci siamo trovati a scontrarci con un colossale costrutto di pietra alimentato dalla magia ed armato con un gigantesco braccio-cannone in grado di fare piazza pulita delle aeronavi che stavano tentando di fornirci supporto aereo. Un secondo dopo aver azzoppato il titanico golem, distruggendo le paratie che nascondevano i suoi punti nevralgici, ci siamo ritrovati scaraventati in aria, solo per poi ricadere sul sopracitato cannone (che nel frattempo aveva decimato la flotta volante. NdR) e scivolare verso la schiena dello stesso, dove risiedeva il suo punto debole. Tutto questo nel giro di nemmeno dieci minuti. Consideratelo spoiler, consideratelo come vi pare, ma quella sequenza ci ha talmente colpito che non potevamo non parlarne. Ed é solo una delle dozzine di scontri con i boss che affronterete: Golem, Grifoni, Giganteschi non morti, Divinità, il bestiario di Granblue Fantasy non cesserà di stupirvi. Così come il suo sistema di combattimento, uno dei migliori che ci sia capitato di testare negli ultimi anni.

Dovessimo trovare un parallelismo, potremmo dirvi che Relink, pad alla mano, ci ha ricordato pezzi da novanta come Nier: Automata di Platinum Games e lo splendido Tales of Arise di Bandai Namco. Tuttavia, il combattimento in tempo reale di Relink ha alcune caratteristiche che lo aiutano a distinguersi da giochi simili. Il personaggio che controllerete possiede un livello relativo alle Arti, che determina l’efficacia delle vostre abilità speciali. Più attacchi normali eseguirete e più a lungo aspettate prima di scatenare un’abilità, più potente sarà quest’ultima. Ciò crea un’interessante dinamica di rischio e ricompensa che rimarrà costantemente in gioco. Ad esempio, se il vostro personaggio possiede un’abilità di guarigione, aspettare fino a raggiungere il livello Artistico quattro curerà più HP rispetto all’attivarlo al livello artistico uno. Ma cosa succede se i vostri HP sono estremamente bassi e necessitate di cure immediate? Prendere queste decisioni è tanto importante quanto divertente, e questa non è nemmeno la metà dell’equazione, poiché uno dei maggiori punti di forza di Relink è la diversità meccanica del suo roster. Ogni personaggio ha infatti uno stile di gioco unico e abilità speciali in un modo che ci ha ricordato i nostri adorati Fighting Games. Coloro che preferiscono un semplice, classico, combattente con la spada saranno più che soddisfatti giocando nei panni di Gran e Djeeta, attaccando e tagliando in un modo che sarà sicuramente familiare a qualsiasi fan dei giochi di ruolo d’azione come questo. Ma, e qui viene il bello, se vi sentite in vena di sperimentare, le abilità di (esempio) Narmaya e Zeta avranno meccaniche legate al parry ed alle posture, mentre quelli a distanza di Eugen utilizzeranno un mix di bombe e persino alcuni leggeri meccanismi da shooter in terza persona. Ci sono così tanti personaggi da provare che sicuramente alcuni diventeranno i vostri preferiti. E’ semplicemente glorioso.

Poteva finire qui la disamina delle meccaniche di combattimento? Nossignore. Ecco entrare in gioco le Skybound Arts, che sono potenti attacchi finali unici per ogni personaggio. Proprio come gli attacchi speciali, anche il sistema di combattimento di Relink incoraggia ad aspettare prima di lanciare questi attacchi incredibilmente potenti. Certo, potrete scatenare il vostro non appena il misuratore raggiunge il 100%, ma se l’intero gruppo lo fa uno dopo l’altro in successione, attiveranno quello che viene chiamato Full Burst, ovvero un attacco di gruppo in grado di infliggere danni catastrofici ai vostri avversari, simile a qualcosa come gli attacchi a tutto campo di Persona. Spettacolare.

Ora, parliamo di un altro aspetto fondamentale di ogni RPG, Jrpg, a-Rpg, c-Rpg e via dicendo. Le missioni secondarie. Durante la campagna principale e dopo il suo completamento, potrete deliziarvi con compiti secondari chiamati semplicemente “Quest” (Missioni. NdR). Si tratta di missioni simili a Monster Hunter in cui assemblerete la vostra squadra per completare obiettivi, come sconfiggere un boss, eliminare ondate di nemici o proteggere determinati oggetti. Chiaramente, sarà possibile affrontare tutto questo in modalità giocatore singolo con i vostri compagni comandati dalla IA, assemblando il vostro dream-team tra i tanti personaggi disponibili. Ci é piaciuto questo approccio dinamico e compartimentalizzato verso le sub-quest: invece di perdere tempo vagando per ore come galline impazzite in mappe sconfinate, queste missioni saranno brevi, dirette e focalizzate. Completarle sarà inoltre un ottimo modo per potenziare il vostro party e raccogliere preziosissimi componenti, a loro volta fondamentali nell’accrescere le statistiche relative a danni, difesa, e resistenze dei singoli personaggi. Infine, il completamento delle Quest vi ricompenserà con i sigilli, un altro importantissimo tassello del puzzle. I sigilli sono sfere equipaggiabili attaccate all’ arma in uso dal vostro personaggio che aggiungono una varietà di effetti diversi, come diminuire i tempi di recupero delle abilità, aumentare l’ EXP ricevuta o aumentare le statistiche di attacco base. Ci sono molti effetti interessanti con cui giocare e su cui adattare il vostro stile di gioco specifico. Alcuni dei boss e delle Quest più difficili non sono per i deboli di cuore, ed avrete bisogno di un’adeguata strategia basata sui sigilli per venirne a capo.

È qui che entra in gioco un’altra delle funzionalità di Relink: il multiplayer. Esistono moltissime opzioni di matchmaking che vi consentiranno di personalizzare le sessioni online, sia che abbiate voglia di giocare con sconosciuti sia che abbiate in mente amici specifici. Potrete addirittura invitare i vostri amici a unirsi alla vostra lobby una volta online, quindi il processo per mettere insieme un equipaggio è relativamente fluido. Sfortunatamente, il problema più grande con il multiplayer di Relink è che mentre i giocatori di PlayStation 4 e PlayStation 5 possono giocare tra loro, non esiste (perlomeno al momento. NdR) il cross-play tra utenti PlayStation e PC. Questo sfortunatamente limita il potenziale del matchmaking e divide la base di utenti di un gioco che già corre il rischio di essere piuttosto di nicchia.

Tecnicamente, Granblue Fantasy Relink é superbo. I disegni ad acquerello e le linee pulite dei loro ritratti 2D trasudano fascino nel menu principale, e anche i modelli 3D sono renderizzati magnificamente, con volti che esprimono emozioni e vitalità. Lo stesso dicasi per i vari ambienti che esplorerete nel corso dell’avventura, che pur ripercorrendo i cliché delle classiche “ambientazioni da videogioco”, come il livello con la neve, quello desertico, il vulcano, il paesino circondato dal verde, la capitale e via discorrendo, sono realizzati con una cura per il dettaglio veramente esemplare. Non é da meno nemmeno il comparto audio, con tracce orecchiabili e sempre in sintonia con quanto accade su schermo, e lo stesso vale per il doppiaggio. Noi abbiamo testato il gioco in giapponese con sottotitoli in italiano, e possiamo dirvi che entrambi sono realizzati divinamente.

Tirando le somme, Granblue Fantasy Relink è, senza tanti giri di parole, una delle migliori esperienze del 2024 e più in assoluto, uno dei migliori action-rpg che ci sia capitato di testare dall’apertura di PowerWave83.com ad oggi. Con un sistema di combattimento delizioso, un roster di personaggi affascinante (non per niente li hanno trasformati in combattenti di un picchiaduro, chiara dimostrazione del loro potenziale. NdR), una mole di contenuti invidiabile ed un approccio al genere totalmente differente da quanto siamo stati abituati a giocare, Granblue Fantasy Relink é una gemma che nessuno dovrebbe lasciarsi sfuggire.

POWER RATING:
9.0/10
“Granblue Fantasy Relink é un prodotto che abbiamo adorato, dai primi attimi di gioco sino a ben oltre la sua conclusione. Divertentissimo, tecnicamente ottimo e con un sistema di combattimento spettacolare, GBFR é un action-RPG realizzato ad opera d’arte.”

PRO:
+Sistema di combattimento fantastico
+Tecnicamente ottimo
+I personaggi di Granblue sono fantastici
+Trama interessante e risolvibile in tempi tollerabili, finalmente
+Tantissimi contenuti che vi terranno impegnati per dozzine di ore
+Il Multiplayer!

CONTRO:
-Intrinseco alla sua natura di ex-gioco Mobile, alcune meccaniche saranno un po’ troppo intricate
-Qualche Quest poco ispirata

2 risposte a “Granblue Fantasy: Relink – Recensione”

  1. L’ho preso quasi subito ma purtroppo non ho avuto modo di giocarci bene per vari problemi. Quando avrò tempo sarò più che felice di provarlo.

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    1. Non te ne pentirai, garantito!

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